1. agosto

Il tour de force dei consiglieri federali

Con le elezioni federali alle porte, i membri del Governo hanno fatto gli straordinari con i discorsi per la Festa nazionale - A Berna sono arrivati anche gli auguri di Donald Trump
Red. Online
01.08.2019 20:13

BERNA - Con le elezioni federali alle porte si è assistito a un vero tour de force di discorsi quest’anno per la festa nazionale del Primo agosto. Tutti e sette i membri del Consiglio federale hanno tenuto almeno un’allocuzione, alcuni sin dalla vigilia.

Particolarmente densa l’agenda dei due esponenti dell’UDC, il presidente della Confederazione Ueli Maurer, che l’anno scorso era in vacanza all’estero, e Guy Parmelin. Lo zurighese, oltre a tenere il discorso ufficiale radiotelevisivo alla Nazione, ha parlato alla Fête des Vignerons di Vevey (VD) - in occasione della Giornata della Confederazione - e poi a Hinwil, nell’Oberland zurighese, mentre il vodese era atteso in ben tre località: al mattino e a mezzogiorno sul Weissenstein sopra Soletta, nel tardo pomeriggio a Rueyres (VD) e la sera a Etoy (VD), dopo essere stato ieri a Bursins (VD) e Gletterens (FR).

Molto mobile anche Ignazio Cassis (PLR): dopo essersi recato ieri a Krauchthal (BE), oggi era sull’alpe vodese di L’Etivaz per un «brunch succulento» (@ignaziocassis su Twitter), per poi scendere in elicottero fino all’estremo sud del Ticino, a Chiasso, passando per Melide, dove è stato «ospite a sorpresa» della festa PLRT del Primo agosto. Domani sarà a Zuoz (GR) per il 100esimo anniversario della Lia Rumantscha.

Un solo impegno invece per i socialisti Simonetta Sommaruga, intervenuta a Gruyères (FR), e Alain Berset a Yverdon-les-Bains(VD). La ministra della difesa Viola Amherd (PPD) ha tenuto il suo primo discorso del Primo agosto da consigliera federale nell’Alto Vallese in cui è di casa, a Münster, perorando la causa dei nuovi aerei da combattimento da acquistare. L’altra neo ministra Karin Keller-Sutter (PLR), ha fatto altrettanto ieri a Rorschach (SG), suo comune di origine: ha auspicato una buona cooperazione con l’Ue, ma difendendo nel contempo con coerenza i propri interessi.

Dal canto suo, il capo dell’esercito Philippe Rebord si è recato nei Balcani per rendere visita ai militari svizzeri della SWISSCOY in Kosovo e dell’EUFOR/ALTHEA in Bosnia ed Erzegovina.

Coraggio: nella lotta e nel compromesso

«Il fil rouge che percorre i nostri 700 anni e più di esistenza è la lotta per la libertà e l’indipendenza», ha dichiarato nella classica allocuzione radiotelevisiva ufficiale il presidente Maurer. Egli ha definito il modello del successo elvetico «un’eredità che abbiamo ricevuto dai nostri antenati per un periodo limitato» e che noi trasmetteremo ai nostri figli. «Le critiche che provengono dall’esterno, ma anche la stabilità incerta e la mancanza di coraggio sul piano interno sono pericoli reali», ha detto ancora il presidente della Confederazione, che non ha esplicitamente menzionato l’UE e l’accordo quadro istituzionale che divide gli svizzeri nella sua allocuzione.

Altri toni nel discorso del ministro socialista Alain Berset. La Svizzera si è costruita su una solida cultura del compromesso e della solidarietà, che a loro volta richiedono coraggio, ha sottolineato nel suo discorso a Yverdon-les-Bains, menzionando quale esempio il recente accordo tra padronati e sindacati per una proposta di riforma delle casse pensione.

Altri toni ancora, improntati all’ecologia e al rispetto della natura per la collega Sommaruga, vicepresidente del Consiglio federale, nel bucolico scenario della Gruyère. «La popolazione si aspetta da noi politici che prendiamo misure concrete contro il riscaldamento climatico, ha detto la ministra socialista dell’ambiente, dei trasporti e dell’energia, perorando un’azione concertata con le imprese e gli agricoltori, «che vedono i danni ogni giorno nei loro campi e pascoli».

