In migliaia per la parità salariale

BERNA - Circa 20.000 persone, secondo gli organizzatori, hanno manifestato oggi a Berna a favore della parità salariale e contro la discriminazione tra i sessi, promossa a livello nazionale da oltre 40 organizzazioni.
I dimostranti erano presenti in centro città con numerosi cartelloni per rivendicare una maggior uguaglianza, ha rilevato un giornalista della Keystone-ATS presente sul posto.
La parità tra uomo e donna è stata sancita dalla Costituzione 37 anni fa e la legge è in vigore da 22. Tuttavia, potere e denaro non sono ancora distribuiti in modo equivalente, rilevano partiti, sindacati e organizzazioni di sostegno che hanno organizzato la manifestazione.
Le donne guadagnano circa un quinto in meno rispetto agli uomini, sono sottorappresentate in politica e nell'economia e svolgono la maggior parte del lavoro non retribuito. In media, sostengono gli organizzatori, è stato calcolato che al mese una donna guadagna 600 franchi in meno di un collega di sesso maschile. Questo denaro manca alla persona stessa, alla sua famiglia e in futuro alla sua pensione, ma rappresenta anche minori entrate fiscali.
Il Consiglio nazionale deve applicare la legge sull'uguaglianza con strumenti efficaci, esigono i dimostranti, richiedendo controlli salariali obbligatori e sanzioni per le aziende che vi si oppongono. Il Consiglio degli Stati negli scorsi mesi ha invece limato i dettagli e ridimensionato il disegno di legge in questo ambito. Lunedì la camera bassa dovrà approvare le disposizioni minime sul controllo dei salari. È attesa una decisione molto serrata: se dovesse passare il "sì", le grandi imprese dovranno verificare in futuro se retribuiscono allo stesso modo uomini e donne per un lavoro di pari valore.