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«IDF, al via le indagini che portarono al massacro del 7 ottobre»

L'esercito di Israele deve fare chiarezza al suo interno – L'Iran: «L’operazione Alluvione Al-Aqsa sarà la fine di Israele» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«IDF, al via le indagini che portarono al massacro del 7 ottobre»
Red. Online
05.01.2024 06:22
20:31
20:31
«Gaza è semplicemente diventata inabitabile»

«Gaza è semplicemente diventata inabitabile. I suoi residenti sono testimoni quotidiani delle minacce alla loro stessa esistenza, mentre il mondo osserva». Il nuovo allarme arriva dal capo degli affari umanitari dell'Onu, Martin Griffiths.

«Alla comunità umanitaria è stata lasciata la missione impossibile di sostenere più di 2 milioni di persone, anche se il suo stesso personale viene ucciso e sfollato, mentre continuano i blackout delle comunicazioni, mentre le strade vengono danneggiate e i convogli vengono colpiti da armi da fuoco», ha aggiunto, ribadendo che «continuiamo a chiedere la fine immediata della guerra».

«È tempo che le parti rispettino tutti i loro obblighi ai sensi del diritto internazionale, compresa la protezione dei civili e il soddisfacimento dei loro bisogni essenziali, e rilascino immediatamente tutti gli ostaggi - ha concluso - È giunto il momento che la comunità internazionale utilizzi tutta la sua influenza affinché ciò accada».

16:54
16:54
«Il piano di Hamas era noto agli 007 israeliani»

L'esatta dinamica dell'attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre era descritta, con dovizia di dettagli, in un documento 'Top secret' dell'intelligence militare redatto nell'autunno del 2022 nella 'Divisione Gaza' dell'esercito. Lo ha rivelato il programma di inchieste giornalistiche 'Uvdà' della tv israeliana Canale 12, che è riuscita ad ottenere una copia di quelle carte.

Il documento - dal titolo 'La minaccia di una incursione di Hamas dalla striscia di Gaza' - includeva grafici, con la disposizione delle varie unità di Ezzedin al-Qassam, l'ala militare di Hamas. E precisava che questa aveva addestrato unità di élite, chiamate 'Nukhba', forti di 2400 uomini scelti dopo una severa selezione. Gli autori del testo sapevano già allora che Hamas progettava di mimare i reticolati e la muraglia di confine e di mandare all'attacco i suoi uomini a bordo di motociclette e pick-up: sarebbero bastati allora pochi minuti per passare dai rioni orientali di Gaza ai kibbutz vicini.

Il documento avvertiva che l'obiettivo di Hamas era la «penetrazione massiccia in territorio israeliano», con decine di compagnie impegnate in un assalto simultaneo, per espugnare basi militari e kibbutz facendo strage di soldati e civili e catturando ostaggi (vivi o morti). L'intelligence sapeva che l'attacco poteva essere preceduto da una fase prolungata di quiete, per poi essere lanciato in un momento in cui il confine israeliano fosse relativamente sguarnito.

La emittente non ha potuto tuttavia sciogliere il dubbio maggiore: per quale motivo i comandanti dell'intelligence militare non abbiano preso quel testo nella dovuta considerazione. Gli autori si erano chiesti se esso fosse solo la formulazione di un obiettivo da raggiungere nel tempo, piuttosto che un progetto concreto per l'immediato. Ancora nell'agosto 2023 i responsabili militari avrebbero dichiarato a più riprese che Hamas era intimorito dal deterrente delle forze israeliane. All'origine del colossale fallimento di Israele il 7 ottobre, ipotizza l'emittente, potrebbe esserci semplicemente un fondo di arroganza. Le informazioni c'erano: ma erano troppo macroscopiche per essere giudicate realistiche.

15:19
15:19
«Israele nasconde il numero dei soldati morti o feriti sul fronte nord al confine col Libano»

Israele nasconde il numero dei soldati morti o feriti sul fronte nord al confine col Libano: lo ha detto il leader degli Hezbollah libanesi, Hasan Nasrallah, in un discorso trasmesso in diretta tv da una località segreta.

