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Lo riporta il Sunday Times, spiegando che la causa è il mandato di arresto della Corte penale internazionale che pende sul leader russo – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:37
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«Mediazione del Vaticano? Non ne sappiamo nulla»
L'Ucraina non è al corrente di alcuna mediazione del Vaticano per una soluzione del conflitto con la Russia, mediazione cui ha accennato ieri il Papa sul volo lo riportava a Roma dopo il viaggio in Ungheria. Lo ha detto alla Cnn una fonte vicina alla presidenza ucraina, secondo cui «il presidente Zelensky non ha dato alcun consenso ad una discussione di questo tipo per conto dell'Ucraina: se colloqui sono in corso, stanno avvenendo senza che noi ne siamo a conoscenza e senza la nostra benedizione».
20:41
20:41
«L'offensiva russa nell'Ucraina orientale è fallita»
Gli Stati Uniti hanno affermato che l'offensiva russa nell'Ucraina orientale è «fallita». Lo sostiene il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale John Kirby, citato da Sky News.
La Casa Bianca ha stimato 100mila vittime, tra cui 20 mila morti, tra le truppe russe da dicembre. Circa la metà delle morti apparterrebbero al Gruppo Wagner, ha detto Kirby, aggiungendo che l'offensiva russa su Bakhmut, nella regione orientale ucraina del Donbass, è «in stallo» ed è «fallita».
19:51
19:51
Dipendenti delle missioni diplomatiche tedesche lasciano Mosca
Una parte dei dipendenti delle missioni diplomatiche tedesche ha lasciato oggi la Russia. Lo ha dichiarato, senza specificarne il numero, il ministero degli Esteri tedesco, citato dalla Tass.
Un certo numero di dipendenti delle missioni diplomatiche russe ha lasciato la Germania a metà marzo perché le loro attività non erano «conformi allo status diplomatico», ha osservato il ministero. «A sua volta, il governo russo ha chiesto a un numero simile di dipendenti delle missioni tedesche di lasciare il Paese. Hanno lasciato la Russia oggi, il primo maggio», ha dichiarato il ministero tedesco.
18:43
18:43
Sudafrica a Putin: «Se sarà al vertice BRICS costretti ad arresto»
Funzionari sudafricani stanno cercando di convincere il presidente russo Vladimir Putin a non andare in Sudafrica in occasione del vertice dei BRICS che si terrà ad agosto nel Paese. Lo riporta il Sunday Times, spiegando che la causa è il mandato di arresto della Corte penale internazionale che pende su Putin: il Sudafrica ha ratificato lo Statuto di Roma e, di conseguenza, sarebbe obbligato ad arrestare il presidente russo qualora mettesse piede nel Paese.
Una commissione speciale istituita dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa avrebbe concluso che, se Putin dovesse mettere piede nel Paese per il vertice, sarebbero costretti ad arrestarlo. «Non abbiamo alcuna opzione per non arrestare Putin», ha detto un funzionario del governo, «se viene qui, saremo costretti a trattenerlo».
17:52
17:52
«Respinti attacchi di droni ucraini su Sebastopoli»
La Flotta del Mar Nero, supportata dai sistemi di difesa aerea, sta respingendo un attacco di droni a Sebastopoli. Lo ha dichiarato Mikhail Razvozzhayev, governatore della città della Crimea occupata dalle forze russe, citato da Ria Novosti.
«Le forze della flotta, in collaborazione con la difesa aerea, stanno respingendo un attacco di droni nemici sulla rada esterna. Un drone è già stato abbattuto. Tutti i servizi della città sono in attesa», ha scritto nel suo canale Telegram Razvozzhayev esortando i cittadini a mantenere la calma.
16:40
16:40
«I russi preparano un piano di evacuazione da Zaporizhzhia»
Le autorità russe stanno preparando piani di evacuazione nelle zone occupate della regione di Zaporizhzhia. Lo ha riferito il Centro nazionale di resistenza dell'Ucraina, citato dal Kyiv Independent.
Stando a quanto riportano fonti locali, le autorità di occupazione stanno preparando l'evacuazione dei lavoratori e delle loro famiglie e, secondo il Centro nazionale di resistenza, sono state distribuite istruzioni su come distruggere documenti e attrezzature.
Le autorità di occupazione russe stanno anche «rafforzando le misure» per identificare le persone coinvolte nei movimenti partigiani ucraini e questo include la perquisizione delle case di coloro che sono sospettati di «slealtà».
