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«Il conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe finire se la NATO smettesse di alimentarlo»

A sostenerlo è il vicecapo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, che così si è espresso in un'intervista al canale televisivo Al Arabiya – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Il conflitto tra Russia e Ucraina potrebbe finire se la NATO smettesse di alimentarlo»
Red. Online
24.11.2024 07:00
21:42
21:42
La Lituania ha inviato un nuovo pacchetto di aiuti per l'esercito ucraino

La Lituania ha inviato un nuovo pacchetto di aiuti per l'esercito ucraino comprendente generatori elettrici, pezzi di ricambio per veicoli corazzati M113, armi di vario tipo e pezzi di ricambio per dispositivi militari. Lo comunica il ministero della Difesa di Vilnius.

Dall'inizio dell'invasione su larga scala dell'Ucraina, la Lituania ha fornito supporto militare a Kiev per un totale di 705 milioni di euro.

19:38
19:38
Waltz: «Vogliamo lavorare subito con Biden sull'Ucraina»

La squadra di Donald Trump inizierà a lavorare con l'amministrazione del presidente uscente Joe Biden per raggiungere un «accordo» tra Ucraina e Russia. Lo ha detto alla Fox Mike Waltz, futuro consigliere per la sicurezza della Casa Bianca.

«Il presidente eletto Trump è stato molto chiaro sulla necessità di porre fine a questo conflitto. Ciò di cui dobbiamo discutere è chi sarà al tavolo, se si tratta di un accordo, di un armistizio, come portare le due parti al tavolo e quale sarà il quadro di un accordo», ha dichiarato Waltz.

«Questo è ciò su cui lavoreremo con questa amministrazione fino a gennaio e continueremo dopo», ha assicurato. «I nostri avversari, che pensano che questa sia un'opportunità per mettere un'amministrazione contro l'altra, si sbagliano», ha detto, sottolineando la «preoccupazione» del team di Trump per l'attuale «escalation» del conflitto.

«Dobbiamo porre fine a tutto questo in modo responsabile. Dobbiamo ripristinare la deterrenza, la pace e anticipare questa escalation, anziché reagire», ha sottolineato.

17:42
17:42
La Russia ha rimosso un comandante di alto rango per false dichiarazioni

La Russia ha rimosso un comandante di alto rango dal suo incarico per aver rilasciato false dichiarazioni sull'andamento della guerra in alcune parti dell'Ucraina orientale. Lo riporta la Cnn citando alcuni blogger militari e media russi secondo i quali il colonnello generale Gennady Anashkin, comandante del South Forces Group, è stato licenziato dopo aver fornito informazioni fuorvianti sui progressi della Russia nei pressi dell'insediamento di Siversk, nella regione orientale di Donetsk.

Il media russo RBC ha riferito della rimozione di Anashkin, citando fonti anonime all'interno del Ministero della Difesa russo che hanno affermato che è stato sollevato dall'incarico come parte di una rotazione pianificata. Non c'è stata alcuna conferma ufficiale da parte di funzionari russi.

17:10
17:10
I timori a Kiev: «Putin punta a smembrare l'Ucraina»

Lo scenario peggiore per l'Ucraina, che sarebbe ridotta ad uno Stato fantoccio sotto il controllo di Mosca. È quello evocato dall'intelligence di Kiev dando notizia di un piano elaborato da Vladimir Putin da presentare a Donald Trump per chiudere il conflitto, che prevede la divisione del Paese in tre: il sud-est con i territori occupati diventati parte integrante della Federazione russa, il centro con la capitale Kiev governata da un'autorità filo-russa e la parte occidentale il cui destino sarebbe concordato con Polonia, Ungheria e Romania.

Fonti dell'intelligence ucraina, nei giorni scorsi, hanno fatto filtrare all'agenzia Interfax-Ucraina quello che appare come la massima espressione del progetto neo-imperialista del Cremlino. Secondo questa ricostruzione, il Ministero della Difesa russo ha preparato un documento con una previsione dell'evoluzione della situazione militare e politica nel mondo fino al 2045, che cercherà di trasmettere alla nuova amministrazione statunitense. Con l'obiettivo, rileva Kiev, di eliminare la soggettività politica dell'Ucraina.

In particolare, Mosca avrebbe in mente di dividere il territorio in tre parti. La prima, totalmente annessa alla Russia, con le regioni di Kherson, Zaporizhzhia, Donetsk e Lugansk, oltre alla Crimea. La seconda, che nel documento viene definita «entità statale filo-russa» e che comprende Kiev, assieme tra le altre a Sumy, Kharkiv, Dnipro, e Odessa, con la presenza militare russa. La terza parte dell'Ucraina, denominata «territori contesi», che comprende le regioni occidentali dell'Ucraina, come Leopoli, il cui futuro secondo il Cremlino può essere deciso tra la Russia e gli altri stati vicini: Ungheria, Polonia, Romania.

