Automobilisti

Il collaudo? Ora fa meno paura

Già 2.000 utenti hanno approfittato della convenzione tra Cantone e UPSA in caso di esame bocciato - Dal 2019 le piccole riparazioni nei garage certificati estese anche alle moto
Gli utenti che hanno sfruttato la convenzione rappresentano il 35% del totale di collaudi bocciati. (Foto Archvio CdT)
Massimo Solari
11.01.2019 06:00

CAMORINO - Da marzo 2018 la bocciatura del collaudo in Ticino può risultare meno traumatica rispetto al passato. Merito della convenzione tra la Sezione della circolazione del Dipartimento delle istituzioni e l’Unione professionale svizzera dell’automobile (UPSA). Un accordo che in caso di difetti del veicolo non compromettenti riscontrati a Camorino permette di scongiurare un secondo collaudo. Come? Indirizzandosi verso uno dei garage certificati dall’UPSA, legittimati a eseguire le riparazioni necessarie e a convalidarle all’autorità cantonale. La collaborazione, negli scorsi mesi, ha dimostrato di funzionare. Tanto che il servizio è ora stato esteso. «La Sezione della circolazione – indicava nelle scorse settimane il Foglio ufficiale – ha introdotto nel 2018 la procedura della conferma di riparazione a beneficio dei detentori di automobili e veicoli pesanti, ai quali sono stati rilevati dei difetti durante il collaudo. La stessa a partire dal 1. gennaio 2019 sarà estesa anche ai seguenti generi di veicoli: motoveicoli, veicoli agricoli, veicoli industriali». Il ventaglio dei beneficiari sarà dunque allargato, risparmiando così l’onere di un nuovo esame a Camorino. Una piccola svolta che il Dipartimento delle istituzioni ha introdotto per snellire le procedure burocratiche a vantaggio del cittadino. Ma quest’ultimo ne ha approfittato? «Camorino non dispone ancora dei dati più aggiornati, ma nei primi sei mesi circa 2.000 utenti hanno fatto capo alla nuova procedura» spiega il presidente della sezione ticinese dell’UPSA Roberto Bonfanti. Si tratta del 35% del totale di collaudi bocciati che – non compromettendo la sicurezza dei veicoli interessati – ha potuto sfociare nella procedura di conferma di riparazione. Il bilancio è provvisorio, ma è destinato a crescere esponenzialmente. «La novità è stata accolta in sordina tra i garage, i quali si sono attivati veramente solo a fronte delle esigenze dei clienti che hanno iniziato a ricevere il foglio per la riparazione post-collaudo» riconosce Bonfanti. Ora sono oltre 150 quelli che hanno ottenuto la certificazione UPSA, quando l’auspicio era di poter contare su un centinaio di partner su tutto il territorio. In termini d’utenza l’obiettivo preventivato dalla Sezione della circolazione era per contro quello di 6.000 post-collaudi all’anno e visto il trend sono certo che potrà essere raggiunto».

A fronte di queste cifre, Bonfanti tiene dunque a ricordare lo scopo principale dell’iniziativa: «Fornire un’effettiva possibilità di scelta, in tutte le regioni, all’utente finale. Quest’ultimo grazie alla convenzione non è dunque più obbligato a tornare a Camorino, seppur va precisato che la libera scelta di garage anche non certificatori rimane». In questo quadro i benefici sono molteplici. «Innanzitutto – rileva il presidente dell’UPSA – c’è un risparmio di tempo, che però è anche finanziario in quanto l’automobilista non deve pagare la tassa che di norma i garage applicano per il trasporto del veicolo a Camorino». Ma Bonfanti pone l’accento anche su un altro vantaggio di rilievo: «Forse il più importante. Sono state tolte diverse automobili dalla strada, con tutte le ricadute positive del caso a livello ambientale e di traffico».

I difetti che possono essere riparati dai garagisti autorizzati riguardano le perdite d’olio, il dispositivo di scarico, lievi danneggiamenti alla carrozzeria o ancora la normale manutenzione dell’impianto freni e dell’impianto d’illuminazione. Un colpo di mano e nuovo lavoro per un settore un po’ in difficoltà? «Ovviamente per molti dei garage certificatori la convenzione ha comportato un aumento della clientela» conferma Bonfanti. Per poi evidenziare: «Oggi come oggi rinunciare a questa opportunità e di fatto a nuovo lavoro sarebbe un peccato». Sì perché in questo quadro, sottolinea il presidente dell’UPSA, la possibilità di effettuare riparazioni post-collaudo «rappresenta una vetrina per mostrarsi a potenziali clienti nuovi, che in questo modo possono anche essere fidelizzati».

Ora, come detto, la famiglia delle procedure di conferma di riparazione post-collaudo sarà allargata anche a moto, veicoli agricoli e industriali. Con quali potenziali ricadute? «In qualità di supervisore l’UPSA si occuperà, come fatto sin qui, di garantire la certificazione dei garage specializzati che si candideranno all’attenzione di Camorino. E lo scopo primario, come per l’auto, è quello di sgravare le arterie stradali di traffico “inutile”». Come voluto dalla Sezione della circolazione criteri e parametri da rispettare resteranno rigidi e, visto il parco veicoli considerato, ancora più specifici.