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Il Ticino e la Svizzera sterzano a destra

Finale a sorpresa per la deputazione ticinese al Nazionale: Lega e UDC guadagnano un seggio, salendo a tre, ai danni dal Centro che invece deve accontentarsi di una sola poltrona – Consiglio degli Stati: Marco Chiesa chiude al 37,65%, il 19 novembre si terrà il ballottaggio – AGGIORNAMENTI, REAZIONI, VIDEO
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Il Ticino e la Svizzera sterzano a destra
Red. Online
Red. Online,AtseRed. Ticino&Svizzera
22.10.2023 12:00
13:40
13:40
Errore di calcolo: il PLR è terzo con il 14,3% dei suffragi

A distanza di giorni, l'Ufficio federale di statistica (UST) ha accertato che c'è stato un errore di calcolo della forza dei partiti. Qui, se volete, trovate il resoconto e le spiegazioni. 

Con i valori corretti, il PLR risulta essere al terzo posto (14,3% dei suffragi), prima del Centro (14,1%), contrariamente a quello che era stato reso noto domenica: Centro 14,6% e PLR 14,4%. Al primo posto con il 27,9% dei voti resta l'UDC (dato di domenica: 28,6%) e secondo il PS con il 18,3% delle preferenze (dato di domenica 18,0%).

PLR «irritato» dall'errore

Il PLR è irritato per l'errore di calcolo sulla forza del partito. Il fatto che l'Ufficio federale di statistica (UST) abbia pubblicato quote di elettori inesatte la sera del 22 ottobre li preoccupa. I liberali radicali si dicono però soddisfatti di essere, dopo la correzione, la terza forza del Paese.

Il Centro «comunque soddisfatto»

Dopo le correzioni apportate oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) alle quote elettorali dei partiti, il Centro è quindi stato scalzato dal podio ed è ora al quarto posto. Per il partito, questa non è una ragione per non rallegrarsi dei risultati di domenica.

Il Centro, al quale è stato ormai attribuito il 14,1% dei suffragi (-0,52 punti rispetto al dato fornito domenica) rispetto al 14,3% delle preferenze andate al PLR, ha comunque guadagnato un seggio rispetto alle elezioni federali del 2019. Il suo presidente Gerhard Pfister ha dichiarato a Keystone-ATS che il risultato del suo partito resta superiore a quello precedente alla fusione tra il PPD e il PBD.

Pfister ritiene che la discussione su un eventuale secondo seggio per il Centro in Consiglio federale non è chiusa. Occorre continuare a interrogarsi sulla «formula magica». Ricorda tuttavia che l'idea di accordare due seggi a ciascuno dei tre partiti più forti del Paese risponde alla logica del PLR e non è mai stata quella del Centro.

Su X (ex-Twitter), il partito si è mostrato ironico. «Sappiamo che è difficile contare. Abbiamo d'altra parte sempre detto che 1+1 non fa 2! Non vi preoccupate avete tempo fino al 2027 per confermarci che i risultati definitivi, sono definitivi», scrive il partito.

00:06
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Il Centro supera il PLR

Ecco i risultati finali in percentuale:

UDC 28,55%, +2,96 rispetto al 2019

PS 17,96%, +1,12

Il Centro 14,57%, +0,77

PLR 14,38%, -0,73

Verdi 9,38%, -3,82

Verdi liberali 7,24%, -0,56

23:40
23:40
Nazionale: ecco tutti i deputati eletti

I consiglieri nazionali eletti (in ordine di partito e cantone)

UDC (62 seggi)

Martina Bircher (AG/uscente)

Thomas Burgherr (AG/uscente)

Benjamin Giezendanner (AG/uscente)

Andreas Glarner (AG/uscente)

Stefanie Heimgartner (AG/uscente)

Alois Huber (AG/uscente)

Christoph Riner (AG/nuovo)

David Zuberbühler (AR/uscente)

Manfred Bühler (BE/uscente)

Lars Guggisberg (BE/uscente)

Erich Hess (BE/uscente)

Thomas Knutti (BE/nuovo)

Katja Riem (BE/nuovo)

Werner Salzmann (BE/nuovo)

Nadja Umbricht Pieren (BE/uscente)

Ernst Wandfluh (BE/nuovo)

Sandra Sollberger (BL/uscente)

Thomas de Courten (BL/uscente)

Nicolas Kolly (FR/nuovo)

Pierre-André Page (FR/uscente)

Céline Amaudruz (GE/uscente)

Charles Poncet (GE/nuovo)

Markus Schnyder (GL/nuovo)

Roman Hug (GR/nuovo)

Magdalena Martullo-Blocher (GR/uscente)

Thomas Stettler (JU/nuovo)

Franz Grüter (LU/uscente)

Vroni Thalmann-Bieri (LU/nuovo)

Didier Calame (NE/nuovo)

Monika Rüegger (OW/uscente)

Christian Imark (SO/uscente)

Rémy Wyssmann (SO/nuovo)

Roland Rino Büchel (SG/uscente)

Mike Egger (SG/uscente)

Walter Gartmann (SG/nuovo)

Michael Götte (SG/uscente)

Lukas Reimann (SG/uscente)

Thomas Hurter (SH/uscente)

Roman Bürgi (SZ/nuovo)

Marcel Dettling (SZ/uscente)

Piero Marchesi (TI/uscente)

Paolo Pamini UDC (TI/nuovo)

Diana Gutjahr (TG/uscente)

Manuel Strupler (TG/uscente)

Pascal Schmid (TG/nuovo)

Michaël Buffat (VD/uscente)

Sylvain Freymond (VD/nuovo)

Jacques Nicolet (VD/uscente)

Yvan Pahud (VD/nuovo)

Jean-Luc Addor (VS/uscente)

Michael Graber (VS/uscente)

Thomas Aeschi (ZG/uscente)

Nina Fehr Düsel (ZH/nuovo)

Benjamin Fischer (ZH/uscente)

Martin Haab (ZH/uscente)

Alfred Heer (ZH/uscente)

Martin Hübscher (ZH/nuovo)

Thomas Matter (ZH/uscente)

Gregor Rutz (ZH/uscente)

Barbara Steinemann (ZH/uscente)

Mauro Tuena (ZH/uscente)

Bruno Walliser (ZH/uscente)

PS (41 seggi)

Simona Brizzi (AG/nuovo)

Garbriela Suter (AG/uscente)

Cédric Wermuth (AG/uscente)

Aebischer Matthias (BE/uscente)

Tamara Funicielle (BE/uscente)

Nadine masshardt (BE/uscente)

Flavia Wasserfallen (BE/nuovo)

Ursula Zybach (BE/nuovo)

Samira Marti (BL/uscente)

Eric Nussbaumer (BL/uscente)

Sarah Wyss (BS/uscente)

Valérie Piller Carrard (FR/uscente)

Christian Dandrès (GE/uscente)

Laurence Fehlmann Rielle (GE/uscente)

Estelle Revaz (Genf/nuovo)

Jon Pult (GR/uscente)

Pierre-Alain Fridez (JU/uscente)

Hasan Candan (LU/ nuovo)

David Roth (LU/nuovo)

Baptiste Hurni (NE/uscente)

Martina Munz (SH/uscente)

Franziska Roth (SO/uscente)

Claudia Friedl (SG/uscente)

Barbara Gysi (SG/uscente)

Bruno Storni (TI/uscente)

Nina Schläfli (TG/nuovo)

Samuel Bendahan (VD/uscente)

Brigitte Crottaz (VD/uscente)

Jessica Jaccoud (VD/nuovo)

Pierre-Yves Maillard (VD/uscente)

Roger Nordmann (VD/uscente)

Jean Tschopp (VD/nuovo)

Emmanuel Amoos (VS/uscente)

Islam Alijaj (ZH/nuovo)

Jacqueline Badran (ZH/uscente)

Min Li Marti (ZH/uscente)

Mattea Meyer (ZH/uscente)

Fabian Molina (ZH/uscente)

Anna Rosenwasser (ZH/nuovo)

Priska Seiler Graf (ZH/uscente)

Céline Widmer (ZH/uscente)

Centro (29 seggi)

Marianne Binder-Keller (AG/uscente)

Andreas Meier (AG/uscente)

Thomas Rechsteiner (AI/uscente)

Lorenz Hess (BE/uscente)

Reto Nause (BE/nuovo)

Elisabeth Schneider-Schneiter (BL/uscente)

Christine Bulliard-Marbach (FR/uscente)

Marie-France Roth Pasquier (FR/uscente)

Vincent Maitre (GE/uscente)

Martin Candinas (GR/uscente)

Pius Kaufmann (LU/nuovo)

Leo Müller (LU/uscente)

Priska Wismer-Felder (LU/uscente)

Regina Durrer-Knobel (NW/nuovo)

Stefan Müller-Altermatt (SO/uscente)

Nicolò Pagagnini (SG/uscente)

Markus Ritter (SG/uscente)

Fabio Regazzi (TI/uscente)

Simon Stadler (UR/uscente)

Dominik Blunschy (SZ/nuovo)

Christian Lohr (TG/uscente)

Isabelle Chappuis (VD/nuovo)

Philipp Matthias Bregy (VS/uscente)

Sidney Kamerzin (VS/uscente)

Benjamin Roduit (VS/uscente)

Pfister Gerhard (ZG/uscente)

Nicole Barandun (ZH/nuovo)

Yvonne Bürgin (ZH/nuovo)

Philipp Kutter (ZH/uscente)

PLR (27 seggi)

Matthias Samuel Jauslin (AG/uscente)

Maja Riniker (AG/uscente)

Christian Wasserfallen (BE/uscente)

Daniela Schneeberger (BL/uscente)

Nadine Gobet (FR/nuovo)

Cyril Aellen (Genf/nuovo)

Simone De Montmollin (Genf/uscente)

Anna Giacometti (GR/uscente)

Peter Schilliger (LU/uscente)

Damien Cottier (NE/uscente)

Marcel Dobler (SG/uscente)

Susanne Vincenz-Stauffacher (SG/uscente)

Simon Michel (SO/nuovo)

Petra Gössi (SZ/uscente)

Alex Farinelli (TI/uscente)

Simone Gianini (TI/nuovo)

Christiane Vietze (TG/nuovo)

Pascal Broulis (VD/nuovo)

Olivier Feller (VD/uscente)

Laurent Wehrli (VD/uscente)

Jacqueline de Quattro (VD/uscente)

Philippe Nantermod (VS/uscente)

Bettina Balmer (ZH/nuovo)

Hans-Peter Portmann (ZH/uscente)

Regine Sauter (ZH/uscente)

Andri Silberschmidt (ZH/uscente)

Beat Walti (ZH/uscente)

Verdi (22 seggi)

Irène Kälin (AG/uscente)

Christine Badertscher (BE/uscente)

Kilian Baumann (BE/uscente)

Aline Trede (BE/uscente)

Florence Brenzikofer (BL/uscente)

Sibel Arslan (BS/uscente)

Gerhard Andrey (FR/uscente)

Delphine Klopfenstein Broggini (GE/uscente)

Nicolas Walder (GE/uscente)

Michael Töngi (LU/uscente)

Fabien Fivaz (NE/uscente)

Felix Wettstein (SO/uscente)

Franziska Ryser (SG/uscente)

Greta Gysin (TI/uscente)

Raphaël Mahaim (VD/uscente)

Sophie Michaud Gigon (VD/uscente)

Léonore Porchet (VD/uscente)

Christophe Clivaz (VS/uscente)

Bastien Girod (ZH/uscente)

Balthasar Glättli (ZH/uscente)

Katharina Prelicz-Huber (ZH/uscente)

Marionna Schlatter (ZH/uscente)

PVL (10 seggi)

Beat Flach (AG/uscente)

Kathrin Bertschy (BE/uscente)

Jürg Grossen (BE/uscente)

Melanie Mettler (BE/uscente)

Katja Christ (BS/uscente)

Céline Weber (VD/uscente)

Martin Bäumle (ZH/uscente)

Corina Gredig (ZH/uscente)

Tiana Angelina Moser (ZH/uscente)

Barbara Schaffner (ZH/uscente)

MCG (2 seggi)

Roger Golay (Genf/nuovo)

Mauro Poggia (Genf/nuovo)

UDF (2 seggi)

Andreas Gafner (BE/uscente)

Erich Vontobel (ZH/nuovo)

PEV (2 seggi)

Marc Jost (BE/uscente)

Nik Gugger (ZH/uscente)

Grün-Alternative (1 Sitz)

Manuela Weichelt (ZG/uscente)

PLS (1 seggio)

Patricia von Falkenstein (BS/uscente)

Lega (1 seggio)

Lorenzo Quadri (TI/uscente)

23:19
23:19
Nazionale: i risultati definitivi ampliano vittoria UDC in seggi, +9

I risultati definitivi delle elezioni del Consiglio Nazionale ampliano la vittoria dell'UDC in termini di seggi, mentre attenuano lievemente la sconfitta dei Verdi, rispetto alle proiezioni.

Il Consiglio nazionale sarà così composto, per quanto riguarda i maggiori partiti: UDC 62 seggi (+9 rispetto al 2019), PS 41 (+2), Centro 29 (+1), PLR 28 (-1), Verdi 23 (-5), Verdi liberali 10 (-6).

Si aggiungono poi 2 UDF (+1), 2 evangelici (-1), 2 MCG (+2) e 1 Lega (invariato).

22:29
22:29
CN: Berna, vincono UDC e PS, perdono Verdi e PLR

Nel canton Berna, al Consiglio nazionale l'UDC e il PS hanno guadagnato ciascuno un seggio. A farne le spese sono stati i Verdi e il PLR. Nessun cambiamento per gli altri partiti.

Per i prossimi quattro anni, i 24 seggi bernesi alla Camera del popolo saranno quindi così ripartiti: 8 UDC, 5 PS, 3 Verdi, 3 PVL, 2 Centro, 1 PLR, 1 PEV, 1 UDF.

21:33
21:33
CN: Zurigo, perdono PVL e Verdi, bene Centro e PS

Nel canton Zurigo Verdi liberali e Verdi sono i perdenti delle elezioni del Consiglio nazionale: i primi devono rinunciare a due seggi, i secondi a uno. Salgono invece Centro (+2) e PS (+1), mentre marcia sul posto l'UDC.

Questa la ripartizione delle poltrone (36, una in più dell'attuale legislatura) che spettano al cantone più popoloso - oltre 1,5 milioni di abitanti - del Paese: 10 UDC, 8 (+1) PS, 5 PLR, 4 (-2) PVL, 4 (-1) Verdi, 3 (+2) Centro, 1 PEV e 1 (+1) UDF.

21:30
21:30
Verdi, venerdì la decisione su un'eventuale candidatura al Consiglio federale

Venerdì prossimo i Verdi intendono pronunciarsi su un'eventuale candidatura al Consiglio federale. Nonostante la pesante sconfitta subita in occasione della giornata elettorale, il partito ecologista è intenzionato a proporsi alle elezioni dell'esecutivo in programma a dicembre.

«Sì, la tendenza è che ci candideremo», ha dichiarato questa sera all'agenzia di stampa Keystone-ATS Aline Trede, capogruppo dei Verdi al Consiglio nazionale. Aritmeticamente, il partito in questione avrebbe ancora diritto ad un seggio, ha detto. «Ma non so cosa stia pensando il Parlamento, dopo i risultati odierni».

«La formula magica è morta», ha poi aggiunto Trede. «Dobbiamo discutere sull'aspetto che dovrebbe assumere il nostro Governo. I Verdi sono gli unici a dare la massima priorità alla crisi climatica».

Secondo Lisa Mazzone (Verdi/GE), candidata al Consiglio degli Stati, la recente campagna elettorale è stata quella più professionale e attiva che abbia mai vissuto finora. «Ma in un contesto di crisi e con una situazione economica complicata è stata difficile», ha detto.

21:25
21:25
CN: Basilea Città, con un seggio in meno salta Atici (PS)

Una situazione particolare è venuta a crearsi a Basilea Città, che in seguito all'evoluzione demografica ha perso uno dei suoi cinque seggi al Consiglio nazionale mentre tutti i deputati uscenti volevano rimanere sotto la Cupola di Palazzo federale per altri quattro anni. A restare escluso, a sorpresa, è il socialista Mustafa Atici.

Sono invece riconfermati Sarah Wyss (Partito socialista con 22'032 voti), Sibel Arslan (Verdi/Basta con 14'239), Patricia von Falkenstein del Partito liberal democratico LDP (a Basilea Città non c'è stata la fusione tra liberali e radicali) con 9'792 voti e Katja Christ (Verdi liberali con 6'655). Atici ne ha ottenuti comunque ben 20'138. Il Cantone manda quindi a Berna quattro donne.

Sebbene abbia perso 2,7 punti percentuali, il maggiore partito resta chiaramente il PS con una quota del 30,0%. In netto calo anche i Verdi (-3,8 punti l 13,9%) e il LDP (-5,5 punti al 9,8%). L'Unione democratica di centro (UDC) è invariata al 12,4%, i Verdi liberali salgono di 0,7 punti al 6,4% il Partito liberale radicale (PLR) è invariato al 6,0% e l'Alleanza del Centro cede 0,1 punti al 4,8%. da notare che insieme i partiti rimanenti totalizzano il 16,8% delle preferenze, con una progressione di 13,8 punti.

Con la congiunzione delle liste la sinistra ha conquistato quasi la metà dell'elettorato (48,93%), a fronte del 34,43% dell'alleanza borghese (PLR, LDP, Alleanza del Centro, PVL e Partito evangelico) mentre UDC-Unione democratica federale il 14,06%.

Nella corsa si erano lanciate 122 persone ripartite su 32 liste. Esclusa dall'alleanza borghese, l'UDC presentava quattro candidati nel tentativo di riprendersi il seggio perso a favore dei Verdi liberali nel 2019, ma non ci è riuscita. L'alleanza borghese candidava assieme a Christ e von Falkenstein anche l'ex consigliere di Stato Baschi Dürr (PLR), non rieletto nel governo cantonale nel 2020, ma questi non ha avuto nessuna chance.

La partecipazione al voto si attesta al 49,73%.

20:57
20:57
CSt: Giura, Centro e PS conservano i seggi

Nessuna sorpresa nel canton Giura nelle elezioni per il Consiglio degli Stati. Gli uscenti Charles Juillard (Centro) e Mathlide Crevoisier Crelier (PS) hanno conservato entrambi i loro seggi.

L'alleanza fra PLR e UDC non è riuscita a ribaltare il risultato. Da notare che nel cantone è in vigore il sistema elettorale proporzionale. Lo spoglio, che avrebbe dovuto concludersi alle 15.30, ha subito un lungo ritardo a causa di problemi tecnici nella trasmissione dei dati di due comuni.

20:49
20:49
Il punto alle 20.45, Nazionale: UDC vince, Verdi giù, PLR e Centro uguali

La terza e ultima proiezione nazionale SRG SSR (la seconda per quanto concerne i seggi) conferma quasi perfettamente le indicazioni fornite già fin dalle 16.00 riguardo alla forza dei partiti: l'UDC avanza di 3 punti percentuali, i Verdi scendono di 4 punti.

Nel dettaglio, stando all'Istituto Gfs.bern il Consiglio nazionale l'UDC è accreditata al 28,9% (+3,3 punti rispetto al 2019), il PS al 17,5% (+0,7), il PLR al 14,6% (-0,5), il Centro pure al 14,6% (+0,8), i Verdi al 9,2% (-4,0), i Verdi liberali al 7,2% (-0,6).

Va a questo proposito notata la parità percentuale di PLR e Centro: i primi dovrebbero però ottenere 29 seggi, i secondi 30.

Nel frattempo risultati definitivi sono noti per 23 cantoni su 26 (AG, AI, AR, BL, FR, GE, GL, GR, JU, LU, NE, NW, OW, SO, SG, SH, SZ, TI, TG, UR, VD, VS, ZG) e sono stati attribuiti in modo definitivo 126 seggi su 200.

20:21
20:21
CN: Vallese, nessun cambiamento con una deputazione fotocopia

Nessun cambiamento in Vallese al Consiglio nazionale: tutti gli otto uscenti - tutti uomini - sono stati riconfermati. Il cantone continuerà quindi a inviare alla camera del popolo tre centristi, due democentristi, un liberale-radicale, un socialista e un ecologista. La partecipazione è stata del 48,69% (2019: 54,06%).

Il risultato non è una sorpresa. Tutti gli osservatori della politica vallesana si aspettavano un equilibrio, l'unico interrogativo riguarda la capacità dei Verdi di mantenere il loro seggio, attualmente occupato da Christophe Clivaz, che avrebbe potuto essere recuperato dai socialisti.

Quest'ultimo sarà accompagnato dai centristi Sidney Kamerzin, Benjamin Roduit e Philipp Matthias Bregy, dai democentristi Franz Ruppen e Jean-Luc Addor, dal PLR Philippe Nantermod e dal socialista Mathias Reynard.

20:20
20:20
CN: Giura, l'UDC soffia il seggio a Centro, conferma del PS

L'alleanza fra il PLR e l'UDC ha permesso a quest'ultima di soffiare un seggio all'Alleanza del Centro nel Giura al Consiglio nazionale, proprio come successo già nel 2007: il candidato democentrista Thomas Stettler è stato eletto al seggio occupato finora da Jean-Paul Gschwind. Stettler sarà accompagnato dal socialista Pierre-Alain Fridez, brillantemente rieletto. La partecipazione è stata del 43,6% (invariata rispetto al 2019).

L'elezione di Stettler è una mezza sorpresa. Che il seggio dell'Alleanza del centro fosse a rischio si sapeva, gli osservatori della politica giurassiana e la stampa locale ritenevano però che la candidatura centrista, rappresentata dal granconsigliere Gauthier Corbat, avesse i numeri per riuscire a conservare il mandato.

Tanto più che l'elezione nel 2007 del democentrista Dominique Beattig alla Camera del popolo, che anche allora aveva beneficiato dell'alleanza UDC-PLR, aveva rappresentato un vero e proprio terremoto politico nel più giovane cantone svizzero. Alla fine l'alleanza UDC-PLR è invece riuscita a superare la lista del Centro per soli 201 voti (12'996 contro 12'795).

Il seggio socialista è invece sempre stato considerato sicuro, viste le forza che tradizionalmente detiene il partito: Pierre-Alain Fridez, che per ricandidarsi ha dovuto chiedere una deroga agli statuti del partito, oltre al vantaggio di essere uscente è inoltre una personalità popolare nel più giovane cantone elvetico. Il suo partito ha ottenuto 19'050 suffragi.

20:16
20:16
Cambiamenti nell'assegnazione dei posti rispetto al 1963

Nel corso degli anni, alcuni seggi del Consiglio nazionale sono stati spostati tra i cantoni a causa delle variazioni della popolazione. Rispetto al 1963, il cantone di Vaud può inviare tre consiglieri nazionali in più a Berna, mentre Argovia ne ha due in più. Il Ticino avanza di 1 unità, mentre i Grigioni rimangono invariati rispetto ad allora. I cantoni di Berna e Basilea Città hanno dovuto rinunciare al maggior numero di seggi. A Berna, oltre alla moderata crescita demografica, sono significativi la fondazione del cantone del Giura e il cambiamento di cantone del distretto di Laufen, passato nel 1994 a Basilea Campagna.

20:02
20:02
Nazionale: anche la seconda proiezione SSR conferma la vittoria dell'UDC, +8 seggi

La vittoria dell'UDC e la sconfitta dei Verdi nelle elezioni del Consiglio Nazionale si confermano anche nella seconda proiezione dell'attribuzione dei seggi curata dall'ente radiotelevisivo SRG SSR.

