News
La diretta

Il monito del G7: «Sanzioni durissime ai Paesi che aiutano Putin»

Il presidente ucraino Zelensky è fiducioso: «La vittoria sarà nostra, spero già quest'anno» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
Il monito del G7: «Sanzioni durissime ai Paesi che aiutano Putin»
Red. Online
24.02.2023 06:00
23:26
23:26
L'UE trova l'accordo sul nuovo pacchetto di sanzioni

Dopo le resistenze dell’Ungheria e della Polonia (la prima chiedeva misure più tenui, la seconda più incisive), l’UE ha sbloccato la situazione e ha trovato l’accordo per dare seguito al 10. pacchetto di sanzioni contro la Russia. A un anno dall’inizio della guerra sono state stabilite nuove misure che penalizzano Mosca soprattutto sul piano commerciale. 

22:07
22:07
«Attacchi russi nella periferia di Zaporizhzhia»

Le forze russe stanno attaccando la periferia di Zaporizhzhia. Lo riporta Ukrainska Pravda citando il segretario del consiglio comunale della città, Anatolii Kurtiev.

«Per quanto riguarda le esplosioni che hanno sentito i residenti di alcune zone della città, il nemico ha attaccato la periferia di Zaporizhzhia» ha detto Kurtiev, invitando i cittadini a «rimanere calmi e a non trascurare gli allarmi antiaerei».

21:51
21:51
Leopard 2 anche dal Canada

Il primo ministro canadese Justin Trudeau ha confermato che il Paese consegnerà altri quattro carri armati Leopard 2 all'Ucraina. Lo riporta Sky News.

Trudeau ha poi riferito che il Canada invierà anche un veicolo corazzato da recupero e 5.000 colpi di munizioni, e ha annunciato un nuovo ciclo di sanzioni contro individui ed entità legate alla Russia. Ciò include 129 persone e 63 entità, compresi vice primi ministri russi e altri funzionari.

21:24
21:24
Dalla Banca mondiale altri 2,5 miliardi di dollari per l'Ucraina

La Banca mondiale ha annunciato un ulteriore finanziamento di 2,5 miliardi di dollari per l'Ucraina, volto a sostenere i servizi e le funzioni governative fondamentali.

Dall'inizio dell'invasione da parte della Russia un anno fa, l'istituto ha mobilitato oltre 20,6 miliardi di dollari in aiuti. «Continueremo a sostenere il popolo ucraino attraverso progetti di ricostruzione urgenti e il coordinamento con il governo di Kiev», ha dichiarato il presidente della Banca mondiale, David Malpass.

20:02
20:02
«Sanzioni durissime a chi aiuta la Russia»

Qualsiasi Paese che intenda armare la Russia contro l'Ucraina o aiutare Vladimir Putin ad aggirare le sanzioni occidentali subirà gravissime conseguenze.

È il monito lanciato dai leader del G7 e dagli Stati Uniti dopo un incontro virtuale al quale ha partecipato anche Volodymyr Zelensky nel giorno in cui ricorre il triste anniversario del primo anno di guerra.

«Chiediamo a Paesi terzi e a tutti gli attori internazionali che cercano di aggirare le sanzioni fornendo sostegno materiale alla Russia di smettere immediatamente o dovranno affrontare sanzioni durissime», è stato l'avvertimento di Joe Biden e dei suoi alleati di Canada, Francia Germania, Italia, Giappone e Gran Bretagna, che promettono di intensificare il sostegno «diplomatico, economico e militare all'Ucraina e aumentare i costi per la Russia e per tutti coloro che sostengono il suo sforzo bellico».

Nel comunicato pubblicato dopo l'incontro durato circa un'ora e mezza nessun Paese viene nominato direttamente ma è chiaro che nel mirino del G7 ci sono Iran e Corea del Nord, che hanno fornito armi ed equipaggiamenti militari alle forze di Mosca sin dall'inizio dell'invasione, ma anche imprese europee che hanno procurato ai russi altre forme di sostegno materiale. E naturalmente la Cina, che ufficialmente si è proposta come paciere ma di fatto rimane su posizioni ambigue.

La maggior preoccupazione di Washington, tuttavia, in questo momento è l'Iran. Gli Stati Uniti «hanno nuove prove» che il sostegno militare di Teheran alla Russia «si è ampliato», a novembre sono stati consegnati centinaia di droni, munizioni di artiglieria e carri armati ed il flusso di armi è destinato ad aumentare.

