Il calcio spagnolo obbligato a pagare milioni di euro

BRUXELLES - "Bruxelles fischierà un fallo al calcio spagnolo, costringendo club come il Real Madrid e il Barcellona a restituire aiuti di Stato illegali ricevuti per un quarto di secolo".
Così, con un articolo in prima pagina, il Financial Times, annuncia che il commissario Ue alla Concorrenza, Margrethe Vestager, lunedì comunicherà alla Spagna l'obbligo di recuperare milioni di euro di aiuti illegali a sette club, erogati sotto forma di prestiti agevolati, benefici fiscali e accordi immobiliari facilitati.
Secondo il quotidiano della City, il Real Madrid dovrà rimborsare 18,4 milioni di euro, mentre - con il Barcellona, l'Atletico Bilbao e l'Osasuna - dovrà dire addio ad un privilegio fiscale "in stile no-profit" di cui ha beneficiato sin dal 1990.
"Gli investigatori - si legge - stanno cercando di porre fine ad un'era in cui società commerciali a fine di lucro attraevano i talenti migliori al mondo sfruttando le tasche dei contribuenti". In particolare, "la decisione sul Real punta a chiudere una saga che ha messo sotto una brutta luce la connessione fra sport, politica e affari nella capitale spagnola". Il Real avrebbe chiuso una serie di accordi negli anni '90 con cui cedeva i suoi vecchi campi di allenamento alla municipalità, ottenendo in cambio altre porzioni di terreno nella capitale, poi rivalutate "apparentemente a beneficio del club".
Un'altra parte dell'indagine di Bruxelles riguarda le garanzie illegali concesse dall'Istituto Finanziario di Valencia alle tre squadre della Regione: Valencia, Hercules ed Elche. Queste sarebbero state considerate alla stregua di organizzazioni no-profit.