Secondo le analisi dell'Istituto Gfs.bern il Consiglio nazionale sarà così composto, per quanto riguarda i maggiori partiti: UDC 61 seggi (+8 rispetto al 2019), PS 41 (+2), Centro 30 (+2), PLR 29 (invariato), Verdi 21 (-7), Verdi liberali 11 (-5).

Rispetto alla prima proiezione relativa ai seggi delle 18.00, i Verdi perdono un mandato supplementare, che va al PS.

19:54
19:54
Il punto alle 19.45, Nazionale: la Svizzera sterza a destra

La Svizzera sterza a destra nel rinnovo del Consiglio nazionale, pur facendolo in modo moderato come è nella tradizionale elettorale del paese.

Stando alle proiezioni di SRG SSR l'UDC guadagna 8 seggi rispetto a quattro anni or sono, salendo a 61. La legione democentrista sarà inoltre affiancata da due esponenti ginevrini del Mouvement citoyens genevois (MCG), da un leghista ticinese e da un deputato zurighese del movimento anti-misure Covid Aufrecht. Il PLR, pur perdendo in termini di forza elettorale, riesce a difendere i suoi 29 mandati. Complessivamente quindi la destra si appresta ad ottenere 95 seggi su 200.

A sinistra piangono i Verdi, che lasciano sul terreno 6 dei 28 seggi conquistati nella spettacolare vittoria del 2019, scendendo a 22. Il PS ne guadagna uno e sale a 40, per un totale dello schieramento spesso definito progressista di 62.

Il Centro guadagna due mandati, sale a 30 e supera quindi il PLR, mantenendosi però praticamente alla pari come quota di voti. I Verdi liberali arretrano pesantemente: la flessione è di 5 seggi, per un totale odierno di 11: nel 2019 avevano approfittato molto del sistema proporzionale. Gli evangelici si dimezzano: erano due, saranno in futuro rappresentati da un solo consigliere nazionale. Il totale per l'area di centro è di 43.

La forza dei partiti, secondo la proiezione di SRG SSR curata dall'istituto Gfs.bern dà il quadro seguente: l'UDC è accreditata al 29,0% (+3,4 punti rispetto al 2019), il PS al 17,4% (+0,6), il PLR al 14,6% (-0,5), i Verdi al 9,2% (-4,0), il Centro al 14,6% (+0,8), i Verdi liberali al 7,1% (-0,7).

Nel frattempo risultati definitivi sono noti per 21 cantoni su 26: AG, AI, AR, BL, FR, GE, GL, GR, LU, NE, NW, OW, SO, SG, SH, SZ, TG, TI, UR, VD, ZG.

19:53
19:53
Il punto alle 19.45, Stati: stabilità, sorprese a Neuchâtel, Vaud e Svitto

L'elezione al Consiglio degli Stati è avvenuta all'insegna della stabilità. Vi sono però stati un terremoto a Neuchâtel e cambiamenti a Vaud e Svitto. Ad eccezione di quanto accaduto in questi tre cantoni, non vi sono stati mutamenti partitici nei seggi già attribuiti.

A Neuchâtel, il PLR, forza storica del Cantone, è stato estromesso dalla Camera. Il «senatore» uscente Philippe Bauer non è stato rieletto. I due seggi, attribuiti col sistema proporzionale, sono andati al consigliere nazionale Baptiste Hurni (PS) e all'uscente Céline Vara (Verdi).

Nel canton Vaud, il socialista Pierre-Yves Maillard è stato eletto al primo turno, cosa quasi mai accaduta. Al secondo posto si è piazzato il liberale radicale Pascal Broulis.

Volto noto della politica nazionale, il 55enne Maillard è presidente dell'Unione sindacale svizzera ed ex consigliere di Stato. Ha ottenuto 101'880 voti, distanziando il suo ex collega nell'esecutivo vodese, Broulis, che si è fermato a 85'771.

Dopo l'elezione di un socialista, i Verdi difficilmente nel ballottaggio riusciranno a conservare il seggio dell'uscente Adèle Thorens. Con Broulis il PLR sembra invece ben posizionato per conservare quello lasciato libero da Olivier Français.

La consigliera nazionale svittese Petra Gössi (PLR) ha estromesso Othmar Reichmuth (Centro) dal Consiglio degli Stati. È la prima «senatrice» del cantone. Dal canto suo il consigliere nazionale Pirmin Schwander (UDC) è riuscito a difendere il seggio del collega di partito uscente Alex Kuprecht, che non si è ricandidato dopo 20 anni a Berna. L'attuale consigliera nazionale (dal 2011) Gössi, già presidente del PLR nazionale (dal 2016 al 2021), si è ricandidata anche per la Camera del popolo. Rimarrà certamente agli Stati.

Altrove i mutamenti riguardano i volti, non le forze in campo. Così ad esempio a Glarona, dove il landamano (presidente del Consiglio di Stato) Benjamin Mühlemann (PLR) ha facilmente difeso la poltrona di Thomas Hefti, che non si è ricandidato. Non ha tremato la poltrona dell'ecologista uscente Mathias Zopfi, che quattro anni fa si era imposto per un soffio (circa 250 suffragi) sull'uscente Werner Hösli (UDC) creando un'enorme sorpresa in un Cantone i cui due seggi agli Stati sono sempre stati borghesi. Come allora, il 39enne, molto conosciuto e apprezzato, ha saputo convincere ben al di fuori della sua formazione.

Altrove, come nei Grigioni con Stefan Engler (Centro) e Martin Schmid (PLR), gli uscenti sono stati spesso riconfermati.

In Ticino la sinistra faticherà a conservare il seggio che Marina Carobbio Guscetti ha occupato fino al 6 aprile. Oggi il presidente dell'UDC Marco Chiesa, uscente, si è piazzato di gran lunga in testa. Al secondo posto, ma nettamente distaccato, c'è Fabio Regazzi (Centro), seguito a breve distanza da Alex Farinelli (PLR). Ancora più distanziati gli altri due consiglieri nazionali Greta Gysin (Verdi) e Bruno Storni (PS).

Nel cantone più popoloso della Confederazione il ballottaggio riguarderà solo il secondo seggio per cui Ruedi Noser (PLR) ha rinunciato ricandidarsi. Il «senatore» zurighese Daniel Jositsch (PS) è infatti stato rieletto oggi. Dietro al socialista si è piazzato Gregor Rutz (UDC), che ha staccato Regine Sauter (PLR) e Tiana Moser (Verdi liberali). Più lontani gli altri sfidanti.

A Sciaffusa Thomas Minder (indipendente, ma membro del gruppo democentrista), imprenditore all'origine dell'iniziativa «contro le retribuzioni abusive», non ha raggiunto la maggioranza assoluta ed è stato superato dalla socialista Simon Stocker. Dovrà andare al secondo turno. Anche a Berna vi sarà un secondo turno, con Flavia Wasserfallen (PS) in vantaggio su Werner Salzmann (UDC). In Argovia e a Soletta un ballottaggio decreterà un vincitore tra PS e UDC per il secondo seggio. Anche in altri cantoni la gara elettorale si concluderà solo nella prossime settimane.

19:43
19:43
CSt: Basilea Città, Eva Herzog rieletta agevolmente

Eva Herzog (PS) rappresenterà il cantone di Basilea Città agli Stati anche nei prossimi quattro anni. La «senatrice» socialista ha superato nettamente gli altri candidati e oltrepassato agevolmente la maggioranza assoluta.

La 61enne Herzog - che l'anno scorso era stata battuta da Elisabeth Baume-Schneider nella corsa alla successione di Simonetta Sommaruga in Consiglio federale - ha raccolto complessivamente 42'677 voti, ben 13'000 schede in più della maggioranza assoluta (29'208), stando ai dati pubblicati della Cancelleria cantonale.

Nettamente staccati i due candidati borghesi, Balz Herter (Alleanza del Centro) e Pascal Messerli (UDC), che hanno ottenuto rispettivamente 6'959 e 6'730 voti, mentre il candidato dell'estrema destra Eric Weber ne ha raccolti 974.

Con la sua brillante elezione la Herzog, che assumerà la presidenza degli Stati a dicembre, conferma quindi il seggio che i socialisti detengono a Basilea Città da 56 anni a questa parte.

I risultati finali, che erano attesi per le 16.00, sono stati resi noti soltanto alle 19.30 a causa di «un'incertezza».

19:28
19:28
CN: Vaud, cambia la ripartizione dei seggi

Nel Canton Vaud si registrano significativi spostamenti di seggi al Consiglio nazionale. PS, UDC e il Centro guadagnano un mandato ciascuno, mentre il PLR, i Verdi e i Verdi Liberali perdono ognuno un seggio.

I 19 seggi del Cantone di Vaud sono ora distribuiti come segue: sei seggi per il PS (5 nel 2019), quattro per l'UDC (3), quattro per il PLR (5), tre per i Verdi (4), uno per i Verdi Liberali (2) e uno per il Centro (0).

19:27
19:27
CN: Basilea campagna, nessuno spostamento nonostante calo Verdi

Come previsto, alle elezioni per il Consiglio nazionale a Basilea Campagna non sono emerse novità: si sono imposti sulla concorrenza i sette deputati uscenti. Mantengono il loro seggio anche i Verdi, nonostante abbiano quasi dimezzato la loro quota di elettori.

Basilea Campagna resterà quindi rappresentata a Berna da 2 membri dell'Unione democratica di centro (UDC), 2 del Partito socialista (PS) e uno ciascuno dell'Alleanza del Centro, del Partito liberale radicale (PLR) e dei Verdi. In totale i candidati erano 178, suddivisi su 27 liste.

I risultati migliori sono stati ottenuti dai socialisti Eric Nussbaumer (33'859 voti) e Samira Marti (32'885), seguiti dai democentristi Thomas de Courten (29'610) e Sandra Sollberger (28'960). Torneranno sotto la cupola di Palazzo federale anche Daniela Schneeberger (PLR, 19'834 voti), Florence Brenzikofer (Verdi, 18'893) ed Elisabeth Schneider-Schneiter (Alleanza del Centro, 18'747).

L'UDC rimane il primo partito con il 28,9% (+3,8 punti percentuali), seguito dal PS (+2,9 punti al 24,7%), dal PLR (-2,3 punti al 14,2%), dall'Alleanza del Centro (10,6%, a fronte dell'8,5% del PPD e dell'1,2% del PBD nel 2019). I Verdi crollano di ben 8 punti percentuali al 10,0%, mentre il PVL sale di 1,7 punti al 7% e il PEV scende di 0,9 punti al 2,6%.

L'affluenza alle urne è stata pari al 45,11%.

19:24
19:24
CN: Ginevra, MCG torna in nazionale con 2 seggi

Il Mouvement Citoyens Genevois (MCG) torna in Consiglio nazionale dopo aver perso il suo unico seggio nel 2019. Il partito, che si è rafforzato nelle elezioni cantonali di primavera, ha ottenuto oggi il 9,75% delle preferenze e stavolta avrà due seggi alla Camera del popolo.

La composizione della futura deputazione ginevrina al Consiglio nazionale dipenderà dall'esito del secondo turno delle elezioni del Consiglio degli Stati del 12 novembre.

Secondo i risultati definitivi, per l'MCG risultano eletti l'ex Consigliere di Stato Mauro Poggia, che era stato in Nazionale dal 2011 al 2013, e Roger Golay, che gli è succeduto fino al 2019. Poggia è però arrivato in testa nella corsa agli Stati e se verrà eletto alla Camera dei cantoni sarà sostituito da Daniel Sormanni.

Con il 17,59% dei voti, il PS ha riconquistato il terzo seggio perso nel 2019. I consiglieri nazionali uscenti Christian Dandrès, 42 anni, e Laurence Fehlmann Rielle, 68 anni, saranno affiancati dalla nuova arrivata, la violoncellista Estelle Revaz, 33 anni.

Il PLR, secondo partito del Cantone, ha ottenuto il 15,35% dei voti e ha conservato i suoi due seggi. Saranno occupati dalla deputata uscente Simone de Montmollin, 55 anni, che inizierà un secondo mandato e dal granconsigliere Cyril Aellen, 55 anni, che succederà a Christian Lüscher.

Al terzo posto, l'UDC ha confermato i suoi progressi nelle elezioni cantonali di primavera, ottenendo il 14,2% dei voti. La deputata uscente Céline Amaudruz, 44 anni, è stata rieletta per un quarto mandato, Charles Poncet, che fu consigliere nazionale liberale, torna a Berna all'età di 76 anni, stavolta sotto la bandiera UDC. Se Amaudruz sarà eletta agli Stati a novembre, Thomas Bläsi, 52 anni, prenderà il suo posto.

I Verdi hanno ottenuto il 12,14% dei voti e hanno perso un seggio, dopo averne guadagnati due nel 2019. I membri uscenti Delphine Klopfenstein Broggini, 47 anni, e Nicolas Walder, 57 anni, sono stati rieletti per un secondo mandato. Il Centro ha mantenuto il suo seggio e ha affidato un secondo mandato a Vincent Maitre, 42 anni.

Con il 5,16% dei voti, i Verdi Liberali e il deputato Michel Matter hanno perso l'unico seggio conquistato nel 2019. Anche la sinistra radicale, divisa a livello cantonale, ha perso, non riuscendo a conservare l'unico seggio detenuto da Stefania Prezioso, che non si è ricandidata.

La partecipazione è stata del 40,82%.

19:20
19:20
Giorgio Fonio non demorde: «Non è ancora finita»

«Grazie». Giorgio Fonio, dopo svariate camomille e una domenica di palpitazioni, appare sereno. Sereno, spiega, «perché comunque la mia è stata una votazione strepitosa». Una votazione che, «purtroppo», non è bastata per salvare il secondo seggio: «Sapevamo di partire svantaggiati. Ora c'è spazio al rammarico e alla delusione, ma bisogna andare avanti con consapevolezza. Sono arrivato a pochissimo dall’elezione. Il Giorgio Fonio di allora, entrato in politica a Chiasso da giovane, certo non se lo sarebbe aspettato. È qualcosa di straordinario. Assieme alla delusione, quindi c’è un certo senso di riconoscimento. Insieme alle lacrime c’è un grande senso di riconoscimento, sì. Sono stato consigliere nazionale per tutto il giorno, poi è arrivato Lugano: ma ce lo aspettavamo. La politica è così. Stasera non è andata bene, da qui bisognerà partire. Anche perché non è finita. C’è un seggio agli Stati che potrebbe permetterci di tenere un secondo seggio a Berna. Da domani parte la campagna del partito e di chi vuole mandare Regazzi e Fonio a Berna. Entrambi»

19:14
19:14
Dunque chi andrà a Berna?

L'UDC ha registrato una forte crescita nelle elezioni per il Consiglio nazionale in Ticino, come detto. Ma come sarà composta, dunque, la deputazione ticinese a Berna?

I democentristi sono saliti al 15,05%, guadagnando un secondo seggio. A Berna andranno Piero Marchesi, uscente, e Paolo Pamini. Il terzo seggio dell'area di destra spetterà all'uscente Lorenzo Quadri, della Lega.

A farne le spese è il Centro, che scende da due a un seggio sebbene sia rimasto pressoché stabile (18,33%): eletto l'uscente Fabio Regazzi, che tuttavia è in buona posizione anche per gli Stati. Se fosse eletto alla camera dei Cantoni al secondo turno, toccherebbe a Giorgio Fonio.

Il PLR (21,15%) mantiene i suoi due seggi: saranno occupati dall'uscente Alex Farinelli, pure lui in corsa per gli Stati, e dal vicesindaco di Bellinzona Simone Gianini. Verdi e Forum alternativo continueranno a essere rappresentati da Greta Gysin, il PS da Bruno Storni.

I cittadini del canton Ticino, riassumendo, hanno eletto i seguenti otto candidati al Nazionale:

Alex Farinelli, PLR, uscente

Simone Gianini, PLR, nuovo

Piero Marchesi, UDC, uscente

Paolo Pamini, UDC, nuovo

Greta Gysin, Verdi, uscente

Lorenzo Quadri, Lega, uscente

Fabio Regazzi, Centro, uscente

Bruno Storni, PS, uscente.

18:59
18:59
CSt: Berna, sarà ballottaggio generale

Ci vorrà un ballottaggio generale a Berna per attribuire i seggi al Consiglio degli Stati. Nessuno dei candidati in lizza ha infatti ottenuto la maggioranza assoluta. Al primo posto si è classificata la consigliera nazionale socialista Flavia Wasserfallen, segue a ruota l'UDC Werner Salzmann (UDC). Il secondo turno è in programma il 19 novembre.

18:58
18:58
Consiglio degli Stati: Marco Chiesa chiude al 37,65%

Sono definitivi anche i risultati, in Ticino, per la corsa al Consiglio degli Stati, conil ballottaggio in programma il prossimo 19 novembre. La graduatoria finale, di fatto, rispecchia i risultati parziali profilatisi fin dal primo pomeriggio.

L’uscente democentrista Marco Chiesa è il più votato con il 37,65% di consensi (39.024 voti), quindi Fabio Regazzi del Centro al 27,73% (28.749 voti), a sua volta tallonato dal PLR Alex Farinelli al 26,26% (27.221 voti). Più indietro invece la verde Greta Gysin con il 21,53% (22.321 voti) e il socialista Bruno Storni al 18,68% (19.359 voti). Chiude sopra la soglia di sbarramento per il ballottaggio (5%) anche Amalia Mirante di Avanti con Ticino e Lavoro, capace del 13,26% delle preferenze (13.744 voti).

18:55
18:55
PLR e Centro non vogliono modificare la formula magica

Centro e PLR non intendono modificare l'attuale «formula magica» per la composizione del Consiglio federale.

Il presidente del Centro, Gerhard Pfister, ha definito «poco plausibile» un eventuale attacco del suo partito a un seggio del PLR. Anche l'UDC e i Verdi liberali si sono espressi a favore del mantenimento dell'attuale distribuzione dei seggi in governo.

«Saremmo poco credibili», ha dichiarato Pfister a Blick TV, quando gli è stato chiesto se il Centro intendesse attaccare un seggio del PLR. Il Centro riconferma i consiglieri federali in carica.

Per il presidente del PLR Thierry Burkart, una nuova distribuzione dei seggi è una discussione che non si può fare adesso: «Non è in linea con la tradizione svizzera che i Consiglieri federali in carica non vengano riconfermati. Per questo, a suo parere, un discorso del genere andrà fatto più in là nel tempo, di certo non per quest'anno.

Anche il presidente dell'UDC Marco Chiesa si è espresso a favore dello status quo. »La stabilità è un valore importante per il nostro Paese, che porta anche un certo benessere«, ha spiegato.

Per Mattea Meyer, co-presidente del PS, una maggioranza di centro-destra in Consiglio federale rappresenta invece »un problema«. A suo dire la destra »non ha fatto nulla per rendere accessibili i premi di cassa malati e gli affitti o per offrire buoni salari in un periodo di crisi. A detta della Meyer, una maggioranza UDC e PLR in Consiglio federale non riflette la volontà degli elettori.

Anche per il Presidente dei Verdi, Balthasar Glättli, non si può giustificare che partiti di pari forza in Parlamento - vedi PLR e Centro, n.d.r - siano rappresentati in modo diverso in Consiglio federale. «L'attuale formula magica ha decisamente fatto il suo tempo», secondo Glättli.

Anche il presidente di Verdi liberali, Jürg Grossen, vorrebbe cambiare la formula magica, ma non il prossimo dicembre. «Mi aspetto novità nel corso della legislatura, perché questa formula non è abbastanza rappresentativa».

18:47
18:47
Fabio Regazzi: «Peccato, davvero»

La reazione, a caldo, di Fabio Regazzi dopo una domenica di passione. «Concentriamoci ora sul ballottaggio per gli Stati» le sue parole. 

18:45
18:45
Al quartier generale dell'UDC è festa grande

In alto i calici, in casa UDC, dopo un risultato considerato storico con la conquista del terzo seggio al Nazionale ai danni del Centro.

18:44
18:44
CSt: Ginevra, Mauro Poggia (MCG) chiude in testa

Sorpresa nel Canton Ginevra: Mauro Poggia (MCG) si piazza al primo posto nella corsa al Consiglio degli Stati, davanti agli uscenti Lisa Mazzone (Verdi) e Carlo Sommaruga (PS).

18:38
18:38
Nazionale, Ticino: l'UDC guadagna un seggio, il Centro resta a uno

L'UDC ha registrato una forte crescita nelle elezioni per il Consiglio nazionale in Ticino e guadagna un seggio a scapito del Centro, secondo i risultati definitivi.

Come a livello Nazionale, anche a sud della Alpi l'UDC risulta la grande vincitrice di queste elezioni. Guadagna infatti 2,35 punti percentuali salendo 15,05% e avrà diritto due seggi, uno in più rispetto alla legislatura appena conclusa. A Berna andranno l'uscente Piero Marchesi e Paolo Pamini.

A farne le spese è il Centro che passa da due a un solo rappresentante, pur essendo rimasto pressoché stabile (-0,05 punti a 18,33%). Risulta eletto l'uscente Fabio Regazzi, che però è in buona posizione anche per l'elezione al Consiglio degli Stati. Se fosse eletto alla camera dei Cantoni al secondo turno, il posto del Centro spetterebbe a Giorgio Fonio, sindacalista OCST e granconsigliere.

Per il resto la ripartizione rimarrebbe invariata. Il PLR (21,15%) mantiene i suoi due seggi che saranno occupati dall'uscente Alex Farinelli e dal vicesindaco di Bellinzona Simone Gianini. Verdi e Forum alternativo continueranno ad essere rappresentati a Berna da Greta Gysin (Verdi), malgrado un netto calo di consensi (-4,82 punti a 9,08%) e il seggio (PS) sarà ancora occupato da Bruno Storni. Anche la Lega manterrà il seggio dell'uscente Lorenzo Quadri, malgrado la perdita di voti (-3,45 punti a 13,48%).

18:36
18:36
CN: Turgovia, il PLR soffia seggio ai Verdi

Nel cantone di Turgovia il PLR torna in Consiglio nazionale: con l'imprenditrice di Frauenfeld Kristiane Vietze ha riconquistato il seggio che gli era stato sottratto dai Verdi quattro anni fa. Invariata la ripartizione degli altri seggi: 3 restano in mano all'UDC. Centro e PS ne mantengono uno ciascuno.

Nella prossima legislatura i sei mandati di cui dispone il cantone di Turgovia in Consiglio nazionale saranno distribuiti nel seguente modo: 3 UDC (-), 1 PS (-), 1 Centro (-) e 1 PLR (+1). Non più rappresentati invece i Verdi.

18:35
18:35
Un brindisi per Alex Farinelli

Alex Farinelli è arrivato al quartier generale del PLR, l'Olimpia in Piazza Riforma a Lugano, per godersi un brindisi assieme ai colleghi di partito, agli amici e ai simpatizzanti.

18:29
18:29
Lorenzo Quadri: «Le speranze erano altre, ma...»

È un Lorenzo Quadri abbacchiato, come molti esponenti della Lega d'altronde, quello che si presenta ai microfoni del Corriere. «Visto il risultato delle cantonali – ha detto – sapevamo di non doverci fare grandi illusioni per le federali, dove la Lega storicamente non ha mai fatto grandi cose».

18:27
18:27
Anche Fabio Regazzi freme...

Non c'è solo Giorgio Fonio, al quartier generale del Centro, a vivere con estremo trasporto l'attesa dei risultati di Lugano e Mendrisio. Anche Fabio Regazzi sta aspettando gli ultimi dati con parecchia ansia.

