«Il commercio di merci utilizzabili per la tortura deve essere soggetto a controlli più severi»

Il commercio transfrontaliero di merci utilizzabili per la pena di morte o la tortura sarà oggetto di controlli più severi. È quanto prevede una nuova legge in materia adottata oggi dal Consiglio nazionale, dopo aver appianato un'ultima divergenza con gli Stati in merito ai medicinali (126 voti a 63). Per questi ultimi continuerà a vigere l'attuale procedura di autorizzazione. Il dossier è pronto per le votazioni finali.
La normativa permette di attuare una raccomandazione del Consiglio d'Europa. Essa riprende a sua volta in larga parte il regolamento anti-tortura emanato nel 2005 dall'Ue.
La nuova legge vieta l'importazione, l'esportazione e il transito delle merci che possono essere utilizzate soltanto per la pena di morte, la tortura o altri trattamenti o pene crudeli, inumani e degradanti. Sono impedite pure la fornitura di assistenza tecnica e la pubblicità.
Invece le merci che, pur potendo essere usate a questi scopi, possono avere anche altri impieghi, sono soggette a un nuovo obbligo di autorizzazione, che si applica anche all'assistenza tecnica e ai servizi di mediazione che le concernono.
Le due Camere hanno raggiunto rapidamente un accordo su questi punti, ma hanno faticato a trovare un'intesa sui farmaci. La Svizzera regolamenta già l'uso di alcuni principi attivi che possono essere utilizzati durante l'esecuzione di condannati in alcuni Paesi. Le regole sono contenute nella legge sugli agenti terapeutici.
Il Consiglio federale proponeva di trasferire queste disposizioni nella nuova normativa. Oltre alle esportazioni, anche l'intermediazione e la fornitura di assistenza tecnica per questi farmaci sarebbe stata soggetta ad autorizzazione.
Il Consiglio nazionale era d'accordo, mentre invece gli Stati volevano mantenere la prassi attuale. Visto che l'uso di farmaci per infliggere la pena di morte all'estero è già regolamentato dalla legge sugli agenti terapeutici, i "senatori" temevano un'incertezza giuridica se questa norma fosse stata inserita anche nella nuova legge sulla tortura. Oggi il Nazionale si è allineato, scontentando la sinistra.