Il settore edile è pronto a mobilitarsi

Rinnovo del contratto nazionale mantello: lunedì 15 ottobre Bellinzona sarà teatro della prima manifestazione di protesta in Svizzera - Studio UBS indica un calo di richieste nel terzo trimestre 2018
Red. Online
10.10.2018 12:29

BELLINZONA - Si troveranno dalle 9 a Bellinzona e, al termine dell'assemblea, alle 13.30 partiranno alla volta di piazza Governo e poi della sede della SSIC. La mobilitazione del settore edile in Ticino è in programma lunedì, 15 ottobre, e darà il via alle manifestazioni a livello nazionale per denunciare le condizioni proposte dagli impresari costruttori per il rinnovo del contratto nazionale mantello. "Non uno sciopero, perché il contratto non lo consente, ma una mobilitazione e una giornata di vacanza che i lavoratori si prenderanno alla luce della piega scandalosa presa dalle trattative" ha affermato Dario Cadenazzi di UNIA. "A oggi - ha precisato Paolo Locatelli dell'OCST - i presupposti per il rinnovo del contratto dal 2019 non ci sono. Visto l'attacco violento in corso alle condizioni eque create negli anni, ci aspettiamo a Bellinzona almeno 2.000 persone".

Studio UBS indica un calo delle domande di costruzione

Intanto, dal punto di vista del mercato, è di oggi la pubblicazione di uno studio dell'UBS riguardante l'edilizia svizzera, da cui emerge che il numero delle domande di costruzione e le autorizzazioni nel terzo trimestre di quest'anno hanno toccato il livello più basso dal 2011. Il numero di abitazioni sfitte, secondo queste indicazioni, dovrebbe aumentare di meno rispetto a quanto accaduto finora.

Nella Svizzera nord-occidentale, e in parti del canton Friburgo, l'offerta supera la domanda. Invece, nelle regioni di Zurigo e Berna la domanda supera ancora l'offerta di abitazioni. Secondo la grande banca il rischio legato agli sfitti è aumentato soprattutto in Ticino e nella Svizzera orientale. Concretamente, nel terzo trimestre il numero di autorizzazioni è sceso su un anno del 13%, quello della richieste di costruzione addirittura di quasi il 20%. In cifre assolute, nel corso del 2017 sono state inoltrate 54 mila richieste edilizie e circa 51 mila domande hanno ricevuto una risposta positiva.

Sia il numero delle autorizzazioni che delle richieste nel periodo in rassegna sono del 6% inferiori alla media degli ultimi cinque anni. Per la maggiore banca elvetica, l'offerta di abitazioni dovrebbe ancora espandersi sensibilmente, ma con minore rapidità rispetto a quanto accaduto finora.