18:20
18:20
L'attesa di Giorgio Fonio

Giorgio Fonio sta vivendo con estremo trasporto l'attesa dei risultati di Lugano e Mendrisio.

18:19
18:19
CSt: Turgovia, entrambi gli uscenti riconfermati

I consiglieri agli Stati turgoviesi uscenti Brigitte Häberli (Alleanza del Centro) e Jakob Stark (UDC) hanno facilmente riconfermato oggi i loro seggi alla Camera dei cantoni. Hanno staccato nettamente gli altro quattro candidati in rappresentanza di PLR, Verdi, movimento «Aufrecht» e di un indipendente.

Da oltre 20 anni il Centro (ex PPD) e l'UDC controllano un seggio a testa nella Camera dei Cantoni. L'attuale presidente degli Stati Brigitte Häberli-Koller, in carica da tre legislature, si ripresentava per un quarto mandato, ha ottenuto 51'209 seggi, mentre l'ex consigliere di Stato Jakob Stark, in carica da quattro anni, ne ha ricevuti 46'126. La maggioranza assoluta era fissata a 37'635 suffragi.

I due eletti non avevano concorrenti di peso: basti pensare che l'imprenditrice Kristiane Vietze, in corsa per il PLR, aveva ammesso che la sua candidatura serviva più che altro ad attirare voti in vista dell'elezione in Consiglio nazionale, come è poi avvenuto oggi.

Il miglior risultato dopo i due eletti è stato quello dei Verdi liberali con 19'290 voti. Seguono Vietze (17'665 voti), Robin Spiri del movimento «Aufrecht» (7'397 suffragi) e l'indipendente Gabriela Coray (indipendente) (3623).

18:12
18:12
Greenpeace preoccupata per la svolta a destra

Greenpeace è preoccupata per la svolta a destra del Parlamento. Per l'organizzazione ecologista, in un momento in cui la crisi climatica incombe, l'UDC si mostra impermeabile a tutte le misure a favore dell'ambiente.

Dal punto di vista della protezione ambientale, i risultati delle elezioni sono particolarmente preoccupanti, si legge in una nota odierna. Negli ultimi 25 anni, i democentristi hanno sistematicamente votato in parlamento contro il miglioramento dell'efficienza energetica, lo sviluppo delle energie rinnovabili e le misure di protezione del clima.

Stando a Greepeace, «la crisi climatica e della biodiversità si sta intensificando drammaticamente, con conseguenze che si fanno sentire in Svizzera e in tutto il mondo. In questo contesto, è fondamentale cambiare rotta».

18:09
18:09
CN: Svitto, i 4 seggi restano in mano a partiti borghesi

I quattro seggi di cui il cantone di Svitto dispone in Consiglio nazionale rimangono, come quattro anni fa, nelle mani dei tre grandi partiti borghesi e ripartiti esattamente come nel 2019. Nella prossima legislatura la deputazione svittese alla Camera del popolo sarà quindi rappresentata da 2 UDC (-), 1 PLR, 1 Alleanza del Centro (-). Il PS continuerà a essere assente.

Il miglior risultato personale è stato registrato dall'uscente UDC Marcel Dettling (30'922 voti), che nel 2015 aveva sottratto l'unico seggio PS all'allora presidente del gruppo socialista alle Camere federali Andy Tschümperlin. Il democentrista Roman Bürgi (18'549 voti) è riuscito a difendere la poltrona del collega di partito Pirmin Schwander. Quest'ultimo, non si è ripresentato al Consiglio Nazionale per lanciarsi nella corsa al Consiglio degli Stati dove è stato eletto.

La consigliera nazionale uscente del PLR Petra Gössi è stata rieletta con 16'398 suffragi. Poiché la ex presidente del PLR svizzero è stata eletta alla Camera dei Cantoni, il suo posto sarà occupato dal secondo classificato nella lista PLR ossia Heinz Theiler (8280 voti).

Il Centro è riuscito a difendere il seggio del consigliere nazionale Alois Gmür che non si è ricandidato: nuovo eletto è stato il gran consigliere Dominik Blunschy (8707 voti). Nessun seggio è andato alla sinistra, come anche al movimento Mass-Voll e all'oppositore ai provvedimenti delle autorità ai tempi della pandemia, Josef Ender. Quest'ultimo ha tuttavia ottenuto 14'963 suffragi.

L'affluenza alle urne è stata del 54,61%.

18:07
18:07
CN: Neuchâtel, l'UDC soffia seggio a de la Reussille

I democentristi guadagnano anche a Neuchâtel: al Consiglio nazionale l'UDC occuperà il seggio finora occupato da Denis de la Reussille, del Partito operaio popolare (POP, estrema sinistra). Il PLR, il PS e i Verdi mantengono i loro mandati.

L'estromissione del popolare ex sindaco della città di Le Locle - al Consiglio nazionale dal 2015 - non corrisponde a una vera e propria sorpresa. Tutti gli osservatori della politica neocastellana dicevano che il suo seggio era a rischio. L'UDC è quindi riuscita a recuperare la poltrona persa quattro anni fa.

Gli eletti sono: Baptiste Hurni (PS), Damien Cottier (PLR), Fabien Fivaz (Verdi) e Didier Calame (UDC). Hurni è anche stato eletto al Consiglio degli Stati.

18:06
18:06
CN: Sciaffusa, rieletti i due uscenti

I due seggi al Consiglio nazionale per il canton Sciaffusa rimangono invariati: gli uscenti Thomas Hurter (UDC) e Martina Munz (PS) sono infatti stati rieletti. Hurter ha ottenuto 21.425 voti e Munz 17.316.

18:03
18:03
Nazionale: proiezione SSR, UDC guadagna 8 seggi, Verdi meno 6

La vittoria dell'UDC e la sconfitta dei Verdi nelle elezioni del Consiglio Nazionale si confermano anche in una prima proiezione dell'attribuzione dei seggi.

Secondo le analisi dell'Istituto Gfs.bern il Consiglio nazionale sarà così composto, per quanto riguarda i maggiori partiti: UDC 61 seggi (+8 rispetto al 2019), PS 40 (+1), Centro 30 (+2), PLR 29 (invariato), Verdi 22 (-6), Verdi liberali 11 (-5).

17:59
17:59
CN: Grigioni, l'UDC riconquista il secondo seggio

L'UDC grigionese ha raggiunto il suo obiettivo, ha riconquistato il secondo seggio al Nazionale perso nel 2019 a favore del PS. Martullo-Blocher e Hug saranno i suo rappresentanti. Rieletti gli uscenti Martin Candinas (Centro), Jon Pult (PS) e Anna Giacometti (PLR).

Il miglior risultato è stato conseguito da Candinas con 28'400 voti, seguito da Martullo-Blocher con 21'795 voti. Jon Pult si è piazzato subito dopo con 21'290 voti. Il nuovo arrivato, Roman Hug, ha ottenuto 16'595 voti, precedendo di poco la Consigliera nazionale in carica Anna Giacometti, con 16'184 voti.

La posizione della Consigliera nazionale bregagliotta era considerata particolarmente a rischio alla presenza dello sfidante all'interno del PLR, l'ex Consigliere di Stato Christian Rathgeb. Alla fine, Rathgeb ha accumulato a sorpresa ben 6'278 voti di distacco da Giacometti.

Con Giacometti e Martullo-Blocher, il Cantone dei Grigioni presenta ora solo due donne in Consiglio Nazionale. Il seggio di Sandra Locher Benguerel (SP), che non si è ricandidata, è ora occupato da Hug.

Per Pult, la sconfitta del PS è dovuta alla cosiddetta «Alleanza per il clima», l'unione di liste fra Verdi liberali, Verdi, Socialisti e Grigionesi Indipendenti. I Verdi e i verdi liberali hanno perso insieme il 2,4% dell'elettorato, scendendo ora al 6,3% (Verdi liberali) e al 5,2% (Verdi). Il guadagno dello 0,7% del PS non è riuscito a compensare questa perdita.

Tuttavia, il presidente dei socialista grigionesi Andri Perl ha dichiarato a Keystone-ATS che il suo partito si unirà a questa lista anche in futuro. Dopo tutto, quattro anni fa il secondo seggio era stato conquistato solo grazie all'Alleanza per il clima. Resta da chiedersi se tra quattro anni il Grigioni avrà ancora cinque seggi in Consiglio nazionale a causa dei movimenti demografici in altre regioni della Svizzera. «In tal caso la campagna elettorale sarà molto meno entusiasmante», ha affermato Perl.

17:59
17:59
Alleanza del Centro, un buon risultato per Pfister

Un buon risultato. Questo il commento a caldo alla RSI del presidente dell'Alleanza del Centro, Gerhard Pfister, anche se il suo partito dovesse rimanere poco sotto il 13,8% dei consensi desiderato.

Pfister ha spiegato questo risultato lusinghiero con l'avvenuta fusione col PBD e col cambiamento di nome - abbandono del referente cristiano - ciò che potrebbe aver indotto diversi elettori, anche delle città, «a votare per noi». La nostra strategia di aprirci ad altri strati sociali, ha concluso il consigliere nazionale di Zugo, ha dato i suoi frutti.

17:47
17:47
Il punto alle 17.45, Nazionale: è stato un voto storico

Sono forse solo micro-cambiamenti, come peraltro ha abituato il sistema elettorale svizzero, impostato alla stabilità, ma vi sono comunque alcune indicazioni che fanno di quello odierno un voto storico per il Consiglio nazionale.

Prendendo per buone le quote percentuali dei partiti della proiezione SRG SSR - che solitamente sono abbastanza aderenti alla realtà, in passato perlomeno è stato così - il 29,0% dell'UDC sarebbe il secondo miglior risultato per una formazione politica dal 1919, vicinissimo al primato del 29,4% nel 2015, pure di marca democentrista.

Il 17,4% del PS rappresenterebbe un aumento dello 0,6% rispetto a quattro anni or sono. Ma anche il secondo peggior risultato di sempre per quello che una volta era il partito dei lavoratori, sceso al minimo del 16,8% nel 2019.

Per il Centro si è trattato della prima elezione con il nuovo nome e dopo la fusione fra PPD e Partito borghese democratico (nato a suo tempo da una scissione UDC). La nuova formazione si attesterebbe al 14,7% (+0,9 punti rispetto ai due partiti cumulati nel 2019) e guadagnerebbe - per un soffio - il terzo rango: sarebbe la prima volta nella storia della Confederazione che gli ex conservatori superano i liberali. La cosa potrebbe avere ripercussioni sulla futura composizione del Consiglio federale: secondo gli osservatori il seggio di Ignazio Cassis non è certo diventato più sicuro oggi.

Il PLR al 14,6% viene infatti visto ai minimi di sempre: il partito che ha fondato la Svizzera moderna è arretrato di altri 0,5 punti rispetto a quattro anni fa. Come giustificare due poltrone in governo?

I Verdi al 9,1% si apprestano a subire una cocente sconfitta, arretrando di 4,1 punti. Si tratterebbe comunque del terzo miglior risultato di sempre, certo forse non in linea con le aspettative di chi punta a contrastare il cambiamento climatico.

I Verdi liberali perdono 0,7 punti e scenderebbero al 7,1%, ma se così verrà confermato realizzeranno comunque il secondo miglior risultato nella loro giovane storia.

17:46
17:46
Il punto alle 17.45, Stati: PLR estromesso a Neuchâtel

A Neuchâtel, il PLR, forza storica del Cantone, è stato estromesso dal Consiglio degli Stati. Il «senatore» uscente Philippe Bauer non è stato rieletto.

I due seggi, attribuiti col sistema proporzionale, vanno al consigliere nazionale Baptiste Hurni (PS) e all'uscente Céline Vara (Verdi).

Un'altra potenziale sorpresa dovrebbe giungere da Ginevra. Mauro Poggia (Mouvement citoyens genevois, un movimento regionalista, per molti versi simile alla Lega in Ticino), già consigliere di Stato, è in testa nella competizione elettorale sulla base dello spoglio del 98% degli elettori. È in vantaggio di mille voti sulla candidata uscente dei Verdi Lisa Mazzone. A sua volta l'ecologista supera l'uscente Carlo Sommaruga (PS).

Per il resto, nei seggi finora assegnati non vi sono stati cambiamenti a livello partitico.

In Ticino, il presidente dell'UDC Marco Chiesa, largamente in testa nell'elezione per il Consiglio degli Stati, continuerebbe ad occupare uno dei due seggi ticinesi alla Camera dei cantoni. Il secondo seggio andrebbe a Fabio Regazzi, candidato dell'Alleanza del Centro, secondo i risultati provvisori dopo lo scrutinio di 96 comuni su 106.

Chiesa ha raccolto finora 23'061 voti, mentre Regazzi segue a distanza con 17'160 voti. Alex Farinelli (PLR) ottiene 15'562 preferenze. Greta Gysin (Verdi) con 12'438 voti raccolti supera Bruno Storni (11'094), candidato scelto dal PS per difendere il seggio di Marina Carobbio, che nel 2019 ha creato una sorpresa battendo l'uscente Filippo Lombardi (Centro) e Giovanni Merlini (PLR).

Al sesto posto Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro) con 8'104 voti. Gli altri al momento non superano la soglia per l'accesso al ballottaggio.

17:42
17:42
Burkart: «Una giornata un po' grigia»

Una giornata grigia: né contenti, né troppo tristi insomma. Così ha commentato alla RSI la giornata elettorale odierna il presidente del PLR, Thierry Burkart, che ha detto di sperare ancora nei ballottaggi in alcuni Cantoni per il Consiglio degli Stati.

Insomma, le cose potrebbero ancora cambiare, almeno a livello di seggi. Tuttavia, il presidente del PLR ha ammesso che, a livello di elettori, il PLR ha perso qualcosa. L'atteso superamento del PS, annunciato un anno fa, non si è verificato.

Stando a Burkart, è probabile che l'UDC abbia saputo sfruttare certi temi in maniera ottimale, come quello dell'asilo, e che i dossier cari al suo partito, come l'approvvigionamento elettrico, la demografia o la politica economica, abbiano fatto meno presa sugli elettori. Circa la crisi del Credit Suisse, quest'ultima, secondo il consigliere agli stati argoviese - rieletto - «non ci ha aiutato».

17:39
17:39
«Come Forum alternativo siamo soddisfatti»

«Come Forum alternativo siamo soddisfatti», afferma il coordinatore Franco Cavalli. «Per ora abbiamo salvato il secondo seggio che, guardando ai dati, i Verdi da soli avrebbero perso. Sono ottimista anche per il ballottaggio: con Farinelli e Regazzi che si «faranno la guerra», la situazione sembra quella di quattro anni fa con Marina Carobbio. Greta è l’unica candidata donna (oltre a Mirante, se deciderà di partecipare, ndr) e con parte dei voti di Bruno Storni ha buona possibilità. La posizione di partenza è senz’altro migliore di quella che ci si poteva aspettare».

Sull’avanzata della destra e il travaso di voti dalla Lega all’UDC: «Sono contento: l’UDC è la destra economica pura, sarà più facile combatterla».

17:39
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CN: Argovia, l'UDC conquista il settimo seggio, fuori il PEV

Ad Argovia l'Unione democratica di centro (UDC) riconquista il settimo seggio in Consiglio nazionale strappatogli nel 2019 dai socialisti, mentre il Partito evangelico (PEV) deve cedere l'unico che aveva. Gli altri cinque partiti mantengono le proprie poltrone.

Dopo quattro anni alla Camera del popolo, la presidente del PEV Lilian Studer non tornerà quindi a Berna. Nei prossimi quattro anni i 16 seggi argoviesi alla Camera del Popolo saranno così distribuiti: 7 UDC, 3 PS, 2 PLR, 2 Alleanza del Centro, 1 Verdi e 1 PVL.

17:37
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Norman Gobbi: «Il risultato non è soddisfacente»

È un Norman Gobbi abbacchiato quello presentatosi in via Monte Boglia. Il consigliere di Stato leghista ha commentato con estrema lucidità e amarezza il risultato ottenuto dalla Lega.

17:35
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CSt: Neuchâtel, Philippe Bauer (PLR) perde il seggio

Grande sorpresa a Neuchâtel nella corsa al Consiglio degli Stati: l'uscente Philippe Bauer (PLR) non è stato rieletto. I due seggi vanno a Baptiste Hurni (PS) e all'uscente Céline Vara (Verdi).

17:34
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CSt: San Gallo, gli uscenti Würth (UDC) e Friedli rieletti

I «senatori» sangallesi uscenti Benedikt Würth (Centro) ed Esther Friedli (UDC) sono stati rieletti al primo turno alla Camera dei Cantoni. Hanno staccato nettamente la concorrenza.

Il risultato non sorprende, visto che la Friedli aveva conquistato la scorsa primavera durante un'elezione suppletiva il seggio che era stato di Paul Rechsteiner (PS).

L'ex consigliera nazionale e compagna dell'ex presidente dell'UDC Toni Brunner aveva superato nettamente al ballottaggio la candidata del PS. Anche l'altro uscente Würth, ex consigliere di Stato, era dato per favorito.

17:33
17:33
CN: Lucerna, fuori Verdi liberali e raddoppio PS

Nel canton Lucerna il PS ha conquistato un secondo seggio in Consiglio nazionale. A farne le spese i Verdi liberali, il cui unico rappresentante Roland Fischer deve lasciare Berna.

Immutata la situazione degli altri partiti, che mantengono le poltrone che già possedevano. Le nove di cui dispone il cantone alla Camera del popolo saranno quindi così ripartite: 3 Centro, 2 UDC, 2 PS, 1 PLR e 1 Verdi.

17:32
17:32
Bruno Storni: «Lieto di poter continuare il mio lavoro a Berna»

«Sono molto lieto di poter continuare il mio lavoro a Berna. Ci sono parecchi dossier da portare avanti per i quali intendo impegnarmi a fondo». Il consigliere nazionale uscente Bruno Storni commenta a caldo i risultati, non ancora definitivi. E il suo è un commento agrodolce. «Un occhio ride e l’altro piange», aggiunge. Se da un lato c’è soddisfazione per la rielezione in seno alla Camera bassa, dall’altra c’è delusione per il risultato del PS a livello cantonale. «Abbiamo ancora perso consensi. Non riusciamo a convincere gli elettori della bontà delle nostre idee e del lavoro che portiamo avanti», sottolinea Storni che in merito al risultato per il Consiglio degli Stati afferma: «Era una corsa a due e l’ha vinta Greta. Le faccio i miei migliori auguri in vista del ballottaggio per il quale avrà il nostro pieno sostegno».

17:28
17:28
Mirante: «È un risultato strepitoso»

Amalia Mirante è arrivata a Manno. E il suo entusiasmo, verrebbe da dire, è piuttosto contagioso. L'esponente di Avanti con Ticino e Lavoro ha parlato di un risultato strepitoso.

17:25
17:25
CSt: Svitto, eletti Gössi (PLR) e Schwander (UDC)

La consigliera nazionale svittese Petra Gössi (PLR) ha estromesso Othmar Reichmuth (Centro) dal Consiglio degli Stati. È la prima «senatrice» del cantone. Dal canto suo il consigliere nazionale Pirmin Schwander (UDC) è riuscito a difendere il seggio del collega di partito uscente Alex Kuprecht, che non si è ricandidato dopo 20 anni a Berna.

L'attuale consigliera nazionale (dal 2011) Gössi, già presidente del PLR nazionale (dal 2016 al 2021), si è ricandidata anche per la Camera del popolo. Rimarrà certamente agli Stati, per cui ha ottenuto 33'342 suffragi.

Schwander (UDC), uno dei politici più a destra a Palazzo federale, aveva già tentato nel 2019 il passaggio alla Camera dei Cantoni, ma era stato battuto da Reichmut. Oggi ha ottenuto 30'112 consensi. Era in Consiglio nazionale dal 2003.

Dal 2011 al 2019 i due mandati svittesi nella Camera dei Cantoni erano democentristi. Da allora l'UDC ha dimezzato la sua presenza.

La maggioranza assoluta era di 26'695. La partecipazione ha raggiunto il 56,8%.

L'uscente Reichmut, già consigliere di Stato, direttore del Dipartimento delle costruzioni, quattro anni fa aveva strappato un seggio all'UDC nell'elezione di ballottaggio. Nella passata legislatura è rimasto poco visibile. Oggi ha ricevuto 27'699 voti.

La granconsigliera Elsbeth Anderegg Marty (PS) e David Heinzer (Verdi) sono risultati nettamente distanziati: hanno raccolto rispettivamente 8425 e 7201 voti.

17:22
17:22
Mirante: «Il Paese ci ignora, ma noi...»

Amalia Mirante è arrivata a Manno, al quartier generale di Avanti con Ticino e Lavoro, tra gli applausi: «Il Paese ci ignora ma noi andiamo avanti lo stesso» il suo grido di battaglia.

17:20
17:20
CN: Soletta, tutti i partiti mantengono i propri mandati

Nessun cambiamento a Soletta nelle elezioni per il Consiglio nazionale: tutti e cinque i partiti mantengono i propri seggi. A rischio era soprattutto quello dei Verdi, strappato nel 2019 ai socialisti.

Il cantone resterà quindi rappresentato alla Camera del Popolo da due membri dell'Unione democratica di centro (UDC) così come da un membro ciascuno del Partito liberale radicale (PLR), dell'Alleanza del Centro, dei Verdi e del Partito socialista (PS).

Primo partito resta chiaramente l'UDC con una quota di elettori del 28,7% (+2,8 punti). Poco distanti tra loro l'Alleanza del Centro con il 17,9% (a fronte del 14,2% del PPD e del 2% del PBD nel 2019), il PLR con il 17,4% (-1,1 punti) e il PS (17,2%, -1,2). I Verdi scendono di 2,1 punti al 9,3%, i Verdi liberali di 0,8 punti al 6,0%.

Quanto ai singoli candidati, sono confermati gli uscenti Christian Imark (UDC, 29'625 voti), Franziska Roth (PS, 18'174), Stefan Müller-Altermatt (Alleanza del Centro, 10'855) e Felix Wettstein (Verdi, 8'710).

Debuttano al Nazionale il granconsigliere liberale radicale Simon Michel (12'221 voti), direttore dell'azienda di tecniche mediche Ypsomed, e il granconsigliere democentrista ed avvocato Rémy Wyssmann (che ha ottenuto il secondo miglior risultato complessivo, 21'264 voti) dopo il ritiro dei due pesi massimi - alla Camera del popolo da vent’anni - Kurt Fluri (PLR) e Walter Wobmann (UDC), quest'ultimo all'origine delle iniziative sui minareti e sul burqa).

Per i sei seggi in palio si erano candidate ben 170 persone, un record, suddivise su 29 liste. L'UDC si era unita con il movimento no-vax Mass-Voll (che ha ottenuto oggi 10'359 voti, pari al 2,03% dell'elettorato), l'Alleanza del Centro con i Verdi liberali e il Partito evangelico, il PS con i Verdi mentre il PLR correva da solo.

La partecipazione al voto si è attestata al 47,86%.

17:20
17:20
CN: San Gallo, l'UDC strappa un seggio al PVL

Nel cantone di San Gallo l'UDC guadagna un seggio in Consiglio nazionale a scapito dei Verdi liberali (PVL). Nella prossima legislatura i democentristi avranno quindi 5 mandati dei complessivi 12 di cui dispone il cantone alla Camera del popolo. PLR, Centro e PS mantengono due seggi ciascuno e i Verdi uno. Mentre il PVL non sarà più rappresentato.

