Consiglio federale

Il base jumping non deve essere vietato

Secondo il Governo, che risponde a un’interpellanza della consigliera nazionale Margrit Kiener-Nellen, non è necessaria neppure un’autorizzazione per i lanci
©Shutterstock
Ats
28.11.2019 18:05

L’idea di vietare in Svizzera il base jumping, o di sottoporre ogni lancio ad autorizzazione, non piace al Consiglio federale, secondo cui il numero di coloro che restano uccisi praticando questo sport è inferiore a coloro che svolgono altre attività, come l’escursionismo di montagna.

Nella sua interpellanza, la consigliera nazionale Margrit Kiener-Nellen (PS/BE), fa notare che a Lauterbrunner, nell’Oberland bernese, si concentrano il 15% di tutti gli incidenti mortali al mondo secondo un’indagine del 2013.

Fino al 30 luglio di quest’anno, solo nella valle di Lauterbrunnen si sono verificati 59 incidenti mortali, ha sottolineato la deputata, secondo la quale la reputazione turistica della Svizzera e dell’Oberland bernese a livello internazionale risente fortemente di questi eventi drammatici.

A detta della Kiener-Nellen, è poi particolarmente tragico il fatto che per bambini e ragazzi che vivono in questa regione sia diventato normale essere costretti a sopportare la vista dei morti o dei feriti in incidenti di base jumping nel tragitto tra casa e scuola.

Nella sua risposta all’atto parlamentare, il Governo afferma di non ritenere opportuno vietare il base jumping: dalle cifre assolute emerge che il numero di morti causato da questo sport è esiguo se confrontato con altre attività del tempo libero, quali ad esempio l’escursionismo di montagna. Oltre a ciò, gran parte degli incidenti si verificano in zone impervie, lontano dalle vie di comunicazione, dagli insediamenti e dalle persone non coinvolte. Il pericolo rappresentato dal base jumping per terzi è quindi da considerarsi marginale.

L’esecutivo ritiene inoltre sproporzionato e poco sensato introdurre un obbligo di autorizzazione: la gestione di un simile sistema comporterebbe un onere notevole per le autorità. Ancora più onerosi sarebbero inoltre il controllo e la vigilanza sui terreni interessati.

In altre regioni (ad es. nei parchi nazionali degli Stati Uniti), inoltre, per eludere i controlli i lanci vengono spesso eseguiti nelle ore mattutine o serali, oppure a partire da aree non ufficialmente riconosciute.