Diritti

Iran, giornalista in carcere perché non portava il velo

La reporter Nazila Maroufian è stata prelevata con violenza dalla sua abitazione e portata presso il tribunale di Ershad a Teheran per poi essere incarcerata
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Ats
30.08.2023 21:00

Nazila Maroufian, una giornalista iraniana di 23 anni, è stata arrestata per non aver indossato il velo in pubblico, obbligatorio nella Repubblica islamica, e per avere «pubblicato sui social media le sue foto» senza l'hijab. Lo riferisce Tasnim.

La reporter è stata prelevata con violenza dalla sua abitazione e portata presso il tribunale di Ershad a Teheran per poi essere incarcerata, ha fatto sapere Hrana, l'agenzia degli attivisti dei diritti umani dell'Iran.

Prima di oggi, Maroufian era già stata arrestata più volte a causa di un'intervista al padre di Mahsa Amini, la 22.enne che ha perso la vita il 16 settembre del 2022 dopo essere stata messa in custodia dalla polizia morale perché non portava il velo in modo corretto.

Nell'intervista il padre della giovane affermava di non credere alla versione ufficiale sulla causa della morte della figlia, evento che ha provocato per mesi un'ondata di proteste antigovernative in varie città dell'Iran. E aveva accusato le autorità di avere mentito sulle circostanze della morte della figlia che ufficialmente ha perso la vita per un attacco di cuore mentre gli attivisti e la famiglia sostengono che sia morta dopo essere stata colpita alla testa durante l'arresto.

Dopo avere pubblicato l'articolo in ottobre, la giornalista è stata arrestata a novembre e successivamente rilasciata ma è tornata in prigione dopo avere ricevuto in gennaio una condanna per «propaganda contro il sistema» e «diffusione di notizie false», a causa dell'intervista al padre di Mahsa Amini. Nelle scorse settimane, il 15 agosto, era stata scarcerata e una volta uscita di prigione aveva pubblicato una foto sui social media che la ritraeva sorridente e senza il velo.

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