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La Russia appoggia le intenzioni del premier ungherese di trovare una «soluzione pacifica e risolvere le questioni umanitarie legate allo scambio di prigionieri tra Kiev e Mosca» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:29
21:29
Nuovo pacchetto di aiuti USA per le armi all'Ucraina
Nuovo pacchetto di aiuti per le armi all'Ucraina: lo ha annunciato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, senza rivelarne l'entità. Kirby ha ribadito che gli Usa continueranno a fornire altri pacchetti di aiuti a Kiev «fino alla fine di questa amministrazione».
19:34
19:34
Ucraina: truppe UE potrebbero garantire la pace dopo la fine della guerra
L'impiego di truppe europee in Ucraina potrebbe contribuire a garantire un futuro accordo volto ad assicurare una pace dopo la guerra con la Russia. Lo ha affermato un alto funzionario di Kiev all'agenzia di stampa France-Presse (Afp).
Il presidente russo Vladimir «Putin rompe sempre il cessate il fuoco, lo ha fatto decine di volte, non solo in Ucraina. Ecco perché abbiamo bisogno di garanzie e la presenza di contingenti militari può essere una di queste», ha detto la fonte.
18:04
18:04
«Kiev nella NATO processo irreversibile»
«Continueremo a sostenere l'Ucraina nel suo percorso irreversibile verso la piena integrazione euro-atlantica, inclusa l'adesione alla Nato, e nel suo percorso verso l'adesione all'Unione europea». Lo si legge nel comunicato finale della ministeriale esteri tra sei paesi europei - Francia, Germania, Italia, Polonia, Spagna e Regno Unito - svoltasi a Berlino.
«Gli obiettivi di una pace complessiva, giusta e duratura per l'Ucraina e una sicurezza duratura in Europa sono inseparabili. L'Ucraina deve prevalere», si aggiunge nel testo.
15:38
15:38
Trump: «È tempo di un accordo, Putin non avrebbe invaso l'Ucraina se fossi stato presidente»
«Sono assolutamente contrario agli attacchi con missili in Russia. Stiamo solo intensificando questa guerra e peggiorandola. Penso che sia un errore molto grave, un errore molto grave». Lo ha detto il presidente eletto degli Usa Donald Trump in un'intervista a Time.
Quanto alla domanda sugli aiuti all'Ucraina, il futuro inquilino della Casa Bianca non ha risposto direttamente se continuerà a fornirli o no: «Voglio raggiungere un accordo. Questa guerra non sarebbe mai dovuta iniziare. (Il presidente russo Vladimir) Putin non avrebbe invaso l'Ucraina se fossi stato presidente».
Trump è stato interrogato anche sulla guerra in Medio Oriente. Il primo ministro israeliano Benjamin «Netanyahu ha fiducia in me e sa che voglio la fine della guerra». Il presidente eletto non ha indicato se il premier dello Stato ebraico gli abbia dato garanzia sulla cessazione delle ostilità prima dell'inizio del suo mandato, come richiesto dallo stesso repubblicano. «La crisi in Medio Oriente sarà risolta, sarà più complicata della Russia e dell'Ucraina ma sarà risolta», ha detto il magnate senza entrare nel dettaglio.
«Non mi fido di nessuno». Così Trump ha risposto ad una domanda sulla fiducia verso Netanyahu. Quanto al ruolo dell'Iran, il presidente eletto ha risposto che «tutto può succedere, è una situazione molto fluida».
15:25
15:25
Tusk: «Discusso con Macron della possibilità di inviare truppe in Ucraina»
Il primo ministro polacco Donald Tusk ha dichiarato di aver «discusso» con il presidente francese Emmanuel Macron la possibilità di inviare truppe in Ucraina, nel caso in cui nel paese si giunga a una tregua o alla pace.
«Vorrei (...) tagliare corto sulle speculazioni sulla potenziale presenza di truppe di un paese o di un altro in Ucraina una volta che sarà stato stabilito un cessate il fuoco o la pace. Il Presidente (Macron) ne è al corrente, ne abbiamo discusso», ha dichiarato Tusk in occasione di una conferenza stampa congiunta a Varsavia, precisando però che «per il momento» Varsavia «non sta pianificando alcuna azione di questo tipo».
«Abbiamo bisogno innanzitutto della pace per poter avere missioni di mantenimento della pace sul posto. Per poterlo fare la Russia deve prima smettere di bombardare, ma non lo sta facendo. Fino a quel momento non c'è molto di cui parlare», ha reagito l'alta rappresentante dell'Unione europea (Ue) per gli affari esteri e la politica di sicurezza Kaja Kallas, a margine della ministeriale dei ministri degli esteri in corso a Berlino. Kallas ha anche sottolineato che in uno scenario del genere ogni stato deciderà se inviare i propri soldati.
