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Dall'Algeria una bozza all'ONU per «fermare le uccisioni» – CNN: «Nel raid a Rafah munizioni prodotte negli USA» – Erdogan al mondo islamico: «Il sangue è anche sulle vostre mani» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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23:50
23:50
Colpita un'ambulanza a Rafah, morti due paramedici
Due paramedici sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano contro un'ambulanza a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ha detto mercoledì il Ministero della Sanità controllato da Hamas, citato dall'agenzia turca Anadolu. In un comunicato, il ministero ha affermato che due membri delle squadre di ambulanze affiliate alla Società della Mezzaluna Rossa Palestinese (Prcs) sono stati uccisi quando la loro ambulanza è stata colpita mentre si dirigeva ad evacuare i feriti e i morti nell'area della rotatoria nell'area di Tel al-Sultan.
La Società della Mezzaluna rossa palestinese ha dichiarato su X: «I paramedici della Prcs Haitham Tubasi e Suhail Hassouna sono stati uccisi in seguito al bombardamento dell'occupazione israeliana di un'ambulanza della Mezzaluna Rossa Palestinese nella zona di Tal Sultan, a ovest di Rafah, mentre stavano svolgendo il loro dovere umanitario».
21:41
21:41
«Molto difficile che l'UE produca sanzioni contro Israele»
«È molto difficile che l'UE produca sanzioni contro Israele» per il mancato rispetto della decisione della Corte internazionale di giustizia su Rafah, ha spiegato un alto funzionario dell'UE.
La stessa fonte ha sottolineato che il dossier mediorientale sarà sul tavolo del Consiglio europeo di giugno ma l'unanimità sulle misure contro Israele è pressoché impossibile sebbene l'UE abbia proposto di compilare una lista di possibili conseguenze se l'offensiva a Rafah andasse avanti.
18:50
18:50
Macron esorta Abu Mazen a riformare l'ANP
Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha esortato il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (ANP), Abu Mazen, in una telefonata il cui contenuto è stato riferito da fonti dell'Eliseo, a «riformare» l'ANP «nella prospettiva di un riconoscimento dello stato di Palestina» da parte di Parigi.
17:04
17:04
Il partito di Gantz attacca il governo: «Elezioni al più presto»
Gadi Eisenkot - dello stesso partito del ministro Benny Gantz e membro osservatore del Gabinetto di guerra israeliano - ha preso le distanze dal governo del premier Benyamin Netanyanu chiedendo «elezioni al più presto» e accusandolo di «aver fallito gli obiettivi».
«Di recente - ha spiegato Eisenkot riferendosi alla decisione di entrare nel governo - la nostra influenza nel governo è diminuita. Sono entrate in gioco anche considerazioni politiche e di altro tipo».
«Il ritorno degli ostaggi - ha aggiunto - è un dovere morale supremo di un paese che non è riuscito a proteggere i suoi cittadini, ma anche una precisa esigenza strategica».
16:59
16:59
La bozza dell'ONU per Rafah «non sarà utile»
"Ogni documento in questo momento non sarà utile e non cambierà la situazione sul terreno, noi vogliamo continuare a sostenere gli sforzi per ottenere l'accordo sugli ostaggi e altri aiuti a Gaza". È il primo commento del viceambasciatore americano all'Onu Robert Wood sulla bozza di risoluzione dell'Algeria che chiede a Israele di "fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah".
A margine della riunione del Consiglio di sicurezza, Wood ha detto che comunque il testo è stato inviato a Washington per valutazioni.
16:07
16:07
Nella bozza dell'ONU si chiede a Israele di fermare l'attacco a Rafah
L'Algeria ha diffuso con i membri del Consiglio di sicurezza dell'Onu, in cui siede anche la Svizzera, una bozza di risoluzione che ordina a Israele di «fermare immediatamente la sua offensiva militare a Rafah».
Il testo, di cui l'agenzia di stampa italiana Ansa ha avuto visione, chiede un «cessate il fuoco immediato a Gaza rispettato da tutte le parti», oltre al «rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi».
