Karin Keller-Sutter pronta a correre?

Il PLR punta su un solo nome, la liberale-radicale potrebbe candidarsi alla successione di Johann Schneider-Ammann
Ats
09.10.2018 10:26

BERNA - La consigliera agli Stati sangallese Karin Keller-Sutter (PLR) ha annunciato per oggi pomeriggio alle 15 una conferenza stampa a Wil (SG), dove ci si attende si esprima riguardo alla propria candidatura per succedere a Johann Schneider-Ammann in Consiglio federale. Le pressioni sono forti perché il PLR punti su un solo nome.

Dalla movimentata partenza di Elisabeth Kopp, costretta a dimettersi nel 1989, il partito non ha più avuto consigliere federali. Tutte le candidate donne sono state battute, l'ultima è stata la vodese Isabelle Moret lo scorso anno. Nel 2010 la candidatura di Keller-Sutter non era andata a buon fine: in occasione delle dimissioni di Hans-Rudolf Merz aveva avuto la meglio Johann Schneider-Ammann. Questa volta la sangallese figura tra i favoriti. Otto anni fa era considerata una politica di linea dura e per molti rappresentanti di sinistra non era eleggibile.

Nel frattempo le cose sono cambiate: al Consiglio degli Stati, la 54.enne si è fatta un nome come buona realizzatrice di reti di contatto e di compromessi. Inoltre, la oggi presidente della Camera dei Cantoni è stata in grado di distinguersi con altri temi rispetto alla politica in materia di asilo, ad esempio la sanità e l'Unione europea.

Altri due potenziali candidati si sono già ritirati dalla corsa. Il consigliere agli Stati appenzellese Andrea Caroni (PLR) ha annunciato lunedì che non intende candidarsi adducendo un carico di lavoro incompatibile con le sue responsabilità familiari. Il "senatore" caldeggia la possibile candidatura della sua collega di partito alla Camera dei Cantoni ed ex consigliera di Stato Keller-Sutter: "In questo governo - ha affermato - ci vogliono più Svizzera orientale, più donne e soprattutto personalità forti e competenti".

Anche la ministra zurighese dell'economia Carmen Walker Späh (PLR) non vuole diventare consigliera federale. La consigliera di Stato ha spiegato la sua rinuncia la scorsa settimana evocando la carica attuale e precisando che considera un privilegio assoluto poter assumere le sue responsabilità nei confronti del canton Zurigo e della sua popolazione.