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Prigozhin ferma l'avanzata verso Mosca

I miliziani della Wagner sono arrivati a 200 km da Mosca, ma ora fanno «marcia indietro», per evitare «spargimento di sangue russo» da una parte o dall'altra – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Prigozhin ferma l'avanzata verso Mosca

 

Red. Online
24.06.2023 08:15
23:02
23:02
Mosca non perseguirà penalmente i Wagner

«Evitare spargimenti di sangue, conflitti interni e scontri con risultati imprevedibili era l'obiettivo più importante», ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. In base all'accordo, mediato dal presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, i combattenti di Wagner non saranno perseguiti, ha aggiunto Peskov. «Abbiamo sempre rispettato le loro gesta eroiche al fronte». «È stato raggiunto un accordo sul fatto che Wagner sarebbe tornato alle sue basi», ha aggiunto Peskov, spiegando che a quei combattenti che non hanno partecipato alla ribellione sarà permesso di unirsi formalmente all'esercito russo.

22:24
22:24
Prigozhin andrà in Bielorussia

L'inchiesta penale contro Yevgeny Prigozhin sarà sospesa e il capo della Wagner andrà in Bielorussia. Lo annuncia il Cremlino, riporta la Tass.

22:23
22:23
Voci sul siluramento di Shoigu-Gerasimov nell'accordo coi Wagner

Circolano sui social network e sui media russi e ucraini voci non confermate secondo cui nel negoziato per fermare la marcia dei Wagner verso Mosca sarebbero state concordate «modifiche» alla leadership del ministero della Difesa russo, compresa la sostituzione all'attuale ministro della Difesa Sergei Shoigu e del capo di stato maggiore dell'esercito Valery Gerasimov.

Inoltre, sarebbero state concordate «garanzie di sicurezza» per i mercenari. Tali indiscrezioni non trovano al momento conferme ufficiali.

21:03
21:03
Prigozhin sfida Putin ma si ferma a 200 km da Mosca

La marcia di Yevgeny Prigozhin si è fermata a 200 km da Mosca. Dopo mesi di critiche sempre più violente contro le istituzioni militari, il capo della Wagner ha lanciato la sfida direttamente a Vladimir Putin penetrando con le sue milizie in territorio russo apparentemente, e incredibilmente, senza incontrare alcuna resistenza. Fino a quando, in serata, ha annunciato la marcia indietro «per evitare un bagno di sangue russo».

Per la Russia, e per il mondo, è stata una giornata drammatica in cui il Paese è sembrato poter precipitare in una guerra civile. In un discorso alla nazione, in mattinata il capo del Cremlino aveva definito l'azione di Prigozhin una «pugnalata alle spalle» alle truppe che combattono in Ucraina. Mentre i servizi d'intelligence lo hanno accusato di avere iniziato un «conflitto civile armato». Cosa volesse di preciso lui non lo ha detto, ma in pochi credono a un'azione individuale, mentre diversi osservatori si dicono convinti che sia in gioco una resa dei conti politica in cui Prigozhin sarebbe solo una pedina.

Dopo aver accusato ieri sera l'esercito di Mosca di avere bombardato le postazioni dei suoi uomini, il capo della Wagner ha annunciato stamane di aver catturato la città di Rostov sul Don, il più importante centro a ridosso del confine ucraino, impossessandosi senza sparare un colpo dell'aeroporto, del quartier generale militare e di quello dei servizi segreti interni, l'Fsb.

La situazione si è fatta via via più drammatica con il passare delle ore, con le autorità locali che hanno cominciato a segnalare un'avanzata dei poco più di 20.000 miliziani della Wagner verso nord senza che nessuno intervenisse. Prima la provincia di Voronezh, poi quella di Lipetsk, circa 450 chilometri a sud di Mosca.

In serata, quando ormai la capitale sembrava nel mirino, il colpo di scena. Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è intestato un negoziato «durato tutto il giorno e in accordo con Putin» durante il quale al capo di Wagner sarebbero state fornite «garanzie assolutamente vantaggiose e accettabili» in cambio del ritiro dei suoi uomini. Con lo stesso Prigozhin che subito dopo ha annunciato il dietrofront e il rientro dei miliziani nei loro campi base nel sud del Paese.

A metà mattinata Putin era apparso in televisione per non più di cinque minuti accusando il suo (ex?) alleato di «tradimento» per ambizioni personali. «Tutti coloro che hanno scelto la via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili», aveva avvertito il presidente, che era sembrato alludere al possibile ruolo di altri personaggi oltre a Prigozhin. Quest'ultimo aveva risposto affermando che Putin era «profondamente in errore», avvertendo che nessuno dei suoi uomini si sarebbe consegnato. Successivamente alcuni siti hanno diffuso voci secondo le quali Putin era fuggito da Mosca, ma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov le ha seccamente smentite.