In cambio, Mosca ha promesso l'invio di jet da combattimento all'Iran, una mossa che renderebbe uno dei nemici degli Usa ancora più pericoloso. «Crediamo che la Russia potrebbe fornire all'Iran strumenti di difesa senza precedenti», ha spiegato in un briefing il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby. «Temevamo che la cooperazione militare tra Mosca e Teheran potesse essere bilaterale e così è stato».

Quanto a Pechino, la Casa Bianca continua ad essere convinta che ancora non abbia inviato nessun aiuto militare alla Russia, ma non esclude il rischio che ciò possa avvenire nei prossimi mesi. «Potrebbe muoversi in quella direzione», ha avvertito il funzionario della Casa Bianca.

Contro gli intermediari europei invece il dipartimento del Tesoro americano, in coordinamento con il G7, ha varato un sostanzioso pacchetto di sanzioni. Tra le 30 imprese colpite - soprattutto svizzere, tedesche e bulgare - c'è anche quella dello svizzero-italiano Walter Moretti accusato da Washington, assieme ai suoi soci, di aver procurato attrezzature per i laboratori di armi nucleari russi e fornito tecnologie e attrezzature occidentali ai servizi di intelligence e all'esercito di Mosca.

Le nuove misure concordate da Biden e i suoi alleati riguardano ovviamente anche la Russia e, in particolare, i settori della difesa, dell'energia e del petrolio, dei metalli, dei semiconduttori nonché un lungo elenco di banche e oligarchi. In tutto oltre 250 tra individui e imprese colpiti da quello che il dipartimento del Tesoro ha definito «uno dei pacchetti di sanzioni più significativi fino a oggi».

Gli Stati Uniti hanno anche annunciato un nuovo invio di armi da 2 miliardi di dollari alle forze di Kiev dove, ancora una volta, non ci sono i jet da combattimento chiesti da Zelensky. Per il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, «i jet F-16 non sono uno strumento chiave» per le forze ucraine sul campo di battaglia.

Gli ucraini «stanno per lanciare una controffensiva significativa e i jet non sono la capacità chiave per questo», ha spiegato il funzionario parlando degli F-16 come di uno strumento che servirà all'Ucraina nel quadro di una strategia della sicurezza a lungo termine.

19:58
19:58
Barriere anticarro al confine polacco con la regione di Kaliningrad

Barriere anticarro in acciaio e cemento sono apparse al confine polacco con la regione di Kaliningrad, l'exclave russa situata situata tra Polonia e Lituania con accesso al mar Baltico.

Lo riporta il portale Onet sottolineando che il ministero della Difesa ha informato della costruzione di «protezioni», confermando di aver avviato un'espansione preventiva delle misure di sicurezza al confine con Russia e Bielorussia.

«Questo fa parte della nostra strategia di difesa e deterrenza. Le prime fortificazioni sono già state dispiegate al confine con l'oblast di Kaliningrad», ha detto il ministro della Difesa nazionale Mariusz Błaszczak.

18:29
18:29
«La vittoria sarà nostra, spero già quest'anno»

«Sono convinto che raggiungeremo la vittoria, che la vittoria alla fine sarà nostra e spero che questo possa succedere nel corso di quest'anno. Abbiamo tutte le condizioni affinché questo avvenga». Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Kiev.

«Sicuramente ci saranno negoziati» e «speriamo che ci possa essere un vertice di pace» a cui «partecipino quanti più partner possibili», ha proseguito Zelensky.

Oggi «c'è più interesse a conseguire una pace come la vogliamo noi. Abbiamo dalla nostra parte la comunità internazionale», ha sottolineato. «Noi abbiamo fatto la nostra parte, ma la Russia ha intrapreso solo azioni aggressive», ha tuttavia rilevato.

18:17
18:17
Da Berlino altri Leopard 2

Il «ministro tedesco della Difesa Boris Pistorius, con la partecipazione dei suoi consiglieri militari, ha deciso di consegnare all'Ucraina altri quattro carri armati Leopard 2 A6», provenienti dalle scorte dell'esercito tedesco. La Germania aumenterà così il numero di panzer consegnati all'Ucraina da 14 a 18. Lo riporta una nota del ministero.

«Con questa decisione, insieme ai nostri partner portoghesi e svedesi, siamo ora in grado di fornire un battaglione misto ucraino» di 31 panzer, comunica il ministero tedesco della Difesa.

La nota del dicastero di Berlino spiega che l'iniziativa per fornire all'Ucraina due battaglioni di carri armati Leopard 2 è stata lanciata insieme a Varsavia. Mentre la Polonia ha assunto la quota per la consegna dei Leopard 2 A4, la Germania sta coordinando la quota dei Leopard 2 A6.