La bozza, spiegando che la «situazione catastrofica nella Striscia di Gaza costituisce una minaccia alla pace e alla sicurezza regionale e internazionale», richiama pure le ultime ordinanze emesse dalla Corte internazionale di giustizia, inclusa quella che ordina a Israele di «fermare immediatamente la sua offensiva militare» a Rafah.
Alcuni diplomatici hanno riferito di sperare in un voto a breve. «La nostra speranza è che possa avvenire il più rapidamente possibile perché c'è la vita in gioco», ha detto l'ambasciatore cinese Fu Cong.
Non è chiara per ora la posizione degli Usa, che hanno posto il veto a numerose risoluzioni in cui si chiedeva il cessate il fuoco a Gaza.
14:48
14:48
Il Brasile ha rimosso il suo ambasciatore in Israele
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha rimosso definitivamente il suo ambasciatore in Israele, Frederico Meyer, che era stato convocato per consultazioni a Brasilia nel quadro delle tensioni create dall'intervento militare israeliano a Gaza, ed era poi tornato a Tel Aviv il 24 maggio.
Ma la Gazzetta ufficiale brasiliana ha ora pubblicato un decreto in cui si rende noto che Meyer è stato nominato nuovo rappresentante speciale del Brasile alla Conferenza delle Nazioni Unite sul disarmo a Ginevra.
Di conseguenza, rilevano fonti diplomatiche brasiliane, la rappresentanza diplomatica in Israele resterà senza ambasciatore e sarà guidata dall'incaricato d'affari, Fábio Farias.
Questo annuncio giunge dopo che il governo di Brasilia ha nuovamente condannato il recente attacco israeliano domenica contro un campo profughi palestinese nella Striscia di Gaza.
Le relazioni brasiliano-israeliane sono diventate molto tese da febbraio, quando ministro degli Esteri, Mauro Vieira, ha ordinato all'ambasciatore Meyer di rientrare in Brasile, dopo che il governo Netanyahu ha dichiarato Lula come «persona non grata».
Tale dichiarazione da parte delle autorità israeliane è arrivata dopo che il capo dello stato aveva paragonato le azioni di Israele all'Olocausto promosso dalla Germania nazista.
13:13
13:13
Israele: «I combattimenti a Gaza continueranno per altri 7 mesi»
«I combattimenti a Gaza continueranno per altri 7 mesi». Lo ha detto il Consigliere per la sicurezza nazionale di Israele Tzachi Hanegbi. In una intervista a Canale 2 - ripresa dai media - Hanegbi ha anche aggiunto che «l'Idf controlla al momento il 75% del 'Corridoio Filadelfia'».
Il Corridoio è una striscia di terra che corre a Gaza lungo il confine tra Israele e l'Egitto.
12:48
12:48
L'appello di Erdogan al mondo islamico per reagire contro Israele
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha lanciato un appello al mondo islamico per reagire contro Israele. «Ho qualcosa da dire al mondo islamico: che cosa aspettate a prendere una decisione condivisa? Allah considererà voi, tutti noi, responsabili per questo», ha affermato Erdogan durante una discorso al suo gruppo parlamentare Akp, trasmesso dalla tv di Stato turca Trt.
«Nessuna religione al mondo può legittimare questa brutalità», ha affermato Erdoagan, criticando gli attacchi di Israele a Gaza e contro il campo profughi di Rafah. «Il sangue è anche sulle vostre mani», ha detto rivolgendosi agli Stati Uniti e aggiungendo che «anche i Paesi europei hanno partecipato alla barbarie israeliana perché sono stati in silenzio».
Tornando a paragonare il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, a Adolf Hitler, il presidente turco ha definito «psicopatico» il leader israeliano e ha detto che «il mondo sta assistendo in diretta televisiva ad un genocidio» che «non sarà dimenticato dal mondo».
«Israele ha ucciso tutta l'umanità a Gaza e l'Europa ha ammazzato tutti i suoi valori, calpestandoli sotto i suoi piedi», ha continuato il leader turco. «A parte non fermare il genocidio, le Nazioni Unite non sono riuscite nemmeno a proteggere il proprio personale o gli operatori umanitari. A Gaza non è morta solo l'umanità ma sono morte anche le Nazioni Unite e il loro spirito», ha aggiunto il leader turco, definendo il premier Benjamin Netanyahu un «vampiro assetato di sangue».
