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«Israele si presenterà all'Aia per difendersi dalle accuse di genocidio mossegli dal Sudafrica»

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«Israele si presenterà all'Aia per difendersi dalle accuse di genocidio mossegli dal Sudafrica»
Red. Online
02.01.2024 06:14
21:46
21:46
«L'assassinio del numero due di Hamas non resterà impunito»

Il movimento sciita libanese filoiraniano Hezbollah ha affermato che «l'assassinio» a Beirut del numero due di Hamas Saleh al-Arouri «non resterà impunito» e ha definito quanto accaduto «un'aggressione contro il Libano, il suo popolo, la sua sicurezza, sovranità e resistenza».

«Noi Hezbollah affermiamo che questo crimine non rimarrà senza risposta né impunito», ha scritto il gruppo in una nota. «Consideriamo il crimine di assassinare lo sceicco Saleh al-Arouri... nel cuore del sobborgo meridionale di Beirut come un grave attacco al Libano... e uno sviluppo pericoloso nel corso della guerra», si legge ancora nella dichiarazione.

20:55
20:55
I leader di Hamas uccisi da Israele

Sono diversi i leader di Hamas presi di mira da Israele con uccisioni mirate. Eccone alcuni tra i più importanti.

- Yahya Ayyash, a capo della cellula incaricata di fabbricare bombe e ordigni esplosivi per il gruppo, soprannominato «l'ingegnere», ucciso nel 1996, all'epoca in cui era primo ministro Shimon Peres, con un telefono cellulare esplosivo, a Beit Lahia, nella striscia di Gaza. Era inoltre comandante del battaglione Samaria delle Brigate Al Qassam.

- Salah Shehadeh, tra i fondatori delle Brigate al Qassam, ucciso nel 2002 a Gaza quando aerei da guerra F-16 bombardarono la sua casa. Nel bombardamento morirono con lui almeno altri 11 palestinesi.

- Sheikh Ahmad Yassin, cofondatore di Hamas nonché il suo leader spirituale, costretto su una sedia a rotelle, ucciso nel 2004 da razzi sparati da un elicottero da combattimento israeliano contro l'auto sulla quale stava salendo dopo essere uscito da una moschea.

- Abd Al-Aziz al-Rantisi, anche lui cofondatore del gruppo, ucciso in un attacco alla sua auto nel 2004 a Gaza nemmeno un mese dopo essere stato eletto capo di Hamas dopo l'uccisione di Ahmed Yassin.

- Nabil Abu Selmeya, leader dell'ala militare, morto insieme alla moglie e a sette figli e figlie in un attacco a un edificio residenziale vicino a Gaza City.

Fallì invece il tentativo di uccidere in Giordania Khaled Meshal, nel settembre 1997, quando agenti del Mossad gli iniettarono del veleno in un orecchio ma vennero scoperti e arrestati dalle autorità giordane, che poi li rilasciarono in uno scambio con lo sceicco Yassin, successivamente ucciso, come si diceva, nel 2004.

18:52
18:52
Il primo ministro libanese condanna l'uccisione del numero due di Hamas

Il primo ministro libanese Najib Mikati ha condannato l'attacco israeliano che ha portato all'uccisione del numero due di Hamas, Saleh al-Arouri.

L'attacco, si legge in una nota diffusa dal premier, «punta a trascinare il Libano in una nuova fase della guerra» con Israele.

18:13
18:13
«Vicecapo di Hamas ucciso a Beirut»

Il vicecapo del politburo di Hamas, Saleh Arouri, è stato ucciso in un attacco israeliano nel sobborgo di Beirut. Lo hanno reso noto fonti della sicurezza di Hezbollah al quotidiano franco libanese l'Orient de Jour.

16:20
16:20
Israele conferma: l'aviazione ha colpito in Siria

Israele ha confermato la paternità di un attacco aereo condotto ieri in Siria. ''Nella notte - afferma il sito delle forze armate Idf.il - abbiamo attaccato una infrastruttura militare in Siria. Ciò in reazione ai lanci di ieri diretti verso il territorio israeliano''.

