"Il Paradiso esiste: ci sono stato"

Lo dice un neurochirurgo di Harvard risvegliatosi dal coma
Red. Online
10.10.2012 23:24

NEW YORK - Il Paradiso esiste e io ci sono stato: un neurochirurgo di Harvard che finora aveva negato l'esistenza dell'aldilà ha riconsiderato la possibilità di una vita dopo la morte dopo sette giorni passati in coma profondo. "Nuvole bianco rosa contro un cielo azzurro, creature scintillanti che lasciavano dietro di sè scie luminose: uccelli? Angeli?" avrebbero accolto nell'altro mondo Eben Alexander III, lo scienziato, che ne ha raccontato in un libro, "Proof of Heaven" ("Prova del paradiso", in uscita il 23 ottobre negli USA e di cui estratti sono stati anticipati dal settimanale Newsweek). "Erano forme molto avanzate, forme più alte di tutto quello che conosco sulla terra", ha scritto il neurochirurgo raccontando di un canto "che veniva da sopra e «mi chiedevo se fossero le creature alate a produrlo". Alexander sostiene che durante il coma, provocato da una rarissima forma di meningite batterica, la parte del suo cervello che controlla le emozioni si era "spenta" e gli aveva permesso di provare "qualcosa di così profondo che mi ha dato una ragione scientifica per credere in una forma di coscienza dopo la morte". Pur considerandosi cristiano, Alexander non aveva mai preso sul serio i racconti di esperienze vicine alla morte di altri malati usciti dal coma.

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