Viaggi

In 15 minuti da Lugano a Milano a bordo del taxi con le ali

Fra tre anni Air-Dynamic entrerà in possesso dei primi jet completamente elettrici prodotti dalla tedesca Lilium – «In Città la reazione è stata finora tiepida, manca un po' di coraggio»
© Air-Dynamic
Andrea Stern
Andrea Stern
25.06.2023 18:18

In 15 minuti da Lugano al centro di Milano. Senza provocare emissioni di CO2 durante il volo e senza fare praticamente rumore. Dovrebbe essere possibile fra tre anni, nel 2026, quando Air-Dynamic entrerà in possesso dei primi jet completamente elettrici prodotti dalla tedesca Lilium.

«È un progetto su larga scala, che va ben oltre lo sviluppo di Lugano Airport - spiega Raffaella Meledandri, CEO di Air-Dynamic -. Questi jet sono i precursori di un nuovo tipo di mobilità, che sarà veloce, pulita e sicura».

I velivoli Lilium possono trasportare 4 o 6 passeggeri, a dipendenza delle versioni. Per ricaricarli basta poco meno di un’ora, dopodiché garantiscono un’autonomia di volo di circa 175 km. Sono piuttosto veloci, nella categoria degli aerei elettrici, visto che sono in grado di raggiungere i 280 km/h. Sono anche sicuri, visto che contano 30 piccoli motori, invece dei due o quattro dei classici aerei a cherosene. Dovesse rompersene uno, ne resterebbero altri 29.

Infine gli aerei Lilium hanno la particolarità di essere a decollo e atterraggio verticale, come gli elicotteri. Ciò significa che non sono limitati alle piste aeroportuali. Possono operare ovunque ci sia un eliporto o anche solo un’area libera di almeno trenta metri per trenta.

Ci vorrebbe un Borradori

«A Milano prevediamo di atterrare nella zona di City Life - riprende Meledandri -. Stiamo collaborando molto bene con la Città e con il Politecnico, i lavori sono in fase avanzata. Qui a Lugano invece la reazione è stata finora più tiepida. Per realizzare questo progetto avremmo bisogno del sostegno delle autorità, ma finora non c’è stato. La mia impressione, ma spero di sbagliarmi, è che manchi quel coraggio che aveva saputo dimostrare per esempio Marco Borradori spendendosi anima e corpo per il progetto della Formula E».

D’altre parte alle autorità non vengono chiesti miracoli. «C’è tutto un team di ingegneri ed esperti che segue questo progetto - prosegue Meledandri -. Inoltre il Politecnico di Milano sta dando un grande contributo e anche da parte della SUPSI c’è stata una manifestazione di interesse. Da parte della Città noi ci attendiamo solo un aiuto a trovare un’area adatta per l’attività di questi jet. Potrebbe essere, chissà, anche una piattaforma sul lago, dotata di colonnine di ricarica, come per le Tesla. La città di Lugano dovrebbe essere orgogliosa di poter svolgere un ruolo pionieristico nello sviluppo di questo nuovo tipo di mobilità».

Costo «non esorbitante»

L’idea di Air-Dynamic - compagnia che a Lugano si è già ritagliata un ruolo da protagonista con i suoi voli taxi - è quella di offrire un nuovo servizio alle persone che necessitano di spostarsi velocemente su tratte brevi ma trafficate. Come per esempio tra Lugano e Milano, ma anche verso le destinazioni turistiche sul lago di Como o qualsiasi altra località nel raggio di 175 km.

«Il costo non sarà superiore a quello di un volo in elicottero», spiega Meledandri, secondo cui per raggiungere la metropoli lombarda potrebbero bastare «alcune centinaia di franchi», a dipendenza dell’occupazione del velivolo. Può sembrare una tariffa elevata, ma d’altra parte anche l’aviazione in generale agli inizi era riservata ai più benestanti. Poi si è democratizzata.

