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A confermarlo sono le Forze di difesa israeliane (IDF) – L'uomo sarebbe stato ucciso in un attacco aereo a Dahiyeh, alla periferia sud di Beirut, tre settimane fa – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:06
22:06
Hezbollah ha colpito un sito militare nella periferia Tel Aviv
Hezbollah ha annunciato di aver colpito in un lancio di razzi un «sito industriale militare nella periferia di Tel Aviv», nel centro di Israele, e di aver «raggiunto l'obiettivo con precisione». In precedenza, le forze armate israeliane (IDF) avevano riferito di quattro razzi dal Libano verso Tel Aviv e il centro di Israele, di cui una parte intercettata.
15:17
15:17
Brics: «Bisogna cessare immediatamente le ostilità in Libano»
Nella loro dichiarazione finale al vertice nella città russa di Kazan, i membri del Brics - il gruppo delle economie mondiali emergenti formato dai paesi del precedente Bric con l'aggiunta di Sudafrica e poi di Egitto, Etiopia, Iran ed Emirati Arabi Uniti - chiedono «l'immediata cessazione delle ostilità» in Libano e sottolineano «la necessità di preservare la sovranità e l'integrità territoriale» del Paese dei cedri «e di creare le condizioni per una soluzione politica e diplomatica al fine di preservare la pace e la stabilità in Medio Oriente». Lo riferisce l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.
I paesi del Brics condannano pure gli attacchi ai dipendenti delle Nazioni Unite e invitano Israele a cessare immediatamente le azioni contro la Forza di interposizione in Libano delle Nazioni Unite (Unifil), disposta nel sud del paese, indica l'agenzia di stampa statale russa Ria Novosti.
14:19
14:19
Lula: «Le due guerre possono espandersi a tutto il mondo»
«Ci sono due guerre in atto che potrebbero estendersi a tutto il mondo», e quindi vanno fermate. Lo ha affermato il presidente brasiliano Luis Ignacio Lula da Silva intervenendo alla sessione di apertura del vertice Brics a Kazan, riferendosi ai conflitti in Medio Oriente e in Ucraina. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Lula ha parlato in videoconferenza perché è dovuto rimanere in Brasile a causa dei postumi di un incidente domestico.
13:36
13:36
«I BRICS tutelino i diritti dei palestinesi»
Parlando alla sessione di apertura del vertice Brics a Kazan, il presidente iraniano Massud Pezeshkian ha affermato che quanto avviene attualmente in Palestina e Libano è una violazione dei «diritti umani basilari», e ha chiesto ai Paesi che fanno parte del gruppo di esercitare la loro influenza per «garantire i diritti del popolo palestinese».
13:35
13:35
«Gli attacchi russi ai porti ucraini frenano il cibo per Gaza»
Il premier britannico Keir Starmer ha accusato la Russia di compromettere le forniture di cibo a Gaza con l'intensificarsi degli attacchi contro i porti ucraini e le navi che rientrano nel programma alimentare di esportazioni rivolto alle popolazioni di Medio Oriente, Asia e Africa.
Il primo ministro ha puntato il dito contro il presidente russo Vladimir Putin «disposto a scommettere sulla sicurezza alimentare globale» nel conflitto in corso.
Starmer ha citato le informazioni dell'intelligence di Londra secondo cui tra il 5 e il 14 ottobre almeno quattro navi cargo sono state colpite da «munizioni russe».
13:25
13:25
Onu: «Potrebbero volerci 350 anni per ricostruire Gaza»
Se Gaza dovesse restare sotto embargo, ci vorranno 350 anni per ricostruirne l'economia: è l'allarme delle Nazioni Unite in un rapporto. Lo riporta Sky News.
L'organizzazione aveva precedentemente stimato che la ricostruzione completa di Gaza dopo il conflitto tra Israele e Hamas avrebbe potuto richiedere decenni, ma un nuovo rapporto della sezione commercio e sviluppo delle Nazioni Unite parla ora di secoli.
