Stipendi

In tre anni i dividendi sono cresciuti 14 volte più dei salari

È quanto risulta da un'analisi di Oxfam, una confederazione internazionale di organizzazioni senza scopo di lucro che si dedicano alla riduzione della povertà globale
© CdT/ Chiara Zocchetti
Ats
01.05.2024 08:10

Tra il 2020 e il 2023 i dividendi distribuiti agli azionisti dalle 1200 società a maggiore capitalizzazione al mondo sono cresciuti, in termini reali, quattordici volte più velocemente della retribuzione media dei lavoratori di 31 Paesi, che insieme rappresentano l'81% del prodotto interno lordo (Pil) globale.

È quanto risulta da un'analisi di Oxfam, una confederazione internazionale di organizzazioni senza scopo di lucro che si dedicano alla riduzione della povertà globale, diffusa in occasione del primo maggio basata sul Janus Henderson Global Dividend Index che esamina l'andamento, su base annua, del 90% dei dividendi globali. Il «monte cedole» complessivamente monitorato è proiettato a raggiungere 1720 miliardi di dollari (1570 miliardi di franchi al cambio attuale) nel 2024, superando la cifra record di 1660 miliardi di dollari del 2023.

La ricerca di Oxfam ha rilevato che in 31 paesi, tra il 2020 e il 2023, i dividendi, aggiustati per l'inflazione, sono aumentati del 45% (+195 miliardi di dollari), mentre i salari sono cresciuti mediamente di poco più del 3%; escludendo la Cina, che rappresenta la quota più marcata della crescita globale dei salari, in media le retribuzioni reali nei paesi analizzati sono diminuite del 3% nello stesso quadriennio.

Si stima che l'1% più ricco del pianeta detiene oggi il 43% di tutte le attività finanziarie globali; chi fa parte di questo gruppo ha incassato in media 9000 dollari in dividendi nel 2023. Una cifra equivalente al salario di otto mesi per il lavoratore medio nei 31 paesi presi in esame.

«I profitti delle imprese più grandi e i guadagni dei ricchi azionisti sono saliti alle stelle, mentre i salari continuano a restare al palo, ha detto Misha Maslennikov, consulente politico su giustizia economica della sezione italiana di Oxfam. Ciò fa sì che milioni di lavoratori non riescano ad uscire dal circolo vizioso della povertà e ad assicurare un livello di esistenza dignitosa per sé e per le proprie famiglie. Una palese ingiustizia, sintomatica di un sistema economico che ricompensa più la ricchezza che il lavoro».

Utilizzando i dati dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), Oxfam rileva che quasi un lavoratore su cinque a livello globale percepisce un salario inferiore alla soglia di povertà di 3,65 dollari al giorno (a parità di potere d'acquisto, PPA); i salari del 66% dei lavoratori nei paesi a basso reddito non superano tale soglia.