«Con l'annuncio odierno della Svezia di consegnare dieci carri armati Leopard 2 A5, tecnicamente simili alla versione tedesca 2 A6, insieme al Portogallo siamo in grado di fornire all'Ucraina 31 Leopard 2», scrive il ministero guidato da Boris Pistorius.

La nota aggiunge che nel giorno dell'anniversario dell'invasione dell'Ucraina, «con la consegna congiunta di carri armati, diamo un ulteriore segnale di unità nel nostro sostegno» a Kiev.

15:16
15:16
«G20: la Francia non firmerà un comunicato che non condanni Mosca»

La Francia non firmerà un comunicato finale del G20 finanziario di Bangalore che non condanni con parole «forti» la Russia per la guerra in Ucraina: lo ha detto il ministro dell'economia Bruno Le Maire durante i lavori di un vertice ad alta tensione.

La presidenza indiana del G20 - nei giorni scorsi - secondo indiscrezioni si sarebbe opposta a citare la parola «guerra» nel comunicato per non irritare Mosca.

15:10
15:10
«Chi lavora per il Cremlino è complice delle atrocità di Putin»

«Invito i funzionari russi qui al G20 a capire che continuare a lavorare per il Cremlino li rende complici delle atrocità di Putin». Così Janet Yellen, segretaria al Tesoro Usa, si sarebbe rivolta alla delegazione russa durante una sessione a porte chiuse del G20 dei ministri delle Finanze e Governatori delle banche centrali a Bangalore.

Secondo una ricostruzione del dipartimento del Tesoro di cui dà conto il New York Times, Yellen avrebbe imputato alla delegazione russa di «portare la responsabilità per le vite umane» portate via dalla guerra e per «i danni causati a livello globale». Yellen - rompendo con il protocollo che caratterizza simili riunioni - ha detto ai russi che porre fine alla guerra è «un imperativo morale».

15:06
15:06
La Svezia fornirà una decina di Leopard a Kiev

La Svezia fornirà «circa» 10 carri armati Leopard all'Ucraina e sistemi di difesa anti-aerea. Lo ha annunciato il governo a Stoccolma.

«La Svezia si unisce alla "famiglia Leopard" a sostegno dell'Ucraina, con i carri armati Leopard 2 svedesi. Il pacchetto militare odierno comprende anche ulteriori componenti di difesa aerea», ha annunciato in un tweet il premier svedese, Ulf Kristersson. «Continueremo - aggiunge - ad aiutare l'Ucraina a vincere la guerra».

Il premier, in conferenza stampa con il ministro della difesa Pal Jonson, ha poi comunicato l'invio all'Ucraina di «circa» 10 carri armati Leopard 2A5 e di sistemi anti-missile Iris-T e Hawk.

15:04
15:04
Nessun contatto tra Berlusconi e Putin

«Dall'inizio della guerra non c'è mai stato contatto tra Berlusconi e Putin. Non si sono mai sentiti, Berlusconi è deluso dall'atteggiamento di quello che riteneva un interlocutore».

«Ora evidentemente ha cambiato atteggiamento. La scelta di aggredire l'Ucraina è una scelta che nessuno di noi accetta e la condanniamo». Lo ha dichiarato il ministro italiano degli Esteri ed esponente di Forza Italia Antonio Tajani a Sky Tg24.

«Berlusconi è sempre stato dalla parte dell'Ucraina. Anche al Parlamento europeo, ha votato la prima risoluzione che venne votata subito dopo l'invasione con toni durissimi» ed è «rammaricato per un cambiamento della situazione, per un leader che aveva cercato di chiudere la stagione della guerra fredda con l'incontro a Pratica di Mare dove Putin stringeva la mano a Bush».

«Quello doveva essere un momento positivo. Purtroppo le cose sono peggiorate via via, e quindi alla fine per lui Putin ha rappresentato una grande delusione, non condivide la sua posizione e vuole la pace. Forza Italia è schierata dalla parte dell'Ucraina senza alcun tentennamento».

14:59
14:59
Russia: oltre 20 fermi per proteste contro la guerra

In varie città russe la polizia sta fermando delle persone che manifestano individualmente contro la guerra in Ucraina o depongono fiori ai piedi dei monumenti: lo scrive la testata online Meduza, secondo cui i fermati sarebbero ora oltre 20.