Il rapporto afferma che se la guerra finisse domani e la regione tornasse allo status quo precedente al 7 ottobre, potrebbero volerci 350 anni prima che la sua economia torni ai già traballanti livelli pre-guerra.
13:17
13:17
Idf: «Trovato un deposito di armi in una moschea nel sud del Libano»
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno trovato nel sud del Libano armi «nascoste in una moschea nel cuore di un quartiere civile»: lo rende noto l'Idf su Telegram.
Nel deposito, si legge in un comunicato, c'erano «lanciagranate, missili a spalla, lanciarazzi, giubbotti da combattimento, missili Kornet e altre armi», che sono state «sequestrate e smantellate».
13:16
13:16
Iran: «Cri e Oms documentino la violazione dei diritti umani a Gaza e in Libano»
«Le organizzazioni internazionali come il Comitato Internazionale della Croce Rossa e l'Organizzazione Mondiale della Sanità dovrebbero adempiere al loro dovere e documentare i ripetuti casi di grave violazione delle leggi umanitarie internazionali da parte del regime sionista, attraverso i suoi attacchi agli ospedali e al personale medico a Gaza e in Libano»: lo ha dichiarato il ministero degli Esteri iraniano in un comunicato.
«Teheran condanna la morte del medico iraniano Ali Heidari in Libano durante il recente barbaro attacco di Israele a Beirut», si legge nella dichiarazione, citata dall'IRNA, che aggiunge: «Il martirio del dottor Heidari, che si trovava nella capitale libanese per fornire assistenza medica ai civili colpiti dalla guerra, è una chiara violazione della Convenzione del 1949 ed è considerato un crimine di guerra».
12:22
12:22
I morti a Gaza sono 42.792
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 42'792, di cui 74 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 100'412, secondo la stessa fonte.
12:19
12:19
I cinque Paesi Nordici insieme: «Il lavoro dell'UNRWA va garantito»
I cinque ministri degli esteri dei Paesi Nordici hanno firmato una dichiarazione congiunta in sostegno delle Nazioni Unite ed esprimendo «profonde preoccupazioni» per le proposte di legge che la Knesset sta discutendo.
«Se attuate impedirebbero all'Unrwa di continuare le proprie operazioni nel in Cisgiordania, inclusi Gerusalemme Est e Gaza».
La dichiarazione ricorda inoltre l'istituzione dell'Unrwa nel 1949 per aiutare milioni di rifugiati palestinesi che vivono in queste aree e che si tratta di un'organizzazione umanitaria che tra le altre cose offre un educazione a mezzo milione di bambini e servizi sanitari. I ministri avvertono che qualora l'Unrwa non ci fosse lascerebbe un vuoto, che potrebbe ulteriormente destabilizzare la regione e mettere a repentaglio la soluzione a due stati.
I ministri di Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia concludono sottolineando il loro «impegno inequivocabile» nel supporto delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, incluso il diritto umanitario e chiedendo che tutte le parti di garantire alle popolazioni civili di ricevere aiuti umanitari e vivere in adeguate condizioni, garantendo al contempo la sicurezza dei lavoratori umanitari.
«È su questa premessa che i Paesi nordici chiedono di riconsiderare le proposte di legge e sollecitano con forza Israele a garantire all'Unrwa un accesso umanitario continuo e senza ostacoli ai rifugiati palestinesi per i quali è stata istituita», conclude la dichiarazione dei ministri.
11:44
11:44
«Il dirigente di Hamas Abu Marzuk a Mosca»
Il vice capo dell'ufficio politico di Hamas, Musa Abu Marzouk, è arrivato a Mosca per colloqui, secondo quanto riferito da una fonte diplomatica all'agenzia Ria Novosti. Abu Marzuk era stato in Russia anche nel giugno scorso.
11:34
11:34
Blinken vedrà venerdì a Londra i ministri degli esteri arabi
Il segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà venerdì a Londra i ministri degli esteri arabi per discutere della guerra tra Israele e Hamas palestinese e di quella tra Israele e gli Hezbollah libanesi: lo ha annunciato il portavoce del dipartimento di Stato Usa Matthew Miller.
