Economia

La BCE taglia ancora, lo spread ai minimi da tre anni

Nonostante una crescita più debole del previsto, «l'area euro non va verso una recessione e siamo diretti verso un atterraggio morbido», assicura la presidente Christine Lagarde
© AP Photo/Michael Probst
Ats
17.10.2024 21:41

La Banca centrale europea (BCE) taglia i tassi di un altro quarto di punto, allentando il costo del denaro per la terza volta dall'inizio della fase espansiva avviata a giugno e facendo scendere lo spread ai minimi dal 2021.

Ma nonostante una crescita più debole del previsto, «l'area euro non va verso una recessione e siamo diretti verso un atterraggio morbido», assicura la presidente Christine Lagarde. E così la BCE non s'impegna sulle mosse future.

Intanto i mercati festeggiano, e già prima dell'annuncio lo spread BTP-Bund in apertura era ai minimi da novembre 2021, arrivando fino a 119 punti base. L'euro continua la discesa iniziata a fine settembre, toccando 1,0812 dollari, e anche le Borse corrono.

A far decidere all'unanimità i governatori, riuniti «fuori porta» nei pressi di Lubiana, in Slovenia, sono i «rischi al ribasso» sulle prospettive di crescita, ha spiegato Lagarde. Un quadro economico in peggioramento, con gli ultimi indici PMI «tutti nella stessa direzione» e con l'aggravante di rischi derivanti dalle guerre in Ucraina e Medio Oriente, della volatilità dei prezzi energetici, della crisi economica in Cina.

I banchieri centrali hanno così portato il tasso sui depositi al 3,25%, quello sui prestiti principali al 3,40% e quello sui prestiti marginali al 3,65% dopo un'inflazione nell'area euro che «a sorpresa» - ha detto Lagarde - a settembre è scesa all'1,7%, sotto l'obiettivo di medio termine della BCE del 2%.

I prezzi dovrebbero tornare a salire temporaneamente, ma secondo indiscrezioni nelle loro aspettative ci sarebbe ora una stabilizzazione intorno al 2% nella prima metà del 2025 anziché alla fine dell'anno.

Quello di oggi è il primo taglio «consecutivo» (i precedenti erano arrivati a giugno e poi settembre) nell'attuale fase di riduzione dei tassi che, fino a qualche settimane fa, ci si aspettava procedesse con cadenza trimestrale. Non torna - invece - la «forward guidance» con cui la BCE fino a qualche anno fa orientava le aspettative sul corso futuro dei tassi d'interesse.

L'istituto «continuerà a seguire un approccio guidato dai dati, in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione» è la frase ribadita da Lagarde. Sul dopo «vedremo» - si lascia sfuggire la presidente durante la conferenza stampa -: «non abbiamo ancora 'spezzato il collo' all'inflazione, ma ci stiamo arrivando».

A frenare sulla «forward guidance» è la volontà della BCE di cautelarsi dai rischi che rimangono, con i prezzi che depurati da energia e settore alimentare viaggiano ancora al 2,7%. Una cautela che tiene conto anche della volatilità dei prezzi energetici, delle incertezze sulle prossime mosse della Federal Reserve - la banca centrale americana - e dei timori tedeschi: il presidente dell'istituto IFO Clemens Fuest saluta con favore il taglio di oggi, ma «ci sono anche rischi al rialzo per l'inflazione, specie nei servizi. È giusto non impegnarsi ad ulteriori tagli».

Gli investitori ragionano sul «dopo» e si aspettano nuovi tagli già dalla prossima riunione del 12 dicembre. Fonti della BCE interpellate dalla Bloomberg lo danno come altamente probabile. «A meno di sorprese, il taglio di dicembre è quasi scontato. Il mercato però ha iniziato a prezzare un taglio da 25 punti base ad ogni riunione fino a giugno; uno scenario a nostro avviso eccessivo visto che le pressioni inflattive potrebbero risultare più forti delle attese a inizio 2025», commentano gli economisti di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS).

Sul ritmo e i tempi delle prossime decisioni avranno un peso le nuove proiezioni di crescita e inflazione al 2027, che la BCE pubblicherà a dicembre e che rifletteranno il peggioramento dell'economia. In particolare quella tedesca, probabilmente in recessione con importanti ramificazioni in altri Paesi.