14:57
14:57
«L'Ucraina è ancora indipendente e libera»

«Oggi, un anno dopo che le bombe hanno iniziato a cadere, l'Ucraina è ancora indipendente e libera». Lo scrive su Twitter Joe Biden in occasione del primo anniversario della guerra.

«Da Kherson a Kharkiv, i combattenti ucraini hanno rivendicato la loro terra. E in più della metà del territorio occupato dalla Russia lo scorso anno, la bandiera ucraina sventola ancora una volta con orgoglio», ha sottolineato il presidente americano.

«Putin ha fallito e non vincerà mai», ha dal canto suo detto Antony Blinken in occasione dell'anniversario della guerra in Ucraina.

«Da un certo punto di vista questa guerra è già stata vinta da Kiev poiché l'obiettivo primario di Putin era cancellare l'Ucraina dalle mappe, annetterla alla Russia, rubarle l'identità di Paese sovrano. Questo non è successo e non succederà», ha sottolineato il segretario di Stato americano in un'intervista a The Atlantic.

14:31
14:31
«È stato un anno di terrore e sofferenza»

La guerra ha cambiato la vita quotidiana di milioni di ucraini, «compresa la mia», ha affermato oggi l'ambasciatrice ucraina presso le Nazioni Unite a Ginevra, Yevheniia Filipenko, parlando con i corrispondenti accreditati.

«L'anno scorso è stato un anno di terrore e sofferenza condivisa da milioni di ucraini», ha aggiunto, rilevando però che è stato anche un anno di «unità senza precedenti».

«I miei figli vivono nella pacifica Ginevra», ma ricevo molte testimonianze dagli ucraini rimasti nel Paese, ha proseguito, sostenendo che «ogni ucraino è un combattente», a modo suo.

Come il suo presidente Volodymyr Zelensky prima di lei, Filipenko ha affermato che l'Ucraina deve ancora esaminare i dettagli del piano cinese prima di esprimersi. «La cosa positiva è che la Cina sta iniziando a parlare della Russia», ha rilevato, aggiungendo che si incontra regolarmente con il suo omologo cinese, ma «le discussioni non sono facili».

Filipenko si augura che si tenga presto un vertice per la pace. «Stiamo preparando le condizioni» per farlo e la risoluzione adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite ieri è una tappa in questa direzione, a suo avviso.

Il Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite si apre lunedì a Ginevra e durerà sei settimane. L'ambasciatrice ucraina ha deplorato l'arrivo per l'occasione del viceministro russo degli affari esteri, Sergei Riabkov. «La Russia non merita di sedere in queste stanze», secondo Filipenko, che assicura: «risponderemo di conseguenza».

Nelle prossime settimane Filipenko intende difendere la richiesta ucraina di un tribunale speciale per giudicare i crimini commessi dai russi. Abbiamo il dovere di operare per difendere i diritti umani, ha concluso.

14:25
14:25
«Putin ha già fallito e non vincerà mai»

«Putin ha fallito e non vincerà mai». Lo ha detto Antony Blinken in occasione dell'anniversario della guerra in Ucraina.

«Da un certo punto di vista questa guerra è già stata vinta da Kiev poiché l'obiettivo primario di Putin era cancellare l'Ucraina dalle mappe, annetterla alla Russia, rubarle l'identità di Paese sovrano. Questo non è successo e non succederà», ha sottolineato il segretario di Stato americano in un'intervista a The Atlantic.

14:10
14:10
«Nessuna minaccia diretta ucraina in Transnistria»

La Moldavia nega qualsiasi «minaccia diretta» da parte dell'Ucraina alla regione separatista filo-russa Transnistria, di cui aveva parlato Mosca. Lo afferma un comunicato ministeriale.

«Il Dipartimento della Difesa sta monitorando tutti gli eventi, le azioni e i cambiamenti in atto nella regione... Affermiamo che attualmente non vi è alcuna minaccia diretta alla sicurezza militare dello Stato», si legge in una nota di Chisinau. «Le false informazioni diffuse hanno lo scopo di seminare il panico», aggiunge la Moldavia.

14:02
14:02
«Pronti ad addestrare piloti ucraini su F-16»

Il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki ha dichiarato che la Polonia è «pronta» ad addestrare i piloti ucraini sugli F-16 .

«Il decimo pacchetto delle sanzioni è troppo morbido; oggi stesso mi rivolgerò alla presidente della Unione europea per aggiungere alcuni nomi degli propagandisti russi», ha poi aggiunto Morawiecki a Kiev nel corso di una conferenza stampa, senza aggiungere i nomi di chi si tratta.