17:19
17:19
CSt: Vallese, ballottaggio generale con il Centro davanti

Ci sarà un ballottaggio generale in Vallese per determinare a chi andranno i due seggi al Consiglio degli Stati. Nessuno degli otto candidati in lizza ha infatti ottenuto la maggioranza assoluta, fissata a 52.206 voti. In testa si sono classificati i centristi uscenti Beat Rieder e Marianne Maret.

17:18
17:18
Greta Gysin: «A livello svizzero la situazione non è bellissima»

Nel suo discorso, Greta Gysin ha ringraziato tutti per lo sforzo profuso: «A livello svizzero la situazione non è bellissima. Nella prossima legislatura cercheremo di fare il massimo per la popolazione. La maggioranza di destra non è risuscita a dare delle risposte ai problemi della popolazione, come l’aumento dei premi. Nonostante questo è inspiegabile che vinca».

17:14
17:14
CN: Friburgo, l'UDC prende un seggio al PS

Alle elezioni per il rinnovo del Consiglio nazionale, nel canton Friburgo l'Unione democratica di centro ha guadagnato un seggio a scapito dei socialisti. UDC (+1) e Alleanza del Centro (invariato) dispongono ciascuno di due mandati, il PS (-1), i Verdi (invariato) e il PLR (invariato) di uno. La partecipazione è stata del 45,40%.

L'UDC manda a Berna l'uscente Pierre-André Page e il granconsigliere Nicolas Kolly. Gli eletti del Centro sono le uscenti Christine Bulliard-Marbach e Marie-France Roth Pasquier. Per il PLR accede alla Camera del popolo la granconsigliera Nadine Gobet, per i Verdi l'uscente Gerhard Andrey e per il PS l'uscente Valérie Piller Carrard.

Non viene dunque rieletta l'uscente socialista Ursula Schneider Schüttel, che aveva vissuto una situazione simile già alle elezioni federali del 2015. E già allora il suo seggio era finito nelle mani dell'UDC (di Pierre-André Page, che fu eletto assieme all'allora uscente Jean-François Rime). L'UDC perse poi il seggio di Rime quattro anni più tardi.

17:10
17:10
Bruno Storni: «C'è poco da festeggiare»

«Il seggio al Nazionale sembra essere mantenuto, ma per il resto non c’è molto da festeggiare». Con queste parole Bruno Storni risponde all’applauso che gli hanno tributato i «compagni» riuniti in buon numero alla Casa del Popolo di Bellinzona. Malgrado il risultato che si sta consolidando e che vede Storni rieletto al Nazionale, il PS registra un’ulteriore erosione di consensi. «L’obiettivo minimo era riconfermare i due seggi dell’area progressista alla Camera bassa. Obiettivo che sembra ormai raggiunto», ha ribadito il co-presidente del PS Fabrizio Sirica.

17:08
17:08
CSt: Basilea campagna, Maya Graf agevolmente riconfermata

La «senatrice» uscente Maya Graf (Verdi) è stata agevolmente riconfermata alla Camera dei cantoni. L'ecologista ha distanziato nettamente (di quasi 10'000 voti) Sven Inäbnit (PLR), che godeva anche dell'appoggio dell'UDC e del Centro.

Due soli candidati si erano fatti avanti per l'unica poltrona agli Stati: alla Graf sono andati 45'554 voti, mentre Inäbnit (PLR) ha ottenuto 35'976 suffragi. La maggioranza assoluta era fissata a 41'906 voti.

Il risultato non è sorprendente, visto che l'ecologista partiva assolutamente favorita: la sinistra (PS e Verdi) occupa il seggio agli Stati da 16 anni.

17:06
17:06
Marco Chiesa: «Abbiamo ricevuto un incarico importante»

«La situazione è talmente seria da meritare di essere analizzata al di là della soddisfazione per una previsione. Se ciò si confermasse allora abbiamo ricevuto un incarico importante e fondamentale dalla popolazione di alcuni temi che ci stanno a cuore: l'immigrazione e l'approvvigionamento energetico. È una grande responsabilità». Così Marco Chiesa, presidente dell'UDC.

17:03
17:03
Fabio Regazzi: «Non mi aspettavo di essere così ben piazzato per gli Stati»

«Non mi aspettavo di essere così ben piazzato per gli Stati: è un risultato che mi lusinga. Ce la giochiamo per il secondo seggio e senza congiunzioni, un risultato notevole. Sarà una partita tiratissima». Così Fabio Regazzi, candidato del Centro.

17:03
17:03
CSt: Vaud, Pierre-Yves Maillard (PS) eletto

Nel canton Vaud il socialista Pierre-Yves Maillard è stato eletto al Consiglio degli Stati al primo turno. Al secondo posto il PLR Pascal Broulis. Il secondo turno si terrà il 12 novembre.

17:01
17:01
Nazionale: dopo lo spoglio in dieci cantoni l'UDC guadagna due seggi

Le prime indicazioni relative ai seggi del Consiglio Nazionale mostrano ancora pochi cambiamenti rispetto al 2019: questo perché i dieci cantoni di cui finora si conoscono i risultati definitivi (AG, AI, AR, GL, GR, NW, OW, SO, UR, ZG) sono almeno in parte piccoli. L'impatto delle variazioni percentuali di voto sarà più forte nei cantoni più grandi.

Al momento, quando sono stati attribuiti 36 seggi su 200, l'UDC guadagna due mandati, mentre PS e Partito evangelico perdono una poltrona a testa.

17:01
17:01
CSt: Ticino, in testa sempre Chiesa e Regazzi

Il presidente dell'UDC Marco Chiesa, largamente in testa nell'elezione per il Consiglio degli Stati, continuerebbe ad occupare uno dei due seggi ticinesi alla Camera dei cantoni. Il secondo seggio andrebbe a Fabio Regazzi, candidato dell'Alleanza del Centro, secondo i risultati provvisori dopo lo scrutinio di 96 comuni su 106.

Chiesa ha raccolto finora 23'061 voti, mentre Regazzi segue a distanza con 17.160 voti. Alex Farinelli (PLR) ottiene 15.562 preferenze. Greta Gysin (Verdi) con 12.438 voti raccolti supera Bruno Storni (11.094), candidato scelto dal PS per difendere il seggio di Marina Carobbio, che nel 2019 ha creato una sorpresa battendo l'uscente Filippo Lombardi (Centro) e Giovanni Merlini (PLR).

Al sesto posto Amalia Mirante (Avanti con Ticino&Lavoro) con 8'104 voti. Gli altri al momento non superano la soglia per l'accesso al ballottaggio.

16:56
16:56
Gysin: «Toccherà a noi arginare l'avanzata della destra»

«Il risultato nazionale è una scossa di riassestamento rispetto a quattro anni fa», ha commentato Greta Gysin, che si è detta preoccupata dell’avanzata della destra. «Toccherà a noi (al fronte progressista, ndr) arginarla con gli strumenti democratici del referendum e dell’iniziativa popolare».

16:53
16:53
Piero Marchesi: «Grazie a chi ci ha supportato e grazie agli elettori»

«La crescita dell'UDC avviene grazie anche ai voti dei liberali e forse anche del Centro, ma questo risultato ribadisce che assieme alla Lega si vince. Soli, sarebbe stato peggio». Così Piero Marchesi ai microfoni di Francesco Pellegrinelli al quartier generale di Agno.

16:46
16:46
Il punto alle 16.45, Nazionale: crollo dei Verdi, UDC vicino ai massimi

Con il trascorrere delle ore si conferma nelle elezioni del Consiglio Nazionale il crollo dei Verdi, che vedono perso per strada un quarto del loro elettorato, mentre l'UDC appare in forte aumento, con un risultato che potrebbe essere vicino ai suoi massimi del 2015, pur non superando la soglia del 30% come poteva sembrare in base alle indicazioni del primo pomeriggio.

Secondo la prima proiezione nazionale SRG SSR - realizzata dell'Istituto Gfs.bern e che è stata nel frattempo lievemente aggiornata - l'UDC è accreditata al 29,0% (+3,4 punti rispetto al 2019), molto vicina quindi al 29,4% del 2015, che è il miglior risultato in assoluto per un partito elvetico da quando la camera del popolo viene eletta con il sistema proporzionale, cioè dal 1919.

Al secondo posto si conferma il PS, che raccoglie il 17,2% (+0,4 punti), con una progressione meno forte di quanto pronosticassero gli ultimi sondaggi. Molto combattuta appare la lotta per il terzo rango, che potrebbe essere molto importante in chiave composizione del Consiglio federale: il Centro, al 14,7% (+0,9%), sembra superare il PLR 14,6% (-0,5 punti), cosa che non era mai avvenuta nella storia della Confederazione, dal 1848.

Una dura sconfitta attende i Verdi, che scendono al 9,1% (-4,1 punti), dopo i fasti di quattro anni or sono, quando avevano conquistato in un sol colpo 17 seggi. Il minore interesse per le tematiche ecologiste è confermato anche dall'arretramento - peraltro molto più contenuto - dei Verdi liberali, che si attestato al 7,1% (-0,7 punti).

Se questi dati dovessero tradursi in seggi - ma è tutto da vedere: una prima proiezione SRG SSR sul tema è attesa per le 18.00 - il parlamento elvetico si sposterebbe quindi leggermente più a destra. Va peraltro sempre sottolineato che si tratta di variazioni di alcuni punti percentuali, micro-cambiamenti se confrontati con quanto accade nelle elezioni all'estero.

16:45
16:45
Piero Marchesi salutato con strette di mano e sorrisi ad Agno

Al Talki di Agno è arrivato anche il presidente Piero Marchesi, salutato con grandi strette di mano e sorrisi per l’ottimo risultato personale. Secondo gli ultimi dati, a 96 comuni scrutinati, si conferma il travaso di voti dalla Lega all’UDC. Per il consiglio nazionale, la Lega si assesta a 13,2% (-3,31%), l’UDC cresce di 2,91% a 15,3%. Nel complesso, però, si assiste quindi a un piccolo arretramento d’area. «Dobbiamo attendere i risultati dei grandi comuni», commenta Sergio Morisoli, che si dice tuttavia soddisfatto per la crescita democentrista.

16:44
16:44
È arrivata Greta Gysin

Al quartier generale dei verdi è arrivata Greta Gysin, poco dopo i dati di Locarno che sanciscono il controsorpasso progressista ai danni del PLR.

16:44
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Bruno Storni alla Casa del Popolo

Alla Casa del Popolo di Bellinzona è arrivato Bruno Storni, in corsa sia per il Nazionale sia per gli Stati.

16:42
16:42
Caverzasio: «Risultato della Lega al di sotto delle aspettative»

Arrivato in via Monte Boglia, Daniele Caverzasio non nasconde una certa delusione per il risultato sin qui ottenuto dalla Lega. Un risultato, ha spiegato in video, al di sotto delle aspettative.

16:42
16:42
CSt: Soletta, Bischof (Centro) rieletto al primo turno

All'elezione per il Consiglio degli Stati nel canton Soletta il «senatore» uscente Pirmin Bischof (Alleanza del Centro) ce l'ha fatta: è stato riconfermato oggi per un quarto mandato. Con 46.086 voti, è l'unico candidato ad essere stato eletto al primo turno.

La maggioranza assoluta era fissata a 43.160 suffragi. Già quattro anni fa Bischof era stato riconfermato al primo turno.

Dietro di lui seguono i consiglieri nazionali del PS Franziska Roth (con 30.602 voti), dell'UDC Christian Imark (con 29.176 suffragi) nonché il consigliere di Stato del PLR Remo Ankli (con 25.585), che dovranno attendere il ballottaggio in programma il 19 novembre per sapere se accompagneranno il «senatore» del Centro alla Camera dei cantoni.

Se il 63enne Bischof si ricandidava, l'altro «senatore» solettese Roberto Zanetti (PS), figura nota a livello federale, ha lasciato. Non sarà facile per Franziska Roth difendere il seggio detenuto dal 2010 da Zanetti.

Tra i principali sfidanti figurano Ankli, che punta a ridare ai liberali-radicali la poltrona agli Stati persa nel 2011, dopo 163 anni, e andata a Bischof. In corsa ci sarà pure il consigliere nazionale Imark (UDC). Da segnalare che l'UDC di Soletta non ha mai avuto un seggio alla Camera dei cantoni.

Difficilmente andrà al ballottaggio il consigliere nazionale dei Verdi Felix Wettstein, giunto staccatissimo oggi con 14.394 voti.

16:38
16:38
CN: Ticino, l'UDC guadagna un seggio e il Centro ne perde uno secondo le proiezioni

L'UDC ha registrato una forte crescita nelle elezioni per il Consiglio nazionale in Ticino e guadagnerebbe un seggio a scapito del Centro, stando alle proiezioni dell'istituto gfs.bern rese note dalla RSI.

Come a livello Nazionale, anche a sud della Alpi l'UDC risulta la grande vincitrice di queste elezioni. Guadagnerebbe infatti 4,5 punti percentuali salendo 16.20% e avrà diritto probabilmente a due seggi, uno in più rispetto alla legislatura appena conclusa. A farne le spese sarebbe il Centro che passerebbe da due a un solo rappresentante. Questo «cambio» di seggi al momento però è lungi dall'essere sicuro, ha messo in guardia l'istituto gfs.bern.

Per il resto la ripartizione rimarrebbe invariata. 2 seggi al PLR, uno ai Verdi, uno al PS e uno alla Lega.

16:34
16:34
Centro: «Siamo in partita»

I risultati di Locarno infondono un’iniezione di entusiasmo al Centro: «Siamo in partita».

16:33
16:33
Caverzasio arriva in via Monte Boglia

Daniele Caverzasio è il primo candidato leghista alle Federali a presentarsi al quartier generale di Via Monte Boglia.

16:32
16:32
Non camomilla ma prosecco a Manno

Non camomilla ma prosecco a Manno, dove cresce l’entusiasmo per i risultati che vedono consolidarsi il 13% di Amalia Mirante. Mirante che dovrebbe arrivare tra poco, mentre gli altri sostenitori già discutono sulle strategie per le prossime comunali: «È la seconda volta che dimostriamo che nulla è impossibile per chi si impegna e lavora per la gente».

16:32
16:32
Consiglio nazionale: in Ticino la situazione è incerta

In Ticino la situazione per la corsa al Consiglio nazionale è più incerta che mai. Se per buona parte del pomeriggio il dato politicamente più rilevante riguardava la riconquista del terzo seggio da parte di Lega e UDC, ora la situazione è cambiata. I risultati parziali con 88 Comuni scrutinati su 106 danno infatti due seggi ad ogni area politica, ossia lo stesso risultato del 2019. Due seggi a Lega e UDC (uno a testa), due seggi all’area rosso verde (con un seggio per il PS e uno per i Verdi) e, infine, un due seggi a testa per PLR e Centro. A decidere tutto, dunque, saranno gli ultimi Comuni che mancano all’appello.

16:31
16:31
Riget: «Problematica l'erosione dei Verdi»

Così Laura Riget, copresidente del PS: «Positivo che il PS riesca a mantenere le posizioni, ma a livello di area è molto problematica l'erosione dei Verdi. Nei prossimi anni si prospetta una legislatura difficile a livello parlamentare».

16:25
16:25
Giorgio Fonio è alla seconda camomilla

La tensione è alta, altissima al quartier generale del Centro. E Giorgio Fonio prova a stemperarla così, con la sua seconda, personalissima camomilla.

16:23
16:23
Ticino: tutti, ora, avrebbero due seggi

PLR 20,6%; PS-Verdi 20,2%; Centro 19,6%. Il distacco tra le tre forze politiche si è ridotto e attualmente tutti (Lega-UDC compresi) avrebbero due seggi. E anche in casa ecologista si inizia a guardare con molta attenzione ai risultati del Nazionale: il secondo seggio progressista è tutto fuorché blindato

16:21
16:21
L'affluenza alle urne aumenta inaspettatamente

In Svizzera non si è ancora stanchi di votare. I risultati giunti dai cantoni più popolosi come Argovia - ma anche considerando quanto visto finora in quelli di piccole e medie dimensioni tra cui Zugo e Glarona - mostrano un'affluenza alle urne contraria alle aspettative e destinata ancora ad aumentare nel corso della giornata, ha dichiarato il politologo Nenad Stojanović all'agenzia di stampa Keystone-ATS.

Questo è «interessante e coinvolgente», ha ribadito Stojanović, secondo cui con buona probabilità i Verdi subiranno una sconfitta maggiore in Romandia rispetto alla Svizzera tedesca. A Ginevra e nel cantone Vaud, la perdita da parte del partito ecologista dovrebbe superare i 5 punti percentuali, a differenza di Basilea Città o dei Grigioni.

Mentre l'UDC ha potuto beneficiare di una maggiore affluenza alle urne e di una migliore mobilitazione, la situazione in casa dei Verdi è ben diversa: anche se riuscissero a mantenere i loro elettori in linea, stanno perdendo in termini relativi, proprio anche a causa dell'aumento dell'affluenza alle urne.

16:18
16:18
CN: Grigioni, vince l'UDC mentre il PS perde il secondo seggio

L'UDC grigionese è il partito vincitore delle elezioni per il Consiglio Nazionale 2023. Sugli scudi Magdalena Martullo-Blocher e il suo presidente Roman Hug. Si conferma con il miglior risultato Martin Candinas (Alleanza del Centro). Rieletti anche Jon Pult (PS) e Anna Giacometti. Ma i socialisti perdono il secondo seggio.

16:17
16:17
Verdi in calo, parla Samantha Bourgoin

La nuova proiezione a livello nazionale da i Verdi in calo del 4% (gli ecologisti si attesterebbero al 9,2%). «Il contesto internazionale, tra guerre, incertezza e rincari, gioca a sfavore dei temi portati avanti da noi Verdi. In generale quando ci si sente minacciati si guarda al presente e non al futuro. Noi non demordiamo, i problemi, al di là dei proclami di chi sta, vincendo non si stanno risolvendo», è la lettura della co-coordinatrice Samantha Bourgoin.

16:16
16:16
«Al ballottaggio ce la possiamo fare»

«Al ballottaggio ce la possiamo fare». Sono fiduciosi l'ex consigliere di Stato Manuele Bertoli e il capogruppo socialista in Gran Consiglio Ivo Durisch nel commentare i risultati parziali per quanto attiene al Consiglio degli Stati. La somma dei voti finora raccolti da Bruno Storni(PS) e Greta Gysin mettono l’area progressista «in ottima posizione».

«Confermiamo che al ballottaggio sosterremo il candidato che oggi avrà ricevuto il maggior numero di voti» aggiunge il co-presidente del PS Fabrizio Sirica.

16:05
16:05
CSt: Ticino, in testa Chiesa e Regazzi

Il presidente dell'UDC Marco Chiesa, largamente in testa nell'elezione per il Consiglio degli Stati, continuerebbe ad occupare uno dei due seggi ticinesi alla Camera dei cantoni. Il secondo seggio andrebbe a Fabio Regazzi, candidato dell'Alleanza del Centro, secondo i risultati provvisori dopo lo scrutinio di 70 comuni su 106.

Chiesa ha raccolto finora 14.876 voti, mentre Regazzi segue a distanza con 10'696 voti. Alex Farinelli (PLR) ottiene 9.363 preferenze. Greta Gysin (Verdi) con 7.952 voti supera Bruno Storni (7.076), candidato scelto dal PS per difendere il seggio di Marina Carobbio, che nel 2019 ha creato una sorpresa battendo gli uscenti Filippo Lombardi (Centro) e Giovanni Merlini (PLR).

16:04
16:04
Tiziano Galeazzi: «Confermato il trend positivo»

Nel frattempo, ad Agno è arrivato anche Tiziano Galeazzi. «I risultati parziali di oggi confermano il trend positivo dell’UDC registrato negli ultimi appuntamenti elettorali. Per il nostro partito è stato sicuramente pagante la chiarezza con cui abbiamo affrontato alcuni temi, come la neutralità o l’immigrazione. Temi che oggi permettono anche a Marco Chiesa di confermare l’exploit di 4 anni fa e all’area di destra di recuperare il terzo seggio. Quanto al mio risultato personale, sarà interessante vedere l’esito del voto di Lugano, anche in vista delle prossime comunali del 2024 per la riconferma nell’Esecutivo».

16:01
16:01
Proiezione SSR dà UDC al 29%, Verdi crollano al 9%

Sconfitta verde doveva essere e sconfitta verde a quanto sembra è stata: la prima proiezione nazionale SRG SSR relativa all'elezione del Consiglio nazionale conferma l'arretramento delle due formazioni ecologiste (Verdi e Verdi liberali) già ampiamente prefigurata dai sondaggi e dai primi risultati dei cantoni.

L'UDC rimane di gran lunga il primo partito del paese e potrebbe ottenere un risultato storico. PS, PLR e Centro mantengono sostanzialmente le loro posizioni.

Stando alle analisi dell'Istituto Gfs.bern l'UDC è accreditata al 28,9% (+3,3 punti rispetto al 2019), il PS al 17,4% (+0,6), il PLR al 14,6% (-0,5), i Verdi al 9,2% (-4,0), il Centro al 14,7% (+0,9), i Verdi liberali al 7,0% (-0,8).

La proiezione non fornisce ancora alcuna indicazione relativa ai seggi: una prima indicazione in tal senso è attesa alle 18.00

16:00
16:00
È arrivato Fabio Regazzi

Poco prima delle 16 a La Tureta è arrivato Fabio Regazzi, accolto con abbracci e pacche sulle spalle.

15:59
15:59
Ancora nessun candidato leghista in via Monte Boglia

Ancora nessun candidato leghista in via Monte Boglia, mentre sono presenti tre deputati in Gran Consiglio. L’ambiente è piuttosto dimesso anche se si profila la riconquista del terzo seggio d’area grazie all’alleanza con l’UDC. «Ci sono più giornalisti che leghisti», commenta un sostenitore presente al bar Iberia.

15:55
15:55
CN: Ticino, Lega-UDC guadagna un seggio, il Centro ne perde uno

Il Centro (ex PPD) perderebbe un seggio al Nazionale a profitto dell'UDC, stando ai risultati parziali in Ticino dopo lo scrutinio in 54 comuni su 106.

Allo stato attuale l'UDC guadagna 3,67 punti percentuali passando al 16,38% e avrebbe diritto a un seggio in più. La Lega invece perde 3,24 punti scendendo al 13,69%, ma manterrebbe un seggio. Anche il PS è in calo (-1,12 punti a 12,94%) ma mantiene un rappresentante al Nazionale. Verdi e Forum alternativo scendono addirittura del 4,05% a 9,85%) ma continuano ad avere un seggio.

15:52
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In casa ecologista si guarda ai risultati con tranquillità

Mentre Centro e PLR si danno battaglia, in casa ecologista si guarda con tranquillità ai risultati elettorali che per ora confermano i due seggi progressisti al Nazionale, con Greta Gysin ancora davanti a Bruno Storni agli Stati. «Grande Greta!», la incita un giovane. Attualmente l’unione con il Forum alternativo ha portato al 4,51% dei voti di lista. Un po’di delusione, quella si, per il trend a livello nazionale.

15:51
15:51
Sirica: «L’obiettivo minimo è mantenere i due seggi dell’area progressista»

«L’obiettivo minimo è mantenere i due seggi dell’area progressista. Un obiettivo che per non sembrerebbe in discussione». Così Fabrizio Sirica, co-presidente del PS commenta i dati parziali. Dopo lo scrutinio di 54 Comuni il PS, seppur in calo dell’1,12% manterrebbe il seggio al Consiglio nazionale. Flessione più consistente per i Verdi (- 4,05%) che anche loro confermerebbero il loro seggio al Nazionale

15:49
15:49
Picco di entusiasmo per Giorgio Fonio

Alle 15.37 l’umore a La Tureta ha avuto un picco. «Ci danno due seggi ora!», ha esclamato Giorgio Fonio.

