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Dall'UE 1,5 miliardi di euro a Kiev «di proventi dai beni russi immobilizzati»

Peskov: «Tali iniziative della Commissione europea non rimarranno senza risposta» – L'ISW: «Lo scorso mercoledì le forze ucraine hanno respinto nell'ovest della regione di Donetsk uno dei più grandi attacchi meccanizzati lanciati dalla Russia» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Dall'UE 1,5 miliardi di euro a Kiev «di proventi dai beni russi immobilizzati»
Red. Online
26.07.2024 06:27
18:25
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I fondi della Svizzera a Kiev non provengono dai beni congelati russi

A differenza di quanto annunciato oggi dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, dalla Svizzera non verranno trasferiti a Kiev, in favore dalla difesa e della ricostruzione dell'Ucraina, fondi prelevati dai beni russi congelati.

A differenza dell'Unione europea, «in Svizzera non vengono generate entrate straordinarie in relazione agli asset della Banca centrale russa», ha dichiarato oggi la Segreteria di Stato dell'economia (SECO) su richiesta dell'agenzia di stampa Keystone-ATS.

Bruxelles ha fatto sapere questa mattina di voler trasferire 1,5 miliardi di euro (1,45 miliardi di franchi al cambio attuale) attraverso il Fondo europeo per la pace (European Peace Facility) e lo Strumento per l'Ucraina (Ukraine Facility) per sostenere le capacità militari di Kiev e la ricostruzione del Paese.

12:44
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Peskov: «Tali iniziative della Commissione europea non rimarranno senza risposta»

«Naturalmente, tali iniziative della Commissione europea non rimarranno senza risposta»: lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, commentando la decisione dell'Ue, annunciata da von der Leyen, di trasferire 1,5 miliardi di euro «di proventi dai beni russi immobilizzati in favore della difesa e della ricostruzione dell'Ucraina».

Peskov ha affermato che la decisione di Bruxelles, «non è un motivo per una reazione rapida» ma per «azioni ponderate in risposta» a quelle che lui definisce azioni «illegali». Lo riporta l'agenzia Interfax.

12:40
12:40
UE: trasferiti a Kiev 1,5 miliardi di proventi dai beni russi immobilizzati

«L'Ue sta dalla parte dell'Ucraina. Oggi trasferiamo 1,5 miliardi di euro di proventi dai beni russi immobilizzati in favore della difesa e della ricostruzione dell'Ucraina». Lo annuncia la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X.

«Non esiste simbolo o utilizzo migliore del denaro del Cremlino che rendere l'Ucraina e tutta l'Europa un posto più sicuro in cui vivere», sottolinea.

«Gli extraprofitti generati dagli operatori dell'Ue e detenuti da depositari centrali di titoli (Csd) da asset sovrani russi immobilizzati - si legge in una nota diffusa dall'esecutivo Ue - sono stati resi disponibili da Euroclear alla Commissione europea come prima rata il 23 luglio».

Il denaro verrà ora incanalato attraverso il Fondo europeo per la pace (European Peace Facility) e lo Strumento per l'Ucraina (Ukraine Facility) per sostenere le capacità militari di Kiev e la ricostruzione del Paese.

«L'immobilizzazione degli asset della Banca centrale russa è il risultato delle sanzioni dell'Ue contro la Russia, adottate dopo la sua guerra di aggressione contro l'Ucraina», sottolinea ancora Bruxelles, indicando che «le entrate straordinarie generate in questo contesto dagli operatori dell'Ue non appartengono alla Russia e sono detenute dai Csd».

07:01
07:01
Attacco con droni russo nel nord, un ferito

Una persona è rimasta ferita nella notte in seguito ad un attacco con droni russo nella nella regione di Chernihiv, nell'Ucraina settentrionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Vyacheslav Chaus, come riporta Ukrinform.

Nell'attacco con «droni Shahed sono stati colpiti un'infrastruttura e un dormitorio residenziale a Nizhyn», ha aggiunto Chaus.

06:27
06:27
Il punto alle 06.00

L'aeroporto militare russo di Saki, a Novofedorivka, è in fiamme in seguito ad un attacco aereo lanciato nella notte sulla Crimea occupata: lo scrive il canale Telegram filo-ucraino Crimean Wind, che pubblica alcuni video. Lo riporta Rbc-Ucraina. Testimoni hanno riferito di numerose potenti esplosioni in diverse parti della penisola, tra cui Okunivka e Simferopol. Secondo una fonte di Crimean Wind, nella base russa è stato colpito un magazzino di munizioni, ma il capo dell'amministrazione russa di Sebastopoli, Mykhailo Razvozhaev, ha parlato solo di una «minaccia balistica» che è stata rimossa.

Le forze ucraine hanno respinto mercoledì scorso nell'ovest della regione di Donetsk uno dei più grandi attacchi meccanizzati lanciati dalla Russia dall'ottobre 2023: lo l'Istituto per lo studio della guerra (Isw). Video geolocalizzati pubblicati il 24 luglio mostrano che le truppe di Kiev hanno fermato l'assalto meccanizzato russo di un battaglione rinforzato vicino a Kostyantynivka - a sud-ovest della città di Donetsk - dopo che le forze russe erano avanzate fino alla periferia sud-orientale dell'insediamento, si legge nel rapporto del centro studi statunitense.

Una brigata ucraina operante nella direzione di Kurakhove ha riferito che le forze russe hanno attaccato simultaneamente all'alba con 11 carri armati, 45 veicoli corazzati da combattimento, un raro veicolo da combattimento corazzato 'Terminator' (di cui la Russia ne avrebbe prodotto solo 23 esemplari a partire dal dicembre 2023), 12 motociclette e circa 200 uomini provenienti da diverse direzioni tattiche.

La brigata ha riferito che la ricognizione aerea ucraina ha identificato le colonne meccanizzate da lontano e che l'assalto è stato respinto grazie all'artiglieria, i droni e i campi minati. Le forze ucraine hanno danneggiato o distrutto sei carri armati russi, sette veicoli corazzati da combattimento e le 12 motociclette. Le forze russe si sono ritirate dopo che le forze ucraine hanno distrutto la prima ondata di veicoli.