Il pagellone del 2024 della Serie A in attesa del mercato
La rubrica si chiama «Como me gusta la Serie A», ma parli sempre e solo del Como? Sì be', e quindi? L'idea è di parlare del Como per parlare della Serie A, perché ogni storia che si rispetti deve avere un punto di vista ben preciso. Il mio è il Sinigaglia. Dalla tribuna guardo il lago e riscopro pure un campionato troppo a lungo perduto. E ora ritrovato.
Però, visto che è la fine dell'anno, ci sta qualcosa di diverso, un'eccezione. E un pagellone non si nega a nessuno. Anzi. Andiamo, vah. In ordine di (nostra) classifica, dall'ultimo posto fino al primo, che - ve lo diciamo subito - sarà dell'Atalanta. E non potrebbe essere altrimenti.
20. posto: Monza
L'idea di cessione della società ha condizionato un'estate al risparmio e un primo girone (quasi completo) degno del mercato. Qualche perla in squadra c'è, ma non abbastanza. Aggiungiamoci che Nesta non era uno da miracoli (ma che pure non meritava l'esonero). E il gioco è fatto. Ultimo posto in classifica e in pagella. Voto 2.
19. posto: Cagliari
Al momento sta sotto la linea, terzultimo. Probabile che non vi rimarrà fino in fondo, visto anche il curriculum di Nicola in quelle zone. Ma lo spettacolo messo in scena fin qui è davvero da sciagura. Per salvarsi, occorre qualche idea in più, e magari qualche rinforzo. Anche perché Ranieri ora si trova altrove. Voto 3.
18. posto: Roma
In realtà i giallorossi sono decimi, nella vera classifica. Ma che delusione sono stati sin qui! Il mercato estivo lasciava sperare in qualcosa di più, sia in termini di punti che di spettacolo. De Rossi ha però perso il tocco, e fin qui Ranieri non ha saputo dare continuità al gioco, complici forse senatori troppo pigri e inutilmente altezzosi. Voto 3.
17. posto: Venezia
Il penultimo posto attuale è già un successo. Ma l'avete vista la rosa? Crnigoj da queste parti ha lasciato discreti ricordi, ma a un certo punto a Venezia si è ritrovato persino con la fascia da capitano al braccio. Eppure la squadra è ancora in gioco, non eccessivamente lontana dalla linea. Di Francesco non sarà un vincente, ma sa parlare calcio. Voto 4.
16. posto: Lecce
È in crisi da settimane. Il cambio di allenatore non ha portato nulla di buono. D'altronde Giampaolo - il mister di Bellinzona, come viene chiamato in Ticino - non è tipicamente un allenatore da entrata a freddo. Però mi piace. E poi in società c'è Corvino, uno che nel mercato di gennaio sa lasciare il segno. Voto 4.
15. posto: Milan
È ottavo. Ma qui non è un problema solo di classifica, e neppure di gioco. Anche se molto ci sarebbe da dire, sia sulla classifica sia sul gioco. Il problema è che questa società non ha più nulla da spartire con il Milan che fu. Non basta un olandese che funziona (il gioiello Reijnders) per dire: noi siamo il Milan. La cacciata di Fonseca è stata orrida. Voto 4.
14. posto: Juventus
Il problema di Thiago Motta è la buona stampa. Il campionato vissuto a Bologna gli ha permesso di presentarsi a Torino con l'etichetta del guru. È bravo, ma è ancora acerbo, e lo sta dimostrando alla guida della Juve, degli uomini da Juve. Vlahovic non è più scarso di Zirkzee, checché ne dicano alcuni media. La rosa ha delle pecche, pecche costate anche parecchio, ma è giusto aspettarsi di più dell'attuale sesto posto. Voto 5.
13. posto: Torino
Cairo avrà anche fatto il suo tempo, non piacerà ai tifosi DOC, ma il Torino resta sempre decoroso. Non va mai oltre il compitino, questo sì. E la mediocrità, sono d'accordo, è la forma peggiore di espressione calcistica. Con Zampata sano sarebbe stata un'altra cosa, credo siamo tutti d'accordo su questo aspetto, no? Voto 5.
12. posto: Verona
L'attuale sedicesimo posto è un risultato da urlo. Anche in questo caso non posso fare astrazione dalla rosa, dal valore iniziale. I meriti del DS Sogliano sono evidenti. Quelli di Zanetti meno, eppure qualcosa di suo c'è. Ha vissuto alcuni vuoti cosmici, anche piuttosto preoccupanti. La costanza sta pagando, per ora. Voto 6.
11. posto: Parma
La posizione nella nostra classifica è più alta rispetto a quella reale. La neopromossa era partita però con altre premesse. Poi si è un po' persa lungo le ultime settimane di campionato. Pecchia è uno bravo, che merita continuità in Serie A. In squadra ci sono giocatori che arricchiranno la società. Sarebbe bello tenerli e costruire un altro grande Parma, come quello dei tempi che furono. Voto 6.