Proprio in quel momento sullo schermo in sala, sintonizzato su Rsi La1, è apparso il risultato parziale dopo lo scrutinio di 54 Comuni: il Centro è a quasi 2 punti percentuali in meno. Ma «il dato non è aggiornato», dicono. Dopo 68 Comuni scrutinati, il partito è al 19.59%.

Nel frattempo Giorgio Fonio ha ordinato una camomilla.

15:48
15:48
Entusiasmo contenuto da Avanti con Ticino e Lavoro

Entusiasmo, benché contenuto, al La Bella Vita di Manno, dove i sostenitori di Avanti con Ticino e Lavoro stanno seguendo i risultati. La candidata per gli Stati Amalia Mirante è infatti oltre il 13%, percentuale che le permetterebbe di accedere agevolmente al secondo turno. «Ovviamente aspettiamo ma queste prime indicazioni sono decisamente soddisfacenti - commenta Evaristo Roncelli, cofondatore del movimento -. Per essere la nostra prima volta alle federali è davvero un ottimo risultato, frutto di un importante lavoro di squadra».

15:47
15:47
Il punto alle 15.45, Stati: sostanziale stabilità

Quattordici membri uscenti del Consiglio degli Stati sono stati rieletti. Il PLR mantiene il suo seggio a Glarona con Benjamin Mühlemann. Stabilità si profila per altre cinque poltrone. Per ora, tutti i partiti mantengono i loro seggi.

In Appenzello Interno, Daniel Fässler (Centro) è già stato rieletto dalla Landsgemeinde in aprile. A Obvaldo, il suo collega di partito Erich Ettlin è stato rieletto tacitamente in assenza di rivali.

Nel «semicantone» fratello, Nidvaldo, anche Hans Wicki (PLR) è stato confermato. Così come il suo collega di partito Andrea Caroni in Appenzello Esterno, Stefan Engler (Centro) e Martin Schmid (PLR) nei Grigioni, Josef Dittli (PLR) e Heidi Z'graggen (Centro) a Uri, Hannes Germann (UDC) a Sciaffusa, Andrea Gmür (Centro) e Damian Müller (PLR) a Lucerna, Peter Hegglin (Centro) e Matthias Michel (PLR) a Zugo, nonché Mathias Zopfi (Verdi) a Glarona.

In questo cantone, il PLR è riuscito a mantenere l'altro seggio. È stato eletto Benjamin Mühlemann - Thomas Hefti non si è ricandidato. Ad Argovia è stato rielrtto Thierry Burkart (AG), presidente del PLR.

Negli altri Cantoni, secondo risultati parziali, quattro candidati in carica hanno già superato la maggioranza assoluta. Si tratta di Eva Herzog (PS/BS), Daniel Jositsch (PS/ZH), Beat Rieder (Centro/VS) e Pirmin Bischof (Centro/SO).

A Sciaffusa Thomas Minder (indipendente, ma membro del gruppo democentrista), imprenditore all'origine dell'iniziativa «contro le retribuzioni abusive» non ha raggiunto la maggioranza assoluta ed è stato superato dalla socialista Simon Stocker. Dovrà andare al secondo turno.

A Ginevra, Mauro Poggia (Mouvement citoyens genevois, un movimento regionalista, per molti versi simile alla Lega in Ticino), già consigliere di Stato, è in testa nella competizione elettorale sulla base dello spoglio del voto per corrispondenza utilizzato da quasi il 95% degli elettori. Ha un vantaggio di circa 2000 voti sui «senatori» uscenti Carlo Sommaruga (PS) e Lisa Mazzone (Verdi). Céline Amaudruz (UDC) è quarta, a oltre 7800 voti da Mazzone.

Dopo lo spoglio delle schede in 20 dei 27 comuni neocastellani, PLR, PS e Verdi sono testa a testa per un seggio al Consiglio degli Stati. L'ecologista Céline Vara potrebbe perdere il suo seggio.

A Neuchâtel, l'elezione dei «senatori» avviene col sistema proporzionale: determinanti sono dunque i suffragi di partito. Il PLR ha ottenuto il 21,89% dei voti, il PS il 21,87% e i Verdi il 21,40%.

15:47
15:47
Il punto alle 15.45, Nazionale: Verdi verso la sconfitta, l'UDC vincerà

Dopo l'onda verde del 2019, il riflusso: i Verdi si apprestano a subire una sonora sconfitta nelle elezioni odierne del Consiglio Nazionale. La scarsa verve ecologista viene confermata anche dai Verdi liberali, mentre l'UDC avanza in modo netto: è alla portata il miglior risultato della sua storia. Vince, poco, anche il PS, mentre PLR e Centro confermano sostanzialmente le loro posizioni.

Tutto quanto indicato si basa su proiezioni e tendenze: non c'è ancora un chiaro riferimento ai seggi, sebbene sia stato ormai completato lo spoglio in circa un quarto dei cantoni.

L'indicazione più interessante continua a essere quindi la proiezione della Neue Zürcher Zeitung (NZZ), che attualmente dà l'UDC al 29,3% (+3,7 punti), il PS al 17,5% (+0,7 punti), il PLR al 14,4% (-0,7 punti), il Centro al 14,1% (+0,3 punti), i Verdi al 9,4% (-3,8 punti) e i Verdi liberali al 6,9% (-0,9%).

Alle 16.00 è in programma la prima proiezione nazionale dell'ente radiotelevisivo SRG SSR: si vedrà se confermerà questi dati.

15:46
15:46
In Ticino è testa a testa fra PLR e Centro

Mentre a destra sembra delinearsi la riconquista del terzo seggio perso 4 anni fa (con 2 seggi all’UDC e uno per la Lega), al centro dello scacchiere politico si sta consumando una sfida all’ultimo voto. PLR e Centro, infatti, Comune dopo Comune si scambiano il posto tra chi perderà il secondo seggio.

Al momento, con 68 Comuni scrutinati, il Centro è in leggerissimo vantaggio, con il 19,59% dei voti, che gli permetterebbero di confermare i due seggi. Il PLR segue a ruota, con il 19,53%, che gli costerebbe la perdita di un seggio.

15:43
15:43
CN: Grigioni, Anna Giacometti al raddoppio

Dopo lo spoglio delle schede di 100 dei 101 comuni grigionesi, la Consigliera nazionale in carica Anna Giacometti (FDP) ha ottenuto 13.376 voti. Ha quasi raddoppiato il risultato conseguito nel 2019.

La posizione della Consigliera nazionale bregagliotta era considerata particolarmente a rischio alla presenza dello sfidante all'interno del PLR, l'ex Consigliere di Stato Christian Rathgeb. Con il suo solido curriculum, Rathgeb avrebbe certamente potuto contendere il seggio ad Anna Giacometti. In attesa del risultato di Coira, intanto ha ottenuto a sorpresa soltanto 5.533 voti.

È probabile che al termine di queste elezioni il PLR grigionese possa alla fine vantare un guadagno generale. L'Istituto GFS di Berna, commissionato dalla SSR, prevede un aumento di 0,4 punti percentuali di elettori. Questo porterebbe al partito una quota totale del 14%.

Secondo le proiezioni attuali, l'UDC è il maggior vincitore nei Grigioni, guadagnando l'1,3% e raggiungendo i 31,2 punti percentuali. Ciò dovrebbe consentire al partito di riconquistare il seggio al Consiglio nazionale perso nel 2019 a favore del PS. Secondo i risultati provvisori, i seggi dell'UDC verrebbero occupati da Magdalena Martullo-Blocher e dal presidente del partito Roman Hug.

15:40
15:40
Alain Bühler: «Non siamo mai stati la stampella della Lega»

Così Alain Bühler dell'UDC: «È un risultato importantissimo, un risultato che dimostra quanto questa alleanza funzioni. E quanto riesca a portare risultati. Un risultato, ancora, che dimostra quanto i ticinesi volessero un cambiamento. Netto». L'UDC, per la prima volta, è davanti alla Lega in Ticino. Come interpretare questo dato? «Credo che gli elettori stiano facendo una scelta sulla base dei candidati e dei programmi, in questo caso siamo stati premiati e non posso che esserne contento. Principalmente perché l'area riguadagna un seggio, e poi perché quel seggio stando così le cose andrebbe all'UDC». Significa, dunque, che l'UDC non è più la stampella della Lega? Ancora Bühler: «Non credo lo fossimo nemmeno in passato. Il vento è cambiato, si era capito già alle cantonali e le federali lo stanno confermando». Terzo seggio che, appunto, andrebbe a Pamini. «Ma io preferisco essere scaramantico fino all'ultimo. Se così fosse, però, sarei felice. Sorrido, ecco».

15:35
15:35
CSt: Argovia, Burkart (PLR) rieletto

Nel canton Argovia, il "senatore" uscente Thierry Burkart (PLR) è stato rieletto al primo turno con 105'897 voti. Il presidente del Partito liberale-radicale svizzero è stato l'unico candidato a superare la maggioranza assoluta.

Seguono il candidato dell'UDC Benjamin Giezendanner (UDC) - che è figlio d'arte (suo padre Ulrich Gienzendanner è stato per lunghi anni in Consiglio nazionale) - con 86'430 voti e, più staccata, Gabriela Suter (PS) con 51'930 suffragi.

Poi, più distanziate ancora, vi sono Marianne Binder (Alleanza del Centro) con 48'414 voti, Irène Kälin (Verdi) con 38'511 suffragi, Barbara Portmann (Verdi liberali) con 20'692 e Lilian Studer (PEV) con 16'499.

Alla Camera dei cantoni non si ripresentava invece l'uscente Hansjörg Knecht (UDC). Burkart era dato per favorito dai pronostici della vigilia. Il secondo turno è fissato per il 19 novembre.

15:29
15:29
Verdi preoccupati per la vittoria dell'UDC

La capogruppo dei Verdi al Consiglio nazionale, Aline Trede, si è detta preoccupata alla RSI per la tendenza attuale che vede il suo partito in forte calo alle elezioni e l'UDC in crescita.

In particolare, Trede ha citato la protezione dell'ambiente e le pari opportunità; molte donne non dovrebbero infatti essere elette, ha dichiarato.

Per quanto attiene all'idea di un ecologista in Consiglio federale, Trede ha preferito non sbilanciarsi - un'eventualità remota qualora il partito dovesse scendere sotto il 10%, n.d.r - rinviando alla riunione del gruppo prevista per venerdì, quando si farà il punto delle situazione.

In merito alla progressione dell'UDC, Trede ha spiegato questa tendenza con la capacità dei democentristi nello sfruttare le crisi emerse nel corso di questa ultima legislatura, dalla consigliera nazionale giudicata «complicata».

15:27
15:27
Il Centro: «Dobbiamo recuperare un 1.17% per ottenere il secondo seggio, possiamo farcela»

«Dobbiamo recuperare un 1.17% per ottenere il secondo seggio, possiamo farcela» è il commento che si sente nella sala de La Tureta in cui i membri del Centro scrutano i risultati in arrivo dai Comuni.

15:27
15:27
In via Monte Boglia ancora pochi sostenitori

In via Monte Boglia sono ancora pochi i sostenitori della Lega presenti. Al bar Iberia si segue da vicino lo scrutinio, e i primi risultati non sono buoni per il movimento, mentre premiano l’area di destra. «Dai primi dati parziali accusiamo una flessione, è vero», riconosce il deputato in Gran Consiglio Andrea Censi. «È comunque ancora prematuro trarre conclusioni o fare analisi. Se la Lega dovesse perdere tanto sostegno dai ticinesi, ad ogni modo, una riflessione andrà fatta. Ma, ripeto, è presto per dirlo». Il travaso di voti dalla Lega all’UDC? «È una tendenza che avevamo già notato alle Cantonali», prosegue Censi. «La Lega in aprile aveva perso 4 seggi in Parlamento. Però vorrei sottolineare un aspetto: noi siamo un partito regionale, noi alle Federali non abbiamo mai fatto elezioni brillanti. Il ticinese premia la Lega nelle votazioni comunali o cantonali».

15:26
15:26
Regna ancora la calma al PLR

Regna ancora la calma al ristorante Olimpia in piazza Riforma a Lugano, scelto dai liberali radicali come base per attendere gli esiti di questo appuntamento elettorale. Attualmente i pochi simpatizzanti si mescolano tra i molti turisti che hanno scelto la città sul Ceresio per godersi questa giornata di sole. I candidati dovrebbero arrivare verso le 16. Per ora, Alex Farinelli si trova al terzo posto nella corsa agli Stati, appena dietro a Fabio Regazzi per una manciata di voti.

15:25
15:25
Dopo 48 comuni, il terzo seggio Lega-UDC andrebbe a Pamini

Dopo 48 comuni scrutinati, il terzo seggio dell’alleanza Lega-UDC andrebbe a Paolo Pamini che al momento ha totalizzato 2680 voti personali. Piero Marchesi primeggia con 4.181. Lorenzo Quadri è secondo con 3.101 voti personali. Il secondo leghista è Daniele Caverzasio con 2.080 voti. Da noi raggiunto Pamini commenta così:

«La più grossa soddisfazione è che verosimilmente ci muoviamo verso una riconquista del terzo seggio perso nel 2019. Non è vero che l’UDC sta cannibalizzando la Lega. Abbiamo ripreso il seggio dopo 4 anni di pausa. Certamente, fa piacere che il seggio d’area vada all’UDC. Ma insieme riusciremo sicuramente a fare grandi cose. Per il dato personale, sono molto contento. Credo che abbia pagato il mio atteggiamento critico. I dati di panachage diranno di più».

15:23
15:23
CSt: Zugo, uscenti del Centro e del PLR riconfermati

Come previsto, gli uscenti Peter Hegglin (Centro) e Matthias Michel (PLR), entrambi già membri del governo cantonale, sono stati riconfermati al Consiglio degli Stati. L'esponente dell'Alleanza del Centro ha ottenuto 23.077 suffragi, il liberale radicale 22'673.

La maggioranza assoluta era di 19.377 voti. La partecipazione ha raggiunto il 53,1%.

Hegglin nel 2019 era stato eletto al primo turno, Michel solo al secondo, ma facilmente.

Gli sfidanti sono risultati parecchio distanziati. Ve ne erano sette, tanti quanti in nessun altro Cantone della Svizzera centrale. Sulla carta, la principale antagonista era la consigliera nazionale Manuela Weichelt-Picard (Alternativa-Verdi, partito di ecologisti di sinistra presenti a Zugo; siede nel gruppo dei Verdi alle Camere federali), già membro del governo cantonale: ha raccolto 9.123 suffragi.

Meglio di lei, ma lontanissimo dalla maggioranza assoluta, ha fatto il presidente dell'UDC cantonale Thomas Werner (9.939 voti). Nettamente distanziato l'ex attore comico senza partito Marco Rima, che si è fatto conoscere in particolare per le sue invettive contro le misure anti-Covid-19 (3.941 suffragi).

15:22
15:22
CN: Zurigo, tonfo dei Verdi e bene il Centro

Nel canton Zurigo si prospetta una sonora sconfitta dei Verdi. Secondo una nuova proiezione per l'elezione del Consiglio nazionale, gli ecologisti perderebbero 5,3 punti rispetto al 2019, fermandosi all'8,8%. I seggi del partito scenderebbero quindi da cinque a tre.

Trend opposto per il Centro, che guadagnerebbe 3,1 punti al 9,1% e vedrebbe i suoi rappresentanti alla Camera del popolo salire da uno a tre. Davanti a tutti resta nettamente l'UDC (29,1%, +2,4), che avrebbe un consigliere nazionale in più (11).

Stando alla proiezione dell'ufficio statistico cantonale, conquista un ulteriore seggio, l'ottavo, pure il PS (18,5%, +1,2). Al contrario, ne perdono uno sia Verdi liberali (12,6%, -1,4), sia PLR (12,4%, -1,2). Il PVL ne avrebbe quindi 5, i liberali radicali 4.

Conserva il suo unico seggio il PEV, mentre entrerebbe in Parlamento con un mandato anche l'Unione democratica federale. Osservato speciale, il movimento «no vax» «Mass-Voll» non andrebbe oltre lo 0,6% dei voti e resterebbe fuori.

A livello di nomi, rimanessero in questo modo le cose dovrebbero salutare Berna le consigliere nazionali ecologiste Katharina Prelicz-Huber e Meret Schneider. Stesso destino per la verde liberale Judith Bellaiche.

Nel cantone più popoloso (più di 1,5 milioni di abitanti) del Paese, attualmente le poltrone alla Camera del popolo sono così ripartite: 10 UDC, 7 PS, 6 PVL, 5 PLR, 5 Verdi, 1 Centro, 1 PEV. Da ricordare però come Zurigo avrà un seggio in più (36 e non 35) nella prossima legislatura.

15:18
15:18
Verso un ballottaggio generale a Friburgo

Il primo turno dell'elezione del Consiglio degli Stati a Friburgo dovrebbe chiudersi con un ballottaggio generale. Anche se ampiamente in testa dopo lo spoglio delle schede in 124 dei 126 comuni, l'uscente Isabelle Chassot (Alleanza del Centro) è ancora troppo lontana dalla maggioranza assoluta, fissata a 44'700 voti.

L'ex consigliera di Stato ed ex direttrice dell'Ufficio federale della cultura ha finora ottenuto 32'654 preferenze. È in netto vantaggio sull'altra candidata uscente, la PLR Johanna Gapany, che contabilizza 26'019 voti. A seguire l'UDC Pierre-André Page, con 25'936 voti. Il democentrista è in corsa anche per una riconferma al Nazionale.

Dietro il trio di testa c'è la socialista Alizée Rey (20'911 voti), il verde Gerhard Andrey (19'746), anch'egli in lizza per una rielezione alla Camera del popolo. Decisamente staccati gli ultimi due candidati, Leonardo Garcia Mariaca (PVL) e Flavio Guido (Pacte citoyen).

A sinistra è già stato deciso che il candidato meglio piazzato del PS e dei Verdi si presenterà al secondo turno, in programma il 12 novembre. L'affluenza alle urne è attualmente del 45,45%.

15:17
15:17
Zugo, definitivo: rieletti i deputati uscenti

Nessuna sorpresa a Zugo nella corsa per il Consiglio nazionale: i tre candidati uscenti rappresenteranno il cantone anche nei prossimi quattro anni.

Si tratta di Gerhard Pfister, presidente nazionale dell'Alleanza del Centro, che ha ottenuto 16.522 voti, di Thomas Aeschi, presidente del gruppo dell'Unione democratica di centro (UDC) alle Camere federali, che ne ha raccolti 15.196, e di Manuela Weichelt (Lista alternativa/Verdi) - prima donna a rappresentare Zugo alla Camera del popolo che quattro anni fa aveva sottratto un seggio al Partito liberale radicale - cui sono andate 7.609 preferenze.

In base ai risultati definitivi primo partito è l'UDC con una quota del 25,4%, seguita dall'Alleanza del Centro con il 20,7% e la Lista alternativa/Verdi con il 12,6%.

Complessivamente i candidati erano 99, un record, spalmati su 34 liste. Hanno congiunto le loro liste UDC e PLR, Alleanza del Centro e Verdi liberali, così come Partito socialista, Lista alternativa/Verdi, Partito evangelico e Partito cristiano-sociale.

L'affluenza alle urne ha raggiunto il 53,10%.

15:16
15:16
Centro: attesa per la prima proiezione

A La Tureta c’è grande attesa da parte del Centro per la prima proiezione. L’agitazione è palpabile e c’è preoccupazione sull’obiettivo del secondo seggio.

Giorgio Fonio è agitato ma positivo, i voti personali finora raccolti sono vicini a quelli di Fabio Regazzi.

Quando sono stati scrutinati 51 Comuni, il commento di Fonio è: «Stiamo salendo, andiamo avanti». La percentuale è infatti salita dal 15.94% (con 34 Conuni scrutinati) all’attuale 18.77%.

Nel frattempo hanno raggiunto Giubiasco, tra gli altri, Claudio Isabella e Claudio Franscella.

15:15
15:15
Curiosità: schede non valide nelle elezioni per il Nazionale del 2019

Compilare le schede elettorali non sembra quindi essere ugualmente facile in tutti i cantoni, oppure gli addetti al conteggio non sono ugualmente accomodanti ovunque. Quattro anni fa il maggior numero di schede non valide si è registrato a Ginevra, Zugo, Appenzello Interno e nei Grigioni. A essere dichiarate nulle sono state circa il 2,5% di tutte le schede scrutinate. In Ticino la percentuale era stata dell’1,3%.

15:11
15:11
CN: Glarona, l'UDC strappa un seggio al Centro

L'UDC nel cantone di Glarona si appropria in Consiglio nazionale dell'unico seggio a disposizione e vacante dopo che Martin Landolt (Alleanza del Centro) ha deciso di non ricandidarsi. Il tentativo del Centro di difendere il mandato è fallito. Anche il PS che puntava alla poltrona non è riuscito nel suo intento.

Con 5388 voti il gran consigliere democentrista Markus Schnyder riporta così l'UDC glaronese in parlamento dopo quattro anni di assenza. La sfidante Andrea Trummer (Centro) ha ottenuto 3951. Al terzo posto - con 2960 voti - si è piazzata la presidente del gruppo socialista nel parlamento cantonale Sabine Steinmann (PS).

Più distante si è posizionato il senza partito Jürg Rückmar. All'ex membro di Aufrecht Schwyz, movimento critico nei confronti delle misure anti Covid, sono stati attribuiti 164 voti. La partecipazione al voto è stata del 48%.

15:10
15:10
CSt: Grigioni, riconfermati Stefan Engler e Martin Schmid

Il popolo grigionese ha dato nuovamente fiducia ai consiglieri agli Stati uscenti Stefan Engler (Alleanza del Centro) e a Martin Schmid (PLR). Al prettigoviese Hans Vetsch (Grigionesi liberi e indipendenti) sono invece andate poche preferenze.

Stefan Engler, di Surava nato nel 1960 e membro del Consiglio dei Stati dal 2011, ha ottenuto 38'316 voti. Il nome di Martin Schmid, nato a Splügen nel 1969 pure lui deputato agli Stati dal 2011, è finito 33'611 volte sulle liste dei cittadini votanti grigionesi.

Il 73enne candidato indipendente della Val Prettigovia Hans Vetsch ha totalizzato soltanto 5'723 preferenze.

I due «senatori» Schmid e Engler hanno superato agevolmente la maggioranza assoluta fissata a 22'000 voti e una partecipazione al voto del 38,89 %. In passato i due membri rieletti al Consiglio degli Stati hanno fatto parte anche del Governo retico. Il 54enne Schmid è stato Consigliere di stato dal 2003 al 2011, mentre il 63enne Engler dal 1998 al 2010.

15:09
15:09
Atmosfera rilassata, per ora, dai Verdi

Al ristornate Ana Capri di Lugano, scelto dai Verdi come quartiero generale, per adesso ci sono una quindicina di esponenti ecologisti ad attendere i risultati. Per ora l’atmosfera è rilassata non sembra quasi di essere a un appuntamento elettorale. Greta Gysin, per ora davanti a Bruno Storni nella corsa agli Stati, arriverà nel tardo pomeriggio.