11:59
11:59
«Bene il documento sulla pace, ma la Cina parli anche con l'Ucraina»

«È bene che Pechino abbia assunto responsabilità e presentato le sue proposte per una tregua. Ci sono punti importanti come il rifiuto di armi atomiche. Ma mancano elementi importanti».

Lo ha detto Wolfgang Buechner, portavoce del cancelliere tedesco, in conferenza stampa a Berlino, rispondendo a una domanda sul piano presentato da Pechino. «È importante che la Cina ne parli anche direttamente con l'Ucraina», ha aggiunto, per tenere conto delle esigenze di Kiev.

11:45
11:45
Dura condanna di re Carlo su Mosca

Re Carlo III ha diffuso oggi un messaggio dai toni insolitamente duri ed espliciti in materia di questioni internazionali per la casa reale britannica, denunciando - nel giorno dell'anniversario della guerra in Ucraina - «l'attacco non provocato su larga scala» iniziato dalla Russia il 24 febbraio 2022.

Attacco che ha provocato «sofferenze inimmaginabili» al popolo ucraino, si legge nel testo diffuso da Buckingham Palace.

«È ormai un anno - scrive il sovrano di casa Windsor, salito sul trono l'8 settembre scorso - che gli ucraini subiscono sofferenze inimmaginabili da un attacco non provocato alla loro nazione». Carlo riconosce quindi al popolo ucraino di aver mostrato «un coraggio e una resistenza davvero rimarchevoli di fronte a una tale tragedia umana».

«Il mondo ha assistito all'orrore di una sofferenza del tutto non necessaria inflitta agli Ucraini», prosegue non senza ricordare «il grande piacere» dei suoi incontri con gente di quel Paese ricevuta nel Regno Unito o incrociata durante visite in nazioni come «Romania o Canada». «Questo mese - aggiunge il monarca - ho incontrato a Buckingham Palace il Presidente Zelensky per esprimergli il mio personale sostegno al popolo dell'Ucraina: è confortante che il Regno Unito, al fianco degli alleati, stia facendo il possibile per aiutarlo in questo tempo difficile».

«Posso solo sperare - conclude re Carlo III - che l'ondata di solidarietà giunta dal globo possa portare non solo aiuto pratico (a Kiev), ma dare anche forza nella consapevolezza del fatto che resistiamo uniti, insieme».

11:09
11:09
Il G7 chiederà il blocco degli aiuti militari alla Russia

Il G7 chiederà alla comunità internazionale di interrompere qualsiasi fornitura di aiuti militari alla Russia. Lo ha annunciato il premier giapponese, Fumio Kishida parlando con i giornalisti.

«In considerazione del sostegno militare alla Russia da parte di Paesi terzi, il G7 intende chiedere che tale sostegno cessi», ha detto Kishida, presidente di turno del G7.

Intanto il primo ministro britannico Rishi Sunak ha invitato gli alleati del G7 a fornire più rapidamente a Kiev artiglieria e armi a più lungo raggio.

«Perché l'Ucraina vinca questa guerra, e perché quel giorno arrivi prima, deve ottenere un vantaggio decisivo sul campo di battaglia. Invece di adottare un approccio incrementale, la nostra priorità deve essere quella di muoverci più velocemente per quanto riguarda l'artiglieria, l'armatura e la difesa aerea», ha dichiarato il leader conservatore, secondo quanto riferito dal suo ufficio.

11:03
11:03
Berset: La guerra continua, così come il nostro aiuto e la nostra solidarietà

Nel giorno dell'anniversario dell'invasione russa, il presidente della Confederazione Alain Berset ha ribadito il sostegno permanente della Svizzera all'Ucraina. «La guerra continua, così come il nostro aiuto e la nostra solidarietà», ha indicato in un cinguettio.

Da un anno la Russia sta conducendo una «brutale guerra di aggressione» contro l'Ucraina. «Una guerra che ha causato distruzioni inimmaginabili e sofferenze incommensurabili alla popolazione. Una guerra che va contro i nostri valori democratici», ha sottolineato Berset nel tweet.

11:00
11:00
«Bisogna impedire il commercio di materie prime russe»

Per sostenere l'Ucraina, la Svizzera dovrebbe impedire il commercio di materie prime russe invece di perdersi in discussioni sulla riesportazione di armi. Lo sostiene in una intervista ai giornali del gruppo Tamedia la capogruppo ecologista alle Camere federali Aline Trede.

Le discussioni sulla riesportazione di armi elvetiche in Ucraina distolgono solo l'attenzione dall'opaco commercio di materie prime e dal fatto che la Svizzera non sanzioni con decisione i fondi degli oligarchi russi, ha deplorato la consigliera nazionale bernese.

«L'80% del commercio russo di materie prime passa attraverso il nostro Paese, senza controlli e senza sanzioni». La Svizzera è una grande potenza in questo settore. Il commercio finanzia la macchina da guerra russa, sostiene Trede. «Ancora oggi cofinanziamo quotidianamente la guerra di Putin», aggiunge.

10:34
10:34
«La Cina non è credibile»

«La Cina non ha credibilità perché non ha mai condannato l'invasione della Russia e ha firmato qualche tempo prima dell'invasione russa un accordo per una partnership senza limiti con Mosca». Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg rispondendo in conferenza stampa da Tallin ad una domanda sul piano di pace presentato da Pechino.

Sulla possibilità che la Cina fornisca armi alla Russia Stoltenberg ha spiegato: «Non vediamo alcuna evidenza di aiuti militari anche minimi consegnati ma cosa vediamo è che ci sono indicazioni che la Cina potrebbe farlo».

«Siamo preoccupati dalle sfide che sta affrontando la Moldavia. È un alleato stretto della Nato, abbiamo firmato un'intesa per rafforzare la nostra partnership e abbiamo deciso di sostenere lo sviluppo di capacità di difesa su misura per aiutare il Paese. Accogliamo gli sforzi per supportarla anche dai nostri alleati, singoli o in formato Ue. È importante sostenere il prima possibile i Paesi più vulnerabili di fronte all'aggressione», ha aggiunto Stoltenberg rispondendo a una domanda sulle minacce russe alla sovranità della Moldavia.

Incontro con Finlandia e Svezia
A metà marzo a Bruxelles si terrà un trilaterale tra Finlandia, Svezia e Turchia, presieduto dalla Nato, sul dossier dell'adesione all'Alleanza dei due Paesi scandinavi, ha poi annunciato Jens Stoltenberg. Quest'ultimo ha «ben accolto» il fatto che, dall'inizio di marzo, il parlamento ungherese comincerà l'iter per la ratifica del via libera di Budapest all'adesione di Svezia e Finlandia. «Ho fiducia che diventino nostri alleati presto», ha sottolineato.

10:31
10:31
Nuove sanzioni britanniche contro le industrie belliche russe

Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato un ennesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca nel primo anniversario dell'invasione dell'Ucraina del 24 febbraio 2022.

Lo riferisce il Foreign Office precisando che le misure riguardano altre 6 industrie russe che forniscono equipaggiamento alle forze «combattenti», nonché due centri di ricerca nucleari. Colpita anche una società iraniana accusata di produrre droni forniti alla Russia.

«Gli ucraini stanno invertendo la sorte» della guerra «ma non possono fare tutto da soli, per questo dobbiamo fare di più per aiutarli», ha commentato il ministro degli Esteri, James Cleverly.

10:18
10:18
Ucraina: donazioni record in Svizzera nel 2022

Nel 2022, le organizzazioni umanitarie elvetiche hanno registrato oltre 380 milioni di franchi di donazioni per l'Ucraina. Si tratta del più alto numero raccolto per una sola azione di aiuti d'emergenza della storia.

Lo indica in una nota odierna la fondazione Zewo, l'ente certificatore delle organizzazioni caritatevoli elvetiche che si occupa di verificare la gestione coscienziosa delle donazioni.

Il record precedente risaliva al 2005, anno successivo allo tsunami del dicembre 2004 nel sud-est asiatico, che aveva permesso alla Catena della Solidarietà di raccogliere 300 milioni di donazioni.

Per quanto riguarda le singole organizzazioni, la Catena della Solidarietà ha raccolto lo scorso anno oltre 130 milioni di franchi, ossia circa un terzo delle donazioni per l'Ucraina. Altri soldi sono stati direttamente versati a organizzazioni umanitarie con o senza il label di qualità Zewo, precisa ancora la nota.

10:04
10:04
Kiev: «Stiamo preparando una controffensiva»

Il ministero della Difesa dell'Ucraina, nel giorno dell'anniversario dell'invasione russa, fa sapere che Kiev sta «preparando una controffensiva».

«Colpiremo più duramente e da distanze maggiori, in aria, a terra, in mare e nel cyberspazio. Ci sarà la nostra controffensiva. Stiamo lavorando duramente per prepararci», ha scritto il ministro Oleksy Reznikov su Facebook.