«Gli aerei elettrici sono ancora agli albori del loro sviluppo - osserva Meledandri -, ma stanno progredendo a passi da gigante. È facile immaginare che un domani si potrà utilizzarli anche per raggiungere mete più lontane ».

In modo sicuro silenzioso e non inquinante, quindi rispettoso delle preoccupazioni per il futuro del pianeta. «Questo è un treno che prima o poi bisogna prendere - conclude Meledandri -. Noi riteniamo che sia interessante prenderlo già oggi in modo da essere partecipi e non spettatori passivi».

CARATTERISTICHE DEL LILIUM JET – Dimensioni: Lunghezza 11 metri, Apertura alare 14 metri, Altezza 3 metri, Peso 3.175 kg; Prestazioni: Tempo di ricarica 55 minuti, Potenza necessaria 350 kW, Tempo di ricarica 55 minuti, Potenza necessaria 350 kW, Velocità massima 280 km/h, Autonomia: 175 km; Operatività: Spazio atterraggio necessario 28 metri + 3,5 metri su tutti i lati come safety area «Downwash proof»; Produzione: il jet viene prodotto dalla Lilium, società aerospaziale tedesca quotata al Nasdaq che conta oltre 800 collaboratori; Tempistica: Le certificazioni ENAC/EASA dovrebbero essere ottenute nel 2024, le consegne dei primi jet sono previste nel 2026; Costi: Il prezzo di un Lilium Jet eVTOL dovrebbe aggirarsi sui 7,5 milioni di franchi. I voli non costeranno più che in elicottero

Gli scandinavi mettono già in vendita i primi biglietti mentre i cinesi presentano la loro maxibatteria

Il futuro aereo elettrico della SAS.
Il futuro aereo elettrico della SAS.

Lo scorso 3 giugno Scandinavian Airlines ha messo in vendita i biglietti per i suoi primi voli commerciali a propulsione elettrica, che partiranno nel 2028. La compagnia con sede a Stoccolma ha annunciato che su questi voli ci saranno 30 posti, ognuno dei quali costerà 1.946 corone (circa 160 franchi), un prezzo simbolico che si ricollega al 1946, l’anno in cui Scandinavian ha iniziato a volare.

Sebbene non si sappia ancora quali rotte effettueranno questi aerei (si sa solo che voleranno tra Danimarca, Norvegia e Svezia) né a quale orario decolleranno, i biglietti sono andati a ruba. Dopo soli 90 minuti erano già esauriti. «Scriveremo una pagina importante nella storia dell’aviazione», ha detto Alexandra Kaoukji, portavoce della compagnia scandinava.

Non l’unica a scommettere sulla propulsione elettrica per ridurre l’impatto ambientale della propria attività. Air New Zealand ha firmato una lettera d’intenti per l’acquisto di 23 velivoli elettrici Alice, prodotti dall’israeliana Eviaton. Si tratta di aerei da 9 posti, che hanno un’autonomia massima di 463 km con una sola carica e che possono raggiungere velocità fino 481 km/h. L’idea della compagnia neozelandese è di utilizzarli per le brevi tratte regionali.

Resta invece ancora parecchio lavoro da fare per poter impiegare gli aerei elettrici anche su distanze maggiori. Il grande limite, al momento, resta quello delle batterie. Ma in questo senso una grande novità potrebbe arrivare dalla Cina, dove la Contemporary Amperex Technology Company (CATC) ha annunciato in aprile di aver elaborato una maxibatteria capace di garantire una densità di energia fino a 500 Wh/kg, quindi in grado di muovere anche gli aerei più pesanti. La produzione, secondo il colosso cinese, potrebbe iniziare già quest’anno. Sarebbe una rivoluzione per un settore, l’aviazione, responsabile di una percentuale tra il 2 e il 3% delle emissioni di CO2 prodotte dall’uomo.

Forse sarà così possibile raggiungere l’obiettivo fissato dall’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale per il 2050, ovvero quello di avere un’aviazione civile a impatto zero.

In questo articolo: