Luganese

Il Paradiso di Philippe Plein: tra i traslochi illustri anche lo stilista «rubato» a Lugano

Il Comune continua a crescere e porta via contribuenti ai «vicini»: è il rifugio dei «VIP»
Davide Illarietti
18.02.2024 09:30

Il campanello è touch screen, un grande schermo su cui compare una tabella di numeri divisi per piano. Del nome Plein, onnipresente nel marketing dello stilista più appariscente della Fashion Valley - dalle scarpe alla catena Plein Hotels, ai social, ai negozi Plein Sport - non c'è traccia nel suo nuovo indirizzo a Paradiso, un palazzo di appartamenti lussuosi fronte lago. Forse anche per questo il trasloco dell'imprenditore tedesco è passato finora inosservato.

Se non si conosce il numero da digitare, è impossibile annunciarsi al campanello e verificare. «Philipp? Non è in casa, dovete cercarlo in ufficio» risponde una voce femminile dalla videocamera. Due custodi in livrea si assicurano che l’invito venga rispettato. C’è un intento discreto nell'arredamento minimalista del grande atrio, che dà su una corte adornata di piante esotiche attraverso una impenetrabile porta di vetro: la pace degli inquilini va protetta dai seccatori.

Ci mancherebbe: il trasferimento di un grande nome della moda - e gran contribuente - è pur sempre un fatto privato. Anche se lo stesso Plein non ne ha fatto mistero: sulla sua pagina Instagram le foto di una terrazza, con sullo sfondo Gandria e la costa delle Cantine - la scritta «at home», a casa, sembra un suggerimento - a dicembre hanno iniziato ad alternarsi alle sfilate e alle auto di lusso.

Il moltiplicatore fa faville

Vita privata a parte, Plein è un caso rappresentativo. Nel 2023 i contribuenti che hanno scelto Paradiso come nuova residenza, attirati dalla posizione privilegiata - certo - ma anche dalle condizioni fiscali favorevoli, sono aumentati considerevolmente. Il trend è in corso da anni, come testimonia il fervore edilizio: il mercato di uffici e appartamenti, soprattutto di alto «standing», non si è arrestato nemmeno con il Covid e dopo la pandemia ha conosciuto un nuovo slancio.

Il merito, in Municipio non lo nascondono, è in buona parte della politica fiscale: il moltiplicatore d’imposta è fermo da anni al 62 per cento (nella vicina Lugano è al 77) ed è tra i più bassi del Ticino. Solo Collina d’oro (60 per cento), Bioggio (57), Porza (56) e Castel San Pietro (55) fanno meglio. Per quest’anno il Comune ha preventivato di abbassare l’aliquota di quattro punti (al 58 per cento) aumentando ulteriormente l’attrattività.

Le finanze al settimo cielo

Nel Paradiso «fiscale» i contribuenti - felici - chiamano altri contribuenti. Nel 2022 le casse comunali hanno registrato un avanzo positivo di 16 milioni di franchi - quello di Lugano, con dieci volte più abitanti, è stato di 20 milioni - e la ricaduta in termini occupazionali e di investimenti (57 milioni in 10 anni quelli comunali) si traduce in stabilità anche politica: «Abbiamo imbroccato una strada di crescita e cerchiamo di mantenerla» conferma il sindaco Ettore Vismara, in carica dal 1996 e candidato per un nuovo mandato il prossimo aprile. «I ricchi fanno bene a tutta la comunità. Siamo contenti che vengano».

Il consuntivo dell’anno scorso non è stato ancora approvato, ma le bozze fotografano un altro avanzo pluri-milionario. «Le prospettive sono ottime» conferma Vismara, che non entra nel merito delle situazioni di singoli contribuenti. Che la leva fiscale abbia funzionato, del resto, lo certificano i tanti cantieri edili aperti e le statistiche della popolazione. È aumentata dell’11 per cento negli ultimi tre anni (da 4.341 a 4.852) trainata soprattutto dai cittadini stranieri (3.510, più 18 per cento) che sono ormai la maggioranza. Il lavoro non manca (circa tremila gli occupati nelle 719 aziende presenti) ma a mancare sono le abitazioni, nonostante il fervore edilizio. Lo sfitto è ai minimi storici: il numero di appartamenti occupati (3.036, più 254) è cresciuto in tre anni molto più delle nuove costruzioni (solo 60 dal 2020) e il risultato sono prezzi sempre più esclusivi: si aggirano ormai in media sui 9.300 franchi a metro quadro.

Rifugio di «Vip»

Non è un caso che negli ultimi anni diversi personaggi famosi abbiano preso casa in questa «piccola Monte Carlo» sul Ceresio. A parte grandi nomi di passaggio come il campione di Formula 1 Fernando Alonso oppure Lara Gut-Behrami, che per un periodo vi avrebbe risieduto, abitanti stabili di Paradiso sono l’ex ciclista spagnolo Alberto Contador, il pilota di MotoGP Jorge Lorenzo - la cui casa, acquistata nel 2013, venne distrutta da un incendio - e il cantante Paolo Meneguzzi. Voci susseguitesi negli anni scorsi hanno dato in arrivo la cantante Mina, Michelle Hunziker e addirittura Michael Schumacher: ma sono sempre rimaste, appunto, delle voci.

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