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La mediazione del Qatar per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi è sospesa finché Israele e Hamas non mostreranno «disponibilità e serietà» nei colloqui – Lo ha annunciato il ministero degli Esteri dello Stato del Golfo – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:30
23:30
Israele prende sul serio una tregua con Hezbollah
Israele sta prendendo seriamente in considerazione la possibilità di un accordo di cessate il fuoco limitato nel tempo con Hezbollah. Lo riferisce Channel 12 sottolineando che l'iniziativa del governo israeliano è legata a un contesto di profonda preoccupazione per la possibile decisione del Consiglio di Sicurezza Onu che potrebbe limitare le operazioni dell'Idf. Secondo Channel 12 sono in corso colloqui attraverso canali diplomatici. Alti funzionari a Gerusalemme esprimono il timore che gli Usa questa volta si asterranno dall'usare il loro potere di veto per proteggere gli interessi israeliani nel Consiglio di Sicurezza.
22:44
22:44
In video virale soldati israeliani bruciano la bandiera libanese
L'esercito israeliano condanna il gesto di alcuni soldati che hanno bruciato una bandiera libanese cantando e ballando, il tutto ripreso in un video divenuto presto virale, accusando Hezbollah di alimentare pretestuosamente la polemica.
«Fin dall'inizio della guerra contro Hezbollah, lo abbiamo detto chiaramente: la nostra guerra non è contro il popolo libanese, ma contro coloro che violano la terra del Libano, ne bruciano la sovranità e ne profanano i simboli - ha postato su X il portavoce di lingua araba dell'esercito israeliano Avichay Adraee -. La nostra guerra è contro il terrorista Hezbollah, che non è mai stato libanese per credo, pensiero o identità. Pertanto, riteniamo che alcuni soldati che bruciano la bandiera libanese nel sud del Libano sia un atto che viola le istruzioni, non è degno dei valori dell'Idf e non è in linea con gli obiettivi delle nostre attività militari in Libano. Ci impegniamo a concentrare le nostre operazioni esclusivamente sul prendere di mira gli elementi terroristici, senza danneggiare i cittadini libanesi innocenti». Tuttavia - aggiunge Adraee - «non ci sorprende che alcuni portavoce di Hezbollah abbiano sfruttato l'incidente nel tentativo di distogliere l'attenzione da un fatto evidente: è Hezbollah che non rispetta la bandiera libanese, né nelle sue occasioni ufficiali né nelle sue celebrazioni, poiché i terroristi del partito hanno abbattuto la bandiera libanese e l'hanno profanata in molte occasioni e l'hanno sostituita con la propria bandiera per la lealtà che rappresenta nei confronti dell'Iran».
Il video ha iniziato oggi a circolare in rete. Secondo il giornalista palestinese Younes Tirawi, che per primo lo ha trasmesso su X, si trattava di soldati della brigata Golani della 36a divisione dell'esercito israeliano, schierati nel sud del Libano. Il corrispondente del Washington Post, Joseph Habbouche, dal canto suo, ha precisato che la scena è stata girata a Meis el-Jabal, dove nei giorni scorsi si sono scontrati l'esercito israeliano e Hezbollah.
22:30
22:30
Gli Houthi denunciano 3 raid di USA e Regno Unito sulla capitale Sanaa
Il gruppo dei ribelli Houthi ha annunciato che in serata tre attacchi aerei statunitensi e britannici hanno preso di mira la capitale yemenita Sanaa. La televisione Al-Masirah, affiliata al gruppo, ha riferito che «i tre attacchi aerei hanno preso di mira le aree di Al-Nahdain e Al-Hafa nel distretto di Al-Sabeen a Sanaa», senza fornire ulteriori dettagli. Anadolu, che ha riportato la notizia, precisa inoltre che al momento non c'è stato alcun commento immediato da Washington o da Londra.
21:30
21:30
Il Qatar conferma: sospesa la mediazione tra Israele e Hamas
La mediazione del Qatar per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi è sospesa finché Israele e Hamas non mostreranno «disponibilità e serietà» nei colloqui. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri dello Stato del Golfo.
