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Due nuove fregate russe sono presenti e in servizio di combattimento attivo nell'area, la minaccia di attacchi missilistici russi rimane molto alta – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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14:13
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Kiev ha chiesto l'esclusione della Russia dall'OSCE
L'Ucraina ha chiesto l'esclusione della Russia dall'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce), affermando di andare incontro a una «morte lenta» se Mosca ne fosse rimasta membro.
«La situazione nell'Osce è molto complicata e dolorosa, ma la scelta è molto semplice: o una morte lenta con la Russia o una nuova vita senza di essa», ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
L'Osce è stata fondata nel 1975 per promuovere le relazioni tra i blocchi occidentali e orientali. Oggi il suo presidente Bujar Osmani è in visita a Kiev.
13:38
13:38
«Mosca ha perso oltre 60 tank nell'offensiva su Avdiivka»
La Russia ha perso più di 60 carri armati e veicoli corazzati nell'offensiva verso Avdiivka, la città del Donetsk che i russi stanno cercando di conquistare da giorni. Lo ha riferito l'analista militare di Bild Julian Ropke, secondo il quale colonne di oltre 100 veicoli sono andate all'attacco subendo il fuoco dell'artiglieria e dei missili anticarro.
Ropke ha stimato che più di 200 soldati russi sono stati uccisi e più di 60 carri armati e veicoli corazzati sono andati persi.
13:09
13:09
La milizia privata Redut recluta volontari, anche ex Wagner
La Compagnia militare privata (Pmc) russa Redut sta reclutando mercenari «volontari», compreso l'ex personale della Wagner: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.
La direzione principale dell'intelligence dello stato maggiore russo (Gru), si legge nel rapporto pubblicato su X, probabilmente supervisiona e finanzia le attività del gruppo, compreso il reclutamento.
Dall'inizio dell'invasione la Redut è stata coinvolta in operazioni di combattimento nelle regioni di Donetsk, Kharkiv, Kiev e Lugansk, ricorda Londra sottolineando che il gruppo molto probabilmente conta oltre 7.000 uomini.
La Redut è una delle numerose Pmc e Corpi di volontari utilizzati dal ministero della Difesa russo per potenziare le forze regolari russe, prosegue il rapporto. È possibile, conclude, che la pratica del ministero della Difesa russo di reclutare attraverso unità «volontarie» abbia contribuito a evitare ulteriori mobilitazioni impopolari nel Paese.
13:06
13:06
Il presidente dell'OSCE visita Kiev
Il ministro degli Esteri della Macedonia settentrionale e presidente in carica dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), Bujar Osmani, è arrivato in visita a Kiev. Lo riporta Rbc Ucraina con riferimento al media macedone Civil media, che ha intervistato Osmani nella carrozza del treno.
Osmani ha sottolineato che l'Ucraina è una priorità assoluta della sua presidenza, poiché qui si decide il futuro della sicurezza in Europa.
«Quando le fondamenta stesse dell'organizzazione sono minacciate, dobbiamo concentrarci su questo. E questo è esattamente ciò che sta accadendo ora in Ucraina: l'aggressione russa contro l'Ucraina sta distruggendo le fondamenta dell'ordine internazionale», ha dichiarato il presidente dell'Osce.
12:12
12:12
Quasi 30 civili uccisi in una settimana, anche un bambino
Le forze russe hanno ucciso la settimana scorsa quasi 30 civili in Ucraina, incluso un bambino, e ne hanno feriti oltre 100: lo ha detto il portavoce dello stato maggiore delle forze armate ucraine, Andriy Kovaliov, sul canale United News. Lo riporta Ukrinform.
Kovaliov ha precisato che nello stesso periodo i russi hanno lanciato 21 attacchi missilistici, 432 raid aerei e 386 attacchi con lanciarazzi multipli contro le posizioni delle forze armate ucraine e contro infrastrutture civili.
«Come risultato di attacchi così cinici, quasi 30 nostri compatrioti, compreso un bambino, sono stati uccisi, e più di un centinaio di civili, tra cui tre bambini, sono rimasti feriti», ha affermato il portavoce, aggiungendo che la settimana scorsa l'Aeronautica militare ucraina ha distrutto 55 dei 69 droni kamikaze Shahed 136/131 lanciati dalla Russia.
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ricordato su Telegram che oggi sono 600 giorni dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina: «600. La volontà che non si arrende guadagna la libertà. La libertà basata sull'unità prevale sempre. Il punto è non perdere tempo. Non perdere l'unità. Non lasciare che i dubbi corrodano la volontà».