16:00
16:00
«Raid contro siti militari»
Il ministero della Difesa russo ha rivendicato i raid missilistici della notte scorsa in Ucraina, sostenendo di aver attaccato siti militari, tra cui depositi di armi e fabbriche di munizioni. Tutti gli obiettivi designati sono stati colpiti, ha detto il ministero in una nota, riferendo che sono state usate «armi aeree e navali ad alta precisione contro gli impianti militar-industriali ucraini».
«Gli obiettivi dei raid sono stati raggiunti - ha fatto sapere il ministero della difesa - E' stato distrutto il lavoro delle aziende che fanno munizioni, armi ed equipaggiamento militare».
14:09
14:09
Mosca conferma l'attacco di Pavlograd
Le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico di alta precisione a lungo raggio, via aria e via mare, contro le strutture del complesso militare-industriale ucraino di Pavlograd, nel distretto orientale di Dnipropetrovsk . Lo ha dichiarato il ministero della Difesa russo, citato da Ria Novosti.
«L'obiettivo dell'attacco è stato raggiunto. Tutte le strutture designate sono state colpite», ha precisato il ministero sottolineando che «il funzionamento delle imprese che producono munizioni, armi ed equipaggiamento militare» per le forze armate ucraine è stato interrotto.
13:40
13:40
«I preparativi per la controffensiva sono in dirittura d'arrivo»
«I preparativi per la controffensiva sono in dirittura d'arrivo», ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino Oleksy Reznikov in un'intervista televisiva, «non mi limito a sperare, ci credo. Sono convinto che sia stato fatto molto perché la controffensiva abbia successo. Perché se i nostri generali non fossero fiduciosi, sarebbe inutile andare avanti. Tutto deve essere pianificato», ha detto, citato da Unian. «Oggi stiamo tagliando il traguardo, quando possiamo dire 'è tutto pronto' dipende dalla decisione dello stato maggiore», ha concluso il ministro della Difesa ucraino.
09:40
09:40
Alcuni successi ucraini a Bakhmut, ma la situazione resta difficile
«I contrattacchi ucraini hanno estromesso le forze russe da alcune posizioni nella città orientale assediata di Bakhmut, nel Donetsk, ma la situazione rimane difficile», ha dichiarato il comandante delle forze di terra ucraino Oleksandr Syrskyi, come riporta il Guardian.
«La situazione è abbastanza difficile, allo stesso tempo, in alcune parti della città, il nemico è stato contrattaccato dalle nostre unità e ha lasciato alcune posizioni», ha affermato, aggiungendo che nuove unità russe, inclusi paracadutisti e combattenti del gruppo mercenario Wagner, venivano «costantemente lanciate in battaglia» nonostante subiscano pesanti perdite. «Ma il nemico non è in grado di prendere il controllo della città», ha concluso Syrskyi.
09:37
09:37
Il leader della Cecenia: «Voglio creare un esercito contro l'Occidente»
Il leader della Cecenia Ramzan Kadyrov sta valutando la possibilità di creare un esercito per proteggere le nazioni che sono state vittime delle democrazie occidentali. Lo riferisce la Tass.
Parlando l'Università delle Forze Speciali russe, ha dichiarato: «Ultimamente sto pensando di formare un esercito piuttosto valido che possa viaggiare in tutto il mondo per proteggere quelle nazioni che attualmente vengono distrutte ed eliminate dai Paesi che hanno imposto la loro democrazia». Si tratterà di una squadra esclusiva di patrioti pronti a sacrificare la propria vita per rimettere le cose a posto, ha specificato. «È un percorso molto difficile, ma lo stiamo seguendo», ha aggiunto Kadyrov. In precedenza, aveva detto di avere l'intenzione di creare una società militare privata dopo il suo pensionamento.
07:21
07:21
Il punto alle 07.30
L'allarme antiaereo è stato diramato nelle prime ore di oggi in gran parte dell'Ucraina, anche a Kiev. Lo riportano i media locali.
Nella capitale si segnalano esplosioni e il capo dell'ufficio presidenziale Andrii Yermak ha affermato che la difesa antiaerea è al lavoro.
L'amministrazione militare della capitale ucraina ha esortato i residenti a rimanere nei rifugi. L'allarme antiaereo è stato diramato in città intorno alle 3:40.
Ieri sera le forze russe hanno bombardato la città di Orikhiv, nell'oblast di Zaporizhzhia.