«Il Qatar ha notificato alle parti 10 giorni fa, durante gli ultimi tentativi di raggiungere un accordo, che avrebbe bloccato i suoi sforzi di mediazione tra Hamas e Israele se non fosse stato raggiunto un accordo in quel round», ha precisato in una nota il portavoce del ministero Majed Al Ansari, aggiungendo che «il Qatar riprenderà questi sforzi... quando le parti mostreranno la loro disponibilità e serietà».
20:13
20:13
Libano, almeno 20 morti per i raid israeliani a est
Almeno 20 persone sono state uccise e 14 ferite oggi negli attacchi israeliani che hanno preso di mira diverse località del Libano orientale, dove Hezbollah è ben radicato. Lo ha reso noto il ministero della Sanità libanese.
«I raid del nemico israeliano contro la regione di Baalbeck-Hermel hanno provocato 20 morti, di cui 11 nella città di Knaisseh», ha affermato il ministero in una nota.
19:31
19:31
Libano, 11 morti per raid israeliani a sud
Undici persone, tra cui sei soccorritori affiliati a Hezbollah e al suo alleato Amal, sono state uccise in raid israeliani contro il sud del Libano. Lo ha annunciato oggi il ministero della Sanità libanese.
In due dichiarazioni separate, il ministero ha precisato che un attacco israeliano nella città di Hanouiyeh, vicino a Tiro, ha fatto alcune vittime. I soccorritori, dell'associazione al-Rissala, affiliata al movimento sciita Amal, e del Comitato sanitario islamico, affiliato a Hezbollah, sono stati invece stati uccisi in un raid a Deir Qanun.
18:45
18:45
Israele ritiene conclusa l'ondata di violenze ad Amsterdam
Le agenzie della sicurezza israeliane stimano che «l'ondata di violenza seguita alla partita di giovedì sera ad Amsterdam sia terminata. Pertanto, agli israeliani non viene impedito di passeggiare per la città».
Tuttavia, viene raccomandato di «prendere maggiori precauzioni durante il soggiorno nei Paesi Bassi, oltre a prestare attenzione ad eventi insoliti alla luce della sensibilità che esiste ad Amsterdam in seguito» a quanto successo.
La sicurezza nazionale israeliana raccomanda infine a tutti gli israeliani che «viaggiano all'estero di aderire alle varie regole precauzionali pubblicate sul sito web dell'Agenzia per la sicurezza nazionale e di controllare gli avvisi di viaggio prima di acquistare i biglietti all'estero».
16:51
16:51
Hamas: «Il Qatar non ci ha chiesto di lasciare Doha»
«Non abbiamo nulla per confermare o smentire quanto affermato da una fonte diplomatica non identificata e non abbiamo ricevuto alcuna richiesta di lasciare il Qatar». Lo ha reso noto un funzionario di Hamas a Doha.
Secondo la fonte a cui si riferisce Hamas, il Qatar ha informato sia la fazione palestinese che Israele che «finché entrambe le parti si rifiuteranno di negoziare un accordo in buona fede» su Gaza, Doha «non potrà continuare a svolgere il ruolo di mediatore», e quindi «l'ufficio di Hamas non serve più». La stessa fonte non ha comunque chiarito se l'ufficio sarebbe stato chiuso.
16:30
16:30
Il Qatar abbandona la mediazione: «L'ufficio Hamas non serve più»
Il Qatar si ritira dalla mediazione per un cessate il fuoco a Gaza e in questo quadro ha stabilito che l'ufficio di Hamas «non serve più a nessuno scopo». Lo ha reso noto una fonte diplomatica confermando quanto già emerso ieri dai media israeliani.
«I qatarini hanno informato sia gli israeliani che Hamas che finché ci sarà un rifiuto di negoziare un accordo in buona fede, non potranno continuare a mediare. Di conseguenza, l'ufficio politico di Hamas non serve più al suo scopo», ha detto la fonte. L'emirato avrebbe deciso di non concedere più ospitalità al movimento palestinese su forte pressione degli Stati Uniti.
16:14
16:14
Nuovo bilancio dell'attacco di Israele a Tiro: sono sette i morti
Il Ministero della Sanità libanese ha annunciato un nuovo bilancio di sette morti, tra cui due bambine, in seguito agli attacchi israeliani del giorno precedente sulla città meridionale di Tiro.