11:06
11:06
«L'UE è incapace di esercitare un'influenza in Medio Oriente»
«L'Europa ha una responsabilità storica e un interesse evidente nello svolgere un ruolo attivo» nel conflitto in Medio Oriente, «accompagnando palestinesi e israeliani a passare dal rifiuto reciproco al riconoscimento reciproco. Purtroppo, a causa della mancanza di unità degli Stati Membri dell'Unione europea su questa questione, siamo stati in gran parte incapaci di influenzare il corso degli eventi in Medio Oriente». Lo ha detto l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell, nella sua Lectio Magistralis in occasione del conferimento del dottorato Honoris Causa all'Università di Urbino.
«Tutti i diritti hanno dei limiti e il diritto alla difesa non fa eccezione. In questo caso il limite è il diritto internazionale umanitario» ha spiegato Borrell, aggiungendo che «ciò che sta succedendo metterà in dubbio il valore che hanno il diritto internazionale umanitario e la carta della Corte Penale Internazionale». Il capo della diplomazia europea ha quindi avvertito del rischio che il Libano possa «diventare un'altra Gaza» e ha condannato «l'attacco senza precedenti di Israele alle basi Unifil nel sud del Libano, che - ha ricordato - hanno una componente valorosa di militari italiani».
«Tutte le guerre finiscono con dei negoziati. Ecco perché dobbiamo fare tutto il possibile per costringere Putin (Vladimir, presidente russo, ndr) al tavolo delle trattative. Tuttavia Putin non sarà costretto a sedersi al tavolo delle trattative se l'Ucraina non prevarrà sul campo di battaglia. E questo dipende molto da noi», ha continuato Borrell.
«Se smettessimo di aiutare» l'Ucraina, «entro due settimane la Russia sarebbe a Kiev, con un governo fantoccio e la società ucraina sarebbe schiacciata come in Bielorussia. Ovviamente - ha aggiunto - voglio che la guerra finisca e nessuno lo desidera più degli ucraini. Ma a coloro che chiedono di porre fine alla guerra a qualunque costo, vorrei chiedere: cosa succede dopo? Perché, se non spiegano come l'Ucraina possa sopravvivere come paese libero, la loro richiesta di pace non risolve il problema».
11:00
11:00
Blinken è arrivato in Arabia Saudita
Blinken è arrivato in Arabia Saudita dopo aver avuto incontri di alto livello in Israele nella speranza di mettere fine alla guerra a Gaza e in Libano.
10:58
10:58
Idf: «Rilevati circa 25 razzi provenienti dal Libano»
Le Forze di difesa israeliane (Idf) ha rilevato questa mattina circa 25 razzi provenienti dal Libano dopo che allarmi aerei sono risuonati nelle zone dell'Alta Galilea, della Galilea Centrale e della Baia di Haifa: lo rende noto l'Idf su Telegram.
La maggior parte dei razzi è stata intercettata, aggiunge la nota. In precedenza, l'esercito aveva annunciato di aver intercettato un drone proveniente dal Libano dopo allarmi aerei scattati nelle aree di Ramot Naftali e Dishon.
10:55
10:55
Domani la conferenza di Parigi sul sostegno al Libano
La Francia resterà al fianco del Libano: questo il messaggio lanciato dal ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, alla vigilia della conferenza internazionale di sostegno al Paese dei Cedri in programma domani a Parigi.
«L'obiettivo - ha garantito Barrot - è anzitutto riaffermare la necessità di un cessate il fuoco, di una risoluzione diplomatica e di una cessazione delle ostilità, mobilitare l'aiuto umanitario del più ampio numero di Paesi possibile e sostenere le istituzioni libanesi, a cominciare dalle forze armate», ha dichiarato Barrot, intervistato ai microfoni di radio RTL.