Le autorità hanno sospeso gli account della Wagner sui social, ma non su Telegram, dove Prigozhin ha continuato indisturbato a lanciare i suoi proclami. Non contro Putin personalmente, ma contro il ministro della Difesa Serghei Shoigu e il capo di Stato maggiore Valery Gerasimov. Mentre il comandante ceceno Ramzan Kadyrov assicurava di essere pronto a mettere le sue forze a disposizione per «schiacciare la ribellione».

Per tutto il giorno il nervosismo a Mosca è andato crescendo per il possibile arrivo della Wagner. Forze di polizia sono state dispiegate in punti nevralgici della città, mentre video diffusi sui canali Telegram mostravano mezzi blindati all'entrata nella capitale dalla direzione sud. Il sindaco Serghei Sobyanin ha invitato la popolazione a limitare gli spostamenti e ha annunciato che lunedì sarà una giornata non lavorativa.

Il ministero degli Esteri russo ha invece rivolto un monito ai Paesi occidentali perché non approfittino della crisi per «raggiungere i loro scopi russofobi» e ha ribadito che l'operazione in Ucraina continua e che «tutti gli obiettivi saranno raggiunti». Ma questa incredibile giornata l'ha chiusa ancora Putin, ringraziando Lukashenko per la mediazione e «per il lavoro svolto».

20:52
20:52
«Putin ha ringraziato Lukashenko per il negoziato»

«Oggi alle 21, i presidenti di Bielorussia e Russia hanno parlato di nuovo al telefono. Il presidente della Bielorussia (Alexander Lukashenko) ha informato in dettaglio il presidente della Russia (Vladimir Putin) sui risultati dei negoziati con la leadership di Wagner. Il presidente della Russia ha sostenuto e ringraziato il suo omologo bielorusso per il lavoro svolto».

Lo riferisce il servizio stampa del leader bielorusso secondo quanto riportato dall'agenzia Belta.

20:50
20:50
«Wagner si preparano a lasciare Rostov»

L'emittente televisiva controllata dallo stato russo RT sostiene che le truppe Wagner si stanno preparando a lasciare Rostov, con riprese video di soldati Wagner che sembrano organizzarsi per partire.

«Le strade sono ancora bloccate, ma i Wagner stanno già raccogliendo le loro cose», ha affermato il corrispondente di Rt Corr Kosarev su Telegram, pubblicando un video rilanciato sui social media e sul Guardian.

20:27
20:27
«È solo l'inizio». E l'Ucraina attacca a Est

L'Ucraina approfitta della crisi in Russia e annuncia che a est, verso il Donbass, è partita una grande offensiva alla riconquista dei territori che ora improvvisamente sembrano più a portata di mano. E che avrebbe portato in poche ore alla liberazione di territori che erano stati occupati dai filorussi fin dal 2014 nell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk.

Il Paese ha assistito con un mix di stupore, speranza e senso di rivalsa al precipitare della situazione in Russia. Almeno fino all'annuncio serale di Prigozhin sullo stop all'avanzata. Soprattutto le televisioni nelle maratone informative hanno condiviso per tutto il giorno la sensazione che la guerra si stia ritorcendo come un pugnale nello stesso ventre russo.

«La debolezza della Russia è evidente. È debolezza su vasta scala. E più a lungo la Russia mantiene le sue truppe e mercenari sulla nostra terra, più caos, dolore e problemi avrà in seguito», è stato il primo commento di questa mattina a caldo del presidente Zelensky dopo un breve tweet in cui sosteneva che «questo è solo l'inizio», quando i 25 mila mercenari della milizia ribelle Wagner non avevano neanche ancora preso l'autostrada per Mosca. «Per troppo tempo la Russia ha usato la propaganda per mascherare la sua debolezza e la stupidità del suo governo. E ora c'è così tanto caos che nessuna bugia può più nascondere la realtà», ha aggiunto Zelensky, secondo cui lo zar è ormai nudo.

«Dirò in russo: l'uomo del Cremlino è ovviamente molto spaventato e probabilmente si nasconde da qualche parte, senza mostrarsi. Sono sicuro che non è più a Mosca. Chiama da qualche parte, chiede qualcosa da lì... Sa di cosa ha paura, perché lui stesso ha creato questa minaccia», ha aggiunto Zelensky in serata in un discorso alla nazione a coronamento della giornata-shock.

Per molti ucraini interpellati dai media, suscitano emozioni contrastanti le immagini della gente che corre terrorizzata nelle strade di Rostov sul Don, mentre i miliziani della Wagner prendevano il quartier generale che fino a questa notte era la sede del comando delle operazioni in Ucraina e la postazione avanzata dello stato maggiore russo. I civili impauriti evocano negli ucraini la sensazione che i russi, ingannati per anni dalla propaganda, stiano sperimentando sulla propria pelle cosa sia il terrore delle armi, della guerra.

