Il Premio Möbius apre i confini
Interventi, presentazione di progetti e conversazioni su «Le scelte dell’intelligenza artificiale ». Questo e altro è stato il Premio Möbius 2024 che si è chiuso ieri all’auditorium dell’USI a Lugano con un confronto fra Marco Solari, storico presidente del Locarno Film Festival, e il direttore del Corriere del Ticino Paride Pelli, che hanno parlato de «Il Ticino e i complessi rapporti con i suoi vicini». Quello emerso nei tre giorni del Premio Möbius per Solari è stata «un inno alla curiosità, che dovrebbe sempre accompagnarci nella vita».
Solari, che ha 80 anni, ha vissuto «il Ticino agricolo, che si portava dietro l’eredità dei Baliaggi, oggi vedo invece un Ticino che guarda avanti, guarda all’intelligenza artificiale, cerca di capire, sa accettare le sfide della modernità con spirito prometèico». E questo nonostante periodicamente affiorino incomprensioni con il nord del Paese. Come l’ipotesi – ha fatto notare Pelli – di inserire un pedaggio al San Gottardo. «Un’ipotesi assurda, dal punto di vista culturale e politico, che ci avrebbe isolato», ha tagliato corto Solari, in prima fila per respingere questa idea (come quella di vendere Palazzo Trevisan a Venezia) che non andò a buon fine «anche grazie al ruolo democratico dei giornali, che svolgono una funzione essenziale per la democrazia, ed è per questo che servono editori responsabili».
Il progetto Gottardo 2020
Non andò a buon fine, per «assenza di uno spirito visionario », il progetto «Gottardo 2020». «In questo caso – ha raccontato Solari – ho visto la faccia brutta della politica. Non dimenticherò mai un consigliere di Stato urano che alla fine di una conferenza stampa rivolgendosi al suo collega grigionese disse che il Ticino non poteva essere la locomotiva del progetto». Guardando indietro, lo ha punzecchiato Pelli, come mai Solari non è entrato in politica, aveva possibilità di fare il consigliere federale? «No, ognuno – ha risposto – deve essere cosciente dei propri limiti». Poi un pensiero ai giovani: «Saranno loro – ha concluso Solari – a salvare il Paese».
I riconoscimenti
Infine la consegna dei premi, coordinata dal direttore della Fondazione Möbius, Alessio Petralli. Il Grand Prix Möbius Suisse per «Digitale ed economia circolare» è stato assegnato a Jaipur Robotics, per la «Gestione intelligente dei rifiuti con l’ausilio dell’IA». Il Grand Prix Möbius editoria mutante dedicato quest’anno a «Esperienze immersive di turismo e cultura» è andato a e-Archeo di CNR/ALES. La terza edizione del Grand Prix Möbius per l’intelligenza artificiale al servizio della società ha premiato Barbara Caputo, professoressa al Politecnico di Torino, che ha inviato un videomessaggio e sarà a Lugano il 9 dicembre.