Il video di Liendo ai 100m delfino diventa virale, ma per Ponti (quasi) nessuna possibilità

Sfuma la medaglia nei 100 m delfino per Noè Ponti. L'atleta del Gambarogno ha chiuso al quarto posto con il tempo di 50'' 55 la finale vinta dall'ungherese Kristof Milak (49''90) che si è messo alle spalle i canadesi Josh Liendo (49''99) e Ilya Kharun (50''45). Era sabato 3 agosto. Ma nei giorni successivi sui social sono iniziate a circolare le immagini del canadese Liendo (medaglia d'argento) che pare concludere la gara toccando il bordo vasca prima con la mano sinistra e solo in un secondo momento – ovviamente è questione di meno di un secondo – con la mano destra. Il regolamento internazionale prevede che in fase di virata e di arrivo il tocco sulle piastre di contatto debba avvenire con entrambe le mani in maniera congiunta.

Come detto, le immagini hanno iniziato a circolare insistentemente sul web. Nelle ultime ore sono diventate virali. Tanto da far sorgere la domanda: e adesso? Si può fare qualcosa? Swiss Aquatics fa sapere che, in accordo con Swiss Olympic, sta esaminando i fatti e le prossime azioni possibili.

Ma c'è davvero la possibilità che Josh Liendo, a distanza di giorni e forse più, venga squalificato? «Il regolamento di World Aquatics prevede che il ricorso debba essere presentato entro 30 minuti dalla fine della gara», spiega al CdT la responsabile della comunicazione di Swiss Aquatics Tanja Moos. «Una decisione di fatto non può essere impugnata. Riteniamo quindi che le possibilità di cambiare le cose siano molto scarse».

Il paragrafo 13 della parte 1 del Regolamento di World Aquatics parla chiaro: il reclamo deve essere presentato: all'arbitro; per iscritto a World Aquatics; dal caposquadra responsabile; insieme a una cauzione di 500 franchi; entro 30 minuti dalla conclusione della rispettiva gara. 

Che Noè Ponti possa ottenere – a posteriori – una medaglia è quindi molto improbabile («les chances de changer les choses sont très faibles»).