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Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sull'Ucraina – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:47
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Navalny in cella forzato a sentire canzoni pro-Putin alle 5
Il dissidente russo Alexey Navalny, nel suo nuovo carcere in una remota località artica, in piena notte è obbligato ad ascoltare l'inno russo e canzoni di un popolare cantante nazionalista filo-putiniano.
Lo scrive lo stesso Navalny, citato da alcuni media, fra cui Sky News. Il 47enne ex avvocato, sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento e poi condannato a restare in carcere finché non avrà 74 anni per corruzione ed estremismo - condanne ritenute pretestuose e strumentali per far fuori il principale oppositore di Vladimir Putin - si trova da alcune settimane in cella a Yamal, in una remota regione artica russa a 40 chilometri a nord del circolo polare, sottoposto a un regime carcerario durissimo.
Il nuovo supplizio denunciato da Navalny consiste nell'essere sottratto, lui e gli altri detenuti, prestissimo la mattina al sonno e obbligato ad ascoltare «Io sono russo» del popolare cantante Shaman, 32 anni, al secolo Yaroslav Dronov, autore di testi ultrapatriottici che esaltano la guerra: un filone canoro sfruttato in questi ultimi tempi da Putin che punta ad una nuova facile rielezione al Cremlino in marzo. Lo scorso novembre Shaman fece parlare di sé anche per aver premuto dal vivo durante un concerto un pulsante rosso a simulare l'ordine di lancio dei missili nucleari.
«Il cantante Shaman è diventato famoso quando io ero già in carcere, quindi non avrei potuto né vederlo né ascoltare la sua musica. Ma sapevo che era diventato il più importante cantante di Putin e che la sua canzone più famosa è 'Io sono un russo'. Ovviamente ero curioso di ascoltarla, ma dove potevo ascoltarla? Poi mi hanno portato a Yamal. E qui alle 5 in punto di mattina sentiamo il comando »alzatevi!«, seguito dall'inno nazionale russo, dopo il quale viene suonata la seconda canzone più importante del Paese: 'Io sono russo' di Shaman».
18:11
18:11
Parlamento turco domani vota su ingresso Svezia nella NATO
Il Parlamento turco domani voterà la ratifica dell'adesione della Svezia alla NATO. Lo scrivono i media.
16:36
16:36
Kiev agonizzante, ma l'Occidente spinge a continuare
La maggior parte degli esperti ritiene che quello che impedisce l'inizio di un percorso verso la pace è il «continuo supporto da parte degli occidentali al regime di Kiev nonostante sia agonizzante e incapace di raggiungere i suoi obiettivi». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov alla riunione del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sull'Ucraina.
«Nonostante il completo fallimento dell'Ucraina sul campo di battaglia gli occidentali li spingono a continuare», ha proseguito, ribadendo che l'operazione militare non è contro la gente ucraina.
15:31
15:31
Zelensky firma un decreto sui territori russi abitati dagli ucraini
Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelenskyy, ha firmato un decreto sui territori storicamente abitati dagli ucraini nella Federazione Russa. «Dobbiamo compiere passi oggi non solo per rafforzare l'unità dell'Ucraina e del nostro popolo, ma anche per agire per l'unità dei diritti e delle libertà, per la verità sugli ucraini, per la verità su di noi e per la verità sulla nostra storia», ha affermato, «questo è il ritorno della verità sul passato storico per il bene e il futuro dell'Ucraina», ha detto il presidente.
Il Decreto del Capo dello Stato n. 17/2024 del 22 gennaio afferma che nel corso dei secoli la Russia ha sistematicamente commesso e continua a commettere azioni volte a distruggere l'identità nazionale, opprimere gli ucraini, violare i loro diritti e libertà, anche sul piano delle terre storicamente abitate da loro nel Kuban, Starodubshchyna, Slobozhanshchyna settentrionale e orientale entro i confini del moderno territorio di Krasnodar, Oblast di Belgorod, Bryansk, Voronezh, Kursk, Rostov della Federazione Russa.
Zelensky ha incaricato il Gabinetto dei ministri dell'Ucraina di sviluppare, con il coinvolgimento di esperti internazionali, rappresentanti del Congresso mondiale degli ucraini, scienziati e pubblico, e di presentare al Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del Paese un piano d'azione per preservare il territorio nazionale, l'identità degli ucraini nella Federazione Russa, comprese le terre storicamente abitate da loro.
14:14
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Tusk: «La guerra in Ucraina è una lotta tra il bene e il male»
La guerra in Ucraina è una lotta «tra il bene e il male». Lo ha detto il primo ministro polacco Donald Tusk oggi in visita a Kiev dove ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky.
Parlando nella capitale ucraina, il premier polacco Tusk ha dichiarato: «La lotta contro l'aggressore russo è la questione numero uno. In realtà sono a Kiev anche per il bene della sicurezza polacca. Questa non è solo una questione dell'Ucraina. È una questione di sicurezza per l'intero mondo libero, e per la Polonia in particolare, se non altro per via della geografia», riporta Rbc Ucraina.
Tusk ha anche affermato che, sebbene esistano «alcuni conflitti di interessi», Polonia e Ucraina lavoreranno «in spirito di amicizia per risolvere eventuali divergenze il prima possibile». E ha sottolineato l'importanza di «creare la sensazione che la Polonia sia l'alleato più affidabile dell'Ucraina in questa battaglia mortale contro il male».
10:02
10:02
«Il "muro" baltico è un messaggio a UE e NATO»
La Linea difensiva che i Paesi Baltici intendono costruire sul confine russo e bielorusso è un «messaggio politico» a UE e NATO. Lo ha detto il ministro degli Esteri Lituano Gabrielius Landsbergis.
«Sentiamo la guerra vicino a noi, se l'Ucraina non fermerà la Russia noi possiamo essere i prossimi, dunque dobbiamo essere pronti, in tutta Europa», ha aggiunto precisando che ai colleghi del Consiglio ricorderà che la guerra in Ucraina è «esistenziale» per l'UE.
«Dobbiamo giungere a una soluzione europea per gli appalti comuni nella difesa, che oggi servono all'Ucraina ma un giorno potranno servire a noi». Per quanto riguarda la crisi in Medio Oriente, il ministro ricorda che l'UE è «l'attore geopolitico più vicino alla crisi e dunque dobbiamo essere seri se vogliamo essere presi sul serio».
06:00
06:00
Il punto alle 6.00
È salito a 27 il numero dei morti nel bombardamento di ieri sul mercato di Donetsk; a riferirlo sono funzionari locali e il ministero degli Esteri russo. Le autorità cittadine hanno attribuito gli attacchi all’esercito ucraino. I feriti, secondo il capo della repubblica separatista popolare di Donetsk Denis Pushilin sarebbero invece 25. Sempre Pushilin ha poi detto che domenica la Dpr osserverà una giornata di lutto per le vittime.
Intanto il Comitato sui diritti dell’infanzia delle Nazioni Unite ha fatto sapere che esaminerà il caso dei bambini ucraini inviati sul suolo russo dall’inizio della guerra.