Assolutamente analoga la reazione della ministra tedesca degli affari esteri Annalena Baerbock. Essa non esclude la possibilità di un'operazione di mantenimento della pace con l'invio di soldati europei in Ucraina, ma a questo scopo serve che il presidente russo Vladimir Putin sia disposto a parlare di pace.
«Non ne ho parlato soltanto io, anche altri attori a Bruxelles hanno detto che questo dovrebbe essere un elemento della pace», ha detto rispondendo a una domanda a Berlino, a margine della ministeriale esteri in corso con cinque paesi dell'Ue, fra cui l'Italia, e Gran Bretagna e Ucraina. «Occorre però prima che Putin sia disposto a parlare di pace. E non è questo il caso», ha aggiunto. Baerbock ha sottolineato che per la pace servano «rigide garanzie di sicurezza» per Kiev.
«Io spero di parlare di pace, di mantenimento della pace il prima possibile in Ucraina, ma anche a Gaza e in Libano. Noi siamo disponibili a svolgere questo ruolo, che è un ruolo nel quale ci siamo sempre distinti come nazione», ha dal canto suo detto il ministro della difesa italiano Guido Crosetto in un colloquio con i cronisti dopo un vertice di ministri della difesa a Madrid.
14:38
14:38
Zelensky visita le truppe al fronte a Zaporizhzhia
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha fatto visita ai soldati della 277ma brigata di artiglieria missilistica «che stanno lavorando per proteggere la nostra regione di Zaporizhzhia e Donetsk dall'occupante». Lo annuncia il leader ucraino su Telegram.
«È un onore essere con i nostri soldati oggi, congratularci nella Giornata delle forze di terra e nella recente Giornata delle forze missilistiche e dell'artiglieria - afferma -. Grazie per il vostro servizio e per la protezione del nostro Stato e del nostro popolo. Lascia che gli Himars non falliscano, lascia che colpiscano bersagli nemici».
12:42
12:42
Il Cremlino: «Sosteniamo pienamente gli sforzi di pace di Orban»
La Russia «sostiene pienamente» gli sforzi del premier ungherese Viktor Orban «volti a trovare una soluzione pacifica e a risolvere le questioni umanitarie legate allo scambio di prigionieri» tra Kiev e Mosca. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
12:36
12:36
Peskov: «Kiev ha respinto la tregua di Natale»
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato, come fatto ieri dal primo ministro ungherese Viktor Orban dopo una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin, che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha respinto le proposte dello stesso Orban per uno scambio di prigionieri e una tregua natalizia. Peskov, citato dall'agenzia Interfax, ha detto che Mosca aveva già consegnato all'Ungheria una lista di prigionieri da liberare.
Peskov ha detto che Orban, durante il colloquio di ieri con Putin, «ha proposto di effettuare un grande scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina alla vigilia di Natale, nonché di annunciare un cessate il fuoco natalizio».
Lo stesso giorno, ha aggiunto il portavoce, il servizio d'intelligence interno Fsb ha «presentato le proposte russe per lo scambio di prigionieri all'ambasciata ungherese a Mosca ma, a giudicare dalla reazione di Zelensky sui social network, così come del suo entourage, la parte ucraina ha respinto tutte le proposte di Orban».
12:05
12:05
Xi: «Vanno create le condizioni per una risoluzione della crisi in Ucraina»
La Cina, sulla questione dell'Ucraina, «continuerà a mantenere la sua posizione coerente», collaborando con la comunità internazionale «per creare le condizioni favorevoli per una risoluzione politica della crisi». È quanto ha detto il presidente Xi Jinping, incontrando a Pechino il presidente di Russia Unita, Dmitri Medvedev.
È necessario, ha aggiunto Xi nel resoconto del network statale Cctv, «aderire ai tre principi di 'nessuna ricaduta sul campo di battaglia, nessuna escalation della guerra e nessun conflitto tra tutte le parti' nel più breve tempo possibile».
11:49
11:49
Xi incontra Medvedev a Pechino
Il presidente Xi Jinping, segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista cinese, ha incontrato oggi a Pechino il presidente del partito Russia Unita Dmitri Medvedev. Lo riferisce l'agenzia statale cinese Xinhua.