Di questo ipotetico piano da Putin finora non sono arrivate conferme, ma il fatto che i media ucraini ne abbiano parlato dà il senso della preoccupazione che si respira negli ambienti di Kiev in questa fase del conflitto. Tra le persistenti difficoltà nel resistere agli assalti russi sul terreno, e con l'imminente arrivo alla Casa Bianca di Trump. Il tycoon, del resto, pur senza avallare una dissoluzione dell'Ucraina come entità politica, potrebbe comunque spingere per una pace con condizioni molto dure per Kiev. Con la rinuncia a importanti parti del territorio e soprattutto ad un futuro ingresso nella Nato.

11:50
11:50
Francia: «Kiev può usare i nostri missili in Russia per autodifesa»

Non ci sono «linee rosse» per quanto riguarda il sostegno all'Ucraina da parte della Francia, ha detto il ministro degli esteri francese, Jean-Noël Barrot, in un'intervista all'emittente pubblica britannica Bbc, aggiungendo che l'Ucraina potrebbe anche schierare missili francesi a lungo raggio contro la Russia «secondo la logica dell'autodifesa». Tuttavia

Barrot non ha voluto confermare se le armi francesi fossero già state utilizzate.

Infine, alla domanda se potrebbero essere schierate anche truppe francesi, il ministro ha risposto che «nessuna opzione è esclusa»: «Ogni volta che l'esercito russo avanza di un chilometro quadrato, la minaccia si avvicina di un chilometro quadrato all'Europa», ha sottolineato il capo della diplomazia dell'Esagono.

11:24
11:24
«La Russia recluta yemeniti da mandare in Ucraina tramite gli Houthi»

La Russia sta reclutando centinaia di yemeniti per mandarli a combattere in Ucraina, secondo quanto scrive oggi il quotidiano britannico Financial Times (Ft), che cita fonti informate,

Reclutamenti che evidenziano come ci sia un rapporto sempre più stretto fra Mosca e i ribelli sciiti yemeniti filoiraniani Houthi, che combattono contro Israele, gli Stati Uniti e l'Occidente, lanciando missili e droni contro navi occidentali e creando gravi problemi al traffico commerciale nel Mar Rosso.

Il quotidiano economico finanziario britannico scrive di aver interpellato alcune di queste reclute yemenite, afflitte dalla povertà estrema e dalla guerra in patria, che affermano di aver viaggiato in Russia dietro la promessa di impieghi ben pagati e persino della cittadinanza. Ma una volta arrivati, grazie a enti collegati agli Houthi - scrive il Ft -, sono stati invece reclutati a forza nelle forze armate russe e inviati a combattere sul fronte ucraino, con pochi volontari fra loro.

Le reclute yemenite, che non sono state quantificate, si aggiungerebbero così al novero delle forze mercenarie e straniere usate come carne da cannone, che includono, oltre ai 10'000-12'000 nordcoreani, anche nepalesi e indiani e cittadini da altri paesi del Medio Oriente. Svelando, ricorda il giornale, due dati di fatto: che il presidente russo Vladimir Putin, con la crescita del suo sforzo bellico in Ucraina, cerca di evitare la mobilitazione generale in Russia a fronte delle enormi perdite di uomini che subisce nelle trincee; e che Mosca, nel crescente scontro con l'Occidente, si sta avvicinando sempre più all'Iran e ai suoi alleati in Medio Oriente.

Il reclutamento degli yemeniti, secondo le fonti interpellate dal Financial Times, è iniziato già dai primi di luglio. Uno degli yemeniti, che ha mantenuto contatti con il Ft e che si fa chiamare Nabil, spiega di aver ricevuto promesse di impiego nei campi della «sicurezza», o come «tecnico», e che molti come lui sono stati costretti ad entrare nelle forze arate russe firmando contratti «che non potevano neanche leggere».

07:00
07:00
Il punto alle 7.00

Il conflitto in Ucraina potrà finire senza ulteriori costi in termini di vite umane se la NATO smetterà di alimentarlo. Lo ha sottolineato il vicecapo del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un'intervista al canale televisivo Al Arabiya. «Se il blocco NATO smette di soffiare sul fuoco della guerra in Ucraina, questo conflitto potrebbe finire senza alcun ulteriore costo per l'umanità», ha detto Medvedev. Commentando la possibilità che la Russia utilizzi armi nucleari, come minacciato dal presidente Vladimir Putin, Medvedev ha osservato che si tratta di un’«opzione estrema».

Dal canto suo, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha invitato il governo tedesco a trasferire missili a lungo raggio Taurus all'Ucraina. Metsola ha rilasciato un'intervista ai media tedeschi nella quale ha osservato che per l'Ucraina «il tempo è essenziale» e la Russia sta aumentando la pressione. Metsola ha quindi sottolineato che l'Ucraina «non può aspettare per sempre» e che esiste un ampio sostegno nel Parlamento europeo a favore di una tale decisione da parte della Germania.