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La conferma è arrivata dall’Ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Macron arrivato in Libano, vedrà i nuovi presidente e premier
Il presidente francese Emmanuel Macron è arrivato stamattina a Beirut per una visita di 12 ore volta a incontrare il nuovo presidente libanese Joseph Aoun e il primo ministro designato Nawaf Salam. L'aereo di Macron è atterrato allo scalo della capitale libanese intorno alle 6.45 ora locale (le 5.45 in Svizzera).
La visita vedrà il presidente francese offrire supporto ai leader libanesi mentre cercano di aprire un nuovo capitolo nella turbolenta storia del loro Paese. Dopo oltre due anni di vuoto politico al vertice, Aoun è stato eletto presidente il 9 gennaio e ha scelto Salam come premier. Ora devono affrontare l'arduo compito di guidare il Libano dopo una devastante guerra tra Israele e Hezbollah e anni di crisi economica. Macron dovrebbe incontrare a Beirut anche il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, con l'avvicinarsi della scadenza del 26 gennaio per implementare completamente un accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah. La visita del presidente francese mira ad «aiutare» Aoun e Salam «a consolidare la sovranità del Libano, garantire la sua prosperità e mantenere la sua unità», ha affermato Parigi.
06:33
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G7: «L'accordo su Gaza è uno sviluppo significativo, ora si garantisca la piena attuazione»
I leader del G7 hanno definito l'accordo di cessate il fuoco nella Striscia di Gaza «uno sviluppo significativo» e hanno esortato Israele e Hamas a lavorare per la sua «piena attuazione».
«Si tratta di uno sviluppo significativo», ha affermato il G7 in una dichiarazione esortando «tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo» nelle prossime fasi dei colloqui «per contribuire a garantire la sua piena attuazione e la fine permanente delle ostilità».
Il G7 ha inoltre ribadito il proprio sostegno alla sicurezza di Israele e ha esortato «l'Iran e i suoi alleati a cessare ogni ulteriore attacco contro» lo Stato ebraico. Il gruppo dei paesi più sviluppati ha anche chiesto di risolvere «la catastrofica situazione umanitaria a Gaza, dove le condizioni continuano a deteriorarsi. Esortiamo tutte le parti - si legge nel comunicato - a garantire il passaggio sicuro, rapido e senza ostacoli degli aiuti umanitari e ad assicurare la protezione dei civili, compresi gli operatori umanitari».
06:32
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Biden: «Netanyahu soddisfi le legittime preoccupazioni dei palestinesi»
Il presidente americano uscente Joe Biden ha detto che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu «deve trovare un modo per soddisfare le legittime preoccupazioni» dei palestinesi, per la sostenibilità a lungo termine di Israele.
Che lo Stato ebraico «sarà in grado di sostenersi a lungo termine senza soddisfare la questione palestinese non accadrà», ha detto ieri sera Biden in un'intervista a Msnbc. «Continuavo a ricordare al mio amico Bibi Netanyahu, ed è un amico anche se ultimamente non andiamo molto d'accordo, che deve trovare un modo per soddisfare le legittime preoccupazioni di un vasto gruppo di persone chiamate palestinesi, che non hanno un posto dove vivere in modo indipendente», ha spiegato il presidente USA.
06:00
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Il punto alle 6.00
I negoziatori di Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar hanno firmato ufficialmente a Doha l'accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani.
L'Ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu ha confermato che è stato raggiunto un «accordo per liberare gli ostaggi» e che ha ordinato al gabinetto politico di sicurezza israeliano di riunirsi nella giornata odierna. «Netanyahu è stato informato dal team negoziale che sono stati raggiunti accordi sull'intesa per liberare gli ostaggi», ha affermato l'ufficio del premier israeliano in un comunicato aggiungendo che il governo si riunirà «per approvare l'accordo» dopo la riunione di oggi del gabinetto politico di sicurezza.