Zelensky ha ribadito che «ogni giorno dobbiamo aumentare la forza dell'Ucraina» e che «dobbiamo distruggere l'occupante» e «fare tutto il possibile per garantire che il futuro degli ucraini appartenga solo agli ucraini». Il presidente ucraino ha infine ringraziato «tutti coloro che combattono e lavorano per la libertà dell'Ucraina».
12:03
12:03
C'è l'ok russo a liberare 4 bimbi ucraini grazie alla mediazione Doha
La Russia ha accettato di liberare quattro bambini ucraini - di età compresa tra i 2 e i 17 anni - e di consentirne il ritorno alle loro famiglie in Ucraina dopo l'intervento del Qatar come mediatore. Lo riporta il Washington Post citando un funzionario governativo informato sulla questione. Due dei bambini sono ora tornati con i parenti e altri due dovrebbero riunirsi alle loro famiglie nei prossimi giorni.
11:06
11:06
Ucraina: 600 giorni di lotta contro un futuro post-apocalittico
La guerra tra Russia e Ucraina è arrivata al giorno 600. Lo ricorda sulla piattaforma X Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, sottolineando che sono «600 giorni in cui l'Ucraina cerca stoicamente di evitare che il mondo si ritrovi in un futuro post-apocalittico, che cada nell'illegalità, nel diritto dei più forti, nel genocidio per il gusto del genocidio».
Podolyak riavvolge il filo degli orrori commessi dalla Russia, che «uccide brutalmente i cittadini di un altro Paese, infrange le regole globali, fa precipitare il mondo nel caos sanguinoso, risveglia in altri dittatori il desiderio di sparare».
Ma l'Ucraina riuscirà a sconfiggere la Russia, conclude il consigliere di Zelensky, «perché il prezzo finale della guerra è troppo alto».
10:15
10:15
«Putin mitiga l'azione su Avdiivka chiamandola difesa attiva»
Il presidente russo Vladimir Putin starebbe cercando di mitigare la narrazione attorno all'offensiva russa su Avdiivka, la città del Donetsk che le forze di Mosca hanno messo sotto assedio dal 10 ottobre. Lo riporta il think thank statunitense Institute for the study of war (Isw) nel suo ultimo rapporto, dove sottolinea che «anche lo spazio informativo russo in generale sta misurando il suo ottimismo iniziale» su quest'area.
Putin ha affermato in un'intervista alla televisione di Stato russa che quella nelle direzioni di Avdiivka, Kupyansk e Zaporizhzhia è una «difesa attiva» e non sono «operazioni di combattimento attive» come ha affermato l'ambasciatore russo all'Onu, Vassily Nebenzia.
Il motivo, spiega l'Isw, è che «è improbabile che le forze russe riescano a fare breccia in modo significativo o a tagliare fuori le forze ucraine nell'insediamento a breve termine, e potenziali avanzamenti su larga scala richiederebbero probabilmente un impegno significativo e prolungato di personale e materiali».
Il think thank Usa racconta che le forze russe hanno continuato ieri le operazioni attorno ad Avdiivka, che hanno l'obiettivo di circondare la città, «ma non hanno ancora ottenuto ulteriori guadagni in un contesto di probabile diminuzione del ritmo delle operazioni nell'area».
Lo Stato Maggiore ucraino ha riferito che le forze di Kiev hanno respinto ieri più di 15 assalti russi nei pressi della città del Donetsk, così come a nord-ovest e a sud-ovest dell'insediamento.
09:47
09:47
Wang Yi incontra a Pechino l'omologo russo Serghiei Lavrov
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto incontrato oggi il massimo diplomatico russo Serghei Lavrov, in base a un video postato dal ministero degli Esteri di Mosca.
I colloqui si sono tenuti alla Diaoyutai State Guesthouse di Pechino, in vista della visita a Pechino del capo del Cremlino Vladimir Putin che, nelle previsioni, parteciperà al terzo forum della Belt and Road Initiative - la Nuova Via della Seta - che si terrà domani e dopodomani.
Lavrov, invece, come annunciato nei giorni scorsi dal ministero degli Esteri cinese, ha iniziato oggi la sua visita in Cina che si concluderà mercoledì 18 ottobre. Anche il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto si è detto pronto a incontrare il suo omologo russo, secondo la Tass.
Il terzo forum Belt and Road per la cooperazione internazionale si terrà nella capitale cinese con la partecipazione di numerosi leader stranieri.