15:07
15:07
Vento in poppa per l’UDC ticinese

Questa domenica elettorale potrebbe rivelarsi da primato per l’UDC. Il senatore uscente Marco Chiesa sta facendo molto bene per la corsa alla Camera alta. Ma anche i risultati parziali per il Nazionale stanno mostrando una tendenza che fa sorridere i democentristi. Al momento, infatti, l’area di destra (UDC e Lega) si aggira attorno al 30%. Un dato che gli permetterebbe di riconquistare il seggio perso quattro anni fa. Allo stesso tempo, però, nella sfida tra Lega e UDC il vento soffia a favore dei democentristi. L’UDC, infatti, al momento registra il 14,06% dei voti di lista, mentre la Lega il 10,20. Ciò significa, in soldoni, che se l’area riuscisse a guadagnare il terzo seggio, due di essi andrebbero proprio all’UDC.

15:05
15:05
CN: GR, testa a testa tra Giacometti (PLR) e Hug (UDC)

Dopo lo spoglio delle schede di 100 comuni su 101 - ancora in attesa dei risultati della città di Coira - il podio provvisorio rimane invariato con in testa Martin Candinas (Alleanza del Centro) con 24'049 voti, Magdalena Martullo-Blocher (UDC) con 18'544 voti e Jon Pult (PS) con 16'076. Il quarto posto di Roman Hug (UDC) con 13'909 voti è ora insidiato da Anna Giacometti (PLR) con 13'376. L'affluenza alle urne è attualmente del 43,4%.

15:03
15:03
Per la prima volta l’UDC è davanti alla Lega

Nuovo travaso di voti dalla Lega all’UDC, che dimostra un nuovo potenziale di crescita. I dati disaggregati dell’alleanza di destra mostrano per la corsa al nazionale, dopo 34 comuni scrutinati, l’UDC con 16.48% di voti. La lega si ferma a 13.54% di voti, lasciando sul campo ben 3,4 punti percentuali rispetto al 2019. Per la prima volta l’UDC è davanti alla Lega. Al bar Talki, la tensione sale.

15:02
15:02
Trepidazione al quartiere generale del Partito socialista

Alla Casa del Popolo di Bellinzona, quartiere generale del Partito socialista, si attende con trepidazione la prima proiezione sui dati ticinesi. I risultati riguardanti i primi Comuni scrutinati fanno ben sperare. Nel frattempo è arrivata la consigliera di Stato Marina Carobbio Guscetti.

14:55
14:55
Senatori già eletti alle 14:45

Ecco la lista dei consiglieri agli Stati già eletti alle 14:45 (in ordine di cantone)

Appenzello Esterno

Andrea Caroni (PLR/finora)

Appenzell Interno

Daniel Fässler (Centro/finoraMitte/bisher/von der Landsgemeinde am 30. April 2023 gewählt)

Grigioni

Stefan Engler (Centro/finora)

Martin Schmid (PLR/finora)

Glarona

Benjamin Mühlemann (PLR/nuovo)

Mathias Zopfi (Verdi/finora)

LUCERNA

Andrea Gmür-Schönenberger (Centro/finora)

Damian Müller (PLR/finora)

Nidvaldo

Hans Wicki (FDP/finora)

Obvaldo

Erich Ettlin (Centro/finora/rielezione tacita)

URI

Josef Dittli (PLR/finora)

Z'graggen Heidi (Centro/finora)

ZUGO

Peter Hegglin (Centro/finora)

Matthias Michel (FDP/finora)

*****

Cantoni fino ad ora conteggiati (9 su 26): AI, AR, GL, GR, LU, NW, OW, UR, ZG

Seggi già assegnati: 14 su 46.

14:54
14:54
CSt: GL; eletti Mühlemann e Zopfi

A Glarona la deputazione al Consiglio degli Stati per la prossima legislatura sarà costituita dal liberale radicale Benjamin Mühlemann, landamano (presidente del Consiglio di Stato), e dall'ecologista uscente Mathias Zopfi.

Il primo ha ottenuto 8704 suffragi, il secondo 7286. La partecipazione ha raggiunto il 50,0%.

Quattro anni fa Zopfi si era imposto per un soffio (circa 250 suffragi) sull'uscente Werner Hösli (UDC) creando un'enorme sorpresa in un Cantone i cui due seggi agli Stati sono sempre stati borghesi. Come allora, il 39enne, molto conosciuto e apprezzato, ha saputo convincere ben al di fuori della sua formazione. Il PS non ha presentato candidati e ha sostenuto l'ecologista.

Il PLR ha facilmente difeso la poltrona di Thomas Hefti, che non si è ricandidato. Mühlemann, 43 anni, capo del Dipartimento delle finanze e della sanità, ha chiaramente superato il candidato dell'UDC, il granconsigliere Peter Rothlin, che ha raccolto 5485 voti. Questi disponeva di 20 anni di esperienza nel legislativo cantonale ed è stato presidente dei democentristi glaronesi. Nel 2009 aveva tentato invano di accedere al Consiglio nazionale, in cui Glarona dispone di un solo mandato. L'UDC oggi intendeva attaccare il seggio ecologista.

14:52
14:52
Nazionale: tendenza chiara, ma pochi risultati certi

La tendenza generale appare chiara - in estrema sintesi: vittoria netta UDC, avanzata del PS, sconfitta dei Verdi e Verdi liberali, sostanziale stabilità per PLR e Centro - ma i giochi sono tutt'altro che fatti per quanto riguarda il Nazionale. A contare, in ultima analisi, saranno infatti i seggi, e non le percentuali di voto.

A questo proposito i risultati definitivi sono disponibili solo per cinque piccoli cantoni (Zugo, Nidvaldo, Obvaldo, Uri e Appenzello Esterno). Non mancano peraltro indicazioni parziali significative anche da altri cantoni, con diverse proiezioni locali che danno l'UDC guadagnare mandati (per esempio a Zurigo, San Gallo, Argovia).

Per avere un quadro nazionale bisogna affidarsi alle proiezioni. La prima in assoluto è quella della Neue Zürcher Zeitung (NZZ), che ancora prima delle 13.00 si è spinta fino a dare l'UDC al 31%: sarebbe una vittoria spettacolare, calcolando che nessun partito è mai andato oltre il 30% dal 1919, anno in cui la camera del popolo è designata con il sistema proporzionale.

In base agli ultimi calcoli della NZZ l'UDC è ora accreditata al 29,9%, cosa che sarebbe peraltro comunque il miglior risultato della storia, superiore al record del 29,4% democentrista del 2015; rispetto al 2019 vi sarebbe un guadagno di 4,3 punti.

Secondo partito si confermerebbe il PS, al 17,4% (+0,6 punti). Il Il PLR sarebbe al 14,9% (-0,2) e il Centro (13,7%, -0,1 punti) fallirebbe l'obiettivo di superare i liberali radicali. In forte flessione sembrano essere i Verdi (-9,1%, -4,1 punti) e in calo sarebbero anche i Verdi liberali (6,8%, -1,0 punti).

Un trend del Tages-Anzeiger conferma i movimenti generali dei partiti. La prima proiezione nazionale dell'ente radiotelevisivo SRG SSR è attesa solo per le 16.00.

14:51
14:51
Cst: LU; uscenti del PLR e del Centro riconfermati

I due uscenti Damian Müller (PLR) e Andrea Gmür-Schönenberger (Centro) sono stati rieletti nel Consiglio degli Stati. Il primo ha ottenuto 72'978 suffragi, la seconda 69'578.

La maggioranza assoluta era di 68'616 voti.

Oltre al vantaggio di cui beneficiano gli uscenti - Müller siede nella Camera dei Cantoni dal 2015, Gmür-Schönenberger dalla passata legislatura - i due hanno approfittato dell'appoggio reciproco dei loro rispettivi partiti, un tempo avversari dichiarati nel cantone storicamente cattolico. La strategia, adottata anche per l'elezione al Consiglio nazionale, è stata rinnovata per la terza volta, da otto anni a questa parte.

I candidati di UDC, PS, Verdi e Verdi liberali, che hanno presentato le loro candidature soprattutto per accrescere le chance di elezione in Consiglio nazionale, sono risultati nettamente distanziati. Ancora più lontani due senza partito. Al terzo posto è giunto il democentrista Dieter Haller con 32'292 suffragi.

14:51
14:51
Ticino: Marco Chiesa al 39,11%

Consiglio degli Stati

Nella corsa alla Camera alta, con 40 Comuni scrutinati su 106, l’uscente Marco Chiesa (UDC) è ancora nettamente in testa con il 39,11% dei voti. Segue Fabio Regazzi (il Centro) con il 26,81%. Alex Farinelli (PLR) è al terzo posto con il 25,26%. Seguono a ruota: Greta Gysin (Verdi) con il 21,55%; Bruno Storni (PS) con il 18,62% e Amalia Mirante (Avanti con T&L) con l’13,54%. Tutti gli altri candidati, al momento, sono sotto la soglia del 5%.

Consiglio nazionale

Per la Camera bassa, con 34 Comuni scrutinati su 106, attualmente in testa troviamo le liste (congiunte e sotto-congiunte) di Lega e UDC, che complessivamente raggiungono il 30,02% dei voti. Se ciò fosse confermato, UDC e Lega guadagnerebbero un seggio rispetto al 2019, per un totale di tre poltrone a Berna. Segue poi l’area progressista, con il 22,83% dei voti, che equivalgono a due seggi (non cambia nulla rispetto al 2019). Sul terzo gradino del podio troviamo poi il PLR, con il 19,67% dei voti, che permetterebbero ai liberali radicali di confermare i propri due seggi. Il Centro, invece, con il 15,94% dei voti perderebbe un seggio.

14:50
14:50
Cst: UR; uscenti del PLR e del Centro riconfermati

Come scontato, gli uscenti Heidi Z'graggen (Centro, eletta nel 2019) e Josef Dittli (PLR, eletto nel 2015), entrambi ex membri del governo cantonale, sono stati riconfermati al Consiglio degli Stati. L'esponente dell'Alleanza del Centro ha ottenuto 8581 suffragi, il liberale radicale 8399.

La partecipazione ha raggiunto il 47,2%. Come nel 2015, per i due seggi si sono presentati due soli candidati. Una particolarità del diritto urano è che non ci sono scadenze per la presentazione di una candidatura. In teoria, ogni avente diritto di voto può annunciare la propria fino a poco prima delle elezioni. Il Canton Uri poi non prevede la possibilità di elezioni tacite.

14:48
14:48
CN: LU, i Verdi liberali perdono il loro seggio

Nel canton Lucerna i Verdi liberali rischiano di perdere il loro solo seggio in Consiglio nazionale. Stando a una proiezione elaborata dall'istituto gfs.bern per conto della SSR, a uscire vincitore sarebbe invece l'UDC, che otterrebbe un terzo mandato proprio a spese del PVL.

Il cantone dispone di nove poltrone alla Camera del popolo. Per la proiezione, gli altri schieramenti politici manterrebbero le loro: tre per il Centro, una a testa per PLR, PS e Verdi.

14:46
14:46
CN: deputati già eletti alle 14:40

I consiglieri nazionali già eletti alle 14:40 (in ordine di partito, cantone e alfabetico)

CENTRO (3 seggi)

Regina Durrer-Knobel (NW/nuovo)

Thomas Rechsteiner (AI/finora)

Simon Stadler (UR/finora)

UDC (3 seggi)

Monika Rüegger (OW/finora)

Markus Schnyder (GL/nuovo)

David Zuberbühler (AR/finora)

Cantoni fino ad ora conteggiati (5 su 26): AI, AR, GL, OW, UR, NW

Seggi già assegnati: 6 su 200.

14:45
14:45
Il consigliere di Stato Raffaele De Rosa arrivato al quartier generale del Centro

Quando sono stati scrutinati 34 Comuni ticinesi, Il Centro è al 15.94%. Alle 14.40 è arrivato a La Tureta, quartier generale del partito, anche il consigliere di Stato Raffaele De Rosa.

14:43
14:43
Al bar Talkì di Agno l'UDC respira un clima di fiducia

Al bar Talkì di Agno, scelto dall’UDC come quartier generale per seguire lo scrutinio dei voti, si respira un clima di fiducia, anche sulla spinta della prima proiezione della NZZ che dà l’Udc, a livello nazionale, al 31%. La tensione però è alta. I sostenitori democentristi si sono dati appuntamento alle 14.30. L’alleanza UDC-Lega al momento premia i due partiti di destra. «La giornata è lunga», commentano a caldo alcuni sostenitori. «Le premesse sono però da primato». Dopo 35 comuni scrutinati su 106, i dati per la corsa al consiglio degli Stati vedono Marco Chiesa in testa con 39.52% dei consensi, davanti a Fabio Regazzi. Per il nazionale guidano, dopo 34 comuni scrutinati, UDC-Lega con 30.02% e tre seggi. L’alleanza riconquisterebbe così il terzo seggio, a scapito del centro, perso nel 2019.

14:39
14:39
CN: SG, l'UDC guadagna un seggio a scapito del PVL

Nel cantone di San Gallo, secondo le prime proiezione di gfs.bern per la SSR, l'UDC guadagnerebbe un seggio in Consiglio nazionale a scapito dei Verdi liberali (PVL).

Secondo la proiezione i 12 seggi di cui dispone il cantone di San Gallo alla Camera del Popolo sarebbero così distribuiti: 5 UDC (+1), 2 Alleanza del Centro (-), 2 PS (-), 2 PLR (-) e 1 Verdi (-).

Nel 2019 erano stati Verdi e Verdi liberali (PVL) a strappare un mandato ciascuno a UDC e all'allora PPD (oggi Alleanza del Centro).

14:38
14:38
CN: AG: settimo seggio per l'UDC, il PEV perde il suo

In base alla prima proiezione di gfs.bern per la SSR, ad Argovia l'Unione democratica di centro (UDC) riconquista il settimo seggio in Consiglio nazionale strappatogli nel 2019 dai socialisti, mentre il Partito evangelico (PEV) deve cedere l'unico che aveva. Gli altri cinque partiti dovrebbero mantenere le proprie poltrone.

L'UDC avanza di 4,5 punti percentuali portandosi al 36%. In calo invece Partito socialista (-0,9 punti al 15,6%), Partito liberale radicale (-0,4 al 13,1%), Alleanza del Centro (-0,8 al 12,2%).

Crescono lievemente i Verdi liberali (+0,2 punti all'8,7%) mentre i Verdi sono sotto pressione e perdono 3,1 punti percentuali scendendo al 6,7%. Il PEV lascia 0,2 punti e si ferma al 3,4%; la sua rappresentante Lilian Studer, eletta alla Camera del Popolo appena quattro anni fa, non dovrebbe tornare a Berna.

14:37
14:37
CN: ZH, sale l'UDC, tonfo dei Verdi

Nel canton Zurigo si va verso una vittoria dell'UDC e una sconfitta dei Verdi. Secondo la prima proiezione per l'elezione del Consiglio nazionale, i democentristi guadagnano 3,3 punti rispetto al 2019 e salgono al 30%, mentre gli ecologisti ne perdono ben 5,2, fermandosi all'8,8%. Non vengono ancora fornite informazioni sulla ridistribuzione dei seggi.

Stando alla proiezione dell'ufficio statistico cantonale, dietro l'UDC si piazza il PS (17,5%, +0,2 punti), seguito da Verdi liberali (13,3%, -0,7) e PLR (11,8%, -1,9). Il Centro (8%, +1,9) è dal canto suo vicino ai Verdi.

Sopra il 3%, soglia da raggiungere per accedere al Parlamento federale, c'è anche il PEV (3,2%, -0,1). Osservato speciale, il movimento «no vax» «Mass-Voll» non andrebbe oltre lo 0,6% dei voti.

Nel cantone più popoloso (più di 1,5 milioni di abitanti) del Paese, attualmente le poltrone alla Camera del popolo sono così ripartite: 10 UDC, 7 PS, 6 PVL, 5 PLR, 5 Verdi, 1 Centro, 1 PEV. Da ricordare però come Zurigo avrà un seggio in più (36 e non 35) nella prossima legislatura.

14:34
14:34
Censi: «Noi come Lega vorremmo avere due seggi ticinesi al Nazionale»

«Noi come Lega vorremmo avere due seggi ticinesi al Nazionale, dopo vediamo: l'area di destra sta andando bene, ma ora dobbiamo ancora aspettare. C'è un forte interesse da parte nostra per capire dove stiamo andando, soprattutto rispetto all'UDC». Lo ha detto Andrea Censi della Lega dei Ticinesi.

14:31
14:31
«Non è così semplice veicolare le tematiche sul clima perché non sono di immediata comprensione»

«Non è così semplice veicolare le tematiche sul clima perché non sono di immediata comprensione perché gli effetti si vedono a medio termine. Su altre tematiche gli effetti si vedono subito». Lo ha detto Marco Noi dei Verdi ticinesi.

14:29
14:29
Marco Passalia: «Ci sono segnali incoraggianti anche da altri cantoni»

«Ci sono segnali incoraggianti anche da altri cantoni ma dobbiamo aspettare le prossime ore. Rispetto a quattro anni fa ci troviamo da soli: questa volta non c'è stata una congiunzione con il PLRT. Noi eravamo aperti, ma bisognerà tornare a sedersi tutti assieme al tavolo, lo potremo fare a bocce ferme, dopo le elezioni». Lo ha detto il vicepresidente del Centro ticinese Marco Passalia.

14:26
14:26
CSt: SH; eletto Germann (UDC); Minder al 2. turno

Nel canton Sciaffusa, il «senatore» Thomas Minder (indipendente) dovrà attendere il secondo turno per sapere se sarà rieletto alla Camera dei cantoni. Al primo turno è stato confermato solo l'uscente Hannes Germann (UDC).

Quest'ultimo ha ottenuto 15'490 voti superando agevolmente la maggioranza assoluta (13'939). Germann siede al Consiglio degli Stati dal 2002 e detiene il record di anzianità. A Minder, imprenditore all'origine dell'iniziativa «contro le retribuzioni abusive», ha ottenuto 12'045 voti ed è stato superato anche dalla socialista Simon Stocker (PS), a cui sono andati 13'456 suffragi.

La partecipazione al voto è stata del 67,75%. A Sciaffusa è obbligatorio recarsi alle urne. Chi non vota deve pagare una multa.

14:22
14:22
CN: AG: l'UDC avanza di quasi 9 punti percentuali

Nel canton Argovia, una volta conteggiati i voti di 149 comuni su 198, l'Unione democratica di centro (UDC) risulta in forte crescita (+8,69 punti percentuali) alle elezioni per il Consiglio nazionale, raggiungendo una quota del 40,22%.

Il Partito socialista (PS) perde invece 2,28 punti al 14,18%, il Partito liberale radicale (PLR) 1,07 punti al 13,55% e l'Alleanza del Centro 0,89 punti al 12,96%. In forte calo i Verdi (-3,69 punti al 9,78%) mentre i Verdi liberali (PVL) cedono 0,99 punti all'8,51%. In lieve aumento il Partito evangelico (PEV, +0,64 punti al 3,64%).

Attualmente i 16 seggi argoviesi alla Camera del Popolo sono così distribuiti: 6 UDC, 3 PS, 2 PLR, 2 Alleanza del Centro, 1 Verdi, 1 PVL e 1 PEV. Quattro anni fa PS, Partito popolare democratico (nel frattempo diventato Alleanza del Centro) e Partito evangelico guadagnarono un seggio ciascuno a danno dell'UDC e del PLR, mentre non si era ripresentato il Partito borghese democratico.

L'UDC vorrebbe ora riconquistare il settimo seggio perso nel 2019, mentre il PLR mira a un terzo rappresentante. Con Yvonne Feri che non si ricandida, il PS deve lottare duramente per mantenere il terzo seggio conquistato quattro anni fa, un seggio che potrebbe andare ai Verdi.

Tra questi ultimi da notare che si ripresenta Jonas Fricker, che aveva lasciato il Nazionale nel 2017. All'Alleanza del Centro manca invece una figura della portata di Ruth Humbel, che si è ritirata dalla Camera del Popolo - in cui sedeva dal 2003 - all'inizio di quest'anno e cui è subentrato Andreas Meier.

Come quattro anni or sono, vi sono congiunzioni di liste tra UDC, PLR e Unione democratica federale (UDF), tra PS, Verdi e PVL, come pure tra il PEV e l'Alleanza del Centro. Quest'ultima quattro anni fa era riuscita a conquistare il secondo seggio grazie alla congiunzione con il PVL e alle sue 9 «sotto-liste». Quest'anno, sono diversi i partiti - e non solo in Argovia - a proporre un'analoga strategia.

Complessivamente i candidati in corsa sono 713, ripartiti su 52 liste. Fra i partiti e movimenti che si presentano per la prima volta figura anche in Argovia il movimento no-vax Mass-Voll.

14:22
14:22
CSt: VS; Rieder (Centro) in testa

Il Canton Vallese si avvia verso un ballottaggio parziale per la corsa al Consiglio degli Stati. L'uscente Beat Rieder (Centro) si piazza per ora al primo posto, con oltre 5'800 voti in più della maggioranza assoluta. Quando mancano ancora i dati delle principali città del cantone, al secondo rango troviamo l'altra centrista uscente, Marianne Maret.

Quando sono state scrutinate le schede di 105 dei 122 comuni, Rieder ha ottenuto finora 38'824 voti, Maret 27'931, con un vantaggio di circa 15'000 prferenze sui candidati degli altri partiti.

Finora terzo il PLR Philippe Nantermod (12'742), di poco davanti all'UDC Jean-Luc Addor (12'333). La socialista altovallesana Claudia Alpiger ha ottenuto 8421 voti, Céline Dessimoz (Verdi) 6'065 e Aferdita Bogiqi (PS) 4947. Le ultime posizioni sono occupate da Jeannette Salzmann (Verdi, 4'023 voti) e Philippe Jansen (Verdi, 3'082).

L'affluenza alle urne è attualmente del 52,5%.

14:20
14:20
CSt: JU; Juillard (Centro) in testa

Nel canton Giura il «senatore» uscente Charles Juillard (Alleanza del Centro) è in testa nella corsa al Consiglio degli Stati, dopo lo spoglio di soli 10 dei 51 comuni. A seguire l'UDC Thomas Stettler e François Monin (Centro). Al quarto posto il consigliere di Stato PLR Jacques Gerber, che corre su una lista comune con l'UDC.

Quinta la consigliera agli Stati uscente Mathlide Crevoisier Crelier (PS), davanti alla collega di partito e consigliera di Stato Nathalie Barthoulot. L'elezione avviene con il sistema proporzionale. Da notare che è dal 1995 che nel cantone il PS e il Centro si dividono i seggi al Consiglio degli Stati.

14:15
14:15
Grande avanzata UDC e pesanti perdite Verdi

Una «grande avanzata» per l'UDC e «pesanti perdite» per i Verdi: viene descritto così il probabile esito dell'elezione odierna del Consiglio Nazionale, stando a un trend pubblicato poco fa dal Tages-Anzeiger (TA).

Stando a questa analisi i Verdi devono fare i conti con perdite molto consistenti, nettamente superiori ai guadagni del PS. PLR e Verdi liberali vengono visti in leggero calo. Il Centro può invece aspettarsi un risultato stabile, rispetto alle quote di elettori cumulate dei due partiti che lo hanno preceduto, il PPD e il PBD.

La valutazione della tendenza è stata realizzata da un team dell'editore Tamedia dopo che sono stati scrutinati 630 dei 2136 comuni svizzeri. Non si tratta di previsioni precise, ma di un'approssimazione di quanto si sta delineando, viene sottolineato.