«I colpi del nemico israeliano sulla città di Tiro hanno ucciso sette persone, tra cui due ragazze, e ne hanno ferite altre 46», ha dichiarato il ministero, aggiungendo che sono stati ritrovati dei resti di corpi che saranno «identificati tramite test del Dna». «Le operazioni di sgombero stanno continuando per cercare i dispersi», ha aggiunto. Un primo rapporto del ministero ieri indicava un bilancio di tre morti e 30 feriti.
Secondo l'agenzia ufficiale libanese Ani, gli attacchi hanno preso di mira tre edifici della città costiera e hanno causato danni ingenti a decine di case.
15:56
15:56
L'Iraq esorta Trump a «lavorare per porre fine a guerre in Medio Oriente»
Il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani si è augurato, durante una telefonata con Donald Trump, che il presidente eletto degli Stati Uniti mantenga le sue «promesse di lavorare per porre fine alle guerre» in Medio Oriente.
Il premier iracheno ha sottolineato le «dichiarazioni elettorali di Trump e le promesse di lavorare per porre fine alle guerre nella regione», si legge in una dichiarazione del suo ufficio pubblicata ieri sera. «Le due parti hanno concordato di coordinare gli sforzi per raggiungere questo obiettivo», ha aggiunge la nota.
11:22
11:22
Israele all'Unifil: «Limiti i movimenti nel sud del Libano»
Secondo fonti citate dal quotidiano libanese al Akhbar, vicino a Hezbollah, Israele ha chiesto alle forze Unifil di limitare i propri movimenti nelle aree a sud del fiume Litani, nonché in altre località del Libano meridionale vulnerabili ad attacchi militari.
Le fonti hanno aggiunto che gli avvertimenti di Israele potrebbero indicare un'espansione dell'operazione di terra in Libano.
11:21
11:21
Iran: «L'espansione della guerra danneggerà tutti, non solo il Medio Oriente»
«Il mondo deve sapere che le conseguenze distruttive dell'espansione della guerra non danneggeranno solo il Medio Oriente, ma l'insicurezza e l'instabilità si estenderanno anche ad altri Paesi lontani e ultra-regionali», ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi.
«Israele, regime dell'Apartheid e dell'uccisione dei bambini, ha rifiutato tutti i piani di cessate il fuoco e continua a commettere crimini a Gaza e in Libano, e la comunità internazionale non è stata in grado di porre fine al genocidio o ha solo assistito alle azioni guerrafondaie e destabilizzanti dei sionisti nella regione», ha detto Araghchi, citato dall'Irna, sottolineando che «l'Iran sarà sempre al fianco di Gaza e del Libano e sosterrà il loro diritto alla legittima difesa contro l'occupazione israeliana».
11:19
11:19
Hamas: «Quattordici morti in due attacchi israeliani a Gaza»
La protezione civile della Striscia di Gaza gestita da Hamas ha annunciato oggi la morte di 14 persone, uccise tra la notte scorsa e questa mattina in due attacchi israeliani: uno «contro una scuola» e l'altro contro un campo di «tende per sfollati».
In precedenza, l'esercito israeliano aveva annunciato di aver colpito nelle ultime 24 ore «oltre 50 obiettivi terroristici in Libano e nella Striscia di Gaza», senza fornire ulteriori dettagli.
08:30
08:30
Il punto alle 8.30
L'Aeronautica militare israeliana ha colpito ieri «oltre 50 obiettivi terroristici in Libano e nella Striscia di Gaza»: lo ha reso noto tu Telegram l'esercito (Idf). «Tra gli obiettivi colpiti c'erano strutture militari, depositi di armi e lanciatori», si legge in un comunicato. «Le truppe dell'Idf continuano l'attività operativa nell'area di Jabalia (nel nord della Striscia di Gaza, ndr) - si legge nel comunicato -; negli ultimi giorni le truppe hanno eliminato decine di terroristi ed hanno localizzato e smantellato un deposito di armi». «Nella zona di Rafah (nel sud della Striscia, ndr) le truppe continuano l'attività operativa, eliminando i terroristi, localizzando armi e smantellando le infrastrutture terroristiche», conclude la nota.
La notte scorsa, poi, l’Aeronautica militare israeliana ha colpito «centri di comando e un sito di produzione di armi, oltre ad altre infrastrutture terroristiche appartenenti all'organizzazione terroristica Hezbollah, nell'area di Dahieh, una roccaforte terroristica chiave di Hezbollah a Beirut». A renderlo noto su Telegram è l’esercito.