Da parte sua il ministro degli esteri Cassis ha ribadito che la Svizzera vuole dire la sua e partecipare attivamente allo sviluppo del mondo globalizzato. In questo senso deve difendere i propri interessi, in particolare la sovranità.

Viola Amherd e i caccia militari

La Svizzera non si sta procurando nuovi aerei da combattimento per l’esercito, ma per la popolazione. Tutti i mezzi per la protezione dai pericoli provenienti dal cielo devono essere rinnovati, ha detto a Münster (VS) in occasione della Festa nazionale la consigliera federale Viola Amherd.

Si tratta di proteggere le persone, il Paese, l’economia e le infrastrutture, ha spiegato la «ministra della difesa» nel suo primo discorso in assoluto per il Primo agosto da consigliera federale.

Per sottolineare l’importanza del senso di sicurezza Amherd, secondo la versione scritta del suo discorso, ha citato un dodicenne bosniaco, che alla domanda su cosa fosse casa, ha risposto che si tratta del luogo dove non si ha paura.

La Svizzera è rimasta fino ad ora riparata da guerre e terrorismo. La popolazione si aspetta che la propria sicurezza venga assicurata e proprio per questo l’esercito deve essere costantemente aggiornato, in modo da poter reagire alla nuove minacce, ha detto con chiaro riferimento alla votazione sui nuovi jet da combattimento, che si terrà verosimilmente nell’autunno 2020.

Rispetto, tolleranza e voglia di trovare soluzioni caratterizzano la storia della Svizzera, ha continuato la ministra. Cambiamenti ci saranno sempre e la nazione deve fare le giuste valutazioni e prendere le misure necessarie.

Grütli, Vevey & Brunch

Come ogni anno lo storico praticello del Grütli (UR) è stato teatro di celebrazioni per la Festa nazionale. Invitati d’onore erano la Federazione svizzera dei pompieri, che festeggia i 150 anni, e gli eletti comunali. Sul posto c’erano più di 2000 persone arrivate in battello da Brunnen (SZ), secondo l’Associazione dei comuni svizzeri (ACS). Nel suo discorso, la consigliera di Stato urana Heidi Z’graggen - candidata lo scorso anno al Consiglio federale - ha sottolineato l’importanza del lavoro di milizia.

Altro luogo particolare di festeggiamenti è stato quest’anno anche Vevey, dove alla Fête des Vignerons si è tenuta la Giornata della Confederazione con due simboli nazionali fra gli invitati: la Guardia svizzera pontificia e la Pattuglia svizzera, esibitasi nei cieli della cittadina vodese. Nel suo breve discorso tenuto nell’Arena, dove migliaia di spettatori sono accorsi per lo spettacolo ideato da Daniele Finzi Pasca, Ueli Maurer ha lodato le tradizioni, i valori e le radici della Svizzera, che si ritrovano nell’emblematico lavoro della vigna.

Circa 150’000 persone si sono recate oggi in oltre 350 aziende agricole per gustare il tradizionale brunch in fattoria del Primo d’agosto. Da oltre due decenni l’abbondante colazione, proposta dall’Unione svizzera dei contadini, è ormai diventata un appuntamento classico dei festeggiamenti per il Natale della Patria.

Il brunch in fattoria, secondo gli organizzatori, ha fra gli altri scopi quello di costruire un ponte fra città e campagna, ma consente anche uno scambio tra le famiglie contadine elvetiche.

Gli auguri di Donald Trump

Per l’occasione a Berna sono arrivati anche gli auguri di Donald Trump. «Gli Stati Uniti apprezzano profondamente il partenariato vitale della Svizzera nel promuovere i nostri ideali comuni di libertà economica e democrazia», scrive il presidente USA in un messaggio pubblicato sul sito dell’ambasciata statunitense a Berna, ricordando la visita alla Casa bianca di Ueli Maurer dello scorso 16 maggio.

«Mentre riflettete sulla vostra orgogliosa storia, la prosperità e il successo della Confederazione svizzera, sappiate che gli Stati Uniti apprezzano molto la vostra amicizia e il vostro costante impegno per i nostri interessi comuni», aggiunge Trump, aggiungendo che gli Stati Uniti sono impazienti di rafforzare le relazioni economiche con la Svizzera e di promuovere insieme l’innovazione.