Il Consiglio nazionale in breve
Ecco, in breve, i temi affrontati dal Consiglio nazionale.
- ORA DELLE DOMANDE: affrontato la tradizionale «Ora delle domande»;
- TRASPORTI PUBBLICI: concesso, con 128 voti contro 42 e 3 astenuti, la clausola d’urgenza alla modifica della legge sul trasporto di viaggiatori che proroga il sostegno ai trasporti pubblici colpiti dalla crisi del coronavirus. Per alleviare la situazione, il Parlamento ha approvato un credito di 215 milioni di franchi. Gli Stati si esprimeranno domani;
- FONDAZIONI: eliminato l’ultima divergenza che ancora l’opponeva agli Stati in merito al progetto di modifica del Codice civile volto a rafforzare l’attrattiva della Svizzera per le fondazioni. Le fondazioni non potranno quindi beneficiare di un esonero fiscale se retribuiscono i membri dei loro organi dirigenti per il loro lavoro. L’oggetto è pronto per le votazioni finali;
- ARMONIZZAZIONE DELLE PENE: ribadito che i giudici devono avere un margine di manovra per punire gli autori di aggressioni contro la polizia o altre autorità. Il progetto di armonizzazione delle pene va quindi in conferenza di conciliazione;
- COVID-19: ribadito di volere la pubblicazione, anche se solo parziale, dei contratti con le case farmaceutiche per procurarsi vaccini e farmaci anticoronavirus. Oltre a ciò la Camera desidera conferire un ruolo maggiore alla Confederazione nella pianificazione ospedaliera in vista dei prossimi eventuali picchi pandemici. La revisione della legge Covid-19 va quindi in conferenza di conciliazione;
- AVS 21: mantenuto una divergenza con gli Stati in merito alla riforma AVS 21. È invece stato trovato un accordo sulle sulle misure compensatorie destinate alle donne che dovranno andare in pensione un anno più tardi. Il dossier va in conferenza di conciliazione;
- FRODI ALIMENTARI: approvato due mozioni di Martina Munz (PS/SH) e Sophie Michaud Gigon (Verdi/VD) - rispettivamente con 118 voti contro 64 e 121 voti a 59 - che chiedono nuove basi legali per sanzionare più efficacemente le frodi alimentari. La vodese propone di agevolare lo scambio di informazioni tra le autorità in caso di sospetta frode, l’introduzione di sanzioni più severe e la possibilità di conferire le competenze necessarie alla COFF (Coordination Food Fraud) per combattere in modo efficace queste pratiche. Gli Stati devono ancora esprimersi;
- AI: approvato, con 91 voti contro 89 e 7 astenuti, un postulato di Yvonne Feri (PS/AG) che chiede di valutare come integrare nel mercato del lavoro le persone con un danno alla salute di lunga durata tramite l’assicurazione invalidità;
- PELLICCE: approvato, con 144 voti contro 31 e 9 astenuti, una mozione di Matthias Aebischer (PS/BE) che chiede al Consiglio federale di emanare un divieto d’importazione di prodotti di pellicceria ottenuti infliggendo sofferenze agli animali. Gli Stati devono ancora esprimersi;
- SACCHETTI MONOUSO: bocciato, con 99 voti contro 82 e 4 astenuti, una iniziativa parlamentare di Delphine Klopfenstein Broggini (Verdi/GE), che chiedeva di vietare la distribuzione gratuita di sacchetti monouso in tutti gli esercizi commerciali della Svizzera. La plastica è uno dei maggiori inquinanti del pianeta, ha sostenuto la ginevrina, che ha criticato il principio stesso del monouso. La maggioranza ha però sostenuto come il settore del commercio al dettaglio abbia, tramite un accordo, già ridotto notevolmente il consumo di borse di plastica. Il relatore commissionale Matthias Jauslin (PLR/AG) ha poi ricordato come il Parlamento sarà prossimamente chiamato a discutere del progetto di legge sull’economia circolare. L’atto parlamentare della ginevrina è insomma da considerarsi già soddisfatto, ha aggiunto l’argoviese.