Intanto il presidente russo Vladimir Putin, in un'intervista al China Media Group ripresa dalla Tass, ha affermato che le proposte di pace avanzate da Pechino per l'Ucraina all'inizio di quest'anno sono realistiche e potrebbero gettare le basi per un accordo.
«Siamo grati ai nostri amici cinesi per aver provato a pensare a modi per porre fine a questa crisi», ha aggiunto Putin. «Penso che siano assolutamente realistici e che possano gettare le basi per un accordo di pace», ha aggiunto il leader russo, lamentando comunque la riluttanza di Kiev a impegnarsi con Mosca.
08:38
08:38
Abbattuti 11 droni russi e un missile su 5
Le forze di difesa ucraine hanno abbattuto nella notte 11 droni kamikaze su un totale di 12 lanciati dalla Russia e un missile aria-terra guidato Kh-59 su cinque: lo ha reso noto l'Aeronautica militare, come riporta Rbc-Ucraina.
I russi hanno lanciato anche un missile balistico «Iskander M», ha aggiunto l'Aeronautica di Kiev.
07:41
07:41
Putin: «I tentativi di Washington di trascinare Kiev nella Nato hanno aggravato il conflitto»
I tentativi di Washington di trascinare Kiev nella Nato hanno aggravato il conflitto in Ucraina: lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista al China Media Group ripresa dalla Tass.
Le ostilità nel Donbass sono iniziate dopo il «colpo di Stato del 2014 in Ucraina, mentre il regime di Kiev ha rifiutato di attuare gli accordi di Minsk», ha detto Putin. «Ciò è stato aggravato dai tentativi degli Stati Uniti di trascinare l'Ucraina nella Nato, che hanno portato all'escalation del conflitto», ha aggiunto.
Intanto esplosioni si sono avute nella notte nella città orientale di Dnipro, con l'allarme antiaereo scattato in sette regioni dell'Ucraina. Mosca ha affermato che bombardamenti di Kiev nel Donetsk hanno causato ieri la morte di un bimbo e il ferimento di altre due persone.
Dal canto loro, i bombardamenti russi di due giorni fa nella regione di Donetsk hanno ucciso una donna di 58 anni e ferito un uomo di 26, secondo quanto riportano oggi i media locali.
Le vittime si sono registrate nella città di Avdiivka e nel villaggio di Ocheretyne. «L'esercito russo ha bombardato entrambi gli insediamenti con l'artiglieria», ha detto la portavoce regionale Anastasia Medvedeva.
06:36
06:36
Il punto alle 06.00
I bombardamenti russi di due giorni fa nella regione di Donetsk hanno ucciso una donna di 58 anni e ferito un uomo di 26, secondo quanto riportano i media locali. Le vittime si sono registrate nella città di Avdiivka e nel villaggio di Ocheretyne. «L'esercito russo ha bombardato entrambi gli insediamenti con l'artiglieria», ha detto la portavoce regionale Anastasia Medvedeva.
La Russia ha aggiunto altre due navi lanciamissili alla sua flotta del Mar Nero, hanno riferito su Telegram le autorità militari dell'Ucraina meridionale. Due nuove fregate russe sono presenti e in servizio di combattimento attivo nell'area, afferma il rapporto di Kiev specificando che queste navi potrebbero lanciare una raffica fino a 20 missili da crociera Kalibr. Le autorità ucraine avvertono che la minaccia di attacchi missilistici russi dal Mar Nero rimane molto alta.
Il presidente americano Joe Biden assicura che gli Stati Uniti sono «la nazione più potente della storia del mondo» e che possono «occuparsi» contemporaneamente delle guerre in Medio Oriente e in Est Europa senza mettere a rischio la proprio difesa. In un'intervista al programma tv «60 Minutes» della CBS, alla domanda se le guerre in Israele e in Ucraina fossero troppe da affrontare contemporaneamente per gli USA il presidente democratico ha risposto: «No. Siamo gli Stati Uniti d'America, per l'amor di Dio. La nazione più potente della storia: non nel mondo, ma nella storia del mondo. Possiamo occuparci di entrambi e mantenere comunque la nostra difesa internazionale complessiva».Biden ha spiegato che aiutare Israele e l'Ucraina è importante per la sicurezza degli Stati Uniti. «In Ucraina uno dei miei obiettivi è impedire a Putin, che ha commesso lui stesso crimini di guerra, di occupare un paese indipendente che confina con gli alleati della NATO e con la Russia. Immaginate cosa succederebbe ora se riuscisse ad avere successo: avete mai conosciuto una grande guerra in Europa nella quale non siamo stati risucchiati?», ha chiesto il presidente USA.