Il nemico del nemico Putin non è però necessariamente visto come un amico a Kiev, piuttosto uno che stava già progettando tutto questo: fatti che non fanno sperare in un futuro troppo roseo, se anche si dovesse ammainare la bandiera del regime putiniano. Stride con la logica, secondo Kiev, il fatto che l'uomo che per settimane ha lamentato la mancanza di munizioni e di logistica stia ora marciando verso la capitale della Grande Madre Russia armata fino ai denti. Lo chef ed ex grande amico di Putin - questo il commento più comune dei media e dei politici ucraini - è in realtà un «mostro» creato dallo stesso potere putiniano per servirlo, che gli si è invece ribellato contro.

«La ribellione della Wagner è una diretta conseguenza della guerra scatenata dal Cremlino, perché questo gruppo illegale è stato armato e preparato per l'aggressione contro l'Ucraina. Peccato che ora i guai siano ritornati alla Russia come un boomerang», ha commentato l'ascoltatissimo consigliere di Zelensky Mikhailo Podolyak.

E se a Kiev da moltissimi mesi ormai la vita sembra in superficie tornata al suo tran-tran quotidiano, se i campi di battaglia sembrano lontani e molta gente non fa più caso ormai ai frequenti allarmi aerei notturni, la scorsa notte la morte è tornata sulla stessa capitale ucraina. Tutte le bombe volanti lanciate dai russi (41 missili da crociera e due droni iraniani Shahed) sono state abbattute, ha rivendicato Kiev. Ma frammenti sono finiti su un condominio di molti piani nella capitale, uccidendo almeno tre persone, ferendone altre 8 e facendo crollare una porzione dell'edificio.

19:55
19:55
«Torniamo indietro per non spargere sangue»

I miliziani della Wagner sono arrivati «a 200 chilometri da Mosca» ma ora fanno «marcia indietro», tornando verso sud per evitare «spargimento di sangue russo» da una parte o dall'altra. Lo afferma in un nuovo audio Yevgeny Prigozhin.

«Volevano sciogliere Wagner. Siamo partiti il 23 giugno per la »Marcia della giustizia«. In un giorno abbiamo marciato fino a poco meno di 200 km da Mosca. Durante questo periodo, non abbiamo versato una sola goccia di sangue dei nostri combattenti», ha dichiarato Prigozhin nel messaggio audio. «Ora è il momento in cui il sangue può essere versato. Rendendoci conto di tutta la responsabilità per il fatto che il sangue russo verrà versato, stiamo girando le nostre colonne e partendo nella direzione opposta, verso i nostri campi, secondo il piano».

19:52
19:52
«Prighozhin ha accettato di fermare l'avanzata»

Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko afferma di aver negoziato con Prighozhin «lo stop ai movimenti» delle truppe di Wagner, stando a quanto diffuso via Telegram, e che il capo della milizia ha accettato.

Lukashenko ha tenuto colloqui con il fondatore della Wagner a seguito di un accordo con il presidente russo Vladimir Putin, scrive la Tass citando il servizio stampa della presidenza bielorussa.

«I negoziati» tra il presidente bielorusso Alexander Lukashenko e il capo dei mercenari Wagner Yevgeny Prigozhin «sono proseguiti per tutta la giornata. Di conseguenza, sono giunti a un accordo sull'inammissibilità di scatenare un sanguinoso massacro sul territorio della Russia. Prigozhin ha accettato la proposta del presidente della Bielorussia di fermare il movimento di persone armate della compagnia Wagner sul territorio della Russia e di compiere ulteriori passi per allentare le tensioni. Al momento, è sul tavolo un'opzione assolutamente vantaggiosa e accettabile per risolvere la situazione, con garanzie di sicurezza per i combattenti Wagner». È quanto riferisce un messaggio del servizio stampa del presidente bielorusso.

«Questa mattina, il presidente russo Vladimir Putin ha informato il suo omologo bielorusso sulla situazione nel sud della Russia con la compagnia militare privata Wagner. I capi di stato hanno concordato azioni congiunte», sottolinea il messaggio. «A seguito degli accordi, il presidente della Bielorussia, dopo aver ulteriormente approfondito la situazione attraverso i propri canali, e in accordo con il presidente della Russia, ha avuto colloqui con il capo della Wagner Yevgeny Prigozhin.

19:50
19:50
«Putin non è più a Mosca, si nasconde»

«Dirò in russo: l'uomo del Cremlino è ovviamente molto spaventato e probabilmente si nasconde da qualche parte, senza mostrarsi. Sono sicuro che non è più a Mosca. Chiama da qualche parte, chiede qualcosa da lì... Sa di cosa ha paura, perché lui stesso ha creato questa minaccia»: lo ha detto in un discorso serale alla nazione il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky.

«Oggi è un giorno in cui non dovrebbe assolutamente esserci silenzio. E la leadership è decisamente necessaria. Oggi il mondo ha visto che i padroni della Russia non controllano nulla. Niente di niente. Solo caos completo. Completa mancanza di qualsiasi prevedibilità. E questo è in territorio russo, che è pieno di armi». ha aggiunto.

