Imposta di circolazione: respinti i due reclami
Il Consiglio di Stato ha deciso di respingere i due reclami presentati sul testo dell’opuscolo informativo per la votazione cantonale del prossimo 30 ottobre 2022 concernente l’imposta di circolazione. Il Governo ritiene che il testo tenga conto delle diverse posizioni sul tema e che consenta alle cittadine e ai cittadini una libera formazione della propria opinione. I Comuni possono quindi continuare con i lavori preparatori in vista della distribuzione del materiale di voto alla cittadinanza.
La scorsa settimana sono stati presentati al Governo due reclami distinti, uno da parte dei promotori dell’iniziativa e il secondo da parte dei promotori del controprogetto approvato dal Gran Consiglio.
Entrambi i reclami si riferiscono ai testi dell’opuscolo informativo sull’iniziativa popolare «Per un’imposta di circolazione più giusta!» e controprogetto del Gran Consiglio, ma su due passaggi distinti.
La vicenda era destinata a far discutere, come avevamo anticipato qui la settimana scorsa. Il Centro (PPD), promotore dell’iniziativa, aveva inoltrato un reclamo al Consiglio di Stato per chiedere di rettificare alcune cifre contenute nel libretto. In seguito, si era aggiunto a tutto ciò anche un secondo reclamo, questa volta inoltrato dai promotori del controprogetto (ossia PS e Verdi), i quali hanno contestato una tabella inserita dagli iniziativisti. L'opuscolo era poi stato stampato ed era in attesa delle valutazioni da parte del Consiglio di Stato. Valutazioni che sono arrivate questo pomeriggio.
Dopo un'attenta analisi, il Governo ritiene che il testo contenuto nell’opuscolo informativo tenga conto delle diverse posizioni sul tema e che consenta alle cittadine e ai cittadini una libera formazione della propria opinione. Per questo motivo i due reclami vengono respinti dal Governo.
I lavori preparatori per la distribuzione del materiale alla cittadinanza - che nella fase attuale sta avvenendo nei Comuni - possono quindi proseguire.
Il Consiglio di Stato informa inoltre che sono in corso delle simulazioni per valutare compiutamente l’impatto che deriverebbe applicando le due proposte in votazione il prossimo 30 ottobre sul parco veicoli attualmente circolante nel Cantone Ticino (223.384 automobili).