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La Casa Bianca conferma: «Gli USA saranno al vertice di pace in Svizzera»

Non ci sono ancora informazioni specifiche sulla presenza del presidente Joe Biden al Bürgenstock – Varsavia: «Kiev può usare le nostre armi per colpire la Russia» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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La Casa Bianca conferma: «Gli USA saranno al vertice di pace in Svizzera»
Red. Online
29.05.2024 06:24
23:51
23:51
Zelensky: «Siamo pronti ad ulteriori attività russe al fronte»

«L'Ucraina si sta preparando per ulteriori attività nemiche al fronte e comprende chiaramente quali compiti Putin assegni al suo esercito e per quale scopo. Gli risponderemo di sicuro». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso video notturno, riferisce Ukrinform. «Oggi ho ricevuto anche i rapporti dal comandante in capo, dal capo di stato maggiore e dal ministro della difesa sulla situazione attuale al fronte. L'attenzione è rivolta a tutte le direzioni, in particolare a Pokrovsk e Kurakhove nella regione del Donetsk, così come a Kupiansk e nella altre direzioni di Kharkiv», ha precisato Zelensky.

18:09
18:09
Confermata la condanna a 4 anni per l'ultranazionalista Girkin

La prima Corte d'appello di Mosca ha confermato oggi la condanna a quattro anni di reclusione per l'ultranazionalista russo Igor Girkin, detto Strelkov (il fuciliere). Lo riferisce l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax.

Girkin, ex comandante delle milizie separatiste filorusse nella regione ucraina di Donetsk ed ex colonnello dei servizi di sicurezza russi Fsb, è stato giudicato colpevole di «incitamento all'estremismo» per alcuni post sul suo canale Telegram. L'imputato si è dichiarato innocente.

Nel 2022 Girkin è stato anche condannato all'ergastolo in contumacia da una Corte olandese perché giudicato coinvolto nell'abbattimento nel 2014 di un aereo malaysiano con 298 persone a bordo nel Donbass mentre era in volo da Amsterdam (Paesi Bassi) a Kuala Lumpur (Malaysia).

Dall'inizio del conflitto in Ucraina, Girkin ha sostenuto con forza l'intervento russo dal suo canale Telegram, che è arrivato ad avere quasi 900'000 iscritti. Ma non ha risparmiato critiche per la conduzione delle operazioni ai vertici militari e alle autorità di Mosca, contraddistinguendosi come una delle voci dell'opposizione nazionalista, insieme al capo del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, morto nell'agosto dell'anno scorso quando il jet privato su cui viaggiava è precipitato in Russia, due mesi dopo avere guidato un tentato ammutinamento.

Girkin, arrestato nel luglio del 2023, si era anche candidato dal carcere alle elezioni presidenziali dello scorso marzo, dalle quali il presidente Vladimir Putin è uscito eletto per un quinto mandato. In quella occasione Girkin aveva criticato Putin definendolo «troppo gentile» e affermando che si era fatto ingannare per otto anni, a partire dal 2014, dai leader ucraini e occidentali credendo nella possibilità di una soluzione pacifica della questione del Donbass.

16:34
16:34
Divergenze alla Casa Bianca sull'uso delle armi per colpire la Russia

Divergenze e tensioni nell'amministrazione del presidente statunitense Joe Biden sull'opportunità di revocare il veto a Kiev sull'uso delle armi americane per colpire all'interno del territorio russo.

«La nostra politica non cambia: non vogliamo attacchi all'interno del territorio russo da parte dell'Ucraina», ha ribadito ieri il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, nel briefing con la stampa, mentre il portavoce del dipartimento di stato Matthew Miller ribadiva che «la nostra politica è quella di non incoraggiare né consentire attacchi al di fuori dei confini dell'Ucraina».

Ma, secondo le ricostruzioni dei media statunitensi, il segretario di stato Antony Blinken sarebbe favorevole ad una revoca mirata del veto per consentire di colpire almeno le basi vicino al confine da dove partono i missili russi, mentre il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan per ora sarebbe contrario, proprio come lo stesso Biden.

Non è escluso però che la posizione dell'amministrazione del presidente cambi a favore di Kiev, soprattutto se la situazione sul campo di battaglia dovesse peggiorare. Tra gli eventi dove il presidente degli Usa non vorrebbe arrivare con una marcata avanzata russa ci sono il vertice Nato di Washington a luglio e poi le elezioni di novembre.

16:01
16:01
Anche la Finlandia: «Kiev può attaccare la Russia con le nostre armi»

L'Ucraina può attaccare la Russia con le armi ricevute dalla Finlandia: lo afferma la ministra degli esteri del paese scandinavo, Elina Valtonen, come riporta il quotidiano del paese Uusi Suomi.

«La Finlandia non ha posto alcuna restrizione speciale sui suoi aiuti all'Ucraina, ma presuppone che il materiale venga utilizzato in conformità con il diritto internazionale. La Russia sta conducendo una guerra illegale di aggressione in Ucraina e l'Ucraina ha il diritto all'autodifesa secondo l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò include anche attacchi contro obiettivi militari nel territorio dell'attaccante necessari per l'autodifesa», afferma Valtonen.