Intanto il ministro della difesa di Kiev ha annunciato che l'Ucraina ha lanciato un'offensiva in più direzioni sul fronte orientale.

19:48
19:48
La Svizzera sconsiglia viaggi in Russia

Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) segue con attenzione l'evoluzione della situazione in Russia, si legge su Twitter. I viaggi verso questo Paese e tutti i soggiorni non urgenti sono sconsigliati.

Il DFAE è in costante contatto con l'ambasciata svizzera a Mosca per valutare la situazione, viene precisato.

In occasione dell'Assemblea dei delegati del Centro, la ministra della difesa Viola Amherd ha sottolineato che la situazione in Russia cambia di ora in ora e il tutto è poco chiaro. «I nostri esperti a livello federale stanno seguendo la situazione molto da vicino», ha detto.

18:35
18:35
Biden chiama Macron-Scholz-Sunak sulla crisi in Russia

Il leader Usa Joe Biden ha parlato oggi con il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il primo ministro britannico del Regno Unito Rishi Sunak per discutere della situazione in Russia e affermare «l'incrollabile sostegno» all'Ucraina. Lo fa sapere la Casa Bianca.

17:51
17:51
«Nel complotto specialisti stranieri e unità d'élite»

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, non esclude la partecipazione di stranieri e di unità di élite delle forze armate russe nella pianificazione dell'ammutinamento delle milizie Wagner di Yevgeny Prigozhin.

«Dato l'alto livello dei preparativi, il coordinamento professionale delle azioni e la qualità del controllo dei movimenti delle truppe, si può sospettare la presenza di un piano militare ben ponderato e la partecipazione di persone che in precedenza avevano prestato servizio in unità d'élite delle Forze armate russe, molto probabilmente specialisti stranieri», ha detto citato dalla Tass.

17:40
17:40
«Lunedì giornata non lavorativa a Mosca»

Lunedì a Mosca sarà una giornata non lavorativa. Lo ha annunciato il sindaco, Serghei Sobyanin, citato dall'agenzia Tass.

Sobyanin ha invitato i cittadini a limitare gli spostamenti in città perché è possibile l'interruzione del traffico in alcuni quartieri. Lo riferisce Interfax. «La situazione è difficile», scrive il sindaco su Telegram.

17:32
17:32
«I Paesi occidentali non approfittino della situazione»

Il ministero degli Esteri russo ha messo in guardia i Paesi occidentali dal volere usare la situazione interna russa per «raggiungere i loro scopi russofobi». Lo si legge in un comunicato.

«Siamo convinti - si legge ancora nella nota - che in un prossimo futuro la situazione troverà una soluzione».

«Tutti gli scopi e gli obiettivi della operazione militare speciale» in Ucraina «saranno raggiunti» nonostante «la tentata ribellione armata» in Russia, ha aggiunto il ministero.

16:50
16:50
A Mosca è in corso una massiccia evacuazione degli edifici pubblici

A Mosca è in corso una massiccia evacuazione degli edifici pubblici, a causa dell'avanzata del Gruppo Wagner verso la capitale russa.

Lo riporta Bbc Russia postando anche video di persone che lasciano velocemente edifici e musei vicini al Cremlino come la Galleria Tretyakov, il Museo Pushkin e la Casa della Cultura Ges-2. A Mosca sono stati evacuati anche il centro commerciale Mega Belaya Dacha e il centro commerciale Kvartal.

16:11
16:11
«I Wagner sono a Lipetsk, a sud di Mosca»

I miliziani di Wagner sono arrivati nella regione di Lipetsk, a sud di Mosca. Lo afferma il governatore, Igor Artamonov, sul suo canale Telegram.

16:07
16:07
Le truppe ucraine hanno liberato posizioni nel Donbass conquistate dai russi nel 2014

Le truppe ucraine hanno liberato posizioni nel Donbass conquistate dai russi nel 2014: lo scrive Valery Shershen, portavoce delle forze armate ucraine del comando sud (Tavria) citato dal canale Telegram di Rbc-Ucraina.

«Vicino a Krasnohorivka, in seguito a un contrattacco ben pianificato, le nostre unità d'assalto hanno preso il controllo di diverse posizioni che erano detenute (dai russi) dal 2014. Parliamo dell'autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk (Dpr), vicino alla stessa città di Donetsk», scrive Shershen.

15:54
15:54
Mosca blocca i social del Gruppo Wagner

L'Autorità russa di controllo delle telecomunicazioni ha bloccato i social network del Gruppo Wagner per impedire la diffusione di appelli a partecipare alla rivolta dei mercenari guidati da Yevgeny Prigozhin. Lo riporta la Tass.

