Covid

In vista di future pandemie, la Svizzera «dovrà prepararsi meglio»

Per il Consiglio federale è necessario migliorare sostanzialmente la qualità delle cure di lunga durata delle persone anziane nelle case di cura – Nella gestione di crisi future gli aspetti psicosociali dovranno essere presi in considerazione il più presto possibile
© CdT/Gabriele Putzu
Ats
04.09.2024 11:11

La gestione delle misure nelle case di cura e per anziani così come quella degli aspetti psicosociali sono gli ambiti in cui la pandemia di Covid ha lasciato i maggiori insegnamenti. Lo evidenzia il Consiglio federale in due rapporti adottati oggi, incentrati sui potenziali di miglioramento venuti a galla dopo la crisi sanitaria.

Non in tutte le fasi della pandemia è stato possibile organizzare le misure di protezione per le persone anziane e i residenti di case di cura in maniera proporzionata dal punto di vista della loro libertà individuale e autodeterminazione, ammette il governo in un comunicato, aggiungendo che tali provvedimenti hanno anche causato sofferenza.

Cosa bisogna fare

Il rapporto in merito, redatto in adempimento a dei postulati parlamentari, menziona quattro conoscenze chiave, giudicate essenziali per la gestione di eventuali pandemie future. In primis, occorre prendere in considerazione la prospettiva delle persone colpite, con modalità che consentano la partecipazione, come i consigli dei residenti delle strutture. Inoltre, serve maggiore consapevolezza delle varie situazioni di assistenza e degli ambienti di vita in tarda età.

Terzo, le case di cura e per anziani e quelle destinate a persone con disabilità devono prepararsi meglio a future pandemie. Infine, scrive l'esecutivo, è necessario migliorare sostanzialmente la qualità delle cure di lunga durata.

Il Consiglio federale sottolinea che in caso di future pandemie la protezione della popolazione e delle persone particolarmente a rischio dovrà rimanere l’obiettivo principale. Certo è che tutelare la salute della popolazione tenendo conto dei diversi interessi e ambienti di vita delle persone colpite con misure differenziate rimarrà una sfida complessa ed eticamente impegnativa.

Il tema della salute mentale

Un altro rapporto si è invece concentrato sul tema della salute mentale. La maggior parte della popolazione, afferma il Consiglio federale, è stata in grado di gestire bene la pandemia, ma singoli gruppi hanno sofferto più di altri. Tra questi vi sono i giovani, le persone che vivono sole, quelle in situazioni economiche difficili e quelle con malattie mentali o fisiche preesistenti.

L'esecutivo sottolinea che nella gestione di crisi future gli aspetti psicosociali dovranno essere presi in considerazione il più presto possibile. È anche importante che la salute mentale individuale sia fondamentalmente rafforzata.

Il documento raccomanda misure per la gestione di crisi ed eventi, ma anche per la promozione della salute e la prevenzione, il rilevamento e l'intervento precoce e l'aiuto a bassa soglia. Alcune dovrebbero servire in particolare a tutelare meglio bambini, adolescenti e giovani adulti, per esempio nel contesto scolastico ed extrascolastico. Altre ancora mirano a promuovere le competenze per minimizzare le conseguenze nocive dei contenuti dei media digitali, come la discriminazione e il mobbing.

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