La cannabis rimane la droga preferita dai ticinesi

La cannabis si conferma la sostanza stupefacente più consumata in Ticino, seguita dalla cocaina e dall'eroina. È quanto emerge dal bilancio 2024 della Sezione antidroga della Polizia cantonale. Nell'anno appena conclusosi. La situazione relativa al consumo e allo spaccio di sostanze stupefacenti nel nostro cantone è rimasta in gran parte invariata ed è allineata a quella a livello federale. La Sezione antidroga (SAD) della Polizia cantonale rileva una sostanziale stabilità nella diffusione delle droghe tradizionali, con il consolidamento di tendenze già emerse nel 2023. Tra queste, si segnala un incremento del consumo di crack. Sebbene il fenomeno resti circoscritto, con quantitativi contenuti e casi isolati, la ketamina rappresenta invece un elemento di novità sul piano delle inchieste.
I sequestri di sostanze non evidenziano variazioni particolari nei fenomeni illeciti legati al traffico di stupefacenti. Eventuali divergenze rispetto all'anno precedente dipendono dalle specifiche dinamiche di ciascuna attività investigativa. Nel complesso, nel 2024 sono stati sequestrati 12 kg di marijuana (150.5 nel 2023), 68 kg di hashish (34.9), 37.9 kg di cocaina (28.2), 2 kg di eroina (9.9), 818 gr di MDMA, 202 gr di anfetamina (173), 262 gr di ecstasy (150), 176 gr di LSD (42), 278 gr di ketamina (13), 6 gr di metanfetamina (39) nonché 1'029 piante di canapa (472). Si tratta in gran parte di singoli fermi e sequestri di sostanze, avvenuti in entrata o uscita dal territorio cantonale, con destinazione il Nord Europa o l’Italia. Gli arresti sono stati 78 (96), mentre le persone denunciate per reati concernenti la Legge federale sugli stupefacenti sono stabili a 1.085 (1.086 nel 2023). Fra queste si contano 141 (129) minorenni. Si sono inoltre contati 11 (9) decessi dovuti a overdose. Le attività investigative e i fermi dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) hanno portato inoltre a importanti sequestri di denaro per un ammontare di circa 242.000 franchi e 748.000 euro.
Lo spaccio di eroina e cocaina è gestito prevalentemente da organizzazioni albanesi che fanno capo a loro connazionali, spesso ospitati da tossicodipendenti locali in cambio di droga. Questi ultimi forniscono non solo un appoggio logistico, ma fungono anche da intermediari, spacciando a loro volta. Recentemente hanno ampliato la loro presenza nelle zone periferiche, alloggiando anche in strutture ricettive turistiche come bed and breakfast (B&B), campeggi o piccole pensioni. La cocaina può arrivare sia da sud sia da nord, a seconda delle rotte prese e dei porti d’ingresso in Europa. La globalizzazione ha notevolmente influenzato i traffici internazionali di droga, offrendo maggiore flessibilità logistica ai trafficanti e moltiplicando i canali disponibili in risposta ai cambiamenti nei controlli sulle rotte o alle operazioni di contrasto delle forze dell'ordine. Accanto a numerosi arresti e sequestri, le organizzazioni mostrano una notevole capacità di adattamento, inviando continuamente giovani spacciatori, noti come "cavallini", per sostituire quelli arrestati e mantenere attivo il mercato.
Tra le diverse attività investigative, si segnala quella relativa a un traffico di hashish, canapa e derivati che ha interessato prevalentemente il Mendrisiotto. A seguito dell'arresto di un 26.enne svizzero nel mese di luglio, è emersa un'attività di spaccio che ha portato all'interrogatorio di un’ottantina di acquirenti, principalmente giovani adulti. Le analisi sullo stupefacente sequestrato hanno rivelato un contenuto di THC (il principio attivo responsabile dell'effetto stupefacente nella canapa e nei suoi derivati) vicino al 30%. Rispetto al 10-15% usuale, questa percentuale elevata mette in evidenza i rischi per la salute, sia per i consumatori occasionali sia per quelli regolari, e in particolare tra i giovani.
Il 2024 ha registrato un incremento del consumo di crack, sostanza comparsa in alcune aree del cantone seguendo una tendenza già presente a livello nazionale. Le indagini condotte hanno portato a sequestri di piccole quantità, spesso inferiori al grammo e destinate al consumo locale, evidenziando al momento la mancanza di traffici significativi di crack già pronto all'uso.
Nonostante si tratti di un fenomeno circoscritto, caratterizzato da quantitativi contenuti e casi isolati, la comparsa della ketamina rappresenta invece un elemento di novità. Parallelamente ad alcuni sequestri, in due circostanze si è giunti all’ospedalizzazione di alcuni giovani consumatori.
Oltre a mantenere alta la vigilanza su tutti i fenomeni descritti, collaborando con istituzioni educative e organizzazioni locali per sensibilizzare la comunità e adottare misure preventive e repressive mirate, la Polizia cantonale sottolinea l’estrema pericolosità del consumo di determinate sostanze, come il crack, che crea facilmente dipendenza a causa degli effetti istantanei ma effimeri, e la ketamina, sostanza analgesica il cui uso prolungato in contesti non medici può causare problemi di memoria, dipendenza e, nei casi più gravi, danni permanenti alla salute.