La cassa malati non paga? “Non è un caso isolato”

Il presidente dell’Ordine dei medici Franco Denti si esprime sul caso del 12.enne affetto da tumore - “Capita più spesso di quel che si pensi”
Viola Martinelli
17.07.2018 06:00

BELLINZONA - «Purtroppo non è un caso isolato e, soprattutto in campo oncologico, succede spesso che le assicurazioni siano reticenti a coprire i costi di alcuni medicamenti o terapie. Insomma, capita molto più di quanto si pensi». È quanto afferma Franco Denti, presidente dell'Ordine dei medici del Canton Ticino, che sollecitato sul caso del giovane malato di tumore sottolinea come in queste situazioni a pesare possano essere diversi fattori. In primis, la provenienza del medicamento. «Per essere utilizzato in Svizzera – ci spiega Denti – un farmaco dev'essere registrato da Swissmedic (ndr. l'Istituto svizzero per gli agenti terapeutici). In caso contrario una cassa può decidere di non coprirne i costi. Ma non solo: allo stesso tempo, come medico non posso utilizzare un medicamento prescritto per una malattia per un altro scopo oppure con un dosaggio diverso da quello previsto. In questo caso, l'assicurazione potrebbe rifiutarsi di pagare la cura. Insomma, senza entrare troppo nei dettagli appare chiaro come i fattori in gioco sui quali le casse malati possono fare leva sono molteplici».

A questo punto però, la domanda sorge spontanea: di fronte ad una fattispecie dove una cassa malattia si rifiuta di pagare un farmaco che potrebbe salvare la vita al paziente, quali margini di manovra ha il consumatore? «Contro la decisione di una cassa malati c'è sempre la possibilità di presentare ricorso», puntualizza Denti che precisa come questa via, se sorretta da solidi motivazioni, si rivela spesso vincente poiché «le casse malati tendono a cambiare posizione e a coprire i costi del medicamento». Una via legale che però, soprattutto in un momento delicato come una malattia, non tutti hanno la forza di intraprendere. «C'è anche chi preferisce acquistare direttamente il farmaco all'estero dove costa meno – puntualizza Denti – assumendosi però i rischi del caso. Sono scelte personali e ad incidere è anche la disponibilità finanziaria".

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