Il Super Bowl ai Kansas City Chiefs, ma la vera star è Rihanna
Il 57. Super Bowl va ai Kansas City Chiefs, che battono i Philadelphia Eagles 38-35 dopo una partita emozionante e in parità sino a 11 secondi dalla fine, quando un calcio piazzato ha assicurato la vittoria alla squadra di Patrick Mahomes, primo quarteback afroamericano a vincere in questo ruolo e a vincere due volte la finalissima del football americano. Per i Chiefs si tratta del terzo Super Bowl in quattro anni.
Una vittoria che a un certo punto sembrava improbabile: sotto di dieci punti all'intervallo (14-24), con Mahomes che si era fatto male alla caviglia destra dopo un placcaggio. Dall'altra parte il quarterback afroamericano Jalen Hurts sembrava incontenibile: due touch down per lui e assist perfetti serviti al compagno d'attacco A. J. Brown (alla fine saranno tre le mete realizzate da Hurts). Hurts ha inoltre infranto il record di yards corse da un giocatore nel suo ruolo in un Super Bowl: 65, contro le 64 di Steve McNair, che deteneva il primato da 23 anni.
Il match
Gli Eagles sono partiti subito in vantaggio e, salvo un momentaneo pareggio a metà della prima frazione, hanno condotto la gara sino al terzo tempo (27 a 21), dopo aver chiuso prima dell'intervallo sul 24 a 14. Poi è salito in cattedra Mahomes: con due lanci perfetti per un Toney smarcato ha propiziato prima il sorpasso (28 a 27), e poi l'allungo (35 a 27).
A 4 minuti dalla fine il pareggio degli Eagles sembrava destinato a regalare un tempo supplementare ai 65 mila dello stadio di Glendale, Arizona, e ai milioni di americani collegati davanti alla tv. Invece Mahomes ha messo di nuovo la firma, decidendo nell'ultima azione di attaccare, invece di servire i compagni. Approfittando di una voragine centrale nel muro avversario, Mahomes ha coperto quelle yard sufficienti a portare i compagni al calcio da tre punti. Il kicker Harrison Butker ha trasformato il calcio da 27 yards, portando i Chiefs avanti 38-35 a pochi secondi dalla fine. Poco dopo, il tripudio.
Per Mahomes, naturalmente, anche il titolo di miglior giocatore del Super Bowl e la conferma che l'erede di Brady è già sulla strada buona.
Lo show
Ma la vera star del Super Bowl è stata Rihanna. Più una performance che un concerto, più una festa che una performance. Lo show dell'intervallo si è trasformato in qualcosa di nuovo e stupefacente: la cantante ha rivelato al pubblico - e al mondo - di essere incinta del suo secondo figlio.
Dopo 7 anni di silenzio, Rihanna è tornata sul palco più ambito del mondo - con un'audience stimata in 100 milioni di spettatori - addobbata con un vestito rosso scarlatto, circondata da decine di danzatori e acrobati sospesi su piattaforme trasparenti. 12 hit in 13 minuti di intervallo allo State Farm Stadium di Glendale, Arizona. Niente pause, niente cambi di ritmo o di atmosfera o di costume. Si è presa tutta l'attenzione, sulla sua voce, sulla musica, sul bimbo in arrivo.