In Ungheria è caos alle stazioni di benzina

Situazione caotica presso le stazioni di benzina in Ungheria in conseguenza al tetto ai prezzi di benzina e gasolio decretato dal governo Orban in chiave anti-inflazionistica. Il tetto, fissato in 1,30 euro, ormai è largamente più basso del costo reale, e circa metà delle stazioni è chiusa per evitare perdite.Nelle stazioni ancora in servizio si osservano lunghe code: molti automobilisti arrivano anche dall'Austria e dalla Slovacchia per usufruire del carburante al buon mercato. La compagnia petrolifera Mol ritarda i rifornimenti. Il governo ha soppresso il tetto per i camion oltre 7,5 tonnellate e per gli stranieri.
Un portavoce della Commissione europea, a proposito della decisione del governo ungherese di limitare l'ammissibilità al carburante sovvenzionato per gli autocarri con targa straniera, ha spiegato che
Budapest non può far pagare ai camion immatricolati all'estero un prezzo più alto per il carburante poiché violerebbe le norme del mercato unico. «C'è un principio generale di non discriminazione che vale per il mercato unico: non ci può essere differenza tra consumatori in base alla loro nazionalità», ha evidenziato il portavoce, spiegando che Bruxelles «verificherà nello specifico» la circostanza riportata dai media.