Incendi in Grecia: la Svizzera invia personale dell'esercito e tre elicotteri

Per il quattordicesimo giorno consecutivo i vigili del fuoco sono impegnati a contenere il distruttivo incendio scoppiato nell'unità periferica dell'Evros, nei pressi della città di Alexandroupolis (Alessandropoli), al confine con la Turchia. Più di 100 pompieri sono stati inviati nell'area, portando a 582 il totale di vigili del fuoco impegnati a combattere con le fiamme che stanno distruggendo il Parco nazionale della foresta di Dadias.
Per aiutare il Governo greco a combattere questo e gli altri roghi che stanno interessando il Paese, la Svizzera ha dato seguito alle richieste delle autorità locali — che chiedevano sostegno internazionale — mettendo a disposizione tre elicotteri dell’esercito e personale per intensificare le operazioni antincendio sul posto. Sabato 2 settembre 2023 tre elicotteri Super Puma e alcuni membri dell’Esercito svizzero decolleranno alla volta di Alessandropoli: le loro prime operazioni di spegnimento dei roghi inizieranno domenica.
Già nel pomeriggio di oggi una squadra composta da membri del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) e da specialisti dell’esercito, fa sapere il DFAE, è partita per la Grecia a bordo di un velivolo delle Forze aeree svizzere. Il suo compito consisterà nel garantire il coordinamento con le autorità greche. In totale una trentina di esperte ed esperti svizzeri prenderà parte alle operazioni.
La gestione generale della missione è affidata all’Aiuto umanitario della Confederazione, che fa parte del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). La Svizzera aveva già mobilitato elicotteri Super Puma per domare gli incendi in Grecia nell’estate del 2021.

La situazione
Nella zona di Alessandropoli sono impiegati attualmente 10 aerei antincendio e sette elicotteri, come riporta il sito di Kathimerini.
«Non riusciamo a spegnerlo, siamo di fronte a una terribile aridità e forza delle fiamme. Non è una questione di incompetenza, vorrei che lo fosse, così potremmo risolvere il problema», ha dichiarato un membro dei vigili del fuoco greci, in condizione di anonimato, al sito di Kathimerini. «Il fuoco andrà dove vuole, si fermerà dove vuole, fino a quando si aprirà per noi una finestra di opportunità per contenerlo dove possiamo», ha aggiunto.
Secondo Gabriel Xanthopoulos, ricercatore presso l'Istituto degli ecosistemi forestali mediterranei (FRIA), il problema è che il tipo di incendio scoppiato nell'Evros, favorito da forti venti, deve essere contenuto velocemente. «Finché la strategia di evacuazione "automatica" degli insediamenti continuerà, le forze dei pompieri saranno costrette a concentrarsi sul presidio di villaggi e centri abitati, lasciando che l'incendio progredisca in modo incontrollato», ha dichiarato Xanthopoulos al sito di Kathimerini.
«Lo spegnimento è affidato ai potenti mezzi aerei a nostra disposizione, ma lo spegnimento completo non è garantito dall'aria. Così, assistiamo a continue riaccensioni del fuoco», ha spiegato il ricercatore.