Lugano

Il casinò online cresce ma è ancora «sotto»

Swiss4win, la piattaforma lanciata dalla casa da gioco cittadina, sta andando meglio rispetto a un anno fa, però i costi restano superiori ai ricavi – Ci lavorano trentadue persone, anche per individuare i giocatori patologici
©Gabriele Putzu
Giuliano Gasperi
23.02.2023 06:00

Il banco ha un re, noi una donna. Lui pesca un dieci, noi... un asso. Blackjack: vittoria. Il tavolo è del Casinò di Lugano e l’orologio segna le nove del mattino. Scenario impossibile fino a tre anni fa, quando l’azienda di via Stauffacher ha lanciato la sua piattaforma online swiss4win.ch. È la nuova frontiera dell’azzardo e secondo gli analisti sarà sempre più frequentata rispetto al casinò fisico. Lo testimonia il fatto che la casa da gioco cittadina, stimando quale sarà la sua cifra d’affari nel 2028, ha previsto d’incassare 37,8 milioni di franchi dai giochi terrestri e 25,9 da quelli online. Oggi il rapporto è molto meno equilibrato. Ma perché un preventivo così a lungo raggio? Lo ha chiesto la Commissione federale delle case da gioco a tutti i casinò che, come quello di Lugano, vogliono ottenere il rinnovo della loro concessione. «L’autorità vuole un business plan per verificare che l’attività, se tutto procede secondo i piani, sia redditizia – spiega il presidente del Casinò di Lugano Emanuele Stauffer – e noi vorremmo che le nostre stime fossero realistiche, ma parliamo di cifre talmente volatili e basate su criteri nuovi, che la previsione risulta davvero molto difficile. Bisogna capire, ad esempio, se tutte le società che avranno ottenuto una concessione per il gioco online in Svizzera riusciranno a sopravvivere in un mercato relativamente piccolo».

In diciassette? Macché

Che far stare in piedi un casinò online non sia cosa semplice lo dimostrano alcune cifre relative a Lugano. Nel 2021, anno funestato dalla pandemia, la casa da gioco cittadina ha registrato un deficit di circa 7 milioni di franchi, 5 dei quali sono stati persi con l’attività digitale. Il dato non sorprende più di tanto: come accade a tante aziende, soprattutto a quelle che esplorano mercati nuovi, nei primi tempi il pubblico è ancora da costruire e con esso le entrate, mentre le uscite non mancano mai. Basti pensare che il casinò di Lugano, per il suo portale, era partito con un organico di 17-18 dipendenti e poi ha dovuto salire a 32. E si tratta di risorse impiegate esclusivamente per l’offerta digitale. In pratica c’è un casinò nel casinò. «La commissione ha imposto una presenza maggiore soprattutto per le attività di controllo e analisi dei dati, che permettono ad esempio d’individuare eventuali giocatori patologici – spiega sempre Stauffer – e per questo servono degli specialisti: è un altro mestiere». I dati finanziari sull’andamento di swiss4win.ch nel 2022 non sono ancora disponibili, verranno resi noti verso la fine di marzo, ma il presidente può anticipare che sono in miglioramento, seppur l’attività non permetta ancora di pareggiare i suoi costi. In estrema sintesi, servono più giocatori. E il target è diverso rispetto a quello del casinò fisico. «Tutto un altro pubblico. Sicuramente abbiamo una parte di giocatori abituata al gioco terrestre che si è spostata online. Si tratta di un travaso naturale, ed è la ragione per cui tanti casinò si sono lanciati in questo mercato».

Quando si mette male

Noi a Blackjack il banco lo abbiamo battuto, ma le cose possono andare diversamente. Molto diversamente, per chi cade nella spirale del gioco patologico. La sua prevenzione è un tema cruciale anche per i casinò online, che ripropongono le stesse misure messe in atto nella casa da gioco terrestre, comprese l’esclusione e l’autoesclusione dei clienti più problematici. Innanzitutto, a chi apre un conto viene chiesto di fissare un limite di spesa settimanale: un primo paletto. Poi, in fondo al sito, è presente una sezione dedicata interamente al gioco responsabile con informazioni, consigli e un test di autovalutazione. In più il casinò ha a disposizione uno strumento potenzialmente molto efficace: il controllo delle attività di ogni utente, che permette di cogliere eventuali segnali preoccupanti praticamente in tempo reale. Ad esempio se un cliente aumenta in modo vertiginoso il volume o la frequenza delle sue giocate. A quel punto il fornitore del servizio deve intervenire. «Ci sono vari gradi d’intervento – osserva Stauffer –, dal prendere contatto con qualcuno per metterlo semplicemente in guardia, a un colloquio personalizzato, fino all’esclusione nei casi più gravi». È già successo, succederà ancora. «È una cosa che fa parte di questo genere di attività». Agli occhi dell’autorità federale, per quanto riguarda il controllo del gioco patologico, Lugano finora non ha avuto problemi. «Essere entrati nel mercato online dopo altri, per questo aspetto, è stato un vantaggio, perché abbiamo beneficiato delle esperienze negative altrui» conclude Stauffer. Nei primi tempi, infatti, alcune società sono state sanzionate per errori nel monitoraggio dei clienti, ad esempio per aver dato la possibilità di andare in rosso con i loro conti online.

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