15:54
15:54
Putin ha firmato: 30 giorni di carcere per chi viola la legge marziale

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che prevede la detenzione per 30 giorni di chi viola la legge marziale. Lo riporta Ria Novosti che cita un documento pubblicato sul portale ufficiale di informazioni legali.

15:52
15:52
Mitragliatrici ai margini di Mosca

I soldati russi hanno allestito una postazione di mitragliatrici ai margini di Mosca. A testimoniarlo alcune fotografie pubblicate dal quotidiano russo Vedomosti, secondo quanto riportato dal Guardian.

La mitragliatrice - sostiene il giornale russo - è stata piazzata all'estremità sud-occidentale della capitale. Le fotografie mostrano inoltre un gruppo di poliziotti armati nel punto in cui l'autostrada M4 - lungo la quale si stanno muovendo i mercenari ammutinati di Wagner - raggiunge la capitale russa.

Secondo il quotidiano ucraino Kyiv Post, che pubblica alcuna immagini, sarebbero inoltre state scavate trincee ai margini di Mosca.

15:46
15:46
Minsk: «È un regalo all'Occidente collettivo»

«Ogni provocazione, ogni conflitto interno negli ambienti militari e politici, nel campo dell'informazione e nella società civile è un regalo all'Occidente collettivo» e la rivolta della Wagner potrebbe essere una «catastrofe». Lo si legge sul Telegram della diplomazia bielorussa, che cita il Consiglio di sicurezza di Minsk.

«Nella storia russa non c'è mai stato nulla di più terrificante degli scontri interni, intrinsecamente distruttivi e insensati. Sono in gioco gli interessi del popolo, le vite dei cittadini e l'integrità della Russia», concludono da Minsk specificando che «la Bielorussia è stata e rimane un alleato di Mosca».

15:45
15:45
Gli USA si stanno coordinando con gli alleati

Gli Stati Uniti stanno lavorando «in stretto coordinamento con i loro alleati» sulla situazione in Russia. Lo riferisce il dipartimento di Stato americano.

«Ho parlato oggi con i ministri degli Esteri del G7 e l'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera discutere della situazione in Russia». Lo ha scritto su Twitter il segretario di Stato americano Antony Blinken sottolineando che Washington resterà «in stretto contatto» con gli alleati.

15:45
15:45
I voli diretti da Mosca per l'estero sono andati esauriti

I voli diretti da Mosca per l'estero sono andati esauriti. Lo riferisce la testata tedesca Der Spiegel dopo che sui social si è ipotizzato che l'elite russa si stia apprestando a lasciare la capitale dopo le minacce del capo della Wagner, Yevgeny Progozhin, di marciare su Mosca.

Diversi voli privati dalla Russia sono stati monitorati sulla piattaforma Flightradar24, aggiunge il sito del settimanale tedesco, mentre i biglietti aerei da Mosca per Tbilisi, Astana e Istanbul non sono più disponibili.

15:07
15:07
Borrell sente i ministri degli Esteri del G7

«Ho avuto una chiamata con i ministri degli Esteri del G7 per uno scambio di opinioni sulla situazione in Russia. In vista del Consiglio Affari Esteri dell'Ue di lunedì, mi sto coordinando all'interno dell'Unione Europea e ho attivato il centro di risposta alla crisi. Il nostro sostegno all'Ucraina continua senza sosta». Lo scrive in un tweet l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell.

13:44
13:44
L'intelligence ucraina: «Mosca blindata si prepara all'assedio»

«Mosca si prepara all'assedio. La città è praticamente blindata e isolata dalle forze militari e di polizia, con check-point in quasi ogni incrocio»: lo scrive su Telegram Rbc-Ucraina, citando l'intelligence ucraina, aggiungendo che dalla capitale russa «stanno richiamando tutto l'equipaggiamento militare che finora era rimasto nelle riserve e nelle zone di confine».

13:22
13:22
Un video mostra Prigozhin a Rostov con il numero due di Shoigu

Un video diffuso da Grey Zone, uno dei canali Telegram vicino al Gruppo Wagner, mostra Yevgeny Prigozhin e i suoi mercenari presso il quartier generale delle Forze armate russe a Rostov-sul-Don mentre stanno avendo colloqui con il colonnello generale Yunus-Bek Evkurov, viceministro della Difesa russo, e con il tenente generale Vladimir Alekseev, vice capo del Gru, l'intelligence militare russa. Qualche ora prima lo stesso Alekseev aveva diffuso un video in cui definiva gli attacchi della Wagner «un colpo di stato, una pugnalata alle spalle del Paese e del presidente».

Nel video girato a Rostov, invece, i militari discutono di quello che sta accadendo in Russia, in particolare della scelta di Prigozhin di prendere Rostov. «Mi rattrista che per colpa vostra ci sarà una festa di champagne a Kiev per tre giorni», dice il viceministro a Prigozhin, che risponde di essere venuto qui «per prendere il capo di stato maggiore russo (Valery Gerasimov ndr) e Shoigu».