«Dall'8 ottobre abbiamo compiuto centinaia di operazioni contro postazioni militari israeliane, colpendo veicoli blindati e carri armati», ha detto Nasrallah. «Come è possibile che non abbiano soldati feriti o uccisi? Perché Israele si è trincerata dietro a un assoluto silenzio mediatico», ha aggiunto.

«Finora abbiamo preso di mira obiettivi militari (israeliani) e non civili. Quando abbiamo colpito abitazioni lo abbiamo fatto in risposta agli attacchi (israeliani) contro i nostri civili», ha detto Hasan Nasrallah.

«Per la prima volta nella storia della guerra con Israele, è il nemico che è costretto a creare una zona di sicurezza all'interno del suo territorio e non in territorio libanese», ha poi affermato il leader degli Hezbollah libanesi.

«In passato Israele e i suoi alleati hanno fatto di tutto per creare una zona di sicurezza in territorio libanese... e vorrebbero farlo anche oggi... invece finora sono stati costretti a evacuare i civili nel loro territorio e a costituire una fascia di sicurezza» nel nord di Israele.

15:19
15:19
Due razzi sparati da Gaza sono esplosi oggi all'interno della città israeliana di Sderot,

Due razzi sparati da Gaza sono esplosi oggi all'interno della città israeliana di Sderot, a ridosso della Striscia. Un edificio pubblico è stato centrato e ha subito danni, mentre l'altro razzo è caduto in una zona aperta. Lo ha riferito il municipio della città. Non si segnalano vittime. Gran parte della popolazione è sfollata, e diversi rioni appaiono abbandonati.

Dalla tarda mattinata sirene di allarme risuonano intanto in diverse località israeliane situate a ridosso della Striscia.

15:18
15:18
«Incoraggiamo» i palestinesi affinché abbandonino la Striscia

All'indomani della presentazione da parte del ministro della difesa Yoav Gallant di un piano relativo alla futura gestione della striscia di Gaza (con un intervento combinato di Israele, Egitto, una 'task-force' multinazionale e amministratori locali palestinesi) il ministro per la tradizione Amichai Eliahu (del partito 'Potere ebraico') ha illustrato una visione totalmente diversa che include invece un «lncoraggiamento» ai palestinesi affinché abbandonino la Striscia.

«La questione è semplice - ha detto alla radio 103Fm. - Dobbiamo trovare i loro punti deboli. Sappiamo che la morte non li spezza, loro non apprezzano la vita. Quello che davvero fa loro male è il territorio, la terra, la distruzione della casa, una partenza volontaria. Dobbiamo spezzare il loro sogno nazionale. Ci avete massacrato? Allora non potete restare qua. Questo è il punto centrale: dobbiamo incoraggiarli a lasciare questo posto».

Su X (ex Twitter) il ministro ha poi proposto le immagini di «una colonna di 15 mila emigranti, di 24 Paesi, partita dal Messico verso il confine con gli Usa». «Ogni governo che si arrenda ad una visione progressista - ha aggiunto - va contro il proprio interesse esistenziale e genera un disastro per il suo popolo».

15:09
15:09
In Cisgiordania cortei di protesta

Cortei di protesta per l'uccisione a Beirut del dirigente di Hamas Saleh al-Arouri sono stati organizzati oggi, al termine delle preghiere nelle moschee, in diverse città della Cisgiordania.

I dimostranti hanno esposto le bandiere verdi di Hamas e immagini del dirigente ucciso. La manifestazione più affollata si è svolta ad Arura, presso Ramallah, che era il villaggio di origine di al-Arouri.

13:51
13:51
«Un testo dell'intelligence del 2022 descrisse l'attacco del 7 ottobre»

L'esatta dinamica dell'attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre era descritta, con dovizia di dettagli, in un documento «Top secret» dell'intelligence militare redatto nell'autunno del 2022 nella «Divisione Gaza» dell'esercito. Lo ha rivelato ieri il programma di inchieste giornalistiche «Uvdà» della tv israeliana Canale 12, che è riuscita ad ottenere una copia di quel testo ma non è riuscita a sapere come mai i comandanti dell'esercito non l'avessero preso nella dovuta considerazione.