Ieri si era infatti avuta notizia di cinque razzi provenienti dalla Siria che erano esplosi in territorio israeliano, in zone aperte, senza provocare vittime e danni. In seguito la Siria aveva denunciato a sua volta un attacco aereo israeliano avvenuto nella zona di Damasco.

14:08
14:08
«Espugnato il comando di Hamas a Gaza-Est»

Al termine di una serie combattimenti, alcuni dei quali anche a distanza ravvicinata, le forze israeliane sono riuscite ad assumere il controllo del Comando militare di Hamas nel settore Gaza-Est. Lo ha reso noto il portavoce militare.

Era costituito, ha precisato, da 37 edifici, all'interno di una zona residenziale civile, che comprende ospedali, scuole e condomini. Il Comando di Hamas era collegato ad una rete di tunnel. I militari hanno trovato gli imbocchi di cinque tunnel importanti. A 20 metri di profondità c'era il bunker di comando da dove Hamas ha gestito le fasi della guerra.

Nel corso delle perlustrazioni i militari della unità di élite 'Shaldag' sono stati impegnati in scontri a fuoco ed hanno eliminato le forze di Hamas sul posto. La zona sotterranea è stata poi fatta esplodere. Nel corso di questa operazione Israele ha avuto tre morti: un ufficiale e due sergenti.

13:53
13:53
Gallant: «È falsa la sensazione che stiamo per fermarci»

«La sensazione secondo cui noi staremmo per fermarci non è giusta. Se non prevaliamo in maniera netta non potremmo resistere nel Medio Oriente»: lo ha affermato oggi il ministro della difesa Yoav Gallant durante un sopralluogo nella striscia di Gaza.

«La guerra - ha aggiunto - adesso è a Khan Yunis. Stiamo compiendo uno sforzo in diversi passaggi, sia sopra i tunnel sia in profondità. Arriviamo (ai capi di Hamas, ndr) da tutte le direzioni».

L'esercito ha ordinato agli abitanti di Nusseirat (nel settore sud della Striscia) di spostarsi ancora più a sud, verso Deir el Ballah, perchè sta estendendo le operazioni.

13:50
13:50
Blair nega discussioni su un 'ricollocamento' dei palestinesi

L'ex primo ministro britannico Tony Blair ha negato con forza quanto emerso sui media israeliani rispetto a discussioni avvenute la scorsa settimana col premier Benjamin Netanyahu e il leader del partito 'Unione Nazionale' e membro del gabinetto di guerra, Benny Gantz, per il «ricollocamento» dei palestinesi da Gaza in altri Paesi.

«La storia è stata pubblicata senza alcun contatto con Tony Blair o il suo team. Non ha avuto luogo alcuna discussione del genere», si legge in un comunicato diffuso dal Tony Blair Institute for Global Change, l'organizzazione fondata dall'ex leader laburista nel 2016. E ancora: «L'idea è sbagliata in linea di principio. Gli abitanti di Gaza dovrebbero poter restare e vivere a Gaza».

A scatenare la polemica era stata la tv israeliana Channel 12 che aveva parlato di un eventuale ruolo di intermediario da parte di Blair, in passato inviato speciale del Quartetto per il Medio Oriente, con gli Stati arabi moderati riguardo al «reinsediamento volontario» degli abitanti di Gaza. In precedenza due ministri di estrema destra all'interno del governo israeliano avevano evocato un ritorno dei coloni ebrei nella Striscia dopo la guerra attualmente in corso con Hamas e affermato che i palestinesi dovrebbero essere incoraggiati a emigrare.

12:02
12:02
Nuovo bilancio di 22.185 morti nella Striscia di Gaza

Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato oggi un nuovo bilancio di 22.185 morti nella Striscia di Gaza dall'inizio delle ostilità con Israele il 7 di ottobre.

