I tifosi luganesi picchiano un arbitro, un monumento sfregiato e altre storie
Cent’anni fa oggi c’erano due grandi storie che si mangiavano un sacco di spazio sui giornali. La prima era calcistica, e deplorevole. In protesta con l’arbitro, i tifosi dell’FC Lugano l’hanno inseguito e picchiato. Non attendetevi però un coro unanime di condanna del gesto sui giornali, anzi. La seconda era pure deplorevole, e politica. O, almeno, lo sembrava. Mano ignota aveva preso a martellate il monumento ai caduti italiani in guerra al cimitero di Mendrisio, sfregiandolo. Era una sorta di simbolo fascista e c’è chi non la prese per nulla bene. A placare il litigio, stavolta a mezzo stampa, dovette intervenire il Consiglio federale.
Oltre a queste due, i cinque quotidiani dell’epoca – il socialista Libera Stampa, il conservatore Popolo e Libertà, i liberali Il Dovere e Gazzetta Ticinese, e l’indipendente Corriere del Ticino – come sempre ci regalano una serie di storie dimenticate, o spunti per riscoprirne di nuove. Come quella, tragica, di una targa appesa ancora oggi a Parigi nei pressi della Gare de Lyon.
La Cara Vecchia Rassegna Stampa è un podcast del Corriere del Ticino ideato, scritto e letto da Federico Storni e sapientemente armeggiato da Jenny Covelli. Diteci cosa ne pensate: [email protected].
Il Corriere del Ticino si è da poco dotato di un proprio archivio storico per consultare le vecchie edizioni del giornale dal 1891 a oggi: archiviostorico.cdt.ch.