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La Camera USA approva la legge per vietare TikTok

La misura concede sei mesi all'azienda cinese ByteDance per vendere la piattaforma che, altrimenti, sarà bandita – Ora la legge passa al Senato, dove non è detto che sarà approvata
© KEYSTONE ((AP Photo/Damian Dovarganes)
Ats
13.03.2024 15:57

La Camera USA ha approvato a larga maggioranza la legge che apre la strada al divieto a usare TikTok negli Stati Uniti. La misura, infatti, concede sei mesi all'azienda cinese ByteDance per vendere la piattaforma che, altrimenti, sarà bandita.

Sono circa 170 milioni gli americani che usano TikTok, incluso il presidente Joe Biden, il quale ha già detto che firmerà la legge se sarà approvata al Congresso. Donald Trump ha detto di essere contrario a un divieto, soprattutto perché rafforzerebbe Meta, il proprietario di Instagram e Facebook, che ha definito un «nemico del popolo». Da presidente, il tycoon tentò di strappare il controllo di Tiktok a ByteDance, ma è stato bloccato dai tribunali USA. Oggi che un importante investitore in TikTok, l'hedge funder Jeff Yass, dona fondi alla sua campagna, Trump cambia tono.

Ora la legge passa al Senato, dove non è detto che sarà approvata.

Da Pechino, il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin ha avvertito che la messa al bando dell'app «si ritorcerà inevitabilmente contro gli Stati Uniti» e ha accusato Washington di «bullismo». «Questo tipo di comportamento prepotente che non può vincere in una concorrenza leale interrompe la normale attività commerciale delle aziende, danneggia la fiducia degli investitori internazionali nell'ambiente degli investimenti e il normale ordine economico e commerciale internazionale», ha rincarato Wang. TikTok ha sempre negato qualsiasi legame con il governo cinese e ha deciso di ristrutturare la società in modo che i dati degli utenti americani rimangano negli Stati Uniti.

«Il governo americano sta cercando di privare 170 milioni di persone del loro diritto costituzionale alla libertà d'espressione. Questa misura danneggerà milioni di business, priverà gli artisti di una platea e distruggerà la vita di tantissimi creativi in tutto il Paese».

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