13:59
13:59
Gli accordi con Kiev sull'uso di armi tedesche sono «confidenziali»

«Noi abbiamo fatto degli accordi sull'uso delle armi consegnate e queste valgono e sono confidenziali». Lo ha detto il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, Steffen Hebestreit, in conferenza stampa a Berlino, incalzato sulla questione se il Kanzler abbia cambiato la sua posizione rispetto al passato e veda ora possibili attacchi su obiettivi russi da parte dell'Ucraina con armi tedesche.

«Il diritto internazionale non limita la difesa di un paese al suo territorio», ha detto Hebestreit, ripetendo le affermazioni di Scholz rilasciate a Meseberg ieri.

Alla domanda se il cancelliere fosse sorpreso della posizione di Macron che vuole permettere la neutralizzazioni di obiettivi in Russia, ha risposto: «Il cancelliere non era sorpreso, avevano parlato a lungo. E mi sono sembrati molto armonici anche in questa questione». Hebestreit ha però più volte sottolineato che gli accordi fra Berlino e Kiev sull'uso delle armi fornite dalla Germania sono «confidenziali».

E ha consigliato ai giornalisti di considerare il tipo di armi consegnate all'Ucraina, sostenendo che in questo potrebbe trovarsi la risposta alla domanda posta da più esponenti dei media tedeschi e internazionali.

11:57
11:57
Zelensky: «Gli aiuti militari svedesi sono fondamentali»

Il nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev annunciato oggi dalla Svezia «si concentra sulla difesa aerea, sulle munizioni dell'artiglieria e sui veicoli corazzati, tutti elementi fondamentali per i nostri guerrieri».

Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. «È anche importante che l'assistenza svedese non solo salvi vite ucraine, ma contribuisca anche a garantire pace e sicurezza a lungo termine in Europa», aggiunge.

«Ieri ho parlato con il presidente del Consiglio dei ministri svedese Ulf Kristersson sull'attuale situazione sul campo di battaglia e sulle esigenze prioritarie dell'Ucraina in materia di difesa», si legge nel messaggio.

«Oggi sono lieto di esprimere la mia profonda gratitudine al primo ministro Kristersson, al suo governo e a tutti gli svedesi per il più grande pacchetto di aiuti militari annunciato finora dalla Svezia, per un totale di quasi 1,2 miliardi di euro - prosegue il leader ucraino -. Questo nuovo pacchetto si concentra sulla difesa aerea, sulle munizioni per l'artiglieria e sui veicoli blindati, tutti elementi fondamentali per i nostri guerrieri. Include anche aerei di sorveglianza e comando radar ASC 890, l'intera flotta svedese di veicoli blindati PBV 302 e ulteriori munizioni di artiglieria».

«Questi contributi sono fondamentali per la difesa e la resistenza dell'Ucraina. È anche importante che l'assistenza svedese non solo salvi le vite ucraine, ma contribuisca anche a garantire la pace e la sicurezza a lungo termine in Europa. Insieme, difenderemo i nostri valori condivisi e garantiremo che l'aggressore sia ritenuto responsabile - conclude -. Sono grato alla Svezia per essere al nostro fianco e rimanere un alleato vero e affidabile».

11:11
11:11
Armi USA a corto raggio all'interno della Russia, Biden potrebbe cambiare idea

Per contrastare l'avanzata della Russia in Ucraina, il presidente Usa Joe Biden sta prendendo in considerazione due nuove contromisure: punire la Cina per aver fornito tecnologia chiave a Mosca e revocare i limiti all'uso da parte dell'Ucraina delle armi «a corto raggio» statunitensi per attaccare all'interno della Russia.

Lo sostiene il Washington Post. Il fatto che tali iniziative vengano ora prese in considerazione dimostra la crescente preoccupazione dell'amministrazione Usa per la vulnerabilità dell'Ucraina sul campo di battaglia.

11:05
11:05
La Casa Bianca conferma: «Gli USA saranno al vertice di pace in Svizzera»

«Come sapete, abbiamo partecipato attivamente a ciascuno dei precedenti vertici di pace ucraini. Il governo degli Stati Uniti vi partecipa. E saremo rappresentati al prossimo vertice» che si terrà in Svizzera il 15 e 16 giugno, ha dichiarato l'addetta stampa della Casa Bianca Karin Jean-Pierre, spiegando di non avere informazioni specifiche sulla partecipazione del presidente Joe Biden al vertice di pace.

«È importante per noi continuare a garantire che l'Ucraina abbia tutte le capacità per difendersi, per garantire una pace giusta e duratura», ha aggiunto. Intanto 50 Paesi hanno confermato la partecipazione al vertice.

A inizio aprile la NZZ aveva parlato di «un aumento delle possibilità» per la presenza di Joe Biden sul Bürgenstock. Nello specifico, l'81.enne farebbe tappa in Svizzera dopo il vertice del G7 in Italia, previsto per il 13 e il 15 giugno. 