Il documento è intitolato: «La minaccia di una incursione di Hamas dalla striscia di Gaza». Conteneva grafici, con la disposizione delle forze militari di Hamas, con i nomi dei comandanti e anche con la descrizione precisa della «Nukhba», l'unità di elite di Hamas.

Obiettivo di quell'attacco, si precisava nel testo, era «la penetrazione in territorio israeliano, l'attacco di militari e di civili, la loro uccisione, nonché lo sforzo di catturare ostaggi vivi o anche i loro corpi».

Nel documento presentato da «Uvdà» era menzionata inoltre la possibilità che Hamas avrebbe cercato di «addormentare» gli israeliani mantenendo un periodo di calma e che avrebbe poi sferrato un attacco improvviso nel momento in cui avesse notato che la dislocazione di forze regolari al confine si era ridotta in maniera sensibile. «Come è appunto avvenuto il 7 ottobre», ha commentato la emittente.

13:49
13:49
Nuovo viaggio di Baerbock in Medio Oriente

La ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, si recherà domenica in Medio Oriente. Sarà il quarto viaggio dall'inizio del nuovo conflitto israelo-palestinese.

Come ha annunciato oggi a Berlino il portavoce del ministero tedesco degli Esteri, Baerbock incontrerà il nuovo ministro israeliano degli Esteri, Israel Katz, così come il presidente israeliano Isaac Herzog.

Baerbock incontrerà anche il presidente palestinese e dell'Anp Abu Mazen e il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Maliki. Previsti anche incontri in Egitto e in Libano.

13:48
13:48
Un avvocato britannico difenderà Israele di fronte alla Corte di Giustizia dell'Aia

Sarà un avvocato britannico, il professor Malcolm Shaw KC, a difendere Israele, la prossima settimana davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia dall'accusa del Sudafrica secondo cui lo Stato ebraico sta perpetrando un genocidio contro i palestinesi nella guerra contro Hamas a Gaza. Lo scrive Times of Israel.

Malcolm Shaw KC, 76 anni, è uno dei massimi esperti di controversie territoriali, di diritti umani e autore di pubblicazioni sulle leggi sul genocidio. Ha rappresentato Paesi tra cui Emirati Arabi Uniti, Serbia e Camerun presso la corte internazionale.

La nomina di Shaw è stata confermata da un funzionario israeliano su X. Il portale Ynet ha riferito che è uno dei quattro avvocati scelti per rappresentare lo Stato ebraico alle udienze. Si prevede che un'udienza fissata per l'11 gennaio vedrà i rappresentanti sudafricani esporre la loro causa contro Israele, mentre Israele presenterà la sua difesa il giorno successivo.

Nella sua richiesta presentata la settimana scorsa, Pretoria ha accusato Israele di azioni, nel corso della guerra contro Hamas, «di carattere genocida, poiché sono commesse con l'intento specifico richiesto (...) di distruggere i palestinesi a Gaza come parte del più ampio sistema nazionale, razziale ed etnico palestinese».

13:47
13:47
A Gaza espugnato il rione dei grattacieli

L'esercito israeliano ha annunciato oggi il completamento di una complessa operazione condotta nel cosiddetto «Rione dei Grattacieli», nel settore centrale della striscia di Gaza. Si tratta - ha spiegato il portavoce militare - di edifici elevati da cui si aveva il controllo della zona. Al loro interno erano state disposte postazioni per il lancio di razzi anticarro e anche per il lancio di razzi verso il territorio israeliano. Gli ingressi di parte degli edifici erano stati bloccati con ordigni esplosivi.

Nelle loro vicinanze c'erano anche gli imbocchi di tunnel militari. Per assumere il controllo del «Rione dei Grattacieli» i militari sono stati costretti a combattere a lungo - con l'aiuto del genio e della aviazione - ed hanno così eliminato «numerosi terroristi».