Secondo questi calcoli, l'UDC può aspettarsi un guadagno di circa 3 punti percentuali. In questo modo si avvicinerebbe al risultato record del 2015, quando ottenne il 29,4%. All'epoca, si trattava della quota di elettori più alta per un partito dall'introduzione del proporzionale, nel 1919. Al momento comunque l'UDC viene vista da TA sotto alla soglia simbolicamente significativa del 30%.

14:12
14:12
AR, l'UDC mantiene il seggio

L'unico seggio a disposizione di Appenzello Esterno in Consiglio nazionale resta in mano all'UDC: David Zuberbühler ha avuto la meglio sugli sfidanti Matthias Tischhauser (PLR) e Claudia Frischknecht (Centro).

Zuberbühler, imprenditore, era stato eletto alla Camera del popolo nel 2015 quando aveva sottratto il seggio al PLR che lo aveva detenuto per tre legislature.

Il PLR aveva cercato di riappropriarsi della poltrona già nel 2019, lanciando nella corsa la giurista Jennifer Abderhalden, ma senza riuscirci seppur per poco.

A distanza di quattro anni il tentativo è nuovamente fallito: Zuberbühler si è imposto con 8'502 voti, oltre 2'000 in più di quelli ottenuti dal gran consigliere PLR Tischhauser (6'373 suffragi). Alla candidata dell'Alleanza del Centro Frischknecht sono andati 2'836 preferenze. La partecipazione al voto è stata del 46,6%

14:11
14:11
CN: GE, MCG torna al Nazionale

Il Mouvement Citoyens Genevois (MCG) tornerà in Consiglio nazionale dopo aver perso il suo unico seggio nel 2019. Secondo la distribuzione provvisoria dei seggi basata sul voto per corrispondenza utilizzato da quasi il 95% degli elettori, il partito conquisterebbe due seggi.

I Verdi liberali perderebbero l'unico seggio conquistato nel 2019. Stessa sorte per Ensemble à Gauche che non sarebbe più rappresentata nella deputazione ginevrina.

I Verdi, che nel 2019 erano diventati il primo partito del cantone e guadagnato tre seggi su 12, perderebbero un seggio. Il PS invece ne guadagnerebbe uno, passando così a tre rappresentanti. Il PLR e l'UDC manterrebbero i loro due seggi ciascuno. Lo stesso anche per L'alleanza del Centro, che manterrebbe un rappresentante.

14:10
14:10
CN: UR, Stadler (Centro) conserva l'unico seggio

Rimane al Centro l'unico seggio che spetta al canton Uri in Consiglio nazionale. Simon Stadler è infatti stato rieletto respingendo comodamente l'attacco dell'UDC, incapace di recuperare la poltrona persa quattro anni fa.

Il 35enne Stadler (8283 voti), che recentemente si è fatto conoscere con la proposta di un pedaggio al San Gottardo, è entrato alla Camera del popolo nel 2019. In quell'occasione aveva superato la concorrenza di democentristi e socialisti, approfittando anche della rinuncia per motivi di salute dell'uscente UDC Beat Arnold (poi deceduto nel 2021).

Questa volta, per non sbarrargli la strada, il PS ha rinunciato a una candidatura. Non presentava nessuno nemmeno il PLR, formazione che aveva controllato il solo seggio a disposizione del piccolo cantone alpino per 99 anni fino al 2015.

L'unica sfidante del nativo di Altdorf, figlio dell'ex «senatore» Hansruedi Stadler, era dunque la gran consigliera dell'UDC Claudia Brunner, per la quale l'impresa era ardua. Originaria dell'Oberland zurighese, vive a Uri dal 2018: non è andata oltre le 4694 preferenze.

14:08
14:08
CSt: senatori già eletti alle 13:50

Ecco la lista dei consiglieri agli Stati già eletti alle 13:50 (in ordine di cantone e voti ottenuti)

Appenzello Extero
Andrea Caroni (PLR/finora)

Appenzello Interno
Daniel Fässler (Centro/finora/eletto dalla Landsgemeinde lo scorso 30 aprile)

Nidvaldo
Hans Wicki (PLR/finora)

Obvaldo
Erich Ettlin (Centro/finora/rielezione tacita)

*****

Cantoni fino ad ora conteggiati (4 su 26): Appenzello Interno, Appenzello Extero, Nidvaldo, Obvaldo

Seggi già assegnati: 4 su 46.

14:06
14:06
CN: SO: l'Alleanza del Centro strappa un seggio ai Verdi

A Soletta, secondo la prima proiezione di gfs.bern per la SSR, l'Alleanza del Centro conquista un secondo seggio al Consiglio nazionale a danno dei Verdi. Unione democratica di centro (UDC), Partito liberale radicale (PLR) e Partito socialista (PS) dovrebbero mantenere il proprio mandato.

Rischia quindi l'esclusione Felix Wettstein, che nel 2019 aveva strappato una poltrona al PS.

Stando alla proiezione l'Alleanza del Centro avanza di 2,3 punti percentuali. L'UDC, il maggiore partito del cantone, cresce di 3,6 punti ma non riesce ad ottenere un terzo seggio. PLR, PS e Verdi cedono ognuno almeno 2 punti percentuali.

Attualmente il Canton Soletta è rappresentato alla Camera del Popolo da due democentristi così come da un membro ciascuno del PLR, dell’Alleanza del Centro, dei Verdi e del PS.

Per i sei seggi in palio si sono candidate ben 170 persone, un record, suddivise su 29 liste. L'UDC si è unita con il movimento no-vax Mass-Voll, l'Alleanza del Centro con i Verdi liberali e il Partito evangelico, il PS con i Verdi mentre il PLR correva da solo.

Da notare che i due pesi massimi Kurt Fluri (PLR) e Walter Wobmann (UDC, «padre» delle iniziative sui minareti e sul burqa), entrambi alla Camera del popolo da vent'anni, non si ripresentavano.

14:05
14:05
CSt: ZH; Daniel Jositsch (PS) dovrebbe essere rieletto

Stando alle seconde proiezioni, il «senatore» zurighese Daniel Jositsch (PS) dovrebbe essere rieletto al primo turno alla Camera dei cantoni.

Candidato anche alla successione di Alain Berset in Consiglio federale, il socialista otterrebbe circa 216'000 voti, mentre la maggioranza assoluta si situa a 208'000 suffragi, stando all'Ufficio cantonale di statistica.

Dietro Jositsch, il candidato dell'UDC Gregor Rutz si piazza al secondo posto con circa 160'000 voti, staccando le altre candidate Regine Sauter (PLR) e Tiana Moser (PVL), che raccoglierebbero rispettivamente 119'000 e 112'00 voti. Il democentrista non raggiungerebbe però la maggioranza assoluta. Un secondo turno sembra quindi molto probabile.

Dietro Sauter e Moser, figurano rispettivamente Daniel Leupi (Verdi) con 79'000 voti, Philipp Kutter (Alleanza del Centro) con 62'000 suffragi, e Nik Gugger (PEV) con 34'000. L'eventuale ballottaggio si terrebbe il prossimo 19 novembre.

Nel canton Zurigo non si ripresenta l'altro uscente Ruedi Noser (PLR).

14:04
14:04
CSt: GR; riconfermati Stefan Engler e Martin Schmid

Il popolo grigionese ha dato nuovamente fiducia ai consiglieri agli Stati uscenti Stefan Engler (Alleanza del Centro) e a Martin Schmid (PLR). Al prettigoviese Hans Vetsch (Grigionesi liberi e indipendenti) sono invece andate poche preferenze.

Stefan Engler, di Surava nato nel 1960 e membro del Consiglio dei Stati dal 2011, ha ottenuto 38.316 voti. Il nome di Martin Schmid, nato a Splügen nel 1969 pure lui deputato agli Stati dal 2011, è finito 33.611 volte sulle liste dei cittadini votanti grigionesi.

Il 73.enne candidato indipendente della Val Prettigovia Hans Vetsch ha totalizzato soltanto 5'723 preferenze.

13:55
13:55
Ecco i primi risultati parziali in Ticino

Consiglio degli Stati
Nella corsa alla Camera alta, con 15 Comuni scrutinati su 106, l’uscente Marco Chiesa (UDC) è nettamente in testa con il 39,67% dei voti. Segue Fabio Regazzi (il Centro) con il 29,3%. Alex Farinelli (PLR) chiude il podio con il 28,21%. Seguono a ruota: Greta Gysin (Verdi) con il 19,04%; Bruno Storni (PS) con il 16,06% e Amalia Mirante (Avanti con T&L) con l’11,96%. Tutti gli altri candidati, al momento, sono sotto la soglia del 5%.

Consiglio nazionale 
Per la Camera bassa, con 13 Comuni scrutinati su 106, attualmente in testa troviamo le liste (congiunte e sotto-congiunte) di Lega e UDC. Che complessivamente raggiungono il 31,71% dei voti. Ciò, se fosse confermato, equivarrebbe a tre seggi, ossia uno in più rispetto alla situazione odierna. Segue poi l’area progressista, con il 21,54% dei voti, che equivalgono a due seggi. Sul terzo gradino del podio troviamo poi il Centro, con il 20,37% dei voti e due seggi. Infine troviamo il PLR, che attualmente con il 16,73% dei voti andrebbe a perdere un seggio al Nazionale, mantenendone solo uno.

13:53
13:53
CN: GR, Candinas, Martullo e Pult sul podio provvisorio

In attesa dei risultati del capoluogo grigionese di Coira, il podio provvisorio rimane invariato con in testa Martin Candinas (Alleanza del Centro) con 20.585 voti, Magdalena Martullo-Blocher (UDC) con 15.946 voti e Jon Pult (PS) con 14.199. Al quarto posto Roman Hug (UDC) davanti ad Anna Giacometti (PLR) con 11.630. L'affluenza alle urne è attualmente del 43,1 %.

13:52
13:52
Nazionale: l'UDC potrebbe vincere in modo netto

Cominciano ad arrivare i primi risultati definitivi relativi al Consiglio nazionale, ma a fare notizia al momento è una prima proiezione nazionale della Neue Zürcher Zeitung (NZZ), che dà l'UDC in forte avanzata, oltre quanto previsto dai sondaggi.

Stando a questa indicazione la formazione di Marco Chiesa otterrebbe il 30,1% delle schede (+4,5 punti rispetto al 2019): la quota è sempre spettacolare - sarebbe infatti la prima volta da quando il Nazionale è eletto con il sistema proporzionale (cioè dal 1919) che un partito supera il 30% - ma è andata calando nell'ultima mezz'ora: in precedenza era al 30,8%.

Secondo partito rimarrebbe il PS, al 18,0% (+1,2 punti). Il PLR si confermerebbe al 15,1% (nessuna variazione) e il Centro, pur guadagnando qualcosa (14,3%, +0,5 punti) fallirebbe l'obiettivo di superare i liberali radicali. In forte flessione sembrano essere i Verdi (9,4%, -3,8 punti) e in calo sarebbero anche i Verdi liberali (7,1%, -0,7 punti).

Quella della NZZ è anche la più veloce proiezione per Nazionale che memoria d'uomo ricordi, pubblicata ancora prima delle 13.00. Va ad esempio osservato che l'analoga prima indicazione dell'ente radiotelevisivo SRG SSR è attesa solo per le 16.00.

Va peraltro anche detto che le previsioni riguardo all'assegnazione dei singoli mandati sono rese difficili dal fatto che ogni cantone rappresenta un singolo circondario elettorale: sarà tutto da vedere quindi come la forza del partiti si tradurrà in numero di seggi.

I risultati finali che stanno giungendo finora sono poco indicativi, perché di piccoli cantoni.

13:51
13:51
Stati: situazione ancora fluida

A quasi due ore dalla chiusura dei seggi, la situazione relativa al nuovo Consiglio degli Stati appare ancora fluida dato che nella stragrande maggioranza dei Cantoni lo spoglio è solo parziale. I Verdi rischiano di perdere il seggio conquistato quattro anni fa a Neuchâtel.

Secondo i risultati in quattordici dei 27 comuni, la «senatrice» uscente Céline Vara cederebbe il suo seggio al PS.

Secondo i dati provvisori, gli uscenti sono in buona posizione per essere rieletti. Ad esempio, stando a una proiezione delle 12.55, Daniel Jositsch (PS) continuerà a sedere nella Camera dei Cantoni per Zurigo. Il consigliere nazionale Gregor Rutz (UDC) è secondo, in netto vantaggio sugli altri candidati. Tuttavia, non raggiunge la maggioranza assoluta. L'altro zurighese uscente, Ruedi Noser, non si è ricandidato.

Nei Grigioni, gli uscenti Stefan Engler (Alleanza del Centro) e Martin Schmid (PLR) appaiono in grado di riconfermare la loro presenza al Consiglio degli Stati. Sono nettamente in testa per numero di suffragi dopo i risultati scrutinati in 89 dei 101 Comuni.

La socialista Eva Herzog rappresenterà il Cantone di Basilea Città al Consiglio degli Stati, dove dispone di un unico seggio, anche nei prossimi quattro anni. La «senatrice», già responsabile del Dipartimento cantonale delle finanze, risulta nettamente davanti agli altri candidati dopo lo spoglio dei voti per corrispondenza e supera agevolmente la maggioranza assoluta.

I risultati di Basilea Campagna, che pure dispone di un'unica poltrona nella Camera dei Cantoni, sono ancora poco significativi. L'uscente Maya Graf (Verdi) è chiaramente davanti.

Secondo risultati molto provvisori, nel canton Vaud guidano la competizione elettorale in un testa a testa il consigliere nazionale uscente e presidente dell'Unione sindacale svizzera (USS) Pierre-Yves Maillard (PS) e l'ex consigliere di Stato Pascal Broulis (PLR). Seguono, molto distanziati, il consigliere nazionale Michael Buffat (UDC) e Raphaël Mahaim (Verdi).

A Ginevra, Mauro Poggia (Mouvement citoyens genevois, un movimento regionalista, per molti versi simile alla Lega in Ticino), già consigliere di Stato, è in testa nella competizione elettorale sulla base dello spoglio del voto per corrispondenza utilizzato da quasi il 95% degli elettori. Ha un vantaggio di circa 2000 voti sui «senatori» uscenti Carlo Sommaruga (PS) e Lisa Mazzone (Verdi). Céline Amaudruz (UDC) è quarta, a oltre 7800 voti da Mazzone.

Stando ai risultati di 139 dei 198 comuni argoviesi, il «senatore» uscente, presidente del PLR nazionale, Thierry Burkart ha raccolto nettamente più consensi di tutti i suoi sfidanti. Allo stato attuale, è l'unico a superare la maggioranza assoluta. Seguono nella graduatoria i consiglieri nazionale uscenti Benjamin Giezendanner (UDC) e, più distanziata, Gabriela Suter (PS).

Ancora molto provvisoria la situazione in Turgovia, dove lo spoglio è completato in soli 24 degli 80 comuni. Gli uscenti Brigitte Häberli (Centro) e Jakob Stark (UDC) hanno raccolto nettamente più suffragi degli sfidanti.

Nelle elezioni di Soletta per il Consiglio degli Stati, l'uscente Pirmin Bischof (centro) è rieletto, secondo i risultati provvisori. È in vantaggio su Christian Imark (UDC). Sono stati scrutinati 73 comuni su 107.

I primi risultati per il Consiglio degli Stati a Friburgo vedono in testa l'uscente Isabelle Chassot (Centro), davanti al consigliere nazionale uscente Pierre-André Page (UDC) e a Johanna Gapany (PLR), che attualmente siede alla Camera dei cantoni con Chassot. I risultati riguardano 69 Comuni su un totale di 126.

Ci sono anche risultati definitivi. Come ampiamente previsto, l'uscente Hans Wicki, liberale radicale, si è imposto nella competizione elettorale per l'unico seggio di Nidvaldo al Consiglio degli Stati. E in Appenzello esterno è stato rieletto Andrea Caroni, pure del PLR.

In Appenzello Interno e Obvaldo l'elezione era già cosa fatta prima della giornata odierna. Alla Camera dei Cantoni siederanno due esponenti del Centro, Daniel Fässler e Erich Ettlin.

13:50
13:50
Cst: NW; eletto l'uscente Hans Wicki (PLR)

Come ampiamente previsto, l'uscente Hans Wicki, liberale radicale, si è imposto nella competizione elettorale per l'unico seggio di Nidvaldo al Consiglio degli Stati. Ha ottenuto 10.817 preferenze.

La maggioranza assoluta è stata di 7.651 voti. La partecipazione ha raggiunto il 53,9%.

Wicki, 59 anni, già capo del Dipartimento cantonale delle costruzioni, siede nella Camera dei Cantoni dal 2015, quando si era imposto in una gara elettorale a tre. Quattro anni or sono è stato eletto tacitamente (non c'erano state altre candidature).

Oggi gli sfidanti hanno raccolto pochi consensi. Urs Lang, del movimento Aufrecht (traducibile con ritto, onesto), profilatosi contro le misure adottate dal Consiglio federale per lottare contro il Covid-19, ha raccolto 2.349 suffragi; Benedikt Zwyssig, di un gruppo che si definisce indipendente e borghese ha ottenuto 2134 suffragi. Lo scorso anno Lang si era candidato invano per un seggio in Consiglio di Stato; Zwissig finora non aveva manifestato ambizioni politiche. I due hanno indicato di essersi candidati tra l'altro anche per offrire all'elettorato un minimo di scelta.

13:49
13:49
CN: AI, il seggio resta in mano al Centro

Il consigliere nazionale di Appenzello Interno uscente Thomas Rechsteiner (Centro) è stato riconfermato.

Rechsteiner era stato eletto alla Camera del popolo nel 2019, quale esponente dell'allora PPD (oggi Alleanza del Centro), riuscendo a fare sua la poltrona rimasta vacante dopo che il collega di partito Daniel Fässler, era stato eletto a fine aprile dalla Landsgemeinde al Consiglio degli Stati.

Rechsteiner - quattro anni fa - aveva avuto la meglio sia sulla candidata ufficiale del suo stesso partito, Antonia Fässler, che sul candidato UDC Ruedi Eberle.

13:46
13:46
CSt: NE; seggio dei Verdi a rischio

A Neuchâtel i Verdi potrebbero perdere il loro seggio al Consiglio degli Stati a vantaggio del PS. In base ai risultati parziali, quando sono stati scrutinati 16 dei 27 comuni, l'uscente Céline Vara si piazza al terzo posto, dietro al socialista Baptiste Hurni, secondo, e all'uscente Philippe Bauer (PLR), primo.

Questa classifica è confermata dai voti espressi per partito, che sono decisivi visto che nel cantone è in vigore il sistema elettorale proporzionale. La lista del PS si classifica finora al secondo posto con il 21,69% delle preferenze, mentre i Verdi al terzo con il 20,30%. Primo il PLR, con il 26,65% dei voti.

13:46
13:46
CN: FR, il PS perde un seggio a favore dell'UDC

Nel canton Friburgo, in base ai risultati parziali di 58 comuni su 127, l'UDC è in testa con il 25,8% delle preferenze e avrebbe così diritto a un secondo seggio che verrebbe sottratto al PS.

In base alle schede finora scrutinate, la deputazione friburghese sarebbe composta da due democentristi (+1), due centristi (invariato), un socialista (-1), un ecologista (invariato) e un liberale-radicale (invariato). A non essere rieletta sarebbe la consigliera nazionale PS Ursula Schneider Schüttel.

13:44
13:44
Marchesi: «Aspettiamo a esultare perché la corsa è ancora lunga»

«I primi risultati sono certamente positivi ma aspettiamo a esultare perché la corsa è ancora lunga. Sono usciti molto bene i temi dell'UDC: caos nel settore dell'asilo, l'eccessiva immigrazione, l'approvvigionamento energetico e la neutralità del Paese». Lo ha dichiarato il presidente dell'UDC Piero Marchesi.

13:42
13:42
CSt: AR; Andrea Caroni (PLR) rieletto

Il «senatore» uscente di Appenzello esterno Andrea Caroni (PLR) è stato agevolmente rieletto alla Camera dei cantoni. Il liberale-radicale ha ottenuto 14.705 voti, superando nettamente la maggioranza assoluta (8.134) .

Andrea Caroni era stato consigliere nazionale di Appenzello interno dal 2011, prima di essere eletto al Consiglio degli Stati nel 2015 e brillantemente riconfermato nel 2019.

In questa tornata elettorale, il liberale-radicale con origini ticinesi era sostenuto da UDC, Centro, PS e Verdi liberali. A differenza di quattro anni fa non si è infatti fatto avanti nemmeno un candidato «selvaggio».

13:40
13:40
CN: AR, l'UDC mantiene il seggio

L'unico seggio a disposizione di Appenzello Esterno in Consiglio nazionale resta in mano all'UDC: David Zuberbühler ha avuto la meglio sugli sfidanti del PLR e del Centro.

Züberbühler, imprenditore, era stato eletto alla Camera del popolo nel 2015 quando aveva sottratto il seggio al PLR che lo aveva detenuto per tre legislature.

Il PLR aveva cercato di riappropriarsi della poltrona già nel 2019, lanciando nella corsa la giurista Jennifer Abderhalden, ma senza riuscirci seppur per poco.

A distanza di quattro anni il tentativo è nuovamente fallito.

13:38
13:38
CN: OW, Rüegger (UDC) rieletta senza sorprese

Le elezioni odierne non hanno riservato sorprese nel canton Obvaldo. L'unico seggio in Consiglio nazionale resta in mano all'UDC, che sarà ancora rappresentata da Monika Rüegger.

La 55.enne di Engelberg ha ottenuto 8.224 preferenze ed è alla sua seconda legislatura sotto la Cupola. Quattro anni fa, superando gli sfidanti nella corsa al posto lasciato vacante dal cristiano-sociale Karl Vogler (che faceva parte del gruppo dell'allora PPD), aveva fatto la storia, diventando la prima donna obvaldese in Parlamento.

Grazie a Rüegger, i democentristi avevano riconquistato la poltrona persa nel 2011, ma la diretta interessata aveva dovuto sudare le proverbiali sette camicie, sconfiggendo il PPD Peter Krummenacher per meno di 90 voti. Oggi invece la contesa non è stata altrettanto tirata.

Il suo solo sfidante era il 26.enne Nico Fankhauser dei giovani del PLR, da subito apparso un outsider, che si è fermato a 7.487 voti. I Verdi liberali avevano intenzione di presentare un candidato, che però ha rinunciato.

13:23
13:23
CN: BS: il PS perde un seggio

A Basilea Città, in base alle prime proiezioni di gfs.bern per la SSR il Partito socialista (PS) perde un seggio al Consiglio nazionale. Partito liberal democratico (LDP), Verdi liberali (PVL) e Verdi/Basta mantengono la propria poltrona.

Tra i vincitori si contano i Verdi liberali con +3,3 punti percentuali seguiti dall'UDC con +1,5. Alleanza del Centro e Partito liberale radicale guadagnano un punto percentuale ciascuno. Tra i partiti borghesi registra una contrazione solo il LDP (nel cantone non c'è stata la fusione tra liberali e radicali), con -4,8 punti percentuali. A sinistra il PS cede un punto e i Verdi/Basta 0,8 punti percentuali.

Nel cantone è venuta a crearsi una situazione particolare: in seguito all'evoluzione demografica Basilea Città ha perso uno dei suoi cinque seggi mentre tutti e cinque i deputati uscenti vogliono rimanere sotto la Cupola di Palazzo federale per altri quattro anni. Si tratta di Mustafa Atici e Sarah Wyss (entrambi del PS), Sibel Arslan (Verdi/Basta), Katja Christ (Verdi liberali) e Patricia von Falkenstein del LDP.