Secondo il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), sono 70 i Paesi ad aver annunciato la loro partecipazione alla conferenza di pace di metà giugno, «la maggior parte dei quali a livello di capi di Stato o di governo». Si prevede che la metà di questi provenga dall'Europa e l'altra metà dal resto del mondo. Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva dichiarato che «più di 80 Paesi hanno confermato la loro partecipazione» al vertice del Bürgenstock (NW). La Svizzera ha invitato oltre 160 delegazioni a partecipare.

09:59
09:59
Trump: «Da presidente avrei bombardato Mosca»

A un incontro con alcuni dei principali finanziatori statunitensi della campagna elettorale, in un lussuoso hotel di New York, Donald Trump ha detto esplicitamente che se fosse stato presidente lui «avrebbe bombardato Mosca e Pechino se la Russia avesse invaso l'Ucraina o la Cina avesse invaso Taiwan», suscitando molta sorpresa nei suoi interlocutori. Lo riferisce il Washington Post.

09:58
09:58
Varsavia: «Kiev può usare le nostre armi per colpire la Russia»

Il governo polacco non limita l'uso delle armi fornite all'Ucraina, che possono essere utilizzate per attaccare strutture sul territorio russo: lo ha dichiarato il vice ministro della Difesa Cezary Tomczyk alla trasmissione Radio Zet, come riporta Tass.

«Non ci sono restrizioni sulle armi polacche fornite all'Ucraina», ha detto.

09:58
09:58
La Svezia ha annunciato aiuti militari per 1,16 miliardi di euro all'Ucraina

La Svezia ha annunciato aiuti militari per 1,16 miliardi di euro all'Ucraina: lo ha reso noto il governo.

Il nuovo pacchetto di aiuti militari, che ha un valore di 13,3 miliardi di corone svedesi, include due velivoli da ricognizione Asc 890.

«Sarà possibile identificare i missili da crociera in arrivo, i droni e obiettivi a terra e in mare», ha detto il ministro della Difesa svedese, Pal Jonsson, come riporta l'agenzia di stampa Tt. Questo «darà una capacità di ricognizione radar e di gestione del combattimento completamente nuova contro obiettivi sia in aria che in mare» ha aggiunto. La Svezia offrirà inoltre l'addestramento per gli Asc 890.

Si tratta del 16esimo pacchetto di supporto per l'Ucraina dall'inizio dell'invasione da parte della Russia, che porta il totale degli aiuti di Stoccolma a Kiev a 4,35 miliardi di euro.

08:22
08:22
Kiev: nella notte abbattuti 13 droni russi su 14

Le forze russe hanno lanciato la notte scorsa 14 droni kamikaze sull'Ucraina, 13 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare ucraina.

I droni sono stati lanciati dalla regione russa di Primorsko-Akhtarsk e quelli distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Mykolaiv, Kirovohrad e Rivne.

06:24
06:24
Il punto alle 06.00

Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che in 24 ore le forze russe hanno ucciso 1.760 soldati ucraini. La maggior parte, pari a 1.270, sono stati eliminati in combattimenti su tre fronti nella regione di Donetsk e 285 negli scontri nel nord della regione di Kharkiv, secondo quanto dice il ministero del suo bollettino quotidiano. Altre perdite ucraine minori sono segnalate dalla stessa fonte tra la regione di Kharkiv e quella di Donetsk (160) e in quella di Kherson, nel sud del Paese (45).

«La nostra politica non cambia: non vogliamo attacchi all'interno del territorio russo da parte dell'Ucraina».  Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. La Casa Bianca respinge al mittente anche la richiesta di Kiev di porre fine alle restrizioni sull'utilizzo di armi fornite dagli Stati Uniti per colpire il territorio russo. «Non c'è alcun cambiamento nella nostra politica su questo punto. Non incoraggiamo né consentiamo l'utilizzo di armi fornite dagli Stati Uniti per colpire all'interno della Russia», ha detto.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che di ritenere che l'Ucraina debba poter essere autorizzata ad attaccare «in Russia» le postazioni da cui viene attaccata. Macron si è pronunciato in una conferenza stampa congiunta con il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Meseberg, a nord di Berlino. «C'è una conferenza in Svizzera sulla pace. Non è possibile una pace senza trattative. Ci sono anche falsi pacifisti. Putin potrebbe essere anche lui per la pace ma viene imposta solo con la violenza. E invece per noi si può avere la pace  soltanto con il rispetto del diritto internazionale», ha detto inoltre Macron. «Noi siamo per le trattative e per il fatto che tutte e due le parti siano disposte a negoziare e ci siano le condizioni per farlo. Non è ancora il momento giusto. Ma con il nostro contributo nel sostenere l'Ucraina faremo in modo che si possano difendere e che  possano alla fine negoziare».

L'invio di truppe occidentali sul terreno in Ucraina porterebbe a un'ulteriore escalation e a «un altro passo verso un grave conflitto in Europa e a un conflitto globale». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. Tali truppe «si troverebbero nella zona di tiro delle nostre forze armate», ha aggiunto Putin, citato dalla Tass. «Vogliono fare così? Possono andare e auguriamo loro buona fortuna. Noi faremo ciò che riteniamo opportuno, indipendentemente da chi si trova sul territorio dell'Ucraina».