10. posto: Bologna
La conquista di un biglietto di Champions League forse ha illuso qualcuno, e non solo sul valore di Thiago Motta. Il cambio di allenatore però, al di là delle letture da asilo nido (quelle che non tengono in considerazione le partenze di Calafiori e Zirkzee), è stato assorbito con discreta leggerezza. Italiano è bravo. Voto 6,5.
9. posto: Como
Si è ritrovato in Serie A un po' per caso, almeno con un anno d'anticipo. L'ho scritto più volte, me ne rendo conto, ma è doveroso ricordarlo. Il mercato intelligente ha pagato, così come la mano di Fabregas, che potrà anche essere un grande allenatore. E Nico Paz diventerà un fuoriclasse assoluto, da Pallone d'Oro. Le stelle di Hollywood in tribuna piacciono ai media, i gregari in campo ai tifosi più fedeli, quelli che hanno stretto i denti in C. Voto 6,5.
8. posto: Genoa
Non mi è piaciuto l'esonero di Gilardino. Ma va detto che, per come si erano messe le cose - e per i danni fatti in estate - davo ormai per spacciato il Grifone. Eppure sta al tredicesimo posto, con cinque punti in più del Cagliari. Roba da fenomeni, per certi versi. Il difficile però viene adesso: difendere questa posizione. Ora come ora, ancora non ci scommetteremmo granché. Voto 7.
7. posto: Empoli
Non sono mai stato un «daversiano», e la brutta figura della scorsa stagione credevo rappresentasse l'inizio di una pausa rispetto alla Serie A. Eppure la sua avventura a Empoli è iniziata alla grande. E devo riconoscerlo. È ai quarti di Coppa Italia e naviga in acque tranquille in campionato. E sta mettendo in risalto i gioielli della rosa. Ma che cosa si può volere di più? Voto 7.
6. posto: Udinese
Runjaic è una scoperta pazzesca. Ma chi se lo sarebbe mai aspettato questo calcio vecchio stampo e l'attuale nono posto in classifica? L'Udinese attuale, porto di mare, sa di romanticismo. Poi magari non andiamo a cercarla quando cerchiamo il bel calcio, questo è evidente. Però, almeno per ora, giù il cappello. Voto 7.
5. posto: Fiorentina
Mah. L'impressione è sempre che sia una non squadra. Un po' per come è stata costruita, con un mercato da ultimo minuto, un po' per la scelta di Palladino, un allenatore ancora da capire. Però la crescita è stata impressionante. Peccato per Bove, che - Kean a parte - si stava dimostrando il giocatore più importante della rosa viola. Ora la Fiorentina è un attimo in flessione. Ma la classifica non mente su quanto ottenuto fin qui. Voto 7.
4. posto: Inter
Tante pressioni. Tutti si aspettano ormai che l'Inter vinca sempre in scioltezza e che vinca tutto. Non è così facile. Ma è più facile se hai una rosa come quella di Inzaghi, con alternative di livello top in tutti i ruoli. Sin qui le pressioni però hanno pesato persino troppo. È terza, potrebbe essere prima in caso di vittoria nel recupero con la Fiorentina. È in corsa ovunque. Ma non sta ammazzando il torneo. Per questo, per ora, la piazzo al quarto posto, conscio che potrà vincere tutto. Voto 7,5.
3. posto: Lazio
Ecco, questa è la classica situazione di calcio che mi fa arrabbiare: la scoperta tardiva di Baroni, uno che meritava di arrivarci prima da queste parti della classifica. Bravissimo perché unisce concretezza, idee e risultati. La sensazione è che possa andare anche oltre, la sua squadra. Sarà interessante seguirla, nel 2025. Applausi a Lotito, troppo spesso caricaturizzato. Voto 7,5.
2. posto: Napoli
Ha speso molto, più di quanto non si ricordi, pur di mettersi alle spalle un'annata da dimenticare. E dai nuovi ha ottenuto il giusto, ma nulla più. Conte ama vincere come nessun altro. Può farlo anche a Napoli, ma dovrà dare maggiore continuità al suo gioco, anche perché non ha le coppe di mezzo. Insomma, ha la situazione ideale per arrivare fino in fondo. Ma non avrebbe neppure scuse nel caso non dovesse arrivarci. Voto 7,5.
1. posto: Atalanta
Ragazzi, ma che roba l'Atalanta! Sta facendo qualcosa di enorme, in questi anni. Non è questione del 2024/2025 soltanto. Non è per l'attuale primo posto, per una Champions sin qui oltre le più rosee aspettative. È per la continuità su tanti anni. È per la crescita costante, anche di ambizioni. Ecco, in questo senso è giusto non nascondersi più. L'Atalanta deve puntare a vincere quest'anno la Serie A, con una squadra forte e ricca in ogni reparto. Voto 8.