Nella corsa si sono lanciate 122 persone ripartite su 32 liste. I seggi considerati meno a rischio sono quelli di Arslan e von Falkenstein.

Esclusa dall'alleanza borghese, l'UDC presenta quattro candidati nel tentativo di riprendersi il seggio perso a favore dei Verdi liberali nel 2019. L'alleanza borghese (PLR, LDP, Alleanza del Centro, PVL e Partito evangelico) candida assieme a Christ e von Falkenstein anche l'ex consigliere di Stato Baschi Dürr (PLR), non rieletto nel governo cantonale nel 2020.

13:21
13:21
Nazionale: il politologo, «l'UDC potrebbe andare oltre i pronostici»

Nelle elezioni del Consiglio nazionale l'UDC potrebbe guadagnare di più di quanto ipotizzato dai sondaggi della vigilia: lo afferma il politologo Thomas Milic.

Da un lato, in alcuni comuni, ad esempio nel cantone di Argovia, i democentristi stanno ottenendo un ampio vantaggio sugli altri partiti e dall'altro la stessa UDC avanza a Basilea Città: «e se guadagna lì, guadagnerà ancora di più in altri cantoni», afferma l'esperto in dichiarazioni riportate da 20 Minuten.

Stando a Milic, il successo dell'UDC è da ricercarsi nelle diverse questioni che stanno a cuore ai cittadini e nelle quali essi percepiscono il partito di Marco Chiesa come un'opposizione consolidata: immigrazione, energia, Europa. «Sono questi i temi in cima al barometro delle preoccupazioni», osserva lo specialista. E in questi ambiti l'UDC si distingue dal cosiddetto mainstream.

Come noto una prima proiezione relativa alle elezioni nazionali è stata pubblicata con insolito anticipo dalla Neue Zürcher Zeitung (NZZ) e viene costantemente aggiornata. Al momento dà l'UDC al 30,7%: se fosse confermata si tratterebbe di una vittoria spettacolare, perlomeno per i canoni elvetici.

Quella della NZZ è anche la più veloce proiezione per Nazionale che memoria d'uomo ricordi, pubblicata ancora prima delle 13.00. Va ad esempio osservato che l'analoga prima indicazione dell'ente radiotelevisivo SRG SSR è attesa solo per le 16.00.

13:19
13:19
CSt: ZH; Daniel Jositsch (PS) dovrebbe essere rieletto

Stando alle prime proiezioni delle 12.55, il «senatore» zurighese Daniel Jositsch (PS) dovrebbe essere rieletto al primo turno alla Camera dei cantoni.

Dietro di lui, Gregor Rutz (UDC) si piazza al secondo posto, staccando le altre candidate Regine Sauter (PLR) e Tiana Moser (PVL). Il democentrista non raggiungerebbe però la maggioranza assoluta. Un secondo turno sembra qui molto probabile.

Dietro Sauter e Moser, vi sono rispettivamente Daniel Leupi (Verdi), Philipp Kutter (Centro) e Nik Gugger (PEV). L'eventuale ballottaggio si terrebbe il prossimo 19 novembre.

Nel canton Zurigo non si ripresenta l'altro uscente Ruedi Noser (PLR).

13:14
13:14
CN: GR, l'UDC Roman Hug sorpassa la PLR Anna Giacometti

Roman Hug (UDC) è salito al quarto posto con 9.752 voti, sorpassando la Consigliera nazionale in carica Anna Giacometti (PLR) con 9.654 preferenze dopo 77 scrutini su 101 comuni grigionesi. Sempre al primo posto Martin Candinas con 16.842 voti, seguito da Magdalena Martullo-Blocher (UDC) con 12.875 voti e Jon Pult (PS) con 11.759 voti. L'affluenza alle urne è attualmente del 43%.

13:09
13:09
CSt: FR, Chassot (Centro) davanti a Page (UDC)

A Friburgo, i primi risultati parziali della corsa al Consiglio degli Stati vedono in testa l'uscente Isabelle Chassot (Centro), davanti all'UDC Pierre-André Page e alla PLR uscente Johanna Gapany. Sono tuttavia stati scrutinati solo 69 comuni su un totale di 126.

I tre candidati hanno ottenuto rispettivamente 9.801, 9.086 e 8.593 voti. Più staccata, al quarto posto, si piazza la socialista Alizée Rey 5.519 voti, davanti al verde Gerhard Andrey (4.949 voti), in corsa anche per una rielezione al Nazionale, come Page. Più lontani gli ultimi due candidati, Leonardo Garcia Mariaca (PVL) e Flavio Guido («Pacte citoyen»).

13:02
13:02
NW: eletto l'uscente Hans Wicki

Come ampiamente previsto, l'uscente Hans Wicki, liberale radicale, si è imposto nella competizione elettorale per l'unico seggio di Nidvaldo al Consiglio degli Stati. Ha ottenuto 10.817 preferenze.

Wicki, 59 anni, già capo del Dipartimento cantonale delle costruzioni, siede nella Camera dei Cantoni dal 2015, quando si era imposto in una gara elettorale a tre. Quattro anni or sono è stato eletto tacitamente (non c'erano state altre candidature).

Oggi gli sfidanti hanno raccolto pochi consensi. Urs Lang, del movimento Aufrecht (traducibile con ritto, onesto), profilatosi contro le misure adottate dal Consiglio federale per lottare contro il Covid-19, ha raccolto 2.349 suffragi; Benedikt Zwyssig, di un gruppo che si definisce indipendente e borghese ha ottenuto 2.134 suffragi. Lo scorso anno Lang si era candidato invano per un seggio in Consiglio di Stato; Zwissig finora non aveva manifestato ambizioni politiche. I due hanno indicato di essersi candidati tra l'altro anche per offrire all'elettorato un minimo di scelta.

13:00
13:00
CSt: GE; Mauro Poggia (MCG) primo

A Ginevra, Mauro Poggia (MCG) si piazza in testa nell'elezione al Consiglio degli Stati dopo lo scrutinio dei voti per corrispondenza, usato dal 95% degli elettori. L'ex consigliere di Stato supera gli uscenti Carlo Sommaruga (PS) e Lisa Mazzone (Verdi) di quasi 2.000 voti.

In quarta posizione si classifica per ora Céline Amaudruz (UDC), staccata di quasi 7.800 voti da Mazzone.

12:57
12:57
Qual è la posizione politica dei cantoni?

In Svizzera si può dire che non vi sia una maggioranza di sinistra composta da PS e Verdi in nessun cantone. Anche a Basilea Città, che è chiaramente di sinistra, le forze di destra e di sinistra si bilanciano a vicenda, tanto che alla fine è spesso il partito dei Verdi liberali a far pendere la bilancia. Il cantone rientra quindi negli undici - tra i quali figurano anche i Grigioni - in cui il partito di centro, i Verdi Liberali e/o un PLR moderato ottengono la maggioranza. Gli altri 15 cantoni - tra cui il Ticino - sono strettamente borghesi e fortemente legati all'UDC.

12:56
12:56
CN: NW, Regina Durrer-Knobel (Centro) beffa l'UDC

Per la prima volta, il canton Nidvaldo sarà rappresentato in Consiglio nazionale da una donna. L'onore spetta a Regina Durrer-Knobel (Centro), che ha soffiato all'UDC l'unico seggio a disposizione.

Granconsigliera dal 2022, Durrer-Knobel, classe 1971, è anche vicepresidente della sezione cantonale del suo partito. Inoltre, siede nel municipio di Ennetmoos. Ha ottenuto 8.026 voti e prenderà il posto del democentrista Peter Keller, che dopo tre legislature ha deciso di non ripresentarsi.

L'UDC ha puntato quindi sul granconsigliere e presidente della sezione cantonale Roland Blättler (7.057 voti), che però ha fallito l'obiettivo. Gli addetti ai lavori prevedevano un testa a testa fra lui e Durrer-Knobel, ma qualcuno aveva fatto notare come la sua candidatura tardiva (annunciata solo a metà agosto) potesse essere sinonimo di difficoltà da parte dei democentristi nel trovare la persona adatta.

Nella corsa, cercando di recuperare la poltrona persa nel 2011 proprio per mano di Keller, c'era pure il PLR, che schierava a sua volta una deputata nel Parlamento cantonale, Beatrice Richard-Ruf. L'ex sindaca del capoluogo Stans è rimasta tuttavia staccata (2.618 voti).

12:54
12:54
Nazionale: proiezione NZZ dà UDC al 31%, sarebbe vittoria storica

Una prima proiezione relativa alle elezioni nazionali è stata pubblicata con insolito anticipo dalla Neue Zürcher Zeitung (NZZ).

Stando a questa indicazione si prospetta una vittoria UDC inattesa nella sua portata: il partito di Marco Chiesa viene accreditato al 30,8%. Si tratterebbe di un'avanzata (+5,2 punti rispetto al 2019) di proporzioni storiche: sarebbe infatti la prima volta da quando il Nazionale è eletto con il sistema proporzionale (cioè dal 1919) che un partito supera il 30%.

Sempre secondo questa analisi avanza pure il PS, al 17,7% (+0,9 punti). Il PLR è visto stabile al 15,1% (invariato) e stabile sarebbe anche il Centro, che non andrebbe oltre il 13,9 (+0,1). Perdono invece i Verdi , al 10,1% (-3,1), e i Verdi liberali , con il 7,4% (-0,4).

12:53
12:53
CSt: GR; sulla buona strada i due «senatori» uscenti

Dopo 89 comuni grigionesi scrutinati su un totale di 101, i consiglieri agli Stati Stefan Engler (Alleanza del Centro) e Martin Schmid (PLR) sono sulla buona strada per essere rieletti. I due «senatori» uscenti hanno già ottenuto rispettivamente 29'8277 e 25'514. All'indipendente Hans Vetsch vanno finora 4'178 preferenze. La percentuale di votanti è del 39 percento.

12:52
12:52
CSt: AG; Burkart (PLR) davanti a Giezendanner (UDC)

Nel canton Argovia, il «senatore» uscente Thierry Burkart (PLR) risulta in testa dopo lo spoglio di 139 comuni su 198. Il presidente del Partito liberale-radicale svizzero è l'unico candidato a superare la maggioranza assoluta.

Seguono il candidato dell'UDC Benjamin Giezendanner (UDC), che è figlio d'arte (suo padre Ulrich Gienzendanner è stato per lunghi anni in Consiglio nazionale) e, più staccata, Gabriela Suter (PS). Poi, più distanziate ancora, vi sono Marianne Binder (Alleanza del Centro), Irène Kälin (Verdi), Barbara Portmann (Verdi liberali) e Lilian Studer (PEV).

Alla Camera dei cantoni non si ripresenta invece l'uscente Hansjörg Knecht (UDC). Burkart è dato per favorito dai pronostici della vigilia.

12:50
12:50
Senatori già eletti alle 12:40

Ecco la lista dei consiglieri agli Stati già eletti alle 12:40 (in ordine di cantone e voti ottenuti)

Appenzello Interno
Daniel Fässler (Centro/finora/eletto dalla Landsgemeinde lo scorso 30 aprile)

Obvaldo
Erich Ettlin (Centro/finora/rielezione tacita)

*****

Cantoni fino ad ora conteggiati (2 su 26): Appenzello Interno, Obvaldo

Seggi già assegnati: 2 su 46.

12:46
12:46
Nazionale: prime tendenze sparse, nulla di definitivo

Sta procedendo spedito in tutta la Svizzera lo spoglio delle schede per l'elezione del Nazionale e cominciano ad affluire le primissime indicazioni.

Interessante è il caso di Basilea Città, dove a perdere - stando ai primi risultati intermedi - sono sia i Verdi che il PS, come pure il PLR.

Anche nei Grigioni i socialisti potrebbero perdere il seggio che avevano strappato all'UDC nel 2019.

D'altra parte nel canton Appenzello Esterno il consigliere nazionale UDC in carica David Zuberbühler deve temere per il suo mandato.

A Soletta a perdere un seggio potrebbero essere i Verdi: il trend attuale dà la poltrona al Centro.

12:40
12:40
VD: testa a testa Maillard-Broulis

Dopo lo spoglio del 24% delle schede, nel canton Vaud si delinea come nelle attese un testa a testa nell'elezione al Consiglio degli Stati tra Pierre-Yves Maillard (PS) e Pascal Broulis (PLR), con il socialista per ora leggermente avanti.

Secondo i risultati parziali - mancano ancora le grandi città - solo circa 200 voti separano i due candidati principali. Maillard ha ottenuto il 50,62% delle referenze, mentre Broulis il 50,17%. Al terzo posto l'UDC Michael Buffat con il 31,56%, mentre il verde Raphaël Mahaim ha finora ottenuto il 19,97% dei voti. Più staccati gli altri.

12:34
12:34
Martin Candinas in testa nei Grigioni

Il presidente in carica del Consiglio nazionale, Martin Candinas (Centro) è attualmente in testa nei Grigioni con 11.217 voti dopo 49 scrutini su 101 comuni. Condivide il podio con Magdalena Martullo Blocher (UDC) con 8.311 voti e Jon Pult (PS) con 8.150 voti. L'affluenza alle urne è attualmente del 41,8 percento.

12:29
12:29
La partecipazione bassa: è colpa dei naturalizzati?

La scarsa partecipazione alle elezioni federali - attesa bassa anche quest'anno: nel 2019 era al 45,1%, la terza peggiore di sempre - è da attribuire alla naturalizzazioni di stranieri? Anche, risponde il politologo Nenad Stojanović.

«L'affluenza alle elezioni del Nazionale ha raggiunto il minimo storico negli anni Novanta: 42,2% nel 1995, 43,3% nel 1999», spiega l'esperto a Keystone-Ats. «Tra le varie spiegazioni possibili, va ricordato che il tasso di affluenza alle urne tra gli anziani è superiore a quello dei giovani. Ciò significa che la perdita di elettori attivi non è sufficientemente compensata dai giovani di 18 anni e più che hanno diritto al voto». Va infatti ricordato nel 1991 l'età legale del voto è stata abbassata da 20 a 18 anni.

«Né è stata sufficientemente compensata dalle naturalizzazioni», prosegue l'accademico, che nel 2011 è stato anche candidato al Consiglio Nazionale nelle file del partito socialista. «Non esistono dati precisi sull'affluenza alle urne dei cittadini naturalizzati, ma sulla base dei dati di Ginevra, dove conosciamo l'affluenza dei residenti stranieri alle elezioni comunali, possiamo ipotizzare che in media i cittadini naturalizzati votino meno di chi ha la cittadinanza elvetica dalla nascita.

Negli anni Novanta il numero di persone naturalizzate in Svizzera era molto più basso rispetto a quanto successo nel nuovo secolo: a titolo d'esempio, nel 1990 hanno ottenuto il passaporto rossocrociato 6.200 persone, un numero salito a 30.400 nel 2000 e a 41.900 nel 2022, stando ai dati di Stojanović.

12:20
12:20
Grigioni: agli Stati senatori verso riconferma, al Nazionale UDC in crescita

Nei Grigioni gli attuali consiglieri agli Stati Stefan Engler (Alleanza di Centro) e Martin Schmid (PLR) hanno già ricevuto rispettivamente 20.850  e 18.156 voti, quando sono stati scrutinati 65 dei 101 comuni. Se la tendenza dovesse confermarsi anche negli altri comuni, i due candidati in carica saranno rieletti. L'affluenza alle urne è attualmente del 38,6%.

Dopo lo spoglio di 30 comuni grigionesi su un totale di 101, emerge un buon vantaggio per l'UDC. Secondo i risultati, l'UDC potrebbe riconquistare il seggio in Consiglio nazionale perso nel 2019 e andato al PS. La lista «SVP Power», con l'attuale consigliera nazionale Magdalena Martullo Blocher, è attualmente in netto vantaggio.  

12:19
12:19
L'UDC potrebbe guadagnare terreno

Dopo lo spoglio di 30 comuni grigionesi su un totale di 101, emerge un buon vantaggio per l'UDC. Secondo i risultati, l'UDC potrebbe riconquistare il seggio in Consiglio nazionale perso nel 2019 e andato al PS. La lista «SVP Power», con l'attuale consigliera nazionale Magdalena Martullo Blocher, è attualmente in netto vantaggio.

12:16
12:16
Anche Google sottolinea l'occasione

Google non ha mancato di celebrare a modo suo le elezioni federali di oggi. Il motore di ricerca ha mostrato sulla sua homepage un'urna elettorale contrassegnata dalla bandiera rossocrociata.

12:11
12:11
Basilea Città, la socialista Eva Herzog confermata nel suo incarico

Eva Herzog (PS) rappresenterà il cantone di Basilea Città agli Stati anche nei prossimi quattro anni. La «senatrice» socialista risulta nettamente davanti agli altri candidati dopo lo spoglio dei voti per corrispondenza e supera agevolmente la maggioranza assoluta.

La 61enne Herzog ha finora raccolto 40.607 voti, ben 12.760 schede in più della maggioranza assoluta (27.847) stando ai dati pubblicati della Cancelleria cantonale.

Nettamente staccati i due candidati borghesi, Balz Herter (Alleanza del Centro) e Pascal Messerli (UDC), che hanno finora ottenuto rispettivamente 6.658 e 6.476 voti, mentre il candidato dell'estrema destra Eric Weber ne ha raccolti 940.

12:05
12:05
Nazionale: bocce quasi ferme, presto vincitori e vinti

Le bocce sono praticamente ferme e nelle prossime ore si saprà chi ha vinto e chi ha perso.

È attesa una contenuta avanzata dell'UDC e del PS, un testa a testa fra PLR e Centro per attribuirsi il terzo posto (che potrebbe essere fondamentale in relazione a futuri scenari di composizione del Consiglio federale) e un arretramento dei Verdi, che quattro anni or sono avevano beneficiato dell'aumentata sensibilità ambientale della popolazione.

Stando ai sondaggi la protezione climatica rimane comunque fra le principali preoccupazioni degli svizzeri, insieme alla forte immigrazione e all'esplosione dei premi dell'assicurazione malattia. Resta da vedere quanto elevata sarà la fiducia dei cittadini nelle capacità della politica di risolvere i problemi: nel 2019 la partecipazione al voto si era limitata al 45,1%, la terza peggiore di sempre.

I primi risultati parziali dovrebbero già giungere subito dopo mezzogiorno e qualche definitivo - di cantoni molto piccoli - potrebbe arrivare nella prima ora dello spoglio.

Per avere un quadro un po' più affidabile bisognerà però probabilmente aspettare la prima proiezione dell'ente radiotelevisivo SRG SSR, in programma alle 16.00, che si concentrerà sulla forza dei partiti. Alle 18.00 vi sarà poi una seconda proiezione con la ripartizione dei seggi, seguita alle 20.00 da una terza, più precisa. A quel punto la gran parte dei cantoni avrà comunque già pubblicato i risultati definitivi.

Nel 2019 l'ultimo cantone, Vaud, aveva reso noto i dati definitivi alle 23.00. Ma problemi tecnici - in particolare informatici - possono sempre essere dietro l'angolo.

12:05
12:05
Stati: verso trend inverso rispetto a Nazionale

L'elezione del Consiglio degli Stati, che probabilmente si protrarrà fino al 26 novembre con gli ultimi ballottaggi, potrebbe rafforzare il PLR e indebolire il PS, contrariamente a quanto dovrebbe avvenire, stando ai sondaggi, per il Nazionale.Per una Camera eletta in stragrande maggioranza col sistema maggioritario, le affiliazioni partitiche sono sicuramente importanti, ma spesso il fattore decisivo è un altro, come lo statuto di uscente rispetto a sfidante, la passata attività pubblica nel cantone o la capacità di raccogliere consensi al di là del proprio partito. Il risultato complessivo in termini di forza politica è la somma di 26 situazioni locali dalle premesse proprie.PLR davanti al Centro?Secondo i media della Svizzera interna, in questa tornata elettorale, il PLR sembra avere buone chance di progressione. Potrebbe persino superare in numero di seggi l'Alleanza del Centro, creando una situazione inedita da oltre un ventennio. Se questo scenario dovesse concretizzarsi, potrebbe avere conseguenze sull'elezione di nuovi membri del Consiglio federale in caso di vacanza durante la prossima legislatura.Il PS, che ha già visto svanire due seggi durante la legislatura perché non è riuscito a mantenere quelli di Christian Levrat (FR) e Paul Rechsteiner (SG), che si sono dimessi, perderà quasi certamente terreno. Personalità del partito non si ripresentano a Berna, Soletta e Ticino (il seggio che è stato di Marina Carobbio Guscetti è vacante dal 7 aprile) e anche la poltrona di Ginevra potrebbe essere a rischio. I Verdi potrebbero compensare la perdita quasi certa a Vaud conquistando seggi a Berna o a Friburgo. Va ricordato che, sull'onda d'urto dello tsunami verde che ha investito il Consiglio nazionale nel 2019, gli ecologisti avevano fatto segnare una progressione spettacolare da uno a cinque mandati.Dei 46 deputati uscenti, nove non si ripresentano (come detto, propriamente il seggio della ticinese Marina Carobbio è vacante). Almeno un quinto dei volti della Camera sarà quindi diverso la sera del 26 novembre.  

12:04
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Stati: AI e OW - il dado è già tratto

Prima ancora dell'inizio dello spoglio delle schede alla chiusura dei seggi, in due Cantoni il dado è già tratto nella corsa al Consiglio degli Stati. Ad Appenzello Interno, Daniel Fässler (Alleanza di Centro) è stato eletto lo scorso aprile dalla Landsgemeinde.Nel Cantone di Obvaldo, il senatore Erich Ettlin, anch'egli dell'Alleanza di Centro, è stato eletto tacitamente.  

12:00
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Urne chiuse

Urne chiuse in tutta la Svizzera. La popolazione elvetica era chiamata ad eleggere il Consiglio degli Stati e il Consiglio nazionale, cioè le due Camere del Parlamento svizzero.

I primi risultati sono attesi nel pomeriggio, ma bisognerà aspettare la tarda sera per sapere il volto della futura Camera del popolo. Su 200 membri, 29 hanno deciso di non ripresentarsi.

La forma precisa della Camera dei Cantoni sarà invece nota solo a fine novembre, quando avranno avuto luogo tutti i ballottaggi. Sette «senatori» e una «senatrice» non si ripresentano, su un totale di 46.

Saranno 5.924 i candidati e le candidate in corsa per un seggio al Nazionale, ovvero il 27% in più rispetto a quattro anni fa. Le donne rappresentano il 41%, un record. L'età media, secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica (UST), è la più alta dal 1991.

A pochi minuti dalla chiusura delle urne per le elezioni federali, è difficile dire quale sia l'affluenza. In ogni caso, un sondaggio condotto recentemente da Keystone-ATS tra i vari cantoni ha mostrato un certo assenteismo.

I primi dati sul voto per corrispondenza nelle principali città non rivelano alcuna tendenza chiara. Il voto anticipato è stabile o addirittura in lieve calo nella Svizzera tedesca. È in aumento invece a Ginevra e Losanna.

A Zurigo, la città più grande della Svizzera, il 28,9% degli elettori aveva già restituito martedì la busta elettorale, un dato in linea con la media del 2019 e del 2015. Nella città di Berna, il 24,2% degli elettori aveva già votato: quattro anni fa, l'affluenza provvisoria era stata del 25,1%.

Nel 2019, l'affluenza era stata del 45,1%, in calo di 3,4 punti percentuali rispetto al 2015.