11:12
11:12
Mosca: «Conquistato un altro villaggio nell'est dell'Ucraina»
Il ministero della Difesa di Mosca ha detto che le forze russe hanno conquistato nelle ultime 24 ore un altro villaggio nell'est dell'Ucraina: quello di Zarya, nella regione di Donetsk.
11:07
11:07
«41 soldati russi feriti e un morto nell'attacco Atacms»
Sarebbe di 41 soldati russi feriti e uno morto il bilancio dell'attacco ucraino all'aeroporto di Taganrog, nella regione di Rostov, che secondo Mosca è stato fatto usando 6 missili Atacms. Lo riporta Rbc-Ucraina, riferendosi al canale Telegram Astra.
«L'attacco di ieri ha colpito l'unità militare a Taganrog dove è di stanza il 5. gruppo aeronautico del 6955. AvB», afferma il canale Telegram.
11:05
11:05
Cremlino: «Risposta certa al nuovo lancio di missili Atacms»
La Russia risponderà «sicuramente» ai lanci di sei missili americani Atacms effettuato ieri dalle forze ucraine su un aeroporto militare a Taganrog, nella regione di Rostov. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
«Vorrei ricordare la dichiarazione assolutamente inequivocabile e diretta del ministero della Difesa rilasciata ieri, in cui si afferma chiaramente che seguirà una risposta», ha detto Peskov, citato dall'agenzia Tass. «La risposta arriverà nei tempi e nelle modalità ritenute opportune», ha aggiunto.
10:50
10:50
Kiev: «Attacco russo con droni a Kherson, un morto»
Una persona è morta stamattina a seguito di un attacco di droni russi su Kherson. Lo afferma Oleksandr Prokudin, capo della regione di Kherson su Telegram, come riporta Ukrainska Pravada.
10:45
10:45
Mosca: «8 droni intercettati sulla Crimea durante la notte»
Otto droni lanciati dalle forze ucraine sono stati intercettati e distrutti la scorsa notte dalle difese aeree russe sul territorio della Crimea, annessa alla Russia. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca. Altri quattro velivoli senza pilota sono stati distrutti sulla regione russa di Kursk, tre sulla repubblica dell'Ossezia del Nord-Alania e uno su quella di Cecenia.
Il canale Telegram russo Dva Majora, specializzato nella copertura del conflitto, ha scritto che in Crimea i droni sono stati impiegati per un «attacco massiccio» su Sebastopoli, dove ha sede la flotta russa del Mar Nero. Mentre in Cecenia il drone intercettato aveva preso di mira una caserma di un reggimento speciale di polizia del ministero dell'Interno della repubblica nella capitale Grozny, dove quattro guardie sono rimaste leggermente ferite.
10:21
10:21
Sale a 10 il bilancio dei morti del raid russo a Zaporizhzhia
Il bilancio delle vittime dell'attacco russo che martedì ha colpito la città di Zaporizhzhia, nel sud dell'Ucraina, è salito a dieci dopo il ritrovamento del corpo di una donna.
Lo ha annunciato stamane il governatore locale, Ivan Fedorov, scrive Ukrinform. «I soccorritori hanno recuperato il corpo di una donna dalle macerie di un edificio distrutto da un missile russo il 10 dicembre», ha scritto su Telegram e ha aggiunto che un'altra persona potrebbe essere ancora intrappolata sotto le macerie.
Ventidue persone sono rimaste ferite nel bombardamento, che ha distrutto una clinica e un edificio che ospitava uffici nel centro della città, ha proseguito.
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
«Le battaglie nella città di Pokrovsk, nella provincia di Donetsk, sono eccezionalmente dure e richiedono ai vertici militari ucraini di prendere decisioni non convenzionali». Lo ha affermato - come riportano i media locali - il comandante delle forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, al termine di una visita alla 38. Brigata di Marina separata, che opera in prima linea in quel settore. Secondo Syrskyi, «l'esercito ucraino è svantaggiato, soprattutto in termini di manodopera: le truppe russe superano in numero le unità ucraine e stanno mandando avanti tutte le forze disponibili». Il comandante non ha spiegato quale tipo di decisioni non convenzionali sia necessario in questa fase del conflitto, ma ha detto che una priorità è di consegnare sufficienti quantità di munizioni alla prima linea. «Bisogna aumentare la resilienza della difesa e distruggere più efficacemente gli occupanti». Pokrovsk è un importante snodo logistico per le forze ucraine nell'est del Paese ed è stato teatro di pesanti combattimenti negli ultimi mesi. Secondo il sito web di monitoraggio Deep State le forze russe stanno avanzando e si trovano ora a soli 3 chilometri dalla città.