In un secondo video pubblicato dal canale si vede Prigozhin nel quartier generale che sostiene che il Gruppo Wagner controlla l'edificio stesso e che ha il controllo del campo d'aviazione per impedire agli aerei da combattimento di decollare. Dietro di lui si muovono calmi civili e militari.

13:20
13:20
Kiev: «la Wagner ha superato Voronezh, si dirige verso Mosca»

«Le forze del Gruppo Wagner hanno aggirato Voronezh e si sono dirette verso Mosca, spazzando via tutto ciò che trovavano sul loro cammino. Il tempo stimato di avvicinamento a Mosca della colonna Wagner è di 20-21 ore. Non si sa chi sia alla testa della colonna e se lo stesso terrorista Prigozhin ne faccia parte». Lo scrive su Twitter Anton Gerashchenko, consigliere del ministro degli Affari interni dell'Ucraina.

12:38
12:38
Voronezh, 180 soldati russi si arrendono a Wagner

Secondo quanto scrivono i blogger militari che fanno capo al canale Telegram di Grey Zone, considerato vicino alla milizia privata di Prigozhin, «al valico di frontiera di Bugaevka, che si trova nella regione di Voronezh, altri 180 soldati russi e dipendenti delle forze dell'ordine hanno accettato di non interferire con le azioni dei volontari russi del gruppo Wagner e hanno deposto le armi».

In una foto si vedono soldati disarmati in uniforme mimetica in fila, in posa. In un video sullo stesso canale si vedono riprese fatte dall'interno di una jeep della Wagner, con alcuni passanti e anche dei poliziotti che salutano: «Residenti locali e agenti di polizia di Rostov sul Don salutano i volontari russi del Wagner Group», si legge nella didascalia di Grey Zone.

12:35
12:35
Zelensky: «La debolezza della Russia ora è evidente

«La debolezza della Russia è evidente. È debolezza su vasta scala. E più a lungo la Russia mantiene le sue truppe e mercenari sulla nostra terra, più caos, dolore e problemi avrà in seguito»: questo il primo intervento a caldo del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, sul suo canale Telegram, su quanto sta avvenendo fra Mosca e la milizia Wagner di Prigozhin.

«Chi sceglie la via del male distrugge se stesso. Chi invia colonne di soldati per distruggere vite umane in un altro Paese non può impedire loro di fuggire e di tradire quando la vita resiste», ha aggiunto.

12:34
12:34
Il patriarca Kirill sostiene Putin

Il patriarca della Chiesa ortodossa russa Kirill ha lanciato un appello per mantenere l'unità di fronte alla minaccia comune. È quanto si legge in una nota della chiesa ortodossa russa, scrive l'agenzia Tass, nel quale si afferma il sostegno al presidente russo, Vladimir Putin.

12:10
12:10
Wagner: «La guerra civile è ufficialmente iniziata»

«La guerra civile è ufficialmente iniziata». Lo scrive su Telegram uno dei canali legati al Gruppo Wagner, diffondendo le immagini di un elicottero russo che sarebbe stato abbattuto a Voronezh dai mercenari di Prigozhin dopo che quest'ultimo li aveva attaccati.

«Uno dei convogli del Gruppo Wagner è stato attaccato nella regione di Voronezh. Anche l'aviazione sta lavorando. La guerra civile è ufficialmente iniziata» scrivono su Telegram.

11:55
11:55
L'oppositore Khodorkovsky chiede di aiutare Prigozhin

L'oppositore russo e uomo d'affari in esilio Mikhail Khodorkovsky ha chiesto di aiutare il leader del gruppo Wagner, Yevgueni Prigozhin, nella ribellione contro l'esercito russo, per combattere il regime di Vladimir Putin.

«Sì, anche il diavolo dovrebbe aiutarlo se decidesse di andare contro questo regime! (...) Se questo bandito (Prigozhin, ndr) vuole disturbare (Putin), non è il momento di fare , ora dobbiamo aiutare», ha scritto su Telegram. ufficio/ronjine) vuole disturbare l'altro (il signor Putin, ndr), non è il momento di storcere il naso, ora dobbiamo aiutare«, ha scritto su Telegram.

11:51
11:51
Prigozhin: «Putin in errore, siamo patrioti»

Il capo del Gruppo Wagner, Yevgeny Prigozhin, si rivolge per la prima volta direttamente a Vladimir Putin dicendo che il presidente è «profondamente in errore» quando lo definisce un traditore. Lo sostiene Prigozhin in un audio su Telegram citato dal Guardian.

«Nessuno si costituirà su richiesta del presidente», aggiunge il capo della Wagner, «non vogliamo che il Paese continui a vivere nella corruzione e nella menzogna». «Siamo patrioti, e coloro che sono contro di noi sono quelli che si sono riuniti intorno ai bastardi», conclude Prigozhin.