La conferenza verrà aperta dal presidente, Emmauel Macron, che l'ha voluta e promossa. All'appuntamento sono attesi circa 70 Paesi e 15 organizzazioni internazionali, ha precisato il ministro, aggiungendo che «tutti coloro che abbiamo invitato hanno risposto presente», anche se non ha precisato a quale livello verranno rappresentati a Parigi.
Atteso domani lungo le rive della Senna anche il premier libanese, Najib Mikati, mentre il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, è attualmente impegnato in Israele.
10:48
10:48
Oms: «Sospesa la vaccinazione antipolio a Gaza per le troppe bombe»
L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) annuncia che la vaccinazione antipolio a Gaza è stata sospesa a causa di «intensi bombardamenti» nella Striscia.
L'Oms afferma che i bombardamenti intensi, gli sfollamenti di massa e la mancanza di accesso nel nord di Gaza hanno costretto a rinviare la campagna di vaccinazione contro la poliomielite, riporta il Times of Israel.
Secondo l'agenzia, la fase finale della campagna di vaccinazione contro la poliomielite mira a vaccinare oltre 119.000 bambini nel nord di Gaza.
10:47
10:47
Chiusi gli ingressi alla città libanese di Tiro per raid dell'Idf
Le squadre della protezione civile libanese stanno chiudendo i punti di accesso a Tiro, a sud di Beirut, in seguito alle indicazioni di evacuazione dell'esercito israeliano per i residenti di un quartiere in particolare. Tiro conta una popolazione di oltre 40 mila abitanti.
Lo riferisce il quotidiano al Akhbar, vicino a Hezbollah. Attacchi delle Forze di difesa israeliane (Idf) sono in corso nei villaggi di Serifa, Al-Bergalia, Peron, Salaa e Afalia nella regione di Tiro, nel sud del Libano.
10:38
10:38
Wafa: «8 civili uccisi a Gaza, continua l'assedio di Jabalia»
Almeno otto civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti all'alba negli attacchi aerei israeliani in corso in diverse aree della Striscia di Gaza. Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa.
Gli aerei israeliani continuano, riporta Wafa, a sparare intensamente sul campo di Jabalia, nel nord di Gaza, che da 17 giorni è sottoposto a un rigido assedio, che ha causato decine di morti e feriti.
10:35
10:35
L'Iran chiede la fine del sostegno internazionale a Israele
«Spero che i Paesi che affermano di difendere i diritti umani aiutino a fermare i crimini e gli omicidi di questo regime cambiando i loro metodi e interrompendo il loro sostegno al regime sionista». Lo ha affermato il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, come riferisce Irna, dopo il suo arrivo a Kazan, in Russia, per partecipare al vertice dei Brics.
«Crediamo che la guerra ostacoli lo sviluppo dei Paesi e quindi cerchiamo in modo risoluto di impedire la diffusione di tensioni e conflitti nella regione, ma il regime sionista ha dimostrato di essere solo alla ricerca di guerra e conflitti», ha aggiunto il presidente iraniano, che in Russia ha avuto un colloquio con il primo ministro indiano Narendra Modi.
Il primo giorno dell'«inizio ufficiale del mio lavoro, il regime sionista ha cercato di ostacolare il perseguimento di questi obiettivi assassinando il signor Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, che era ospite ufficiale della Repubblica islamica», ha sottolineato.
10:21
10:21
Hezbollah: «Razzi su una base del Mossad vicino a Tel Aviv»
Il movimento libanese Hezbollah ha reso noto di aver lanciato questa mattina una salva di razzi contro una base dell'intelligence militare israeliana vicino a Tel Aviv, «in risposta ai massacri del nemico».
Si tratta della base di Glilot dell'Unità 8200, che è già stata presa di mira più volte da Hezbollah. L'aviazione israeliana, da parte sua, ha effettuato una serie di attacchi notturni sulla periferia sud di Beirut, roccaforte del gruppo filo-iraniano.
10:15
10:15
Idf: «Intercettati due razzi a lungo raggio lanciati su Tel Aviv»
Due razzi a lungo raggio lanciati da Hezbollah dal Libano su Tel Aviv sono stati intercettati dall'aeronautica militare israeliana. Lo rende noto l'Idf (le forze di difesa israeliane). Durante l'attacco, le sirene hanno suonato a Tel Aviv e nelle città vicine, e nella zona di Nazareth, a nord.