Nel frattempo, secondo due funzionari israeliani e una fonte a conoscenza della proposta, domenica Hamas ha presentato a Israele, attraverso mediatori qatarioti ed egiziani, una proposta per un nuovo accordo sugli ostaggi: Gerusalemme ha respinto la proposta, ma uno dei funzionari israeliani ha detto che l'offerta dimostra che Hamas è pronto a impegnarsi in negoziati per un nuovo accordo sugli ostaggi, anche se i combattimenti a Gaza continuano.

10:42
10:42
Arresti in Turchia, 33 persone sospettate di «spionaggio» per il Mossad

Le forze dell'ordine turche hanno arrestato 33 persone sospettate di «spionaggio» a favore dei servizi segreti israeliani Mossad contro cittadini stranieri in Turchia.

Secondo quanto riporta la TV di Stato Trt, gli arrestati sono sospettati di avere lavorato per il Mossad con l'obiettivo di identificare, sorvegliare e rapire cittadini stranieri residenti in Turchia.

Le operazioni per catturare i sospetti si sono svolte in otto diversi quartieri di Istanbul, le forze dell'ordine stanno ancora cercando 13 persone per cui è stato emesso un mandato di arresto dalla procura della città sul Bosforo.

09:07
09:07
Cisgiordania, 4 palestinesi uccisi in scontri con l'esercito

Quattro giovani palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane questa mattina nella città di Azzun, nella provincia settentrionale cisgiordana di Qalqilya. Lo riporta l'agenzia Wafa.

Secondo l'esercito israeliano, i quattro sono stati uccisi durante un raid in risposta a un attacco alle truppe con esplosivi e colpi d'arma provenienti dall'interno di una casa, riporta il Times of Israel. Nello scontro a fuoco un militare israeliano è rimasto ferito.

06:15
06:15
Il punto alle 06.00

Israele si presenterà davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aia per difendersi dalle accuse di genocidio mossegli la settimana scorsa dal Sudafrica in relazione alla guerra nella Striscia di Gaza, riferisce Haaretz. Secondo il quotidiano israeliano la decisione è stata presa durante un incontro presieduto dal primo ministro Benjamin Netanyahu e ha fatto seguito a consultazioni con il Ministero della Giustizia, le Forze di difesa israeliane (Idf) e il Consiglio di sicurezza nazionale. Israele ora cercherà di impedire alla corte di emettere un ordine provvisorio volto a fermare la sua campagna a Gaza, secondo Haaretz.

Israele «non boicotterà» i procedimenti avviati dal Sudafrica presso la Corte internazionale di giustizia, ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale Tzachi Hanegbi citato dal sito di notizie israeliano Ynet. Lo Stato ebraico è «un firmatario di lunga data della Convenzione sul genocidio», ha ricordato Hanegbi. «Parteciperemo e confuteremo questa assurda accusa che equivale a una diffamazione di sangue», ha aggiunto.

L'agenzia di stampa palestinese Wafa afferma che 15 civili palestinesi sono stati uccisi e diversi altri feriti in un bombardamento israeliano che ha colpito ieri sera una casa a Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Sempre secondo la Wafa, altre vittime si sono registrate nella giornata di ieri anche nel campo profughi di Nuseirat e nel centro della città di Khan Yunis. L'ultimo bilancio fornito dalle autorità locali parla di 21.978 morti nella Striscia da quando Israele ha iniziato a colpire l'enclave palestinese in risposta agli attacchi del 7 ottobre compiuti da Hamas.

L'esercito israeliano ha dichiarato di aver arrestato in Cisgiordania più di 2.550 ricercati dallo scoppio del conflitto con Hamas il 7 ottobre scorso. In un comunicato diffuso ieri e ripreso dai media locali, le Forze di difesa israeliane (Idf) specificano che circa 1.300 degli arrestati erano membri del movimento islamista palestinese al potere nella Striscia di Gaza.