In Egitto stato d'emergenza per tre mesi

LA DIRETTA - Sono 18 i morti nel secondo attacco ad Alessandria - Vi sono pure 40 feriti nel secondo attentato davanti alla Chiesa di San Marco - L'ISIS rivendica gli attacchi - La condanna di Berna
Una donna cammina vicino alla Chiesa di San Marco ad Alessandria.
Red. Online
09.04.2017 13:25

IL CAIRO/ALESSANDRIA - In Egitto il presidente Abdel Fattah al Sisi ha dichiarato lo stato d'emergenza per tre mesi. Domenica pomeriggio un'altra esplosione che ha provocato undici morti e almeno quaranta feriti ad Alessandria, davanti alla Chiesa di San Marco, mentre il mondo cristiano era intento a celebrare la Domenica delle Palme. È il  bilancio del Ministero della salute diffuso dalla tv di Stato egiziana, che segue il primo attentato alla chiesa copta di Tanta avvenuto in tarda mattinata (vd SUGGERITI).  Emerge intanto che Il comandate delle forze di sicurezza è stato ucciso tentando di fermare il kamikaze davanti alla chiesa di San Marco ad Alessandria. Lo ha reso noto la televisione di Stato egiziana. Dietro agli assalti c'è lo Stato islamico, che ha rivendicato entrambi gli attacchi. 

21.23 - Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha annunciato parlando in televisione "la dichiarazione dello stato di emergenza in Egitto per tre mesi". Lo stato d'emergenza sospende il diritto alle manifestazioni di ogni genere e le adunate di oltre cinque persone, consente fermi per un periodo indeterminato, estende i poteri delle forze di polizia, permette procedimenti giudiziari per civili ad opera di tribunali militari.

19.58 - Sono due cittadini egiziani i kamikaze che hanno compiuto le stragi oggi nelle chiese egiziane: lo afferma l'Isis attraverso la sua agenzia Amaq. Il nome di 'battaglia' dell'attentatore di Alessandria è Abu al-Baraa al-Masri (l'egiziano, ndr) quello di Tanta, Abu Isaac al-Masri.

19.38 - Il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha ordinato questa sera il dispiegamento di unità speciali delle esercito per garantire la sicurezza nei luoghi più sensibili dell'Egitto. Lo riporta l'agenzia Mena citando il portavoce presidenziale, l'ambasciatore Alaa Youssef.

17.25 - La Svizzera condanna con la massima fermezza i due attentati perpetrati oggi contro due chiese copte in Egitto e rivendicati dal sedicente Stato islamico (Isis). In una nota diffusa nel pomeriggio, il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) deplora gli attacchi e trasmette le sue condoglianze alle vittime e alle autorità egiziane.

15.27 - È salito a 18 morti e 40 feriti il bilancio dell'esplosione alla chiesa copta di Alessandria. Lo riferisce il quotidiano egiziano al Ahram.

15.17 - Anche l'esplosione nella chiesa copta di Tanta, a nord del Cairo, potrebbe essere stata provocata da un kamikaze. Lo ha detto un fonte qualificata all'agenzia egiziana Mena aggiungendo che al suo interno sono stati ritrovati resti che si presume siano dell'uomo. In precedenza la tv di stato aveva ipotizzato che a causare l'esplosione fosse stato un ordigno azionato a distanza. Tra le 25 vittime figura anche il presidente del tribunale di Shibin El Kom.

15.12 - Le forze si sicurezza egiziane hanno disinnescato due ordigni esplosivi che erano stati piazzati nella moschea Sidi Abdel Rahim di Tanta, la seconda più importante della città. All'interno della moschea c'è un santuario Sufi. Lo riferisce il quotidiano al Ahram.

14.52 -  L'Isis ha rivendicato, attraverso l'agenzia Amaq, gli attacchi alle chiese copte che hanno fatto strage a Tanta e ad Alessandria.

14.45 - Secondo quanto ha detto all'agenzia egiziana Mena una fonte della sicurezza gli agenti che erano di fronte alla Chiesa di San Marco si sono insospettiti per il comportamento di un uomo sul sagrato della Chiesa. Quando si sono avvicinati per fermarlo l'uomo si è fatto esplodere uccidendo l'ufficiale e ferendone numerosi altri agenti.

14.19 - L'attacco alla chiesa copta di Alessandria ha provocato la morte di 11 persone e il ferimento di altre 35. 

REAZIONI DI CORDOGLIO E DI INDIGNAZIONE

Giungono intanto le prime reazioni internazionali. Prima fra tutte quella di Israele. "L'attacco terroristico ad una chiesa copta al Cairo è un memento che anche l'Egitto è sotto attacco dei terroristi". Lo ha detto viceministro degli Esteri israeliano Tizpi Hotevely nella prima reazione ai fatti di Tanta. "Il terrorismo non si ferma a Stoccolma, San Pietroburgo, Berlino, Londra e Gerusalemme. Insieme alla tristezza e al dolore dobbiamo unire le forze con pugno di ferro - ha aggiunto - contro l'Asse del Male e il terrore. Israele è un partner in questa lotta contro il terrorismo ovunque colpisca". L'ultimo bilancio della strage (VD SUGGERITI) è intanto salito a 25 morti e 71 feriti.

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