10:02
10:02
«Soldato ucraino, sei la persona più importante»

«Ogni giorno dipende da te, soldato ucraino. Sei la persona più importante, sei la ragione per cui sono oggi ancora vivi milioni di ucraini. Sei il motivo per cui suonerà la vittoria».

Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un breve discorso in diretta tenuto in presenza di truppe ucraine schierate a piazza Santa Sofia a Kiev.

Durante il minuto di silenzio, i secondi sono stati scanditi dal suono di tamburi. I presenti hanno poi urlato lo slogan «gloria all'Ucraina».

Zelensky, che indossava un giaccone mimetico, ha ringraziato l'esercito ucraino, i servizi d'intelligence, le forze di sicurezza, la polizia per il loro sacrificio quotidiano. «Gloria a voi e a tutti quanti aiutano ogni giorno, combattendo e salvando vite umane, Gloria ai nostri eroi! Gloria all'Ucraina!», ha concluso Zelensky.

Durante la cerimonia, Zelensky ha consegnato medaglie e onorificenze ai soldati e alle famiglie dei militari caduti al fronte. Cerimonie commemorative si terranno in altre parti del Paese. Alle prime ore del mattino, a Kiev, hanno risuonato le campane per segnare l'anniversario dell'invasione russa.

09:57
09:57
«Kiev sta ammassando truppe al confine con la Transnistria»

Il ministero della Difesa russo afferma che le forze ucraine si stanno ammassando vicino «al confine con la Transnistria».

L'operazione delle forze di Kiev «pone una minaccia significativa alle forze di pace russe dispiegate in Transnistria». I militari russi «risponderanno in modo appropriato» all'attacco.

09:55
09:55
«Non vogliamo un conflitto con la Russia»

«Non vogliamo un conflitto con la Russia, vogliamo solo che la Russia lasci l'Ucraina». Lo ha detto la sottosegretaria di Stato americana Victoria Nuland in un'intervista all'agenzia russa Tass, rispondendo a una domanda sulla possibilità di una Terza guerra mondiale.

09:40
09:40
In Svizzera suonano le campane per l'Ucraina

A un anno dall'inizio della guerra in Ucraina, numerose chiese della Svizzera hanno fatto suonare le loro campane stamane alle 08:55. Con questa azione, le tre Chiese nazionali intendono esprimere solidarietà con le vittime del conflitto.

Questa melodia funebre deve ricordare che le vittime della guerra hanno ancora bisogno di solidarietà e aiuto.

Sulla stessa scia, le ambasciate ucraine in Europa hanno chiesto di osservare un minuto di silenzio alle 9:00. Numerose città e comuni hanno invitato i loro abitanti a partecipare al movimento.

Oggi in Svizzera si terranno diverse manifestazioni per ricordare l'inizio dell'aggressione russa in Ucraina.

09:28
09:28
La leadership di Mosca si prepara a una lunga guerra

La leadership russa si sta preparando ad affrontare in Ucraina operazioni a lungo termine, secondo quanto stima il ministero della Difesa britannico, citato dal Guardian, basandosi su rapporti dell'intelligence.

«Nelle ultime settimane la Russia ha verosimilmente cambiato di nuovo il suo approccio. La sua campagna ora punta non più tanto a conquistare nuovo territorio, ma a fiaccare l'esercito ucraino, cioè un'operazione a lungo termine», ha dichiarato il ministero.

Il nuovo approccio, ricorda Londra, segue quello della prima fase della guerra, in cui Mosca aspirava alla conquista integrale dell'Ucraina e a deporne il governo, e della seconda fase, avviata ad aprile: resasi conto di non poter ottenere l'obiettivo massimalista, la Russia ha puntato a espandere il suo controllo al Donbass e al sud, ma avanzando in maniera lentissima e a costo di gravissime perdite. Quindi la nuova strategia, nella speranza di fiaccare l'Ucraina.

08:48
08:48
«L'Ucraina ha ispirato e unito il mondo»

«L'Ucraina ha ispirato e unito il mondo» e «non si fermerà fino a quando gli assassini non saranno assicurati alla giustizia»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un discorso trasmesso sui social in occasione del primo anniversario dell'invasione russa.

«Il mondo ha visto di cosa è capace l'Ucraina. Sono i nuovi eroi. I difensori di Kiev, i difensori dell'Azovstal. Le imprese realizzate da intere città. Karkhiv, Chernihiv, Mariupol, Kherson, Mykholaiv, Gostomel, Volnovalka, Bucha, Irpin, Okhtyrka: città eroiche. Le capitali dell'invincibilità», ha detto Zelensky.