10:04
10:04
Nuovi attacchi israeliani alla periferia sud di Beirut
Almeno tre attacchi israeliani hanno preso di mira la periferia meridionale di Beirut ieri sera dopo le richieste di evacuazione, ha detto l'agenzia di stampa nazionale libanese Ani. Dei tre attacchi, Ani segnala che due erano mirati in particolare al quartiere di Laylaké, nei dintorni di uno stadio.
09:14
09:14
Swiss non volerà per Beirut almeno fino al 18 gennaio
A seguito di un'attenta analisi, Swiss ha deciso di cancellare i voli da e per Beirut fino al 18 gennaio 2025 incluso. Questa misura è volta a fornire una maggiore certezza di pianificazione sia per i passeggeri che per gli equipaggi.
I passeggeri interessati saranno contattati; sarà offerta loro una nuova prenotazione gratuita per una data di viaggio successiva o il rimborso del prezzo del biglietto.
09:08
09:08
Israele: «Abbiamo eliminato Safieddine, successore di Nasrallah»
Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno confermato di aver eliminato Hachem Safieddine, presunto successore del defunto leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, ucciso il 27 settembre. Lo riferisce Haaretz online, precisando che Saffiedine è stato ucciso in un attacco aereo israeliano a Dahiyeh, alla periferia sud di Beirut, tre settimane fa.
In un post su X, l'esercito israeliano ha affermato di aver ucciso, insieme a Safieddine, «Hossein Ali Al-Zima, capo del quartier generale dell'intelligence di Hezbollah», in un attacco nel quartiere di «Dahiyah a Beirut, insieme ad altri comandanti di Hezbollah».
Non ci sono ancora stati commenti da parte di Hezbollah sulle affermazioni dell'esercito israeliano, scrive al Jazeera online, ricordando che all'inizio di ottobre, una fonte della sicurezza libanese ha detto che Hezbollah aveva perso i contatti con Safieddine, che era visto come un possibile successore di Nasrallah
In qualità di presidente del Consiglio esecutivo del gruppo armato, Safieddine è un membro di alto rango dell'organizzazione, peraltro cugino proprio di Nasrallah.
Le milizie sciite libanesi hanno rivendicato l'attacco di sabato contro la casa del primo ministro israeliano Netanyahu a Cesarea. Intanto, lo Shin Bet ha reso noto che altri 7 giovani tra 19 e 23 anni di Gerusalemme Est sono stati arrestati perché sospettati di aver pianificato attacchi in Israele per l'Iran, tra cui l'assassinio di uno scienziato nucleare e di un sindaco nel centro del Paese .
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
Il segretario di Stato USA Antony Blinken ha incontrato il presidente israeliano Isaac Herzog a Tel Aviv. Lo riferisce tramite una nota il dipartimento di Stato americano aggiungendo che i due hanno discusso degli sforzi in corso per ridurre le tensioni nella regione. Blinken ha ribadito l'incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele. Al centro del dialogo anche gli sforzi per promuovere una soluzione diplomatica lungo la Linea blu che permetta ai civili di entrambi i lati del confine di tornare nelle loro case. Il segretario ha sottolineato l'importanza di ristabilire un flusso costante di aiuti umanitari a Gaza e ha ribadito la necessità di porre fine alla guerra in modo da garantire il rilascio degli ostaggi e creare le condizioni per una stabilità regionale più ampia.
Sul fronte bellico, intanto, l'Aeronautica israeliana ha intercettato due velivoli senza pilota che hanno attraversato le acque israeliane vicino alla città portuale meridionale di Eilat. Lo dichiara la stessa Air Force su X. In base a quanto riferito dai militari israeliani, i droni provenivano da est, termine utilizzato in passato per riferirsi ad attacchi con droni in seguito rivendicati dalla Resistenza islamica in Iraq.