«Il nostro sogno di famiglia distrutto dalle fiamme, dateci una mano»
«Il nostro sogno di famiglia, una casa nel bellissimo villaggio di montagna di Anzonico, è stato distrutto in poche ore da un incendio. Aiutateci a ricostruirlo». È questo l'appello lanciato da Gabriel Steinmann, proprietario insieme alla famiglia zurighese della casa in ristrutturazione andata in fiamme nella notte tra il 5 e il 6 luglio ad Anzonico. Che si rivolge ora alla popolazione ticinese chiedendo aiuto.
«Siamo una famiglia di cinque persone. Da tre generazioni trascorriamo i nostri momenti più belli nel villaggio ticinese – racconta al CdT –. Lo ha scoperto mio nonno, poi lo ha seguito mio padre, che lo frequenta da 40 anni. Ha pure effettuato dei lavori per il Comune. Ama Anzonico e l'ha fatto amare anche a noi figli». La famiglia prendeva un piccolo appartamento in affitto per le vacanze nella frazione di Faido, poi tra il 2020 e il 2021 è riuscita ad acquistare una casa. «Il nostro sogno era quello di ristrutturarla, rivitalizzarla e creare un luogo di incontro. Volevamo che fosse un rifugio per tutta la famiglia, dove poter godere direttamente del Ticino in tutto il suo splendore». È da allora che sono iniziati i lavori di ammodernamento. A cui hanno preso parte tutti. «Abbiamo fatto buoni progressi, la casa ha assunto valore, ed era prevedibile che quest’anno avremmo potuto festeggiare il primo Natale e Capodanno lì».
E invece no. Poco prima dell'1.30 del 6 luglio le fiamme hanno devastato tutto. «Stando a una prima ricostruzione e per cause che l'inchiesta di polizia dovrà stabilire, il rogo ha preso avvio dall'ultimo piano e in breve tempo le fiamme hanno intaccato la parte superiore dell'edificio, distruggendo completamente il tetto – si legge nel comunicato della polizia cantonale, che in via precauzionale aveva sfollato una quindicina di persone dalle abitazioni vicine –. L'incendio ha inoltre danneggiato parte di un'abitazione attigua».
Gabriel Steinmann ha lanciato una raccolta fondi. L'obiettivo è ambizioso: raccogliere 100.000 franchi con il crowdfunding per ricominciare i lavori. «Non avevate l'assicurazione?», gli chiediamo. «Sì, ma è stata stipulata sul valore d'acquisto, una casetta vecchia e inabitabile». Gli investimenti successivi, così come i lavori effettuati in famiglia, non erano assicurati. Quindi, non è possibile ricostruire la casa con quei soli soldi. «Aiutateci», conclude il nostro interlocutore. «Non per forza con una donazione. Apprezzeremmo anche un aiuto pratico, in particolare per la ricostruzione del tetto. La solidarietà degli abitanti del villaggio è stata incoraggiante. Abbiamo sentito che ci vogliono bene e sono con noi».