11:49
11:49
Medvedev: «Il nemico esterno e interno sarà sconfitto»

«Ora la cosa più importante per la vittoria sul nemico esterno e interno, che vuole fare a pezzi la nostra madrepatria, per la salvezza del nostro Stato, è unirsi intorno al presidente, il Comandante supremo in capo delle Forze armate del Paese. La divisione e il tradimento sono la via per la più grande tragedia, una catastrofe universale. Non permetteremo che accada. Il nemico sarà sconfitto, la vittoria sarà nostra». Lo ha affermato su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev.

10:59
10:59
Prigozhin: «Siamo 25 mila e siamo tutti pronti a morire»

«Tutti noi siamo pronti a morire. Tutti e 25 mila, e poi altri 25 mila». È questo il testo del messaggio audio pubblicato su Telegram da Prigozhin, capo della Wagner, citato dalla Bbc. I componenti del Gruppo Wagner sono «pronti a morire» nella loro azione contro l'esercito russo, una scelta che è stata fatta «per il popolo russo».

10:58
10:58
L'intelligence britannica parla di «sfida decisiva allo Stato russo»

La ribellione aperta di Yevgeny Prigozhin rappresenta «la sfida più significativa allo Stato russo» nella storia recente. Lo sostiene l'intelligence britannica nel rapporto quotidiano dedicato alla guerra in Ucraina.

Secondo Londra, i reparti Wagner sono rientrati in territorio russo attraversando il confine ucraino in più punti e mirano, dopo Rostov, verso Voronezh, con l'intenzione poi di «raggiungere Mosca». Un progetto il cui fallimento dipende ora dalla lealtà al Cremlino «della Guardia Nazionale», prosegue il rapporto, stando al quale alcune unità dell'esercito avrebbero mostrato inizialmente «acquiescenza» verso gli insorti.

10:57
10:57
«Wagner ha preso il controllo di strutture militari a Voronozeh»

I combattenti del Gruppo Wagner avrebbero preso il controllo di alcune strutture militari nella città di Voronezh, che si trova a circa 500 km a sud di Mosca. Lo riferisce al sito della Reuters una fonte della sicurezza russa.

10:26
10:26
Irruzione nell'ufficio della Wagner di San Pietroburgo

Le forze dell'ordine russe starebbero conducendo un'irruzione nell'ufficio del Gruppo Wagner di San Pietroburgo. Lo riferisce l'agenzia di stampa locale Fontanka, citata dalla Bbc.

«Le forze dell'ordine sono entrate nel centro della milizia privata Wagner in via Zolnaya, a San Pietroburgo. Due autobus con la polizia antisommossa e le guardie nazionali stanno entrando insieme a personale in borghese», riporta Fontanka affermando che «persone mascherate e con fucili automatici» sono state schierate vicino al ponte Blagoveshchensky di San Pietroburgo, dove si trovano un hotel e un ristorante legati a Yevgeni Prigozhin.

09:27
09:27
Putin: «Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento»

«Difenderemo il nostro popolo e il nostro Stato da qualsiasi tradimento». Lo ha detto il presidente russo, Vladimir Putin, in un discorso alla nazione in diretta tv dopo la ribellione del capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin. «Adesso si decide il destino del nostro popolo», ha aggiunto.

«Tutti coloro che hanno scelto la via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili. Le forze armate hanno ricevuto gli ordini necessari». Mi rivolgo a «coloro che sono stati coinvolti in questo, vi invito a fermare le vostre azioni criminali», ha aggiunto Putin.

«Le azioni che hanno diviso la nostra unità sono il rinnegamento del nostro popolo, dei nostri compagni d'armi che ora stanno combattendo al fronte, questa è una pugnalata alle spalle per il nostro Paese e il nostro popolo», ha aggiunto il presidente russo.

«Questo colpo è stato dato al popolo russo anche nel 1917 quando combatteva la Prima guerra mondiale, quando la vittoria gli è stata praticamente rubata. La guerra civile, i russi uccidevano altri russi, i fratelli uccidevano altri fratelli. I vari avventurieri politici hanno tratto vantaggio da questa situazione. Noi non permetteremo la ripetizione di una situazione del genere», ha affermato Putin.

09:10
09:10
Mosca a Wagner: «Garantiremo l'incolumità se vi fermate»

L'esercito russo ha annunciato che «garantirà l'incolumità» dei combattenti Wagner se si dissociano dal loro capo, Yevgeny Prigozhin.

«Siete stati indotti con l'inganno a partecipare all'impresa criminale di Prigozhin e trascinati ad un ammutinamento armato. Vi esortiamo a ragionare e contattare i rappresentanti del ministero della Difesa russo o le forze dell'ordine il prima possibile. Garantiamo la sicurezza di tutti», ha affermato il ministero in una nota rivolgendosi ai combattenti della Wagner e sostenendo che «molti dei vostri commilitoni si sono già resi conto del loro errore e hanno chiesto di rientrare nelle caserme».

