Il caso

Italia: per non arrivare in ritardo, il treno parte 50 minuti prima

La curiosa vicenda ha visto quale protagonista il Freccia Argento Roma-Genova 8556 con partenza dalla stazione di Termini alle 16.20 di venerdì 8 novembre – Rabbia tra i passeggeri rimasti a piedi perché non avvisati del cambiamento di orario
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Red. Online
11.11.2024 19:30

Quante volte ci è capitato di reclamare perché il treno che stavamo aspettando o quello su cui viaggiavamo era in ritardo? In Italia, per risolvere il problema, hanno pensato ad una soluzione creativa: far partire il convoglio con un'oretta di anticipo. Tutti felici? Non esattamente: già, perché numerosi passeggeri sono rimasti a piedi in quanto non avvisati del cambiamento di programma. Se aggiungiamo poi che, quel giorno, era anche in corso uno sciopero dei mezzi pubblici, la frittata è fatta. Ma ricostruiamo quanto accaduto grazie all'aiuto de La Stampa, che ha dato la notizia.

Teatro della vicenda, avvenuta lo scorso venerdì 8 novembre, è la stazione Termini di Roma. Protagonista è invece il Freccia Argento Roma-Genova 8556 con partenza alle 16.20 da Termini. A raccontare la storia è Salvatore Settis, giornalista della Stampa, suo malgrado vittima dell'infausto cambiamento di programma. Per non rischiare di perdere il treno in una Roma segnata dallo sciopero dei mezzi pubblici e dai numerosi cantieri aperti per i lavori in corso in vista del Giubileo, Settis arriva in stazione alle 14.45 e, diligentemente, si mette ad aspettare il proprio convoglio. Alle 16.00, ovvero venti minuti prima della prevista partenza, la brutta sorpresa: il collegamento sparisce improvvisamente dai tabelloni del nodo ferroviario sui quali sono indicate le varie partenze. Inquieto, il giornalista chiede allora lumi al personale della stazione. Qui l'amara sorpresa: il Freccia Argento 8556 è partito alle 15.30, gli viene risposto. Gli viene quindi proposto di prendere il Freccia Bianca 8626 delle16.57, precisando tuttavia che il posto non è garantito.

Dopo lo stupore, è quindi il momento dello sconcerto. Già, perché una domanda frulla prepotentemente nella testa di Settis: perché non è stato fatto un annuncio in stazione? Le uniche informazioni sarebbero giunte via WhatsApp. Ma anche questo – stando all’articolo – resta un mistero. Come un mistero rimane il tasso d'occupazione del convoglio. Alcuni ferrovieri avrebbero affermato che il treno è partito con i vagoni semivuoti. Insomma, se fosse vero saremmo davanti ad un paradosso in quanto il treno è sì arrivato in orario, ma i passeggeri non ne hanno potuto beneficiare perché lasciati a piedi.

A questo punto, ancora una domanda è in cerca di risposta: a cosa si deve il cambio di programma? La risposta è a un cantiere. Il Freccia Argento 8556 non poteva infatti percorrere la tratta Roma-Firenze sulla linea ad alta velocità in quanto erano in corso lavori. Il convoglio è quindi stato dirottato sulla vecchia linea che, però, comporta tempi di percorrenza più lunghi. Ecco allora che Trenitalia, invece di ritardare l'arrivo, ha pensato di anticipare la partenza. Con tutte le conseguenze che questa decisione ha comportato.