12:55
12:55
I morti a Gaza salgono a 22.600

È salito a 22'600 morti il bilancio delle vittime palestinesi a Gaza. Lo rende noto il ministero della Sanità di Hamas.

12:54
12:54
Il kibbutz Nir Oz annuncia la morte di un ostaggio

Il kibbutz Nir Oz ha annunciato oggi di aver appreso che uno dei suoi membri - Tamir Adar, 38 anni - è morto e che il suo corpo è tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza. Da informazioni di intelligence attendibili il kibbutz ha potuto ricostruire che Adar fu ucciso da Hamas già il 7 ottobre e che i suoi resti furono portati nella Striscia di Gaza.

Nir Oz è uno dei kibbutz più colpiti in quell'attacco: un quarto dei suoi membri è stato ucciso o rapito. Al momento, secondo la radio pubblica Kan, Hamas detiene nove corpi di membri di quell'insediamento collettivo.

Padre di due figli ed agricoltore, Tamir Adar era il figlio di Yaffa Adar, la donna di 85 anni rapita da Hamas, che fu rilasciata dopo settimane di prigionia. Tornata in libertà, Yaffa Adar ha partecipato a numerose manifestazioni in cui familiari di ostaggi hanno cercato di spronare il governo a raggiungere con Hamas un accordo per lo scambio di prigionieri.

12:17
12:17
L'Iran: «L’operazione Alluvione Al-Aqsa sarà la fine di Israele»

L'operazione «Diluvio di Al Aqsa», come Hamas ha chiamato la guerra contro Israele, porterà alla «fine del regime sionista». Lo ha detto il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, partecipando a Kerman ai funerali delle vittime del doppio attentato di mercoledì.

«La vittoria della verità e la distruzione della falsità è una promessa divina», ha aggiunto, citato dall'agenzia Irna, Raisi, che poi si è recato a visitare la tomba di Qassem Soleimani, il capo delle operazioni all'estero dei Pasdaran e nemico numero uno di Israele, ucciso in un raid USA a Baghdad 4 anni fa e che veniva ricordato quando è stato compiuto il doppio attentato.

«Il luogo e il tempo» della vendetta iraniana per il doppio attentato di Kerman saranno «scelti» dalla Repubblica islamica, ha affermato. 

Ieri l'Isis ha rivendicato gli attentati, che, secondo l'ultimo bilancio, hanno provocato 89 morti e 284 feriti, ma diverse autorità di Teheran affermano che dietro all'azione ci sono USA e Israele. «Alcune persone coinvolte» nel doppio attentato di Kerman «sono state arrestate», ha annunciato oggi il ministro dell'Interno iraniano, Ahmad Vahidi, senza fornire dettagli in proposito. I servizi d'intelligence sono stati capaci di «trovare buone tracce», ha aggiunto Vahidi, citato dall'agenzia Irna. Il ministro dell'Interno ha sottolineato che tra le vittime ci sono 54 donne e 10 bambini sotto i 10 anni di età.

L'Isis è una creatura degli Stati Uniti e del «regime sionista», che hanno cercato di fondare «una nuova Israele» in Siria e Iraq sotto le sembianze di un Califfato islamico, ma il loro piano è stato «sventato da Qassem Soleimani», il comandante della Forza Qods per le operazioni all'estero dei Pasdaran iraniani, ha detto ancora Raisi, spiegando i motivi per i quali Teheran ritiene che dietro al doppio attentato di Kerman, rivendicato appunto dall'Isis, vi siano gli americani e gli israeliani. «Gli americani, il regime sionista e i loro agenti nella regione provano rancore verso Qassem Soleimani, odiano i pellegrini e commettono questi crimini».

11:50
11:50
Oggi parla (di nuovo) Nasrallah, leader di Hezbollah

Per la quarta volta in tre mesi e per la seconda volta in pochi giorni, il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, terrà oggi un discorso pubblico trasmesso in diretta tv, previsto per le 13.30 svizzere (le 14:30 in Libano).

