Guerra

I soldati nordcoreani stanno combattendo in Ucraina insieme ai russi?

Secondo fonti sudcoreane e ucraine, Pyongyang avrebbe inviato genieri militari per aiutare le truppe di Putin a colpire con i missili balistici KN-23 : «Alcuni di loro sono rimasti uccisi nei territori occupati» - Il Cremlino parla di «fake news»
©Alexei Nikolsky
Michele Montanari
11.10.2024 15:31

Non solo missili e munizioni, la Corea del Nord avrebbe inviato anche personale militare ad aiutare le truppe russe in Ucraina. È quanto riferiscono alcuni alti funzionari ucraini e sudcoreani.

Secondo il Guardian, Pyongyang avrebbe inviato decine di genieri militari tra le file dell’esercito di Mosca per colpire l'Ucraina con i missili balistici. E non solo, alcuni di loro, che operavano nelle zone occupate, sarebbero rimasti uccisi in un attacco missilistico vicino a Donetsk. Una fonte ucraina, a cui il Guardian ha garantito l’anonimato, ha fatto sapere che gli asiatici operano in squadre che «supportano i sistemi di lancio per i missili KN-23».

Secondo il ministro della Difesa della Corea del Sud, Kim Yong-hyun, è «altamente probabile» che ufficiali nordcoreani siano stati schierati per combattere al fianco dei russi e che alcuni di loro siano morti sul campo di battaglia. «Dato che Russia e Corea del Nord hanno firmato un trattato reciproco simile a un'alleanza militare, la possibilità di un simile dispiegamento è altamente probabile», ha detto il politico sudcoreano, ipotizzando la probabilità che vengano schierati altri soldati di Pyongyang. Anche Andriy Kovalenko, il capo del Centre for Countering Disinformation dell'Ucraina, ha riferito di alcuni nordcoreani uccisi in Ucraina.

Lim Eul-chul, professore presso l'Institute for Far Eastern Studies di Seul, ha dichiarato alla AFP che l’arrivo di soldati nordcoreani permetterebbe a Pyongyang di testare le armi sul campo, di acquisire esperienza in combattimento e di rafforzare la propria posizione nei confronti di un potente alleato internazionale: «Per la Corea del Nord, che ha fornito alla Russia molti proiettili e missili, è fondamentale imparare a maneggiare armi diverse e acquisire esperienza di combattimento nel mondo reale. Questo potrebbe anche essere un fattore chiave dietro all'invio di soldati nordcoreani, per garantire loro esperienze diverse e addestramento in tempo di guerra», ha commentato l’esperto.

Il Cremlino, dal canto suo, ha smentito la notizia sulla presenza di soldati nordcoreani tra le file russe. Il portavoce Dmitry Peskov ha parlato di «ennesima fake news».

Fonti ucraine stimano che Pyongyang abbia fornito circa la metà delle munizioni di grosso calibro utilizzate quest'anno dai russi, ossia più di 2 milioni di proiettili. Inoltre avrebbe inviato i missili KN-23, che, lo scorso inverno, sono stati utilizzati in decine di attacchi in tutta l'Ucraina.

Il KN-23 è un missile balistico a corto raggio simile agli Iskander-M russi. Si stima che abbia una gittata di circa 450 km ed è in grado di trasportare una testata esplosiva da 500 kg.

Le spedizioni di munizioni di Pyongyang sono fondamentali per l'avanzata delle forze russe nella parte orientale del Paese occupato. Ora l'accordo tra Vladimir Putin e Kim Jong-un potrebbe essere andato oltre alla consegna di missili e munizioni. Se le notizie riportate dai funzionari di Kiev e Seul fossero confermate, non si tratterebbe più di soldati stranieri che agiscono come mercenari, ma di truppe inviate da un Paese alleato. Gli analisti ritengono che in cambio del materiale bellico, la Russia stia aiutando la Corea del Nord nello sviluppo del suo programma di satelliti spia.

Lo scorso settembre, la ministra degli Esteri nordcoreana, Choi Song Hui, parlando al IV Forum delle donne eurasiatiche organizzato dalla Russia a San Pietroburgo, si è detta convinta che Mosca «vincerà» in Ucraina, affermando che la Corea del Nord rimarrà al suo fianco in quella che ha definito una «giustificata lotta»: «Siamo convinti che il popolo russo vincerà e garantirà la pace e la stabilità. Il popolo della Repubblica popolare democratica di Corea esprime sostegno al popolo della Federazione Russa nella sua giustificata lotta».

Russia e Corea del Nord si sono avvicinate sempre più dopo l'invasione dell'Ucraina nel febbraio del 2022. Nel 2023, Kim Jong-un si è recato in Russia per incontrare Vladimir Putin, mentre il presidente russo lo scorso luglio è stato accolto in pompa magna a Pyongyang. I rapporti tra i due leader sembrano essere più forti che mai.

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