Il falso cartellone che chiede ai cittadini svizzeri di denunciare i vicini di casa

Negli ultimi giorni circola su Facebook l’immagine di un cartellone pubblicitario che, stando a chi l’ha condiviso, sarebbe stato affisso in Svizzera. Viene riportata una presunta comunicazione istituzionale che invita i cittadini a denunciare i vicini di casa che decidono di riscaldare il proprio appartamento mantenendo una temperatura superiore ai 19°C. 

In realtà, il cartellone è un falso, le informazioni riportate non sono ufficiali e sono state smentite dalle autorità svizzere. Ricostruiamo quanto successo. 

Il cartellone, segnalato negli ultimi giorni alla redazione di Facta chiedendone la veridicità, sembra esposto su una tipica colonna per l’esposizione di materiali simili in spazi pubblici. Mostra una donna al telefono e una scritta in lingua tedesca, che recita: «Heizt der Nachbar die Wohnung über 19 Grad auf? Bitte informieren Sie uns» (in italiano, «Il vicino riscalda l’appartamento oltre i 19 gradi? Vi preghiamo di informarci»).

Nella parte superiore del cartellone compare un chiaro riferimento al governo svizzero: il logo a sfondo rosso con una croce bianca e la scritta «Confederazione svizzera» nelle diverse lingue nazionali. Nella parte inferiore del manifesto è invece riportato un numero di telefono da contattare nel caso in cui si volesse procedere con una denuncia e la promessa di una ricompensa di 200 franchi. 

Il cartellone è falso, ma si ricollega alla campagna lanciata alla fine di agosto 2022 dal governo svizzero per invitare i cittadini ad adottare comportamenti che portino ad un risparmio energetico. La campagna, dallo slogan «L’energia è scarsa. Non sprechiamola», fornisce consigli su diversi ambiti della vita quotidiana del cittadino, dal risparmio domestico ai consigli per le imprese.

Per quanto riguarda il riscaldamento domestico, l’invito è quello di «non superare mai i 20°C». Seguono altri consigli per risparmiare energia all’interno delle proprie abitazioni: cucinare mantenendo il coperchio chiuso, così da non perdere gran parte dell’energia con l’evaporazione; spegnere le luci nelle stanze inutilizzate; evitare di lasciare gli apparecchi elettronici in modalità stand-by; e prediligere l’utilizzo della doccia al posto della vasca.

In nessun caso si tratta di regole o di obblighi, ma solo di consigli. 

Precisiamo, inoltre, che il numero di telefono riportato sul cartellone oggetto di analisi è quello del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) del governo svizzero. Simone Hug Niederberger, specialista della comunicazione presso il DATEC, ha smentito qualsiasi legame tra il Dipartimento e il manifesto, precisando che il governo non ha mai ideato o promosso una simile campagna.

Nel tentativo di rintracciare l’origine del cartellone pubblicitario, è emerso che si tratta di una creazione digitale realizzata utilizzando due immagini stock. Con questa espressione si indicano fotografie di repertorio, acquistabili online e utilizzate soprattutto da pubblicitari o designer che hanno necessità di immagini generiche per ritrarre una particolare situazione (come «persona che parla al telefono»). Oggi è molto comune incontrare immagini stock sui siti internet e sui social network, sui cartelloni pubblicitari e anche all’interno di programmi televisivi. Si sceglie di acquistare (o utilizzare in forma gratuita, a seconda dei diritti associati all’immagine) foto di stock quando non si possiedono proprie immagini.

Tornando al manifesto oggetto di analisi, questo è stato realizzato utilizzando due diverse immagini stock, entrambe reperibili online. Una che mostra il luogo in cui sembra essere affisso, l’altra che raffigura la donna al telefono. A questo collage di due immagini sono poi stati aggiunti il riferimento al governo svizzero e gli elementi testuali che abbiamo analizzato.

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