08:48
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«Marceremo su Mosca se Shoigu non viene a Rostov»

Il capo del gruppo mercenario Wagner ha minacciato di prendere tutte le misure necessarie per rovesciare la leadership militare russa sostenendo che le sue truppe sono pronte a marciare su Mosca se il ministro della Difesa, Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov, non accetteranno di incontrarlo.

«Siamo arrivati qui, vogliamo vedere il capo di Stato Maggiore e Shoigu. Se non vengono, bloccheremo la città di Rostov e ci dirigeremo verso Mosca», ha detto Yevgeny Prigozhin in un messaggio audio da Rostov. Lo stesso Prigozhin ha poi affermato che Gerasimov è fuggito.

08:19
08:19
Putin parlerà alla nazione a breve

Il presidente russo, Vladimir Putin, parlerà a breve alla nazione. Lo ha detto all'agenzia Tass il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. «In effetti, Putin terrà un discorso a breve», ha detto in risposta a una domanda.

08:16
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Il punto alle 08.00

Il capo del gruppo russo Wagner ha promesso di prendere tutte le misure necessarie per rovesciare la leadership militare russa a Mosca, aggiungendo che le sue truppe sono pronte a «distruggere qualunque cosa» si trovi sulla loro strada. «Stiamo andando avanti e andremo fino alla fine», ha detto Yevgeny Prigozhin in un nuovo messaggio audio dopo aver promesso di esautorare la leadership militare russa, aggiungendo che le sue forze sarebbero entrate nella regione russa meridionale di Rostov.

Cosa che, stando al leader del gruppo paramilitare, sarebbe avvenuta stamattina: ha affermato di essere giunto al quartier generale dell'esercito russo a Rostov, centro chiave per l'assalto all'Ucraina, e di aver preso il controllo di siti militari, compreso un aeroporto. «Siamo al quartier generale, sono le 07.30» (6.30 in Svizzera, ndr), ha detto in un video trasmesso su Telegram, «i siti militari di Rostov sono sotto controllo, compreso l'aeroporto», aggiunge, mentre dietro lui si vedono camminare uomini in uniforme.

«Abbiamo preso l'aeroporto sotto controllo in modo che l'aviazione d'attacco non colpisca noi, ma gli ucraini», ha detto Prigozhin. Ha quindi invitato i russi a non credere a ciò che viene detto dalla tv di Stato. «Quando vi dicono che la Wagner ha interferito con il lavoro ed è per questo che qualcosa sul fronte è crollato. Le cose sul fronte non sono crollate per questo motivo», ha proseguito. «È stata persa un'enorme quantità di territorio. Il numero di soldati uccisi è di tre, quattro volte di più di quanto si legge nei documenti mostrati ai vertici», ha aggiunto. Prigozhin ha affermato che il capo di Stato Maggiore russo Valery Gerasimov «è scappato da qui quando ha scoperto che ci stavamo avvicinando all'edificio». Le autorità di Rostov hanno invitato i residenti a rimanere a casa.

Prigozhin ha dichiarato che le sue truppe avrebbero anche abbattuto un elicottero militare russo, secondo quanto riferisce Afp citando un altro messaggio audio. «Un elicottero ha appena aperto il fuoco contro una colonna di civili. È stato abbattuto da unità della Wagner».

Putin informato

Il presidente russo Vladimir Putin è «continuamente informato» degli sviluppi della situazione, dopo l'annuncio di una ribellione armata da parte del leader del gruppo paramilitare Wagner: lo afferma il Cremlino. «I servizi speciali, le forze dell'ordine, vale a dire il ministero della Difesa, l'FSB (servizi di sicurezza), il ministero dell'Interno, la Guardia Nazionale, informano continuamente il Presidente sulle misure adottate per attuare le istruzioni loro impartite», ha detto alle agenzie di stampa russe il portavoce presidenziale Dmitry Peskov. Putin ha ricevuto anche conferma da parte del procuratore generale russo dell' avvio di un procedimento penale in relazione al tentativo di organizzare una ribellione armata.

La Piazza Rossa e il Mausoleo di Lenin saranno chiusi ai visitatori oggiv«a causa di eventi»: lo riporta Ria Novosti citando il dipartimento stampa e pubbliche relazioni del Servizio di sicurezza federale della Federazione Russa. «Il 24 giugno 2023, l'ammissione dei visitatori alla Piazza Rossa, così come al Mausoleo di Lenin e alla necropoli vicino al muro del Cremlino non sarà effettuata in relazione allo svolgimento di eventi», si legge nel comunicato. Il sindaco di Mosca ha annunciato che nella capitale russa si stanno adottando misure «antiterrorismo». «In relazione alle informazioni che giungono a Mosca, si stanno adottando misure antiterrorismo con l'obiettivo di rafforzare la sicurezza», ha detto Sergei Sobyanin sui social media.