Secondo osservatori locali, Nasrallah potrebbe fornire informazioni circa l'eventuale risposta militare del movimento filo-iraniano all'attacco aereo di Israele compiuto il 2 gennaio scorso nella periferia sud di Beirut, roccaforte di Hezbollah, e nel quale è stato ucciso un alto responsabile di Hamas.

11:16
11:16
Cile contro lo spostamento forzato di palestinesi da Gaza

Il Cile, che ospita una importante comunità di palestinesi, ha respinto categoricamente le dichiarazioni dei ministri delle Finanze e della Sicurezza del governo israeliano, che hanno proposto uno spostamento massiccio della popolazione da Gaza verso Paesi terzi.

«Qualsiasi azione che comporti lo spostamento forzato di persone - sottolinea un comunicato del ministero degli Esteri cileno - è contraria al diritto internazionale, al diritto internazionale umanitario e ai diritti umani».

«Le azioni e le dichiarazioni irresponsabili delle autorità israeliane - si dice infine - costituiscono un serio ostacolo all'attuazione della soluzione dei due Stati, come unico modo per raggiungere una pace giusta, piena e definitiva tra Palestina e Israele».

Il Cile ospita la maggiore comunità palestinese al di fuori del mondo arabo, forte di almeno 400.000 membri, e le vicende della guerra a Gaza hanno suscitato tra le sue fila una forte ondata di indignazione e proteste.

11:03
11:03
Oltre 100 «obiettivi terroristici» sono stati colpiti ieri a Gaza

Oltre 100 «obiettivi terroristici» sono stati colpiti ieri a Gaza da forze di terra, di mare e da velivoli delle forze armate israeliane (Idf). Lo ha reso noto il portavoce militare. Sul terreno le operazioni si concentrano ancora a Khan Yunis (nel settore meridionale della striscia di Gaza) e nel vicino campo profughi di el-Bureij. In particolare, sono state distrutte rampe di lancio di razzi che erano puntati verso Israele.

Il portavoce militare israeliano Avichay Adraee, che si esprime in arabo, ha informato la popolazione di quella zona che la arteria Sallah a-Din (la principale della Striscia) resta chiusa al traffico perché è zona di combattimento. Per allontanarsi dal pericolo gli abitanti dei campi profughi del settore centrale della Striscia - ha aggiunto - possono ancora raggiungere Rafah, all'estremo sud, passando dalla strada costiera.

09:56
09:56
Tre israeliani considerati dispersi sono in realtà in ostaggio

Tre israeliani che erano considerati dispersi dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre sono tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato l'esercito israeliano.

«Tre cittadini che erano considerati dispersi sono ora riconosciuti come ostaggi e le loro famiglie sono state informate», ha detto ai giornalisti il portavoce militare Daniel Hagari.

Questo porta a 132 il numero di persone tenute in ostaggio dai militanti nella Striscia di Gaza, secondo i dati forniti dagli ufficiali israeliani. Durante l'attacco del 7 ottobre sono state prese in ostaggio circa 250 persone, 100 delle quali sono state liberate.

06:23
06:23
Il punto alle 06.00

«Il capo di stato maggiore dell'IDF, tenente generale Herzi Halevi, ha formato una squadra di ex ufficiali militari per indagare sui fallimenti dell'esercito che hanno portato al massacro di Hamas del 7 ottobre. La decisione arriva 90 giorni dopo che Hamas ha lanciato il suo attacco terroristico nel sud di Israele». Lo scrive The Times of Israel.

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che un 17.enne è stato ucciso dalle forze israeliane durante un raid a Beit Rima, vicino a Ramallah in Cisgiordania. La vittima si chiama Asid Tariq Anis Al-Rimawi. Scontri si registrano anche nel campo profughi di Balata, vicino Nablus.  Altri sette palestinesi sono rimasti feriti e molti altri sono stati arrestati nella stessa operazione israeliana a Beit Rima, secondo l'emittente araba Al Jazeera.

Sono stati 187 i camion di aiuti umanitari entrati ieri nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Rafah e Kerem Shalom, secondo il Coordinamento delle attività governative nei territori (Cogat) del Ministero della Difesa israeliano.