08:19
08:19
«È stato anno di dolore, sarà anno di vittoria»

«Il 24 febbraio milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca, ma quella blu e gialla. Non siamo fuggiti, ma abbiamo affrontato il nemico. Resistenza e lotta». Lo ha scritto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky su Telegram nel giorno dell'anniversario dell'invasione russa.

«È stato un anno di dolore, tristezza, fede e unità. E questo sarà l'anno della nostra invincibilità. Sappiamo che questo sarà l'anno della nostra vittoria», ha aggiunto.

Il 24 febbraio di un anno fa «è stato il nostro giorno più lungo», ha detto Zelensky, aggiungendo che «siamo sopravvissuti al primo giorno della guerra su vasta scala. Non sapevamo cosa avrebbe portato il domani, ma capivamo chiaramente che per ogni domani bisogna combattere. E abbiamo combattuto».

«L'Ucraina ha ispirato e unito il mondo» e «non si fermerà fino a quando gli assassini non saranno assicurati alla giustizia», ha detto ancora Zelensky.

«Il mondo ha visto di cosa è capace l'Ucraina. Sono i nuovi eroi. I difensori di Kiev, i difensori dell'Azovstal. Le imprese realizzate da intere città. Karkhiv, Chernihiv, Mariupol, Kherson, Mykholaiv, Gostomel, Volnovalka, Bucha, Irpin, Okhtyrka: città eroiche. Le capitali dell'invincibilità», ha affermato.

07:15
07:15
Cina: «No all'uso di armi nucleari»

Le armi nucleari «non possono essere usate» e la guerra nucleare «non può essere combattuta». È uno dei 12 punti del documento diffuso dalla Cina per una soluzione alla crisi in Ucraina.

«L'uso o la minaccia di uso di armi nucleari dovrebbe essere contrastato», si legge in particolare all'ottavo punto, perché bisogna «prevenire la proliferazione nucleare ed evitare una crisi nucleare».

La Cina sollecita poi «il mantenimento della sicurezza delle centrali nucleari», esprimendo opposizione agli attacchi armati contro impianti nucleari pacifici.

Nel documento si preme per una soluzione politica alla crisi ucraina, sottolineando che il dialogo «è l'unico modo per risolvere» la questione: le parti «dovrebbero promuovere gradualmente l'allentamento della situazione e raggiungere infine un cessate il fuoco globale».

Pechino, si legge ancora nel documento, si oppone «a qualsiasi sanzione unilaterale non autorizzata dalle Nazioni Unite» e «allo sviluppo e all'uso di armi biologiche e chimiche da parte di qualsiasi Paese e in qualsiasi circostanza».

Infine, la Cina sollecita il cessate il fuoco e la fine dei combattimenti in Ucraina perché la guerra «non prevede vincitori», invitando «a mantenere razionalità e moderazione», ad evitare che la crisi si aggravi o vada fuori controllo e «a sostenere Russia e Ucraina affinché si incontrino» e riprendano «il dialogo diretto non appena possibile». Nel frattempo, l'invito «ad astenersi dall'attaccare civili e strutture civili».

06:00
06:00
Il punto alle 06.00

Pechino ha presentato il suo piano di pace che è strutturato in dodici punti: 1) rispettare la sovranità di tutti i Paesi, 2) abbandonare la mentalità della guerra fredda, 3) cessare le ostilità, 4) riprendere i colloqui di pace, 5) risolvere la crisi umanitaria, 6) proteggere i civili e i prigionieri di guerra, 7) mantenere sicure le centrali nucleari, 8) ridurre i rischi strategici, 9) facilitare le esportazioni di grano, 10) stop alle sanzioni unilaterali, 11) mantenere stabili le catene industriali e di approvvigionamento e 12) promuovere la ricostruzione postbellica.

Riguardo alla proposta di pace avanzata dalla Cina, la Casa Bianca, tramite la sua portavoce Karine Jean-Pierre , si dimostra scettica: «Al momento non vediamo ragioni o evidenze che la Russia voglia negoziare». Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan, dal canto suo, ha dichiarato alla CNN che gli Stati Uniti erogheranno nuovi aiuti militari all’Ucraina pari a 2 miliardi di dollari.

Intanto il primo ministro britannico Rishi Sunak ha chiesto agli alleati del G7 di fornire a Kiev più rapidamente artiglieria e armi a più lungo raggio.