Lugano

Il giro del mondo in 80 piatti (forse anche di più)

Panoramica dei locali etnici che si trovano in città e in periferia - Le proposte sono diversificate e in centro ci sono ormai quasi più sushi che pizzerie, ma c’è chi lamenta l’assenza di cucine che invece spopolano in altre realtà
Valentina Coda
10.05.2022 06:00

C’è chi dice che Lugano è rimasta un po’ indietro in materia di cucina etnica (con questo termine intendiamo quelle cucine che non influenzano quella elvetica, come l’italiana, la francese e la tedesca). Altri dicono che l’offerta è proporzionata alle dimensioni della città. Negli ultimi anni sono sicuramente aumentate le proposte vegetariane e vegane, ma possiamo dire lo stesso dei ristoranti che propongono piatti dal mondo? Giapponesi a parte, visto che se ne trovano una quindicina in linea d’aria solo tra il centro e Molino Nuovo. In queste righe non troverete una risposta a questa domanda: la lasciamo alla sensibilità di voi lettori. Ma per pura curiosità abbiamo fatto un censimento dei locali etnici di Lugano. E dopo esserci affidati a Google per una panoramica generale, aver fatto una passeggiata tra le vie del centro e per diversi quartieri e chiacchierato con diverse persone tra ristoratori e non (volutamente dopo l’orario di pranzo perché, non lo neghiamo, la fame avrebbe preso il sopravvento) il quadro che emerge è tutto sommato soddisfacente, ma migliorabile dal punto di vista della varietà delle cucine. Si può fare un giro del mondo attraverso un lungo viaggio culinario, la scelta è abbastanza diversificata, ma più di una persona lamenta l’assenza di determinate cucine che già da anni spopolano in varie città.

Presenti e assenti

Breve premessa: se abbiamo dimenticato qualcuno, ci scusiamo anticipatamente. Anzi, fatecelo notare e rimedieremo venendo nel vostro locale. Detto questo, i ristoranti etnici di Lugano toccano diversi continenti. Oltre ai classici turco (limitatamente ai kebab, un vero ristorante turco non esiste in città), cinese, thailandese, giapponese e messicano, è possibile fare un salto gastronomico in India, in Libano, in Etiopia, poi in Grecia, in Spagna, in Portogallo, in Irlanda e in America con i classici fast food e qualche locale che prepara hamburger. Negli anni sono stati aperti alcuni locali con una cucina fusion che combina elementi associati a differenti tradizioni culinarie. Per citarne alcuni è possibile trovare ristoranti sushi-brasiliani oppure locali con un mix di cucina sudamericana e asiatica. Non dimentichiamo poi che ci sono diversi delivery che offrono singoli piatti tipici. Passiamo invece ai ristoranti etnici che mancano a Lugano ma che sono molto diffusi in altre città. Sono assenti le cucine vietnamita, marocchina, brasiliana, argentina, balcanica, peruviana e coreana.

Quali sono i motivi?

L’assenza nel distretto di queste cucine non vuole essere una critica, precisiamo. Parlando con diverse persone sono emersi subito i papabili motivi. L’offerta su un territorio è dettata da molteplici fattori. Il primo (non stiamo andando in ordine di importanza) è la moda: un esempio lampante sono i ristoranti giapponesi che si sono diffusi anche alle nostre latitudini a macchia d’olio grazie alla progressiva espansione di questa cucina in tutta Europa. Stesso discorso, se si vuole parlare di un singolo piatto, per le famose poke bowl (sono hawaiane, per la cronaca). Il secondo: tanto è folta una comunità in una determinata città, tanto più grande sarà la domanda. Risulta strano, quindi, che non ci sia un ristorante tipico che offra piatti della cucina balcanica, vista la radicata presenza sul territorio (anche se nel menù di qualche ristorante che fa tutt’altro è possibile trovare qualche piatto tipico, così come in un paio di take away). Il terzo: aprire un ristorante di una determinata cucina etnica richiede tanta pazienza (se non c’è domanda) e tanti soldi (quelli sempre). Pare normale quindi che certi locali siano assenti. E pare anche evidente che Lugano non possa più di quel tanto competere con l’offerta della vicina Italia.

Cibo e integrazione

A completare la panoramica di proposte etniche a Lugano non è un ristorante, ma un progetto socio-culturale nato a inizio anno e sviluppato dalla Croce Rossa Svizzera, sezione Sottoceneri, in collaborazione con la Sezione del sostegno sociale del Dipartimento della sanità e della socialità, che coinvolge i richiedenti l’asilo. Si chiama Umamy e l’idea alla base è quella di creare un servizio di delivery green-etnico, ovvero la consegna di pasti etnici durante la pausa pranzo e nei giorni feriali in cui vengono proposti ogni settimana cinque piatti di un’etnia diversa (di cui almeno uno vegetariano). La cucina afghana è stata la protagonista della prima settimana di maggio, mentre dal 9 al 13 maggio sarà la volta della cucina turca.