Erdogan, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, ha poi asserito che «Israele sta tentando di esercitare pressione sulla Corte di giustizia (internazionale dell'Aja) e i suoi giudici». «Deve essere impedito ad Israele di distruggere l'ultima traccia rimasta di fede nella manifestazione della giustizia», ha detto il leader turco. «I giovani hanno iniziato a capire quale tipo di perversione senza legge è il sionismo, spero che questa rivoluzione creerà un mondo libero dalla perversione sionista», ha aggiunto il presidente turco citando le proteste universitarie a favore della Palestina in vari atenei negli Stati Uniti e in Europa.
09:44
09:44
CNN: «Nel raid a Rafah munizioni prodotte negli USA»
Munizioni prodotte negli Stati Uniti sono state utilizzate domenica nell'attacco israeliano contro un campo profughi a Rafah che ha provocato 45 morti. Lo sostiene un'analisi della CNN che ha visionato video della scena e sentito esperti di armi esplosive.
Nel video condiviso sui social media, che la CNN ha geolocalizzato sulla stessa scena confrontando dettagli tra cui il cartello di ingresso del campo e le mattonelle sul terreno, è visibile la coda di una bomba di piccolo diametro (SDB) GBU-39 di fabbricazione statunitense, secondo quattro esperti di armi esplosive.
07:25
07:25
Dall'Algeria una bozza all'ONU per «fermare le uccisioni a Rafah»
L'Algeria ha preparato una bozza di risoluzione su Rafah che presenterà ai membri del Consiglio di Sicurezza ONU questo pomeriggio. Lo ha detto ai giornalisti l'ambasciatore algerino al Palazzo di Vetro, Amar Bendjama, a margine delle consultazioni a porte chiuse dei Quindici.
«Sarà un testo corto e risoluto per fermare le uccisioni a Rafah», ha detto. Non e' chiaro quando il testo andrà al voto, e se gli Usa hanno intenzione di bloccarlo con il veto.
06:36
06:36
Il punto alle 06.00
Nuovi attacchi aerei israeliani hanno ucciso almeno 37 persone, la maggior parte delle quali rifugiati accampati nelle tende, fuori dalla città di Rafah – colpendo la stessa area dove pochi giorni prima un bombardamento aveva provocato un massacro tra gli sfollati palestinesi – così raccontano testimoni, operatori del pronto soccorso e funzionari ospedalieri. I bombardamenti hanno colpito Tel al-Sultan, nella parte occidentale di Rafah, uccidendo almeno 16 persone. Sette dei morti erano in tende accanto a una sede delle Nazioni Unite, a circa 200 metri dal luogo del massacro di domenica. L'esercito israeliano ha suggerito che l'incendio di domenica nella tendopoli potrebbe essere stato causato da esplosioni secondarie, forse provocate dalle armi dei militanti palestinesi. Il portavoce militare, contrammiraglio Daniel Hagari, ha detto che la causa dell'incendio è ancora sotto indagine, ma che i missili israeliani usati erano troppo modesti per aver causato un impatto così devastante da uccidere 45 civili palestinesi. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato di un «tragico incidente».
La strage della tendopoli di Rafah ha suscitato una diffusa indignazione a livello internazionale, anche da parte di alcuni dei più stretti alleati di Israele.
I ribelli Houthi yemeniti del movimento Ansar Allah hanno attaccato una nave di proprietà greca. Lo riporta il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) su X. «Gli Houthi sostenuti dall'Iran hanno lanciato cinque missili balistici antinave dalle aree dello Yemen nel Mar Rosso. La nave mercantile Laax, battente bandiera delle Isole Marshall, di proprietà e gestita dalla Grecia, ha riferito di essere stata colpita da tre missili, ma ha continuato il suo viaggio. Non sono stati segnalati feriti da parte degli Stati Uniti, della